carletto3 ha scritto: ↑4 set 2020, 20:50
Non so piu' cosa dire....di fronte a tanta imbecillita' ,anche degli emeriti "Scienziati " che fanno le loro comparsate in TV...e solo per vanita' (o Vanitas vanitatum et omnia vanitas).Ma qualcuno qua o da altra parte sa cosa significhi cercare di contenere un virus che decida di fare il birbante?
Ecco...avete presente vuotare l'Oceano con un cucchiaino da caffe?Ecco...vuotarlo è piu' facile che far fronte a un virus che decida di fare cattivo.I governi mondiali cercano di prendere provvedimenti,mascherine,ordinanze,divieti,droni e cazzi vari e il virussone disteso su un'amaca sulla schiena con in mano un bicchierone di una bibita rinfrescante osserva divertito tutti questi sforzi immani per farlo fuori.
Siamo una massa di imbecilli....l'estate e il sole hanno diminuito e fiaccato il virussone....con gli assembramenti estivi che ci sono stati doveva verificarsi un'ecatombe....e invece no...O come mai?...NOn lo so...so solo che l'igiene è aumentata ,qualche precauzione in piu' si sta prendendo e adesso preghiamo in coro che il virussone si trovi qualche virussona femmina e pensi ad altro.I morti sono in limiti fisiologici....gli infettati pure e ora direi basta....è l'ora di tornare alla normalita'.Con alcune precauzione nei casi macroscopici di assembramenti inutili ma poi basta....
Non oso pensare cosa accadra' con l'arrivo dei primi freddi e degli altri virussoni influenzali con polmoniti annesse....tutto si fermera' di nuovo?
Carletto, alla partenza dell'epidemia, ogni virus sconosciuto va considerato "cattivo". Il che significa mettere in preventivo molte vittime.
Per combatterlo bisogna conoscerne tutti gli aspetti: come si propaga, che danni provoca all'organismo, quanto può mutare.
Poi si comincia a mappare il DNA, dopo di che si cerca, con lunghe ed estenuanti ricerche di laboratorio, a quali pH è sensibile, a quali classi di farmaci già noti è sensibile, quali ambienti ne favoriscano lo sviluppo (o lo rallentino)
Nell'attesa dell'emersione di una resistenza immunitaria di qualche individuo occorre ridurre al massimo i contagi.
Anche con provvedimenti duri di cintura sanitaria. (Isolamento)
Ed ovviamente occorre proteggere con protezioni individuali da fantascienza tutti gli operatori che, per studiare il virus o per tentare di curare gli infetti, siano a rischio professionale di contagio.
Se queste 4 cazzate le sa un ignorante come me, presumo che quel fior di Professori sia più che esperto in materia.