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Il Business della Morte: Un’Industria che Sfrutta il Dolore

Inviato: 3 mar 2025, 20:40
da andreone
Il Business della Morte: Un’Industria che Sfrutta il Dolore
Il business dei funerali è uno dei più redditizi al mondo. Un settore che lucra sulla morte, una delle esperienze più dolorose che possano capitare a una persona e alla sua famiglia. Quando si tratta di morte, la sofferenza e la necessità di gestire una situazione tragica fanno da terreno fertile per un sistema che spesso approfitta di chi è più vulnerabile. Ma c'è un lato oscuro di tutto questo che merita di essere esplorato.
I Prezzi Gonfiati e la Scarsa Trasparenza
Quando si affronta la morte di un proprio caro, non ci si aspetta che, oltre al dolore, si debba combattere anche con prezzi esorbitanti. Le agenzie funebri vendono pacchetti che variano dai 3.000 ai 7.000 euro, con cifre che salgono anche per bare di lusso, trasporti “di prestigio” e servizi accessori che non fanno altro che gonfiare il costo del funerale. Eppure, la trasparenza è quasi sempre assente. Le famiglie si trovano a scegliere senza essere pienamente consapevoli di quanto stiano effettivamente pagando. Le bare partono da cifre che vanno da 800 a oltre 5.000 euro, senza che ci sia un’indicazione chiara di cosa effettivamente giustifichi questa differenza.
La Speculazione Sui Loculi e la Privatizzazione dei Cimiteri
Un altro aspetto che merita attenzione è la gestione dei cimiteri. In molte città, i loculi vengono venduti a prezzi che arrivano anche a 6.000 euro per quelli in posizione privilegiata. E la privatizzazione di molti cimiteri sta facendo lievitare ulteriormente i costi. Chi gestisce i cimiteri, infatti, non si preoccupa della dignità del defunto o della famiglia, ma cerca solo di massimizzare i profitti. Aumentando il costo dei loculi, anche i comuni che cedono la gestione a privati si arricchiscono, lasciando i cittadini con poche alternative.
La Cremazione: Una Soluzione Che Non È Così Economica
Molti vedono nella cremazione una soluzione più economica rispetto al funerale tradizionale, ma anche qui i costi sono tutt’altro che contenuti. Cremazioni, urne cinerarie e affitto di nicchie per l’urna cineraria arrivano a costare decine di migliaia di euro se consideriamo tutte le spese accessorie. Anche i forni crematori, quando gestiti da privati, non sono sempre convenienti e le tariffe continuano a salire. La realtà è che, a meno che non si decida per una soluzione di base, anche la cremazione è diventata un’altra voce di guadagno per l’industria funebre.
La Tassa di Successione: Un’Ulteriore Offesa
Ma il business non finisce con la morte e i funerali. Una volta che il caro defunto è stato sepolto o cremato, lo Stato decide di farsi sentire con un’altra tassa: la tassa di successione. Un’altra imposizione che si aggiunge alla lunga lista di spese legate alla morte, che colpisce chi eredita. Non importa che i defunti abbiano lavorato una vita intera, non importa che la famiglia si trovi già in una condizione di dolore. Il Governo non si fa scrupoli e interviene con una tassa che può arrivare fino al 40% dell’eredità, in base al valore della stessa.
Un Sistema Che Non Rispetta i Diritti della gente
Tutto questo fa parte di un sistema che non solo approfitta della morte, ma che sfrutta anche il dolore e la vulnerabilità delle persone. Le persone sono costrette a fare i conti con una serie di costi ingiustificabili, senza la possibilità di scegliere in modo libero ed economico. Il monopolio delle imprese funebri in molte città, inoltre, limita la concorrenza e mantiene i prezzi artificialmente alti.
In un momento in cui si parla tanto di giustizia sociale e di equità, sarebbe ora che anche questo settore venisse messo sotto la lente d’ingrandimento. Esistono alternative? Certamente. Molti Paesi hanno iniziato a prendere seriamente la questione, promuovendo funerali più accessibili e regolamentando i prezzi in modo più trasparente. Ma l’Italia, come al solito, rimane indietro.
Conclusione: La Morte Come Ultimo Affare
In un mondo che già ci chiede di pagare per vivere, ci troviamo anche a dover pagare per morire, e per lasciare ciò che abbiamo costruito in vita. La morte, che dovrebbe essere un evento naturale, è diventata un affare da milioni di euro, dove la dignità delle persone viene messa da parte in favore di un guadagno senza scrupoli.
Questa è una realtà che non possiamo ignorare. È ora che si faccia luce su questo sistema che, invece di rispettare il dolore umano, lo sfrutta. Perché nessuno dovrebbe essere costretto a scegliere tra il rispetto del proprio caro defunto e l’indebitamento per poterlo fare riposare in pace.

Re: Il Business della Morte: Un’Industria che Sfrutta il Dolore

Inviato: 3 mar 2025, 21:32
da RedWine
andreone ha scritto: 3 mar 2025, 20:40 Le bare partono da cifre che vanno da 800 a oltre 5.000 euro, senza che ci sia un’indicazione chiara di cosa effettivamente giustifichi questa differenza.
La Speculazione Sui Loculi e la Privatizzazione dei Cimiteri
Un altro aspetto che merita attenzione è la gestione dei cimiteri. In molte città, i loculi vengono venduti a prezzi che arrivano anche a 6.000 euro per quelli in posizione privilegiata.
ma vuoi mettere stare in una bara comoda e messa in posizione panoramica?
è tutta un'altra vita!

Re: Il Business della Morte: Un’Industria che Sfrutta il Dolore

Inviato: 3 mar 2025, 21:35
da RedWine
andreone ha scritto: 3 mar 2025, 20:40
La Tassa di Successione: Un’Ulteriore Offesa
Ma il business non finisce con la morte e i funerali. Una volta che il caro defunto è stato sepolto o cremato, lo Stato decide di farsi sentire con un’altra tassa: la tassa di successione. Un’altra imposizione che si aggiunge alla lunga lista di spese legate alla morte, che colpisce chi eredita. Non importa che i defunti abbiano lavorato una vita intera, non importa che la famiglia si trovi già in una condizione di dolore. Il Governo non si fa scrupoli e interviene con una tassa che può arrivare fino al 40% dell’eredità, in base al valore della stessa.
Un Sistema Che Non Rispetta i Diritti della gente
non mi risulta
https://www.pmi.it/impresa/normativa/42 ... lcolo.html
anzi a quanto ne so è vero il contrario, l'italia è uno degli stati che meno preleva dalla successione.

Re: Il Business della Morte: Un’Industria che Sfrutta il Dolore

Inviato: 3 mar 2025, 21:45
da andreone
RedWine ha scritto: 3 mar 2025, 21:35 non mi risulta
https://www.pmi.it/impresa/normativa/42 ... lcolo.html
anzi a quanto ne so è vero il contrario, l'italia è uno degli stati che meno preleva dalla successione.
E ti sembra normale ?

Re: Il Business della Morte: Un’Industria che Sfrutta il Dolore

Inviato: 4 mar 2025, 9:17
da Gasiot
Tutto vero ,tranne che per le tasse di successione, è un' esperienza che sto vivendo in questo periodo ed effettivamente i prezzi sono elevati specialmente per i dettagli che non si vedono
Per questo nelle città c' è un giro poco chiaro tra gestori di camere mortuarie tipo ospedali/case di riposo e impresari del settore
In periferia è diverso,prendi sempre l'impresa locale che di fatto ha il monopolio
Quello che mi fa rabbia sono le lungaggini burocratiche per la successione,se poi hai un conto in posta è un disastro....si prendono mesi e mesi per chiudere un conto corrente che nel frattempo resta bloccato p.s.la situazione non è bella ma non è neppure tragica come appare dal primo post
La normativa in corso c' è e sui prezzi la legge non può fare molto, occorre essere lucidi quando si contatta l' impresa funeraria