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Sento molto spesso, gente che si dichiara felice per non essersi recata alle urne a votare.
Gente che spesso è amareggiata e delusa dalla politica, dalla cattiva politica.
Ma andare a votare è importantissimo per la democrazia.
Per prima cosa, se non vai a votare, perché pensi che il tuo voto sia ininfluente, sappi che ci sarà sempre chi vota al posto tuo. E chi lo fa, spesso esprime un voto a favore di chi mantiene l'attuale sistema.
Quindi non presentarsi alle urne, è il più grande favore che si possa fare alla politica del sistema.
È vero che un voto singolo è ininfluente, ma se tutti coloro che, consapevoli della ininfluenza del proprio voto, dovessero decidere di andare a votare in massa???....
Penso che il Sistema, comincerebbe a tremare.
Infine penso che sia importantissimo andare a votare, anche annullando la scheda se proprio non si riesce ad esprimere una preferenza per un simbolo o un candidato (ATTENZIONE, mai scheda bianca), in modo tale da abbassare le percentuali delle forze politiche egemoni.
E comunque credo sia giusto votare, anche per onorare il sacrificio di chi ha rimesso la propria vita, per concederci questo diritto.
Quindi, NO astensionismo.
SI al Socialismo democratico e al socialismo liberale.
SI al riformismo e al progressismo.
W il PSI
Quotone su tutto quello che hai scritto sopra e che non ho riportato.
SI al Socialismo democratico e al socialismo liberale.
SI al riformismo e al progressismo.
W il PSI
Non ho niente da dire contro il socialismo democratico, liberale e riformista.
Ci aggiungerei un FEDERALISMO che dia assoluta indipendenza fi autodeterminazione sui territori.
Uno stato Federale deve essere come un Condominio, dove in ogni singolo condomino è totalmente libero di gestire come meglio crede il SUO appartamento e la sua persona all'interno della sua famiglia e deve stare alle regole e spese condominiali SOLO per i casi che interessano le parti in comune.
Va da sé che un condomino può essere libero di lasciare il condominio e trasferirsi in un altro o andare a vivere in una casa autonoma.
La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
(Proverbio dei Sioux)
Condivido la filosofia di non astenersi MAi dal voto.
L''astensione, come protesta contro la classe politica, figura come un gesto di "RESA"; non sortirà l'effetto desiderato, credendo che questo porti a far riflettere chi ci governa. I nostri politici rimarranno comunque lì, beatamente al governo, continuando a NON fare niente per il Paese.
SE ci fosse garanzia di astensione del 100% degli elettori, avrebbe senso.
Ma ci sono molti elettori che non rinuncerebbero mai a votare, per fedeltà, il proprio partito ( anche se questo ha cambiato ideologia) neanche in punto di morte.
“Un popolo che dimentica i fasti del patriottismo è un popolo in decadenza. Il passato segna i doveri dell’avvenire.”
Francesco Crispi
In ogni caso, sarebbe anche molto pericolosa un'astensione totale al 100%, il che aprirebbe le porte ad una crisi della democrazia e quindi all'insurrezione di anarchia o peggio un ritorno ai totalitarismi di matrice nazista, fascista e comunista.
Quando mi sentite parlare contro il sistema, non intendo perseguire obiettivi estremi.
Essendo un riformista, intendo perseguire il cambiamento del sistema attraverso la via democratica del confronto, della diplomazia e del voto.
Sovranità al Cittadino.
Non abbiamo un pianeta B
In onore dei pennuti heyokani: Non ereditiamo la terra dai nostri antenati, la prendiamo in prestito dai nostri figli.
Socialism ha scritto: 26 gen 2020, 14:28
In ogni caso, sarebbe anche molto pericolosa un'astensione totale al 100%, il che aprirebbe le porte ad una crisi della democrazia e quindi all'insurrezione di anarchia o peggio un ritorno ai totalitarismi di matrice nazista, fascista e comunista.
Quando mi sentite parlare contro il sistema, non intendo perseguire obiettivi estremi.
Essendo un riformista, intendo perseguire il cambiamento del sistema attraverso la via democratica del confronto, della diplomazia e del voto.
Astensione al 100% intesa non come azione eversiva, ma come innocuo( ma deciso) e pacifico messaggio all'intera classe politica:" state sbagliando tutto; nessuno di voi ci piace. Rivedete i vostri programmi da zero, e questa volta operate in modo serio e onesto."
Perché, finché saremo costretti a votare tra i politici a disposizione il meno peggio ,senza che costoro recepiscano un forte e incisivo messaggio da parte dei cittadini, il suddetto politico continuerà a crogiolarsi, adagiarsi e agire pensando :" anche se non manterrò le promesse o farò il 5% di quello che ho promesso, l'elettore, non avendo valide alternative, continuerà a votarmi e io continuerò a percepire il mio bello stipendio faraonico... chi me lo fa fare ammazzarmi per il paese se tanto MAGNO lo stesso?
Comunque questa è una ipotesi che penso sia utopica. Io sono PRO voto ;)
“Un popolo che dimentica i fasti del patriottismo è un popolo in decadenza. Il passato segna i doveri dell’avvenire.”
Francesco Crispi
In ogni caso, Michelangelo, ritengo sia una ipotesi molto pericolosa per la democrazia, anche se fatta con intenzioni pacifiche.
L'unica via del cambiamento, e lo dico senza presupporre di avere la verità in tasca, è la via del socialismo democratico, liberale e riformista, unico ideale a portare innovazione e civiltà nei Paesi del mondo.
Condivido sul voto in ogni caso!!
Con il bipartitismo, quando gli unici 2 partiti forti potevano vincere, l'unica era cercarsi un partito minore per far scendere i loro voti e far capire che il popolo non era contento, cosa che poi è successa.
Al max scheda nulla se non si trova niente, ma secondo me ascoltando i partiti semi sconosciuti si trovano persone in gamba che non immaginavamo... E che non vinceranno mai, probabilmente non supereranno lo sbarramento per entrare in parlamento... Ma piano piano...
Socialism ha scritto: 26 gen 2020, 17:31
In ogni caso, Michelangelo, ritengo sia una ipotesi molto pericolosa per la democrazia, anche se fatta con intenzioni pacifiche.
L'unica via del cambiamento, e lo dico senza presupporre di avere la verità in tasca, è la via del socialismo democratico, liberale e riformista, unico ideale a portare innovazione e civiltà nei Paesi del mondo.
Socialismo ok, democratico nel senso proprio di potere al popolo ok, sul riformismo bisognerebbe intendersi sul significato che si vuole dare al termine, visti i risultati nefasti del (contro)riformismo della sedicente "sinistra" rappresentata dal PD. Liberale NO PER FAVORE! Il liberalismo ha già fatto abbastanza danni e tende a farne di ulteriori…
Nerorosso, quando parlo di "socialismo liberale" non intendo similitudini con le politiche liberiste attuate dalla destra o del PD, su cui mi trovi totalmente d'accordo. La parola "liberale" la intendo esclusivamente ad un socialismo di libertà, contro ogni violenza e odio espresso molto spesso dalle forze più estreme sia della sinistra che della destra.
Socialism ha scritto: 27 gen 2020, 0:05
Nerorosso, quando parlo di "socialismo liberale" non intendo similitudini con le politiche liberiste attuate dalla destra o del PD, su cui mi trovi totalmente d'accordo. La parola "liberale" la intendo esclusivamente ad un socialismo di libertà, contro ogni violenza e odio espresso molto spesso dalle forze più estreme sia della sinistra che della destra.
Appunto. Ma io che ho conosciuto il PSI di Craxi, e di altri prima di lui, nutro serissimi dubbi sul loro essere liberali. Il Socialismo è sempre stato dirigista, mai Liberale o democratico.
Se tu parlassi di una nuova via potremmo discuterne, ma tu inalberi proprio la bandiera del PSI. Ed io, da Liberale del PLI, non ci credo.
Però hai ragione sul liberismo, che non ha nulla a che fare con il liberalismo. Il liberismo riguarda solo i settori economici e rifugge da ogni controllo dello Stato, per fare i suoi affari più sporchi al riparo da ogni legge o decenza.
Sovranità al Cittadino.
Non abbiamo un pianeta B
In onore dei pennuti heyokani: Non ereditiamo la terra dai nostri antenati, la prendiamo in prestito dai nostri figli.