Shamash ha scritto: ↑14 giu 2020, 0:40
Sayon ha scritto: ↑14 giu 2020, 0:13
Qunato all' affermzaione di Shamash sono stupito che paragoni il Sud Italia al ... Burundi, che io conosco benissimo. E' una grande caz..ata
Sayon ha scritto: ↑14 giu 2020, 0:13
Quanto al Burundi, non avete capito proprio nulla.
Inizio a rispondere dalla fine, perché - e spiace affermarlo - sei tu a non aver capito nulla del mio intervento.
Cercherò quindi di essere più comprensibile.
Sayon ha scritto: ↑14 giu 2020, 0:13
E' evidente che in Lombardia siano stati fatti degli errori gravi e ci sia scarsa attenzione a rimediarli. Ancora oggi e' la Lombardia che ha fra il 60%-70% di tutte le infezioni italiane. Un caso anomalo che va investigato per scoprirne le cause ed evitarle in futuro. Lo si va in ogni parte del mondo per i casi anomali. Quindi la reazione e' sbagliata. Forse scotta il fatto che le regioni del Nord si sono sempre accamapte la virtu' che fanno "meglio da sole" senza l' intervento del Nord, ma quando le cose vanno male la colpa la danno a Conte, ovvero al governo, ovvero a Roma.
Che in Lombardia si siano commessi errori l'ho detto anch'io, come chiunque altro abbia partecipato alla discussione o sia dotato di correttezza nell'affermarlo. Tuttavia è palese che gli errori siano stati commessi ovunque e le colpe maggiori siano imputabili proprio al governo centrale, ossia a Conte, che ha agito con terribile ritardo e in contrasto proprio con le regioni "nemiche", perché di colore politico diverso.
Le regioni del nord non si accampano nessuna virtù, le dimostrano con i fatti da sempre. Sono le più produttive del Paese, quelle dove ci si rimbocca le maniche e si lavora sodo, dove (il Veneto ne è un esempio) anche a fronte di catastrofi naturali ci si rialza subito con tanta operosità, quelle che creano la maggiore ricchezza del Paese.
Sayon ha scritto: ↑14 giu 2020, 0:13
Qunato all' affermzaione di Shamash sono stupito che paragoni il Sud Italia al ... Burundi, che io conosco benissimo. E' una grande caz..ata perche il centro-Sud e' quello che ha permesso al Nord di diventare ricco comprando i prodotti dep nord e quindi come mercato interno determinante. Inoltre l' immagine POSITIVA dell' "ITALIA" e dell' ITALIANO nel mondo e' stata creata proprio dagli umili emigrati napoletani, siciliani e calabresi ( e qualche trevigiano) che, lavorando sodo e onestamente, hanno funzionato da MODELLO per come ci vede il mondo. Io mi sento equamente del nord e del sud per vari motivi.
Qui invece sono io ad essere stupito, in quanto non è facimente comprensibile come una persona della tua levatura possa fraintendere totalmente il mio discorso. Ma come detto all'inizio, è certamente una colpa a me imputabile: dovevo essere più accessibile. Andiamo per gradi.
Non ho assolutamente paragonato il sud al Burundi, ho affermato invece che se il sud volesse tornare ai tempi preunitari diventerebbe al pari del Burundi (economicamente parlando, in quanto questo Paese africano è ai vertici delle classifiche mondiali per povertà. È quindi un esempio, avrei potuto citare il Congo o altri) e questo è un fatto inconfutabile.
Oltre a ciò, stupisce anche l'altra affermazione da te fatta, peraltro anch'essa non vera: in tutto il mondo, quantomeno nell'ambito produttivo, industriale e in generale manifatturiero è chi proviene dal nord ad essere riconosciuto e apprezzato. Nulla togliere al sud, ci mancherebbe, che produce talenti e operosità in numerosi settori, ma la realtà è anche questa. Ti ricordo che gli emigrati non sono stati solo di provenienza del sud, bensì anche specialmente liguri e veneti.
Che poi tutti loro, nord o sud che fosse, abbiano portato l'italianità nel mondo, lavorato sodo e onestamente è un dato di fatto e da sempre mi rende orgoglioso nel mondo, tuttavia è giusto dare merito anche a chi lo ha.
Sayon ha scritto: ↑14 giu 2020, 0:13
L' unico fattore che ha diviso il Nord ed il Sud e' stato il ... fiume Po e i suoi fiumi immissari che ha dato vaste pianure coltivabili, acqua e facilita' di trasporto (e quindi ricchezza) alle regioni del Nord, negandole invece alle piu modeste zone a ridosso degli Appennini.
Anche questa, e anche questa volta spiace dirlo, è una stupidaggine. I fiumi, le caratteristiche geografiche e quant'altro possono influire sensibilmente, ma i veri problemi che hanno frenato il sud sono ben altri. Se il sud si liberasse dalle mafie, ad esempio, sfruttando veramente l'immenso bagaglio culturale, storico, artistico e naturalistico di cui gode, sarebbe un'altra Svizzera. Ma la presenza di uno Stato da sempre inefficace nel saper valorizzare la cultura, la presenza di una criminalità organizzata fin troppo radicata nel territorio e l'incapacità generale degli amministratori locali fanno sì che il sud resti prigioniero di sé stesso, con un potenziale enorme inespresso.
Ma per questo, non diamo la colpa al nord o al Po...