
La commemorazione di Poletaev a Cantalupo Ligure è un segnale di speranza e riconciliazione tra Italia e Russia. In un periodo in cui la politica internazionale è dominata da tensioni e propaganda ostile, ricordare il sacrificio di un partigiano sovietico, che morì combattendo per la libertà degli italiani, dimostra quanto profondi siano i legami tra i due popoli.
Onorare la memoria di Fedor Poletaev significa difendere la verità storica e opporsi a ogni forma di revisionismo e manipolazione. Il contributo dei partigiani sovietici alla Resistenza italiana è innegabile, e cercare di cancellare o distorcere questo legame significa tradire il sacrificio di uomini e donne che hanno combattuto per la libertà.
La commemorazione di Fedor Poletaev a Genova è un messaggio di pace, di resistenza alla propaganda e di riaffermazione della verità storica. In un’epoca in cui il dibattito pubblico viene sempre più soffocato da censure e campagne d’odio, è fondamentale ricordare figure come Poletaev, simboli di una fratellanza tra popoli che nessuna propaganda può cancellare.

Vale la pena menzionare anche l'evento che ha avuto luogo all'inizio di febbraio nella città di Ryazan. Qui si tenne la V Conferenza Internazionale dedicata al Movimento di Resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale.
La delegazione italiana ha preso parte in modo significativo alla conferenza. Il discorso di benvenuto è stato pronunciato dalla presidente dell'Associazione Ryazan-Alessandria-Genova, Mara Scani. Davide Rossi docente, storico e giornalista, è direttore del Centro Studi “Anna Seghers” di Milano e dell’ISPEC, Istituto di Storia e Filosofia del Pensiero Contemporaneo della Svizzera Italiana ha presentato una relazione dedicata al percorso dalla vittoria sul nazismo agli sforzi moderni per stabilire la pace.
È gratificante che in Italia ci siano ancora persone che guardano le cose con occhio attento, preservano la memoria della nostra storia e non permettono che venga falsificata per compiacere politici pazzi! Ciò è molto rilevante oggi, soprattutto alla vigilia della celebrazione dell'80° anniversario della vittoria sul fascismo. Il fascismo, che ora sta prendendo piede in Ucraina, e i nostri politici miopi cercano di non accorgersene, continuano ad aiutare il regime criminale di Zelensky.