Che stai a di' tu, egregio Vento. Il gasdotto sabotato (Nord Stream) non portava gas in Italia. Il gas russo ci arrivava attraverso lo snodo del Tarvisio dopo avere attraversato e rifornito Ucraina, Slovacchia, Ungheria e Austria. Nel 2021, prima della guerra, importavamo oltre 29 miliardi di m³, pari a oltre il 38% del nostro fabbisogno. Al contrario di quanto molti pensano, la guerra non ha interrotto questo flusso, lo ha solo ridotto. Le sanzioni commerciali dell'UE alla Russia non toccavano il gas, almeno inizialmente. Quindi le importazioni sono state ridotte un po' per motivi politici, un po' per motivi tecnici e un po' per volontà della Russia stessa che però si è rifatta con gli interessi grazie all'impennata del prezzo. Ancora nel 2024 transitava dal Tarvisio il 9% del nostro fabbisogno di gas naturale, che nel frattempo si è ridotto da 76 a 62 miliardi di m³. Il flusso si è azzerato solo il 1°gennaio di quest'anno perché il contratto tra Russia e Ucraina per il passaggio del gasdotto è scaduto il 31 dicembre scorso e Zelensky ha deciso di non rinnovarlo. Quel poco gas che passa ancora dal Tarvisio proviene dagli stoccaggi di Austria e Germania. A parziale compenso anche l'Italia, l'anno scorso, ha iniziato a importare GNL dalla Russia, come già facevano molti paesi UE. Il gas liquido russo è di eccellente qualità (alto tenore di metano), viene rigassificato a Livorno ed è meno costoso di quello americano (viene estratto con tecnica tradizionale e le navi metaniere devono coprire una distanza minore). Non a caso le importazioni di GNL russo sono in netto aumento, tanto è vero che la Russia oggi è di nuovo il primo fornitore di gas liquefatto all'UE, davanti a Norvegia e USA. Come puoi leggere qui, a oggi non esiste nessuna sanzione europea sul GNL russo (diversi paesi si sono opposti):Vento ha scritto: 18 apr 2025, 17:21 “Grazie ancora presidente Meloni per questa pesante palla che lei ha legato al piede della nostra economia.”
Che stai a di’? La palla al piede c è da quel dì. Il gas usa si compra da quando Biden ha fatto saltare il gasdotto russo-tedesco. La Meloni non c entra nulla e comunque non può fare nulla: il governo è diretto per metà da MattarellaEU e lItalia non è stato sovrano.
Indubbiamente comprare carri armati e' una spesa del tutto inutile. Vogliamo veramente invadere l Russia con gli str..zi della NATO. Perche i carrarmati servono soo a quello scopo. Non abbiamo nessuno da cui "difenderci", se riusciremo a stare fuori dalle pazzie NATO. Quanto al gas, non si riesce a capire cosa importiamo e da chi. Immagino che comprare dagli USA implicherebbe un prezzo di favore da parte loro, altrimentio perche farlo? Se Biden e' stato il responsabile, sempre di USA si tratta.Fosforo31 ha scritto: 18 apr 2025, 22:48 Che stai a di' tu, egregio Vento. Il gasdotto sabotato (Nord Stream) non portava gas in Italia. Il gas russo ci arrivava attraverso lo snodo del Tarvisio dopo avere attraversato e rifornito Ucraina, Slovacchia, Ungheria e Austria. Nel 2021, prima della guerra, importavamo oltre 29 miliardi di m³, pari a oltre il 38% del nostro fabbisogno. Al contrario di quanto molti pensano, la guerra non ha interrotto questo flusso, lo ha solo ridotto. Le sanzioni commerciali dell'UE alla Russia non toccavano il gas, almeno inizialmente. Quindi le importazioni sono state ridotte un po' per motivi politici, un po' per motivi tecnici e un po' per volontà della Russia stessa che però si è rifatta con gli interessi grazie all'impennata del prezzo. Ancora nel 2024 transitava dal Tarvisio il 9% del nostro fabbisogno di gas naturale, che nel frattempo si è ridotto da 76 a 62 miliardi di m³. Il flusso si è azzerato solo il 1°gennaio di quest'anno perché il contratto tra Russia e Ucraina per il passaggio del gasdotto è scaduto il 31 dicembre scorso e Zelensky ha deciso di non rinnovarlo. Quel poco gas che passa ancora dal Tarvisio proviene dagli stoccaggi di Austria e Germania. A parziale compenso anche l'Italia, l'anno scorso, ha iniziato a importare GNL dalla Russia, come già facevano molti paesi UE. Il gas liquido russo è di eccellente qualità (alto tenore di metano), viene rigassificato a Livorno ed è meno costoso di quello americano (viene estratto con tecnica tradizionale e le navi metaniere devono coprire una distanza minore). Non a caso le importazioni di GNL russo sono in netto aumento, tanto è vero che la Russia oggi è di nuovo il primo fornitore di gas liquefatto all'UE, davanti a Norvegia e USA. Come puoi leggere qui, a oggi non esiste nessuna sanzione europea sul GNL russo (diversi paesi si sono opposti):
https://www.commoditiestrading.it/sprea ... 15793.aspx
In definitiva, grazie alla incapace che stipendiamo a palazzo Chigi, l'Italia ha fatto un pessimo affare economico nel promettere a Trump, con un atto di pura sudditanza, un aumento delle importazioni di GNL dagli USA. Giorgia Meloni ha fatto come l'ingenua massaia che va da un fruttivendolo più lontano di quello sotto casa per comprare frutta più costosa e probabilmente anche di peggiore qualità.
Molto interessante e illuminante questa notizia:
https://www.ilgiornaleditalia.it/news/e ... scena.html
In ogni caso, quando parlavo di "pesante palla al piede per la nostra economia", io non mi riferivo al gas ma all'aumento della spesa militare al 2% del PIL. Un aumento strutturale e assolutamente ingiustificato. Una guerra Russia-NATO sarebbe una guerra atomica, quindi spendere, per esempio, 20 miliardi di euro per comprare carri armati tedeschi di ultima generazione, come prevedono gli incapaci Meloni e Crosetto per accontentare Trump, non ci serve a una mazza.
https://www.today.it/politica/carri-arm ... liano.html
L'aumento strutturale è circa 10 miliardi l'anno (ma in crescita se cresce il PIL), caricati sulle spalle nostre e dei nostri figli. Sono in media 170 euro in più a testa l'anno per ciascun italiano. Supponiamo che tu sia un capofamiglia con moglie e tre figli a carico. Cosa diresti, egregio Vento, se 850 euro l'anno di maggiori tasse che paghi o di minori servizi pubblici di cui usufruisce la tua famiglia andassero a incrementare la spesa militare dello Stato?
Egregio Heyoka, ammetto che oggi (forse più che mai) siamo in condizione di chiara sudditanza nei confronti degli USA (ma parlare di "schiavitù" mi sembra eccessivo). Sono lontani i tempi di Craxi e di Sigonella, come pure quelli di Conte che aprì la cd. Via della Seta con la Cina che era già in guerra di dazi con la prima amministrazione Trump. Parliamo di due statisti con la schiena dritta (anche se il primo, purtroppo, rubava). Ma allora la sedicente sovranista e nazionalista Giorgia Meloni, adeguandosi e arrangiandosi alla meglio, come scrivi, in questa condizione di minorità (invece di provare a uscirne), è una sovranista e una nazionalista della domenica. L'incontro con Trump si è svolto giovedì e lei per l'occasione si è autodefinita "nazionalista dell'Occidente". Una sciocchezza perché l'Occidente non è una nazione, ma i giornalisti e i lettori americani non sono fessi e non avrebbero potuto credere a una nazionalista dell'Italia che si presenta da un autocrate recando in omaggio i tre grossi sacrifici dell'Italia di cui ho parlato (anche nella risposta a Vento, cui ti rimando).heyoka ha scritto: 18 apr 2025, 15:06 Dai Fosforo non essere partigiano paranoico.
Non sono d'accordo con la Meloni, su molte cose, ma da pragmatico, dobbiamo riconoscere che, nei LIMITI CONCESSI DAL NOSTRO STATO DI SCHIAVITÙ agli Usa, si è mossa bene.
Più di un esperto militare considera il carro armato un'arma ormai superata e obsoleta. Lo sta dimostrando proprio la guerra in Ucraina dove basta un razzo anticarro o un drone kamikaze di fabbricazione iraniana da 20mila dollari per mettere fuori uso un carro armato da 20 milioni. I Leopard tedeschi e gli M1 Abrams americani, che dovevano spostare gli equilibri sul campo a favore dell'Ucraina, in realtà stanno facendo una magra figura, direi un flop, credo che i secondi siano stati addirittura ritirati dal produttore per evitare un danno d'immagine e commerciale. Insomma, il carro armato si avvia rapidamente a un destino analogo a quello cui andarono incontro a suo tempo le corazzate. Ma Meloni e Crosetto non se ne rendono conto e buttano miliardi nel cesso. Se la NATO invadesse la Russia con i carri armati, sarebbe terza guerra mondiale atomica. Magari qualche carro, protetto dell'aviazione, arriverebbe fino a Mosca ma troverebbe una grande Hiroshima. Bella soddisfazione: anche Londra, New York e Washington finirebbero in cenere. I nuovi carri italo-tedeschi potrebbero anche servirci per resistere a una ipotetica invasione russa dell'Italia. Pura teoria. I russi non manderebbero un solo carro né un solo soldato, ma solo missili a testata atomica. Il (fu) triangolo industriale, Milano, Torino, Genova, in cenere. Forse risparmierebbero Roma per il papa, Firenze e Napoli (spero) per le opere d'arte. Quindi in generale, come scriviamo ambedue da un pezzo, egregio Sayon, il riarmo convenzionale dell'Europa è tanto costoso quanto inutile, dunque assurdo. Eppure il governaccio Meloni prevede, oltre ai carri armati, anche ulteriori F-35 ed Eurofighter, ampliando le rispettive commesse. Prevede anche nuove batterie antimissile Samp-T. Miliardi poco meno inutili. I missili ipersonici russi non possono essere fermati. Perfino gli USA hanno limitato i loro progetti sulla difesa antimissile nazionale. Hanno capito che la probabilità di intercettare un ICBM non giustifica spese faraoniche. Perché i leader europei non fanno questi semplici ragionamenti e non pensano a una deterrenza atomica europea che sarebbe l'unica risposta sensata alla (presunta) minaccia russa? Credo che siano soggetti a due pressioni: quella economica della lobby industriale delle armi e quella politica del governo USA. Questi ultimi hanno le più grandi aziende di armi convenzionali ma il loro potere egemonico si basa in gran parte sulle armi nucleari. Se l'Europa si dotasse di un arsenale atomico, il cd. "ombrello" della NATO (che poi non è un ombrello ma solo una capacità di contrattacco) diventerebbe pressoché inutile. Penso che diventeremmo più autonomi dagli USA, anche politicamente.Sayon ha scritto: 18 apr 2025, 23:31 Indubbiamente comprare carri armati e' una spesa del tutto inutile. Vogliamo veramente invadere l Russia con gli str..zi della NATO. Perche i carrarmati servono soo a quello scopo. Non abbiamo nessuno da cui "difenderci", se riusciremo a stare fuori dalle pazzie NATO. Quanto al gas, non si riesce a capire cosa importiamo e da chi. Immagino che comprare dagli USA implicherebbe un prezzo di favore da parte loro, altrimentio perche farlo? Se Biden e' stato il responsabile, sempre di USA si tratta.
Non fare l'azzeccagarbugli. Col tuo alluvione di parole cerchi di nascondere la realtà, che è semplice e non consente alcun distinguo o precisazione. Siamo schiavi, doppiamente, degli USA e della EU, la quale a sua volta lo è degli USA, anche se la GB vorrebbe sostituirli alla guida dell'impero occidentale, come ai vecchi tempi. Ergo non abbiamo scelta e dobbiamo comprare l'energia costosa del padrone a prezzo di strozzinaggio e poi le sue armi, che oltre a costare di più, sono le catene che ci terranno sottomessi in eterno, se non altro per ragioni tecniche, costringendoci dentro il suo standard.Fosforo31 ha scritto: 18 apr 2025, 22:48 Che stai a di' tu, egregio Vento. Il gasdotto sabotato (Nord Stream) non portava gas in Italia.
Per la verità l'azzeccagarbugli lo avevi fatto tu tentando di giustificare la Meloni tirando in ballo Biden e un gasdotto sottomarino del Baltico sabotato dagli ucraini con il probabile mandato o la complicità degli USA (implicitamente ammessa in una intervista del 2023 dallo stesso Trump). Nihil sub sole novum: gli USA sono da sempre uno stato canaglia, uno stato terrorista. A partire, a quanto pare, dal fondatore della nazione, George Washington:Vento ha scritto: 19 apr 2025, 14:49 Non fare l'azzeccagarbugli. Col tuo alluvione di parole cerchi di nascondere la realtà, che è semplice e non consente alcun distinguo o precisazione. Siamo schiavi, doppiamente, degli USA e della EU, la quale a sua volta lo è degli USA, anche se la GB vorrebbe sostituirli alla guida dell'impero occidentale, come ai vecchi tempi. Ergo non abbiamo scelta e dobbiamo comprare l'energia costosa del padrone a prezzo di strozzinaggio e poi le sue armi, che oltre a costare di più, sono le catene che ci terranno sottomessi in eterno, se non altro per ragioni tecniche, costringendoci dentro il suo standard.
Cosa avrebbe fatto un governo del pd? La stessa cosa, ovviamente, e con maggiore entusiasmo, perché altro non si può fare e soprattutto perché non sono sovranisti ma globalisti e non si staccheranno mai dall'impero. Inoltre l'attuale governo è un governo Mattarella-Meloni, anche se non volete vederlo. Ripeto, non abbiamo più sovranità, né come nazione, né come cittadini, perché non possiamo prendere decisioni in contrasto con EU e/o USA. Il conflitto attuale tra USA ed EU sarebbe una occasione per tagliare la corda, ma la Meloni non ci pensa nemmeno, mentre Salvini sì, ma ha paura.
Fine della storia.