Russi, se non vi va bene Putin vi porto Di Maio pagando di tasca mia il viaggio

[RegnoDelleSicilie]

Se c'è qualcuno da portare in Russia,quello non è DI MAIO,
ma quel venduto di Matteo Salvini....

[Rosanna]

https://www.huffingtonpost.it/entry/put ... t-homepage

Il 77,9% dei voti è a favore delle modifiche costituzionali necessarie per poter rimanere in carica. Per il leader dell'opposizione Navalny, è uno spettacolo illegittimo e illegale

Navalny, sedicente "leader" di una opposizione in realtà inesistente, notoriamente a libro paga del NED, rappresenta giusto se stesso e quattro gatti liberali, oltre naturalmente agli U$A…

La vera opposizione in Russia sono i comunisti e i nazionalisti a livello percentuale, quelli per i quali Putin è troppo "morbido" e troppo "liberale"…

PS
Sono d'accordo, prendiamoci noi Putin, anche se mi sa che riformare seriamente l'Italia forse sarebbe troppo anche per lui…

https://www.huffingtonpost.it/entry/put ... t-homepage

Il 77,9% dei voti è a favore delle modifiche costituzionali necessarie per poter rimanere in carica. Per il leader dell'opposizione Navalny, è uno spettacolo illegittimo e illegale

Illegittimo con l'80 per cento dei voti? Se a voi oppositori appare così, Putin ce lo prendiamo noi e a voi porto personalmente Di Maio ( Conte no perchè non vi voglio male )

E io aggiungo per buon peso un'Azzolina ,un Patuanelli un Bonafede e un Toninelli.....e mi voglio rovinare...anche un Grillo,un Casaleggio e un di Battista...facciamo un pacco unico...

Hai scordato la Bonino, che quanto a libro paga sorosiano sarebbe pappa e ciccia con Navalny… ;)

Porella....ormai è solo una vecchietta...non ascoltata e ignorata da tutti.Senza Pannella dietro è praticamente innocua.....

Ti pare? Quella li continuerà a fare danni.

[giampieros]

Gestivano i «rapporti» tra imprese italiane e la Russia, ottenendo in cambio un vantaggio patrimoniale per ogni contratto andato a buon fine. È l’ipotesi investigativa che si fa largo sul ruolo di Gianluca Savoini, ex portavoce di Matteo Salvini, uomo forte della Lega vicino a Claudio D’Amico, consigliere per la politica estera del leader del Carroccio. Quello che ora gli inquirenti vogliono capire è se questa attività di presunta mediazione possa aver portato denaro, anche indirettamente, alla Lega.
Il nome di Savoini salta fuori dai nastri pubblicati dal sito americano BuzzFeed. Il 18 ottobre del 2018 all’Hotel Metropol della capitale russa, Savoini - leghista da decenni e presidente dell’associazione Lombardia-Russia - parla con alcuni russi di strategie sovraniste anti-Ue e di affari legati al petrolio. Cerca un accordo per far arrivare fino a 65 milioni di dollari alla Lega, ma non si sa se l’intesa sia mai andata in porto e se il partito abbia ricevuto i soldi.

L’inchiesta della Procura di Milano è alle battute iniziali, ma già ci sono alcuni punti fermi. A partire dal ruolo di Savoini, delegato dal Salvini ai rapporti con la Russia di Putin. Il fondatore dell’associazione Lombardia-Russia – di cui fanno parte anche Irina Schcherbinina, Luca Bertoni e Gianmatteo Ferrari – da anni è vicino al presidente russo Vladimir Putin. Lo confermano la sua nomina a osservatore internazionale per le elezioni politiche del 2018.

Ieri Savoini si è avvalso della facoltà di non rispondere. Ma è chiaro che l’inchiesta dovrà chiarire se nei fatti abbia avuto un ruolo in operazioni di finanziamento alla Lega da ambienti russi. Di fatto il suo ruolo di “intermediario” si sarebbe sviluppato anche su altri fronti imprenditoriali. Nulla di irregolare, salvo che le commissioni per il suo ruolo di trait d’union non siano finite in modo irregolare alla Lega. Di certo c’è che le inchieste delle procure di Milano, Roma e Genova sulla Lega hanno individuato un punto comune: operazioni “opache” che avrebbero un’unica matrice nella truffa da 49 milioni di euro, ossia i finanziamenti pubblici svaniti nel nulla. Le informative investigative tracciano una presunta strategia, per far perdere il filo dei finanziamento che giungono al Carroccio. Attraverso la sospetta costituzione di più «casseforti» – ad esempio sotto la forma giuridica delle associazioni – si tenterebbe di far svanire le erogazioni private del partito. Soldi che diversamente sarebbero sequestrati dalla Procura di Genova, che indaga proprio sulla truffa da 49 milioni...

Savoini e D’Amico entrano in contatto con Dmitri Peskov, portavoce di Putin. Una rete di rapporti che si estendono anche ad Aleksej Pushkov, parlamentare del partito di Putin Russia Unita. A questo si aggiunga anche la relazione con Andrej Klimov, alto funzionario di Russia Unita, componente di Katehon, un «un think tank indipendente – si legge sul sito internet - organizzato in una rete internazionale di persone provenienti da discipline diverse e varie, specializzate in analisi geopolitica, geostrategica e negli eventi del mondo politico». Katehon è controllato dall’oligarca russo Kostantin Malofeev, personaggio legato a Putin che diffonde attraverso i media il pensiero «anti-europeista» di Aleksandr Dugin, lo stesso che a novembre 2016 intervista Matteo Salvini su una emittente di proprietà dello stesso Malofeev. Ambienti russi, dunque, che sostengono i conflitti di Crimea e del Donbass.

Ora hai capito? O ti devo fare un disegno??

No. Non ho capito. La faccenda dei 49 milioni è precedente di molti anni a quella che descrivi nel tuo post. Fra le due non c'è nessuna relazione.
Ora hai capito? Perché se non hai capito temo non vi sia disegno che tenga.

[RegnoDelleSicilie]

Precedente? Ma se anche Salvini è stato più volte in Russia da Putin..... Ma smettila di difendere quell'invertebrato

[heyoka]

Precedente? Ma se anche Salvini è stato più volte in Russia da Putin..... Ma smettila di difendere quell'invertebrato

Sbagliato tasto. Comunque un bentornato.