Quando Darwin entra in società

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Mugik

Quando Darwin entra in società

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Dove sono finiiti i social darwinisti dello stato leggero ,del governo che nn si deve imbarazzare,del privato è bello?
Quelli della macchina sociale con la sola regola della velocità, costi quel che costi ,con licenza di calpestare tutto cio che si frappone fra loro e il profitto?
Dove sono finiti quelli che : l'uomo è una pulce ininfluente sul'integrità del pianeta ,sul clima
Solo nella tragedia le doppiamente pecore in perenne cerca di pastore randello munito ,riscoprono la comunità,arrivando persino a invocare l'europa matrigna in questi 20 anni campionessa di manageriale criminalità,di inverosimile cinismo ,nel quadro a tinte sempre oiu foosche del' atomistica delle solutini
Ora questi machisti del singolo individuo ,contro il resto del mondo ,riscoprono il valore della sanità pubblica maestra di eticità,
Spalancano le fauci dai denti aguzzi , fino a ieri strumento contro i loro simil, giudicati alla strgua di pietose suffraggette 8centesche
ipocritamente buoniste perchè deboli di spirito,per riscoprire l'eroica abnegazione dei medici in prima linea
Si sorprendono a riflettre su una globalizzazione selvaggia che alzava prezzi e abbassava salari ,creando lavoro sempre piu sporco e una concorrenza gia in parrtenza vinta dai produttori peggiori
Ma dove sono i turbo liberisti? quelli della scuola viennese ? i culturi di personaggi miopi con lo sguardo fisso, dritto davanti a loro incapaci di vedere cio che sta a lato .proprio come somari abituati al para occhi
Nhil novi sub sole
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Tiberio
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Re: Quando Darwin entra in società

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Il socialdarwinismo va inteso nel senso diverso da quello che voleva Spencer, facendo favori all'evoluzione non lasciando l'evoluzione naturale. Ad esempio io sono favorevole ad un'eugenetica non violenta.
"Questa vita...dovrai viverla ancora innumerevoli volte..." Non ti rovesceresti a terra...? Oppure hai forse vissuto una volta un attimo immenso, e questa sarebbe stata la tua risposta: Tu sei un dio e mai intesi cosa più divina? (Nietzsche)
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