Crossfire ha scritto: ↑5 feb 2021, 13:25
Un filosofo si chiede giustamente "perché" e vuole dare una risposta ad una domanda che inizia con perché.
Un tecnico si chiede giustamente "come" e vuole dare una risposta ad una domanda che inizia con come.
C'è una profonda differenza nelle risposte, alla prima si risponde in modo assolutistico, inderogabile, alla seconda in modo aperto, che può cambiare in base a nuove nozioni.
Non direi che il filosofo si chiede "perchè?". Piuttosto ricerca la verità, che ha alla base la domanda "cosa è?".
Cosa sono io? (Cogito, ergo sum). Cosa è giusto?
Poi vi è l'escatologia, oggetto delle religioni.
Son d'accordo che la tecnica si chiede "come?". Come posso fare questo? Come posso fare quello?
È l'attività dell'uomo che più si accosta all'atto creativo. Un ingegnere non è uno scienziato, ma la parola ingegnere deriva dal francese genie, genio, appunto una mente creatrice, benchè anche in qesto campo non facciamo altro che copiare la natura, l'unica vera creatrice.
L'ingegnere per creare si basa sulla scienza, il cui compito è studiare e ercare di capire le leggi della natura.
In parole povere, senza ricorrere alla natura siamo una nullità!