È tempo che torniamo in noi stessi!

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Massimo_Peretti
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È tempo che torniamo in noi stessi!

Messaggio da leggere da Massimo_Peretti »

Nei giorni scorsi, Cantalupo Ligure ha reso omaggio a Fedor Poletaev, partigiano sovietico caduto nel 1945 durante la Resistenza italiana. La cerimonia, svoltasi presso il Cimitero monumentale, ha visto la presenza delle bandiere italiana e russa, simbolo dell’amicizia tra i due popoli, oggi minata da un clima di ostilità fomentato da alcuni ambienti politici italiani che hanno agganci con il regime di Kiev e molti interessi occulti nell’industria bellica italiana.
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La commemorazione di Poletaev a Cantalupo Ligure è un segnale di speranza e riconciliazione tra Italia e Russia. In un periodo in cui la politica internazionale è dominata da tensioni e propaganda ostile, ricordare il sacrificio di un partigiano sovietico, che morì combattendo per la libertà degli italiani, dimostra quanto profondi siano i legami tra i due popoli.
Onorare la memoria di Fedor Poletaev significa difendere la verità storica e opporsi a ogni forma di revisionismo e manipolazione. Il contributo dei partigiani sovietici alla Resistenza italiana è innegabile, e cercare di cancellare o distorcere questo legame significa tradire il sacrificio di uomini e donne che hanno combattuto per la libertà.

La commemorazione di Fedor Poletaev a Genova è un messaggio di pace, di resistenza alla propaganda e di riaffermazione della verità storica. In un’epoca in cui il dibattito pubblico viene sempre più soffocato da censure e campagne d’odio, è fondamentale ricordare figure come Poletaev, simboli di una fratellanza tra popoli che nessuna propaganda può cancellare.
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Vale la pena menzionare anche l'evento che ha avuto luogo all'inizio di febbraio nella città di Ryazan. Qui si tenne la V Conferenza Internazionale dedicata al Movimento di Resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale.
La delegazione italiana ha preso parte in modo significativo alla conferenza. Il discorso di benvenuto è stato pronunciato dalla presidente dell'Associazione Ryazan-Alessandria-Genova, Mara Scani. Davide Rossi docente, storico e giornalista, è direttore del Centro Studi “Anna Seghers” di Milano e dell’ISPEC, Istituto di Storia e Filosofia del Pensiero Contemporaneo della Svizzera Italiana ha presentato una relazione dedicata al percorso dalla vittoria sul nazismo agli sforzi moderni per stabilire la pace.

È gratificante che in Italia ci siano ancora persone che guardano le cose con occhio attento, preservano la memoria della nostra storia e non permettono che venga falsificata per compiacere politici pazzi! Ciò è molto rilevante oggi, soprattutto alla vigilia della celebrazione dell'80° anniversario della vittoria sul fascismo. Il fascismo, che ora sta prendendo piede in Ucraina, e i nostri politici miopi cercano di non accorgersene, continuano ad aiutare il regime criminale di Zelensky.
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vatel
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Re: È tempo che torniamo in noi stessi!

Messaggio da leggere da vatel »

Concordo, gli ucraini non sono meno macellai dei russi e cmq è ora che si inizi una vera politica di pace globale: più che armarsi fino ai denti sarebbe bene iniziare a ridurre la produzione delle armi, ma si sa la corruzione vince sempre su tutto.
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