Sayon ha scritto: 21 dic 2024, 3:24
non credo che l' Italia lo stara' ad ascoltare ma Trump vuole che le nazioni NATO aumentino le spese militari al 5% del PIL. Per ottenere cosa? che l' Italia cominci a ragionare come una nazione Anglo, e fieramente si lanci in avventure belliche, comprando le armi da USA ed UK beninteso, e creandosi nemici che in realta' non hamai avuto neanche nel passato. La NATO non serve a nulla, e invece di proteggerci ci espone a pericoli. E se poi la Meloni lo facesse per accontentare il nostro Grande Alleato, potremo dimenticarci il 100% delle promesse elettorali fatte dal CdX...
Partiamo da un dato di fatto:
l'America è un grande potenza sul viale del tramonto, o per lo meno del declino. Per il momento dobbiamo parlare soprattutto di declino ETICO, che è il classico prodromo della caduta degli imperi. L'elezione anzi la rielezione del primo presidente pregiudicato (nonché eversore) in oltre 2 secoli di storia è ben più di un chiaro indizio. Mi ricordo che nel '94 giornali e opinionisti americani si esprimevano più o meno così su Silvio Berlusconi: noi non abbiamo una legge sul conflitto di interessi, non ne abbiamo bisogno, perché a un affarista in palese conflitto d'interessi, con problemi giudiziari (ma all'epoca, se non erro, c'era "solo" una falsa testimonianza, amnistiata, in merito all'iscrizione alla P2), nonché proprietario di giornali e network televisivi, dalle nostre parti non gli verrebbe neppure in mente di buttarsi in politica; e se per caso lo facesse, il progetto sarebbe raso al suolo dai media prima che dagli elettori.
Oggi hanno rieletto Trump che per molti aspetti è
analogo e perfino peggiore di Berlusconi, certo infinitamente più pericoloso per il mondo del vecchio barzellettiere.
30 anni fa era ancora un'altra America: il filo ideale con il rigore puritano dei Padri Pellegrini non si era ancora spezzato. Anche se la caduta del Muro e dello storico avversario geopolitico (il blocco sovietico) e il liberismo reaganiano dilagante preludevano già alla corruzione e al declino tipici degli imperi troppo grandi, troppo ricchi e senza più avversari. Nel frattempo l'America è stata colpita dal terrorismo e da una pandemia, si è cercata nuovi avversari perfino dove non c'erano (Saddam, i talebani) e ha scatenato o fomentato guerre di aggressione che hanno offuscato e perfino ribaltato lo stereotipo dei "buoni", i liberatori dal nazifascismo e dal comunismo, e innescato a loro volta altro terrorismo e fondamentalismo. Ma soprattutto, la ricchissima America non ha risolto i suoi drammatici e cronici problemi e contraddizioni interne: la disuguaglianza economica, gli
homeless che muoiono di fame o di freddo sotto i grattacieli dei miliardari, la politica sempre più condizionata dalle lobby finanziarie e industriali, il sistema sanitario ridotto a mero ingranaggio di un turboliberismo che privilegia i ricchi ed emargina i poveri, il libero e tragico mercato delle armi da fuoco. Credo ci sia stato un progresso nella lotta alle mafie e al narcotraffico, però l'abuso dilagante di psicofarmaci, perfino tra i giovani, è ormai
epidemia da tossicodipendenza di massa:
https://fabiomeloni.com/psicofarmaci-la ... in-italia/
Signori, che futuro può avere un paese ridotto così? Un paese il cui "eroe" oggi non è Luther King né Charles Bronson, ma il giovane "giustiziere" italoamericano che ha sparato a un milionario dirigente di un colosso "sanguisuga" della sanità privata.
Restano in piedi, per ora, reggendosi a vicenda, la potenza economica (il dollaro) e quella militare. Le immense risorse naturali continuano a fare la fortuna di un paese vasto e sottopopolato (1/13 della densità dell'India, 1/7 della Germania) che con il 4% della popolazione mondiale è responsabile di quasi 1/4 delle emissioni cumulate di CO2, cioè del riscaldamento globale in corso.
La pacchia, però, sta per finire. Ai ritmi attuali di estrazione le riserve americane accertate di petrolio e di gas si esauriranno ben prima del 2050 (quelle di carbone durerebbero secoli), ma entro quella data gli USA e tutto il mondo ricco dovranno abbandonare i combustibili fossili. E allora
fracking a tutto spiano e altre tecniche invasive e inquinanti per scoprire nuovi giacimenti, aumentare la produzione e pure le esportazioni, monetizzare queste risorse dannose per il pianeta e per le future generazioni, e
prolungare il più possibile il primato economico dell'America minacciato dalla Cina e dai rompiscatole ambientalisti. Questa è la cieca politica di Trump. Questo rozzo e arrogante populista non si è ancora insediato e chiede (ordina) agli alleati europei non solo di
svenarsi in spesa militare ma anche di
importare più petrolio e più gas liquido (costosissimo) dagli USA, e minaccia (ulteriori) dazi doganali se l'UE non obbedisse al diktat. L'aumento intimato, a dir poco assurdo, al
5% del PIL in spesa militare dei 32 membri NATO è il pretenzioso colpo di coda di chi si crede tuttora padrone del mondo e vuole farlo credere il più a lungo possibile con la complicità di
31 leccaculi che belano puntualmente il loro assenso nei vertici dell'Alleanza, e di un tracagnotto intruso dall'Ucraina che non ha alcun titolo per partecipare a detti vertici ma è molto interessato alla spesa militare e ai regali degli altri. Naturalmente sarebbe un disastro per un'Europa già semidisastrata da una guerra per procura che torna utile solo agli USA, e manna dal cielo per i colossi statunitensi delle armi, per l'economia americana tutta e per quella egemonia militare che, oggi più che mai, è la vera forza del dollaro. Che farà ora il belante Crosetto il quale non perde occasione per ricordare l'impegno dell'Italia al 2% del PIL in armi? Dirà che dobbiamo raggiungere alla svelta il 2% (oggi siamo all'1,5, Spagna e Belgio all'1,2) e prepararci ad andare oltre? O troverà finalmente il coraggio per dire, al sig. Trump, al sig. Rutte e soprattutto agli italiani, che quanto sottoscritto da Renzi al vertice NATO in Galles nel 2014 (che io sappia senza nemmeno informare il parlamento)
era ed è solo una linea guida (guideline) e niente affatto un impegno vincolante per i paesi membri? E che il Trattato Atlantico non autorizza nessuno a determinare la spesa militare dei membri e men che meno a imporre sanzioni a chi non aderisse? No, scommetterei una cifra che il ministro della Difesa non lo farà. Quasi 2 metri di muscoli e di grasso ma un fegato piccolo, come quello della esile e prona signora Meloni. Fedelissima già baciata in fronte da Biden e da Musk, presto sarà il turno di Trump.
in effetti per come funziona sono più i problemi che