La vicenda Floyd ha toccato la sensibilità della Terra intera ma ha acceso nuovamente i riflettori sulle incongruenze che esistono anche nel mondo della solidarietà e delle campagne a difesa dei diritti civili. Mi spiego meglio. Abbiamo visto migliaia, forse milioni di persone inginocchiarsi in memoria di Floyd. Non abbiamo visto nessuno farlo per Yassin Hussein Moyo. Come non abbiamo visto nessuno farlo per Zohra Shah… Yassin era un ragazzino di 13 anni di Nairobi, capitale del Kenya. L’hanno ucciso il 30 marzo con un colpo di arma da fuoco mentre era sul balcone al terzo piano di una casa nella baraccopoli di Kariokor. Era con la mamma e stava osservando la polizia che, manganelli alla mano, stava picchiando coloro che si rifiutavano di rispettare il coprifuoco per l’emergenza Coronavirus. Secondo la ricostruzione della stampa kenyota, Yassin era salito in piedi su una sedia appoggiandosi alla ringhiera. La mamma gli disse di non preoccuparsi perché la polizia non avrebbe sparato verso la loro casa perché loro non stavano facendo nulla di sbagliato. «Invece un ufficiale ha puntato la sua torcia verso di noi dopodiché Yassin mi ha detto che era stato colpito. Io pensavo che scherzasse come suo solito». La polizia avrebbe spiegato che il bimbo è stato ucciso da un colpo di rimbalzo ma l’episodio, gravissimo, va ad aggiungersi ai 15 documentati da Amnesty International sulle persone uccise dalle forze di polizia durante il coprifuoco. Zohra Shah lavorava come domestica nella casa di ricchi a Rawalpindi in Pakistan. I suoi datori di lavoro l’hanno picchiata e torturata fino alla morte perché aveva liberato due pappagallini chiusi in gabbia. Per chi non lo sapesse, Zohra aveva solo otto anni! Otto anni, una bambina ancora piccola che quattro mesi prima aveva lasciato la città natale di Kot Addu,nella provincia del Punjab, dove viveva in povertà con la sua famiglia. I suoi carnefici l’avevano assunta perché si prendesse cura del loro bambino promettendole di farla studiare. Dopo averla malmenata ferendola al volto, alle mani, al torace e alle gambe, l’hanno abbandonata in un ospedale dove i medici hanno lottato per salvarle la vita.
Vediamo quanti attori, calciatori, politici e figli di zoccola vari si inginocchieranno per questi due poveretti !!!