Ti faro' così due o tre domande ....cosi',tanto per capirti bene:
Mettiamo un paziente con un tumore al fegato....e mettiamo che abbia 70 anni,la sua aspettativa di vita non supera i due anni se ben trattato.Di questi due anni solo nella fase terminale ,due o tre mesi, il paziente non potra' piu' avere una vita "normale",ma per gli altri 20 -21 mesi potra' avere una vita come tutti gli altri,normale,ma solo se convenientemente curato con farmaci dal costo di 1200 euro a scatola di cento compresse (25 giorni di trattamento)oltre ad altri farmaci particolarmente costosi e occupare spazi in chirurgia interventistica per trombizzare le vie di afflusso sanguigno del tumore..una settimana di ospedalizzazione.
Si potrebbe ovviare al tutto non dando nulla al paziente e dirgli:ragazzo ...hai due o tre mesi di vita.Vai con Dio,non posssiamo fare nulla ,devi solo accettare di morire.(senza trattamenti al massimo uno vive,al massimo... due o tre mesi)
Dimmi ...tu medico cosa faresti?
L'altra domandina è:
sapendo quasi per certo che tra un massimo di un anno ci saranno farmaci e vaccini o altri rimedi che il genio medico,scientifico potra' trovare sicuramente,per questo virus,te la sentiresti di condannare a morte un paziente di 70 anni adesso che potresti guarire e dargli così altri decenni di vita "normale"?
L'ultima:
alla luce delle ultime notizie sui farmaci sperimentati e l'avvento di un possibile vaccino a breve,
secondo te il metodo Boris è giusto o no ?
O è piu' giusto il nostro di blocco totale di tutto?
Se vuoi puoi anche non rispondere.
