vito ha scritto: 11 gen 2025, 17:35
Incendio Los Angeles è MALA locale o cambiamento climatico ?
Non capisco che necessità ci sia di attribuire a cause umane contingenti un disastro causato da madre Natura, che come insegna Leopardi sa essere anche matrigna. Per inciso, non so se avete visto la fiction di Rai1 sul sommo poeta, io l'ho trovata brutta, stucchevole e lontana dalla realtà del personaggio. Questa necessità sembra in ogni caso legata a un fondo di
negazionismo climatico tuttora presente nel Forum e nel dibattito politico nazionale e internazionale. Mentre
il riscaldamento globale antropogenico in corso è un fatto scientificamente acclarato e supportato da dati, prove e correlazioni inoppugnabili. Signori, voi vi fidate del vostro navigatore satellitare o di Google Maps? Immagino di sì. E allora perché non vi fidate del sistema satellitare Copernicus, il sistema di monitoraggio globale dell'Agenzia Spaziale Europea, il quale attesta che il 2024 è stato l'anno più caldo di sempre (ovvero da quando esistono misurazioni affidabili)? Così come lo sono stati tutti gli ultimi 10 anni consecutivi. Le proiezioni per il 2024 parlano di 41,6 miliardi di tonnellate di CO2 emesse nell'atmosfera con le attività umane (senza contare il metano e gli altri gas serra), cioè 1 miliardo di tonnellate più del 2023. L'effetto serra è detto anche "effetto coperta", lo "spessore" della coperta termica che avvolge la Terra aumenta per causa nostra (la concentrazione della CO2 è aumentata di oltre il 50% dall'inizio dell'era industriale), di cosa ci meravigliamo se la temperatura media sotto la coperta, cioè sulla superficie del pianeta, aumenta? Deve aumentare! E meno male che madre Natura ha potenti (ma non onnipotenti) meccanismi riequilibratori (in primis l'assorbimento del carbonio da parte degli oceani e delle foreste) altrimenti il pianeta sarebbe già invivibile da un pezzo (oppure l'umanità sarebbe tornata da un pezzo a vivere come nel medioevo, bruciando solo legna e altri biocombustibili). D'altra parte, lo ripeto per l'ennesima volta,
non è lecito correlare il singolo evento climatico estremo (es. la siccità del 2024 nella California meridionale) al riscaldamento globale in corso. È lecita, anzi è provata, solo una correlazione di tipo statistico:
al crescere del riscaldamento cresce la frequenza degli eventi estremi, e cresce in un senso e nell'altro. Es. ondate di calore e ondate di gelo, siccità e alluvioni. In termini pluviometrici questa siccità nel sud della California non è affatto priva di precedenti, ma il 2024 è stato incredibilmente piovoso nel nord dello Stato e la combinazione di questi due fenomeni opposti sembra non avere precedenti storici (almeno dal 1895 secondo i climatologi). Gli effetti della siccità sono stati invece i più disastrosi di sempre combinandosi con gli incendi causati da una lunga e anomala tempesta dei tipici venti di Santa Ana, o venti del diavolo, venti caldi e secchi, di solito prevalenti in autunno, che hanno raggiunto le 100 miglia orarie (160 km/h). In queste condizioni, una volta innescati i focolai (accidentali o dolosi) i sistemi antincendio possono fare poco. Al momento in cui scrivo si contano secondo Wiki 16 morti, 13 dispersi, 180mila evacuati, 13.400 strutture distrutte o danneggiate (molte di lusso), 50 miliardi di dollari di danni. Ovviamente sono doverose e sacrosante le misure di adattamento al mutamento climatico, le misure di prevenzione e di contenimento dei disastri legati agli eventi climatici estremi. Non bisogna lesinare gli investimenti. Ma è del tutto chiaro che lo sforzo economico MOSTRUOSO e congiunto di tutte le nazioni, di cui parla il Nobel Giorgio Parisi, deve essere diretto soprattutto a rimuovere le cause anzi la causa del mutamento climatico.
Dobbiamo azzerare le emissioni globali antropiche di gas serra. C'è poco da fare. E dobbiamo farlo presto perché la CO2 si accumula in atmosfera e poi madre Natura impiega molti secoli per rimuoverla. Più tempo passa prima dell'azzeramento, meno vivibile sarà il pianeta per noi e per le future generazioni. E aumenterà il rischio della catastrofe globale irreversibile. Il costo non sarà solo economico, dobbiamo modificare gli stili di vita, fare sacrifici, ma non è affatto detto che sarà una tragedia. Specie se non faremo traumaticamente domani quello che possiamo fare, con calma, oggi.