Poc'anzi inviavo il seguente commento a un articolo, visibile al seguente link:
https://www.settimananews.it/chiesa/ort ... ent-123685
ove l'articolista esprime preoccupazione per le azioni religiose russe nei confronti dell'Europa dell'Est.
Ecco il testo del mio commento - nel quale non ho voluto diffondermi sulle vere cause e motivazioni del conflitto ucraino - commento che è risultato in attesa di approvazione:
|Continua in Occidente un disastro comunicativo.
- Nel mondo ortodosso il Patriarcato di Mosca era già al fianco e non dietro il Patriarcato di Costantinopoli. Il recente distacco ha significato la fine di una coordinazione. Dunque preoccuparsi delle maggiore intraprendenza degli ortodossi russi significa porsi contro la vita della loro istituzione ecclesiastica, non significa fare critica né difendersi.
Mosca, quale 'Terza Roma', non è un abuso. I fatti in Ucraina vanno correttamente interpretati ma in tanti si rifiutano per un antagonismo che in tempi di ecumenismo non doveva riemergere.
- Dal -medio Evo alla modernità, le Nazioni europee sono una novità di portata plurimillenaria, cioè rappresentano una creazione etnica e sociale che ha rivoluzionato il corso di numerosissimi millenni - gli storici ufficiali non saprebbero enumerarli. Gli Stati Nazionali sono sorti attorno al Diciannovesimo Secolo e chi non ha capito questo corso immenso pensa si tratti di un evento secondario da metter già da parte a favore di un grande assembramento, guidato da una base democratica illuminata da principi ritenuti a torto scienza, nel segno di una omologazione coatta che i colpevoli non vogliono sentirsi descrivere: se si dice di coazione e costrizione al meticciato, qualcuno, troppi fingono che si stia odiando e avversando i meticci. In realtà di razzismi ve ne sono e possono essere vari, anche quello meticcio, oltre che bianco, nero, giallo, rosso... La vera democrazia non è una forma di demenza criminale.
- Le memorie scomode legate allo spirito ortodosso sono tali ancor di più per Stalin che per Hitler e Mussolini e i Soviet non vanno confusi con la dittatura atea-comunista coeva. I valori tradizionali ortodossi non risultano legati a particolari forme di governo statuale. Aristocrazia, democrazia, autocrazia... tutto potrebbe andare. Nessuna chiesa veramente cristiana è prevenuta, al di là delle scelte dei momenti, e non si vede perché non si debba valutare la posizione cristiana russa ortodossa secondo il principio di libertà politica, che è anche cristiano.
Perciò non ha senso vedere le dinamiche attuali del mondo russo ortodosso come tentazioni o cedimenti alle tentazioni. |
MAURO PASTORE