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Lettera aperta ad un signore che manifesta, a Milano...

Inviato: 15 mag 2020, 5:53
da sabinosarno1
Caro Paolo Polli, ristoratore disperato che hai messo in piazza la tua disperazione. Ti capisco, ti sono pure solidale, quando mi ricordo di te, ogni tanto. Vorrei augurare successo alla tua sacrosanta protesta, ma ti sarei poco onesto, non sincero.
Devo perciò dirti, amico mio se vuoi, che hai intrapreso una lotta senza alcuna possibilità di soluzione positiva. Ti mancano le caratteristiche essenziali, indispensabili per vincere: non sei nero, non sei omosessuale, non sei almeno straniero!
E dove vuoi andare siffatto, Paolo, povero amico mio?!

Re: Lettera aperta ad un signore che manifesta, a Milano...

Inviato: 15 mag 2020, 9:01
da giaguaro
sabinosarno1 ha scritto: 15 mag 2020, 5:53 Caro Paolo Polli, ristoratore disperato che hai messo in piazza la tua disperazione. Ti capisco, ti sono pure solidale, quando mi ricordo di te, ogni tanto. Vorrei augurare successo alla tua sacrosanta protesta, ma ti sarei poco onesto, non sincero.
Devo perciò dirti, amico mio se vuoi, che hai intrapreso una lotta senza alcuna possibilità di soluzione positiva. Ti mancano le caratteristiche essenziali, indispensabili per vincere: non sei nero, non sei omosessuale, non sei almeno straniero!
E dove vuoi andare siffatto, Paolo, povero amico mio?!
Forse gli tornerebbe utile andare a farsi fottere!
Smiling

Re: Lettera aperta ad un signore che manifesta, a Milano...

Inviato: 15 mag 2020, 10:07
da sabinosarno1
giaguaro ha scritto: 15 mag 2020, 9:01
sabinosarno1 ha scritto: 15 mag 2020, 5:53 Caro Paolo Polli, ristoratore disperato che hai messo in piazza la tua disperazione. Ti capisco, ti sono pure solidale, quando mi ricordo di te, ogni tanto. Vorrei augurare successo alla tua sacrosanta protesta, ma ti sarei poco onesto, non sincero.
Devo perciò dirti, amico mio se vuoi, che hai intrapreso una lotta senza alcuna possibilità di soluzione positiva. Ti mancano le caratteristiche essenziali, indispensabili per vincere: non sei nero, non sei omosessuale, non sei almeno straniero!
E dove vuoi andare siffatto, Paolo, povero amico mio?!
Forse gli tornerebbe utile andare a farsi fottere!
Smiling
Perché dici ciò?!

Re: Lettera aperta ad un signore che manifesta, a Milano...

Inviato: 15 mag 2020, 10:36
da giaguaro
sabinosarno1 ha scritto: 15 mag 2020, 10:07
giaguaro ha scritto: 15 mag 2020, 9:01
sabinosarno1 ha scritto: 15 mag 2020, 5:53 Caro Paolo Polli, ristoratore disperato che hai messo in piazza la tua disperazione. Ti capisco, ti sono pure solidale, quando mi ricordo di te, ogni tanto. Vorrei augurare successo alla tua sacrosanta protesta, ma ti sarei poco onesto, non sincero.
Devo perciò dirti, amico mio se vuoi, che hai intrapreso una lotta senza alcuna possibilità di soluzione positiva. Ti mancano le caratteristiche essenziali, indispensabili per vincere: non sei nero, non sei omosessuale, non sei almeno straniero!
E dove vuoi andare siffatto, Paolo, povero amico mio?!
Forse gli tornerebbe utile andare a farsi fottere!
Smiling
Perché dici ciò?!
Perchè così si allinea con gli omosessuali.
Mi sembrava chiaro!

Bye

Re: Lettera aperta ad un signore che manifesta, a Milano...

Inviato: 15 mag 2020, 16:45
da preem palver
sabinosarno1 ha scritto: 15 mag 2020, 5:53 Caro Paolo Polli, ristoratore disperato che hai messo in piazza la tua disperazione. Ti capisco, ti sono pure solidale, quando mi ricordo di te, ogni tanto. Vorrei augurare successo alla tua sacrosanta protesta, ma ti sarei poco onesto, non sincero.
Devo perciò dirti, amico mio se vuoi, che hai intrapreso una lotta senza alcuna possibilità di soluzione positiva. Ti mancano le caratteristiche essenziali, indispensabili per vincere: non sei nero, non sei omosessuale, non sei almeno straniero!
E dove vuoi andare siffatto, Paolo, povero amico mio?!
oddìo, che il padrone di una pizzeria in Pier della Francesca a Milano sia tanto disperato mi sembra difficile. avrà sicuramente dei problemi, come molti della sua categoria, però la disperazione è un'altra cosa.
potrebbe essere disperato il padrone del bar vicino a casa mia, che aveva finito di ingrandire e ristrutturare il locale alla fine di gennaio, e ai primi di marzo si è trovato a dovere chiudere per via della pandemia. ma cerchiamo di mantenere il senso delle proporzioni.