Che ne penso? Bene: la politica NON deve essere finanziata dallo Stato, ma solamente dai cittadini. Se amano un partito aiutino a tenerlo in piedi. Non c'e' nulla di male a dare soldi a un partito da parte di cittadini o imprese purche' il loro finanziamento lo dichiarino apertamente. Mentre lo Stato non dovrebbe dare neanche un euro. La mia speranza con questo e' anche che ci saranno meno partiti, e quei pochi che rimarranno saranno obbligati a coalizzarsi, facendo diventare la politica italiana "normale" e simile agli altri Paesi. Forse anche i politici miglioreranno. Senza soldi da parte dello Stato, non ci saranno piu i ragazzotti che, negati nello studio e nel lavoro, si dedicano al partito. I soldi saranno pochi e preziosi, e quindi da spendere bene.mondilumondoblog ha scritto: 18 gen 2020, 9:42 Che ne pensate del 2 x mille ai partiti?...]https://ciaovecio64.altervista.org/le-vie-del-denaro/
Sayon ha scritto: 18 gen 2020, 14:54Che ne penso? Bene: la politica NON deve essere finanziata dallo Stato, ma solamente dai cittadini. Se amano un partito aiutino a tenerlo in piedi. Non c'e' nulla di male a dare soldi a un partito da parte di cittadini o imprese purche' il loro finanziamento lo dichiarino apertamente. Mentre lo Stato non dovrebbe dare neanche un euro. La mia speranza con questo e' anche che ci saranno meno partiti, e quei pochi che rimarranno saranno obbligati a coalizzarsi, facendo diventare la politica italiana "normale" e simile agli altri Paesi. Forse anche i politici miglioreranno. Senza soldi da parte dello Stato, non ci saranno piu i ragazzotti che, negati nello studio e nel lavoro, si dedicano al partito. I soldi saranno pochi e preziosi, e quindi da spendere bene.mondilumondoblog ha scritto: 18 gen 2020, 9:42 Che ne pensate del 2 x mille ai partiti?...]https://ciaovecio64.altervista.org/le-vie-del-denaro/
Il finanziamento PUBBLICO e' quello che ha creato la pessima politica e politicanti italiani attirando i peggiori e creando giornali faziosi creati da tanti avventurieri. E' la solita fissazione di "mantenere" in vita giornali, persone e politici che non lo meritano. Se nessuno legge un giornale, e' meglio che chiuda. Se un partito non e' appoggiato dai suoi elettori e' meglio che scompaia. Non abbiamo bisogno di TANTA politica. Abbiamo bisogno solo di votare essendo bene informati. Io non ho visto in nessun altro Paese dei giornali che dedicano 5-6 pagine solo alla politica, ad esempio. Se il nostro sistema fosse il migliore avremmo dovuto avere i migliori govern del mondo. Ed invece abbiamo i peggiori, addirittura non eletti da nessuno, e guidati da gente ignorante e impreprata. Questo e' il frutto del denaro pubblico regalato a partiti e giornali.super ha scritto: 19 gen 2020, 16:14 Non me ne vogliate ma io penso l'esatto opposto di quello che leggo sopra.
Ci sono due cose che, tra le altre, reggono la democrazia.
I partiti e l'informazione.
Bene se questi sono due pilastri della democrazia allora devono essere resi indipendenti.
Per essere resi indipendenti non devono dipendere da nessuno.
Da nessun privato per iniziare.
In pratica il finanziamento dei partiti e dei giornali deve essere esclusivamente pubblico e per nulla privato.
Difronte a un finanziatore, il giorno in cui devo far approvare una legge per il bene del paese che però, da fastidio al suddetto finanziatore, sono libero di farla o il bene pubblico viene preceduto da quello privato?
E lo stesso per l'informazione.
Se un'azienda che mi fa pubblicare inserzioni per centinaia di migliaia di € ogni anno combina una schifezza, la pubblico o faccio finta di non averla vista e poi magari costretto la edulcoro per salvargli la faccia?
Se invece i fondi sono pubblici e quelli privati assolutamente vietati i partiti saranno indipendenti, salvo intrallazzi, che però scoperti devono essere sanzionati pesantemente.
Nel caso dei giornali, la pubblicità non può essere vietata, ma resa marginale si
A quello che ha scritto sayon che condivido aggiungo solo un dettagliosuper ha scritto: 19 gen 2020, 16:14 Non me ne vogliate ma io penso l'esatto opposto di quello che leggo sopra.
Ci sono due cose che, tra le altre, reggono la democrazia.
I partiti e l'informazione.
Bene se questi sono due pilastri della democrazia allora devono essere resi indipendenti.
Per essere resi indipendenti non devono dipendere da nessuno.
Da nessun privato per iniziare.
In pratica il finanziamento dei partiti e dei giornali deve essere esclusivamente pubblico e per nulla privato.
Difronte a un finanziatore, il giorno in cui devo far approvare una legge per il bene del paese che però, da fastidio al suddetto finanziatore, sono libero di farla o il bene pubblico viene preceduto da quello privato?
E lo stesso per l'informazione.
Se un'azienda che mi fa pubblicare inserzioni per centinaia di migliaia di € ogni anno combina una schifezza, la pubblico o faccio finta di non averla vista e poi magari costretto la edulcoro per salvargli la faccia?
Se invece i fondi sono pubblici e quelli privati assolutamente vietati i partiti saranno indipendenti, salvo intrallazzi, che però scoperti devono essere sanzionati pesantemente.
Nel caso dei giornali, la pubblicità non può essere vetata, ma resa marginale si
E' la FISSAZIONE con Berlusconi che ha reso quello che doveva essere una cosa normale, ovvero i cittadini che finanziano di tasca loro i partiti che ha fatto creare questa idiozia del finanziamento pubblico, ovvero sprecare i soldi per darli ai partiti con la direttiva di sprecarli. Come se di milionari con il tesserino PD o Lega o persino 5 stelle non esistessero. La politica in Italia dal 1994 e' stata influenzata dalla voglia matta di magistrati e popolo di attaccare e distruggere Berlusconi, non dal desiderio di avere un buon governo. Il risultato e' stato esattamente il contrario. Adesso i soldi ce l' hanno tutti. Basti pensare ai famosi 49 milioni della Lega ma quanti ne avranno sprecato e sperperato i partiti di sinistra? negli USA e' tutto dominato dai soldi, anche perche li i ricchi sono apprezzati e non vilipesi, ma alla fine sono soltanto i migliori che prevalgono. Difficile trovare degli scavezzacolli nei partiti repubblicano e democratico. Soldi o non soldi, sono solo i migliori, i piu bravi, quelli con piu successo locale che sono eletti. Quanto al Presidente lo sanno tutti (perche' pubblicato) che le Unions e alcuni riccaccioni danno soldi ai democratici, e che i produttori di carne e di armi danno soldi ai repubblicani. ma chi e' eletto non lo deve ai soldi ma alla sua capacita' di attrarre il consenso dei cittadini. Alla fine loro avranno eccellenti ex-sindaci, professionisti, imprenditori, filantropi entrati in politica e noi, finanziati pubblicamente, le scamorzette di paese e le sardine.cuneoman ha scritto: 20 gen 2020, 0:36 Io sono per una via di mezzo, principalmente nessun finanziamento ai partiti!!
In questa discussione non si è parlato della cosa più ovvia, l'indipendenza e il pluralismo dell'informazione.
Perchè che sia pubblico o privato quello che importa è che quello che si definisce giornalismo sia indipendente, cosa che in Italia non è, CDx o CSx, pubblico o privato fanno parte dei partiti e tengono la loro linea editoriale, con rarissime eccezioni.
Non ho mai visto un telegiornale di Berlusconi criticarlo e si sa come certi reti Rai difendano un certo CSx, poi la cosa cambia quando cambiano i governi con un mercato delle vacche per prendere il comando dei posti chiave e delle trasmissioni più viste.
Come fare a capire chi è indipendente sul serio? Chi critica tutti i partiti e politici, è praticamente impossibile che uno faccia sempre tutto bene. E chi nasconde le notizie o le imbosca fa capire il suo ruolo che non è dare informazione ma dare alle persone la propaganda quotidiana. Il problema è un pò la via di mezzo, quando si sfumano le cose positive e si danno quelle negative in modo veloce e a tarda ora o in 40esima pagina... Però in Italia è abbastanza facile scindere!!
E trovo ipocrita finanziare con soldi pubblici interessi privati o di partito.
All'opposto bisogna solo stare attenti che non vinca il più ricco che è l'unico a poter disporre di tutti i mezzi di comunicazione, ora non è così, ma se guardiamo i partiti minori, Rifondazione, Radicali (a parte una penosa radio che seguo abbastanza spesso) che hanno una rappresentanza uguale a zero anche sotto le elezioni, figuriamoci in periodi tranquilli!!
Ma in questo casa subentra il come i partito debba spendere i soldi pubblici, ovvero che tipo di strategia elettorale possa intraprendere con quei soldi.super ha scritto: 19 gen 2020, 16:14 Non me ne vogliate ma io penso l'esatto opposto di quello che leggo sopra.
Ci sono due cose che, tra le altre, reggono la democrazia.
I partiti e l'informazione.
Bene se questi sono due pilastri della democrazia allora devono essere resi indipendenti.
Per essere resi indipendenti non devono dipendere da nessuno.
Da nessun privato per iniziare.
In pratica il finanziamento dei partiti e dei giornali deve essere esclusivamente pubblico e per nulla privato.
Difronte a un finanziatore, il giorno in cui devo far approvare una legge per il bene del paese che però, da fastidio al suddetto finanziatore, sono libero di farla o il bene pubblico viene preceduto da quello privato?
E lo stesso per l'informazione.
Se un'azienda che mi fa pubblicare inserzioni per centinaia di migliaia di € ogni anno combina una schifezza, la pubblico o faccio finta di non averla vista e poi magari costretto la edulcoro per salvargli la faccia?
Se invece i fondi sono pubblici e quelli privati assolutamente vietati i partiti saranno indipendenti, salvo intrallazzi, che però scoperti devono essere sanzionati pesantemente.
Nel caso dei giornali, la pubblicità non può essere vetata, ma resa marginale si
Sayon ha scritto: 19 gen 2020, 20:09Il finanziamento PUBBLICO e' quello che ha creato la pessima politica e politicanti italiani attirando i peggiori e creando giornali faziosi creati da tanti avventurieri. E' la solita fissazione di "mantenere" in vita giornali, persone e politici che non lo meritano. Se nessuno legge un giornale, e' meglio che chiuda. Se un partito non e' appoggiato dai suoi elettori e' meglio che scompaia. Non abbiamo bisogno di TANTA politica. Abbiamo bisogno solo di votare essendo bene informati. Io non ho visto in nessun altro Paese dei giornali che dedicano 5-6 pagine solo alla politica, ad esempio. Se il nostro sistema fosse il migliore avremmo dovuto avere i migliori governi del mondo. Ed invece abbiamo i peggiori, addirittura non eletti da nessuno, e guidati da gente ignorante e impreparata. Questo e' il frutto del denaro pubblico regalato a partiti e giornali.super ha scritto: 19 gen 2020, 16:14 Non me ne vogliate ma io penso l'esatto opposto di quello che leggo sopra.
Ci sono due cose che, tra le altre, reggono la democrazia.
I partiti e l'informazione.
Bene se questi sono due pilastri della democrazia allora devono essere resi indipendenti.
Per essere resi indipendenti non devono dipendere da nessuno.
Da nessun privato per iniziare.
In pratica il finanziamento dei partiti e dei giornali deve essere esclusivamente pubblico e per nulla privato.
Difronte a un finanziatore, il giorno in cui devo far approvare una legge per il bene del paese che però, da fastidio al suddetto finanziatore, sono libero di farla o il bene pubblico viene preceduto da quello privato?
E lo stesso per l'informazione.
Se un'azienda che mi fa pubblicare inserzioni per centinaia di migliaia di € ogni anno combina una schifezza, la pubblico o faccio finta di non averla vista e poi magari costretto la edulcoro per salvargli la faccia?
Se invece i fondi sono pubblici e quelli privati assolutamente vietati i partiti saranno indipendenti, salvo intrallazzi, che però scoperti devono essere sanzionati pesantemente.
Nel caso dei giornali, la pubblicità non può essere vietata, ma resa marginale si
Visto che internet ci da tanto spazio, suggerirei che il partito pubblichi la lista delle donazioni, su internet, dove compariranno importo e codice fiscale o partita Iva. Così la magistratura potrà accedere facilmente all'elenco dei sostenitori senza bisogno di fare incursioni nei locali del partito.
Analogamente sarei per una tenuta dei libri contabili per le spese, sempre a disposizione della magistratura, con quadratura di entrate ed uscite.
Già adesso devono dichiarare i loro bilanci, effettivamente non c'è l'obbligo di pubblicarli e questo sarebbe un bene. Poi però abbiamo visto come è facile aggirare questo sistema, con le donazioni alle fondazioni o alle aziende dei singoli partiti, nelle indagini sulla Lega si ipotizzava che La Padania facesse da intermediario per questi finanziamenti per evitare il sequestro dei soldi... Comunque la tua idea è valida.serge ha scritto: 20 gen 2020, 9:51 Valerio
Visto che internet ci da tanto spazio, suggerirei che il partito pubblichi la lista delle donazioni, su internet, dove compariranno importo e codice fiscale o partita Iva. Così la magistratura potrà accedere facilmente all'elenco dei sostenitori senza bisogno di fare incursioni nei locali del partito.
Analogamente sarei per una tenuta dei libri contabili per le spese, sempre a disposizione della magistratura, con quadratura di entrate ed uscite.CONCORDO