Ora, molti di noi si ricorderanno dei Taliban che in Afghanistan, nel 2001, presero a cannonate i Buddha di Bamiyan; dell’ISIS che non volle essere da meno con monumenti, pure islamici, a Mosul (si pensi alla Moschea di Giona) o a Ninive o ancora con importanti rovine del mondo antico come quelle di Palmira in Siria (dove oltretutto venne barbaramente ucciso anche Khaled al-Asaad, l’archeologo che di quel sito ne curava la salvaguardia e la gestione); o ancora dei “ribelli libici” che razziarono e vandalizzarono i resti di Cyrene e di Leptis Magna, ecc. Del resto, risalendo indietro con la storia, qualcuno potrebbe ricordare i soldati Mamelucchi che in Egitto presero a cannonate il volto della Sfinge, oppure certi Papi che fecero strame delle antichità di Roma solo per odio verso l’Impero ed il passato pagano che rappresentava (si pensi a Papa Sisto IV, passato alla storia come uno dei più grandi distruttori di monumenti e simboli della Roma antica, anche se di certo non fu l’unico: col travertino del Ponte della Marmorata, o di Orazio Coclite, ovvero il Ponte Sublicio che in epoca imperiale era stato ricostruito in pietra in luogo del precedente in legno, ci fece “palle di cannone” e dalle cronache risulta che esse fossero così tante che, nel 1484, ne sparò persino 400 in un sol giorno).
La mamma di certa gente è sempre incinta