ma napoli è una citta' italiana??

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Director12
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ma napoli è una citta' italiana??

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"Mi hai sporcato la scarpa" . Uccide 19enne, minore fermato
A 17 anni spara quattro colpi: quello mortale è al petto, ferito anche l’amico della vittima. Scia di sangue senza fine in città, strapotere delle baby gang. Lo storico: non vogliono integrarsi .
e questo è il terzo morto in poche giorni....sono minorenni..lo sanno bene che non gli faranno nulla...grazie alle leggi fatte ad hoc da una certa frangia politica
tu abdul,che ci fai in italia?ozi tutto il giorno,giri per le Fs e metro',giri attorno ai parchi e alle scuole? te ne torni a casa tua.Tu fatima,che fai?rispetti le regole,le nostre leggi,le nostre tradizioni?hai un lavoro onesto? sei la benvenuta
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serge
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Re: ma napoli è una citta' italiana??

Messaggio da leggere da serge »

Director12 ha scritto: 3 nov 2024, 17:02 "Mi hai sporcato la scarpa" . Uccide 19enne, minore fermato
A 17 anni spara quattro colpi: quello mortale è al petto, ferito anche l’amico della vittima. Scia di sangue senza fine in città, strapotere delle baby gang. Lo storico: non vogliono integrarsi .
e questo è il terzo morto in poche giorni....sono minorenni..lo sanno bene che non gli faranno nulla...grazie alle leggi fatte ad hoc da una certa frangia politica
Cosa aspettiamo a cambiare queste (sciagurate?) leggi ?
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Fosforo31
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Re: ma napoli è una citta' italiana??

Messaggio da leggere da Fosforo31 »

Director12 ha scritto: 3 nov 2024, 17:02 "Mi hai sporcato la scarpa" . Uccide 19enne, minore fermato
A 17 anni spara quattro colpi: quello mortale è al petto, ferito anche l’amico della vittima. Scia di sangue senza fine in città, strapotere delle baby gang. Lo storico: non vogliono integrarsi .
e questo è il terzo morto in poche giorni....sono minorenni..lo sanno bene che non gli faranno nulla...grazie alle leggi fatte ad hoc da una certa frangia politica
Napoli è molto ma molto più italiana di quanto immagini, Direttoretto. Credo che ne parlammo già nel vecchio forum, quindi ti rinfresco la memoria solo con qualche "piccolo" esempio. L'ateneo fondato a Napoli da Federico II (Stupor mundi) non è solo la prima (la più antica) università pubblica in Italia e nel mondo, ma fu il primo a introdurre, nel '700 con l'illuminista Antonio Genovesi, l'uso sistematico dell'italiano al posto del latino nelle lezioni. Oggi siamo regrediti e l'inglese sta rapidamehte sostituendo l'italiano nei nostri corsi universitari scientifici e ingegneristici. Il regno borbonico fu il primo a introdurre l'italiano nei documenti governativi (1738). La forma repubblicana dello Stato nacque in Italia nell'antica Roma, poi ci furono le repubbliche marinare (tra le quali Amalfi) e le varie ed effimere repubbliche giacobine (o "repubbliche sorelle") nate in Italia e in Europa dopo la rivoluzione francese. Tra queste si distinse in modo particolare la Repubblica Partenopea del 1799, non solo per la sua modernissima Costituzione
http://www.dircost.unito.it/cs/docs/napoli1799.htm
ma anche per il ruolo importantissimo delle donne in un'epoca in cui era quasi inconcepile un loro ruolo nella politica. Voglio citare tre indomite eroine e martiri della rivoluzione partenopea, vittime della feroce repressione sanfedista: Francesca de Carolis Cafarelli, fucilata benché madre di 7 figli; Eleonora de Fonseca Pimentel, la prima donna giornalista e direttrice di giornale in Italia (il Monitore Napoletano, il giornale della rivoluzione); Luisa Sanfelice, trascurata nei libri di testo di storia ma alla quale sono stati dedicati film e miniserie TV nonché un famoso romanzo di Alexandre Dumas padre. Nei medesimi vergognosi libri di testo non si pone l'accento sul fatto che sia il Risorgimento sia la Resistenza partirono da Napoli. Il primo con la fondazione della Carboneria e con i primi moti insurrezionali del 1820-21, la seconda con le eroiche Quattro Giornate di Napoli nelle quali il popolo napoletano si liberò dai nazisti senza attendere l'arrivo in città degli angloamericani. I quali si fecero precedere dai loro consueti bombardamenti aerei sui civili inermi (20mila morti, mio padre mi raccontò che nel 42/43 andava a scuola camminando tra le macerie di via Marina, tra cadaveri e feriti). E non dimentichiamo il troppo spesso dimenticato primo presidente della Repubblica, Enrico De Nicola. Gentiluomo napoletano d'altri tempi, insigne giurista che rifiutò un seggio di senatore sotto il fascismo e che da presidente della Repubblica rifiutò lo stipendio e l'auto blu, recandosi a Roma ogni settimana con la sua auto privata.
Sul tristissimo episodio di cronaca nera che citi, ti ricordo che non è avvenuto a Napoli ma in provincia. Non è il primo caso e le autorità, a partire dal ministro Piantedosi, fanno poco o nulla per fare sì che sia l'ultimo. In ogni caso ti invito a digitare su Google: baby gang Milano, oppure: baby gang Torino, poi mi fai sapere.
Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo
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Alfa
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Re: ma napoli è una citta' italiana??

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Questi ragazzi erano già pazzerelli, ma dopo dietro al lookdown sono impazziti proprio.
Almeno da me, prima vedevi fare i delinquentotti solo agli extracomunitari, specialmente ai nordafricani, invece di integrarsi loro a noi, sono i nostri ragazzotti ad essersi integrati a loro.
La colpa principalmente sta in famiglia, la famiglia viene per prima e subito dopo i telefonini, quegli aggeggi malefici che li fondono il poco cervello che hanno.
Invece di rompere i coglioni a chi fuma una sigaretta, la maledetta Europa dovrebbe pensare ai telefonini, vietarne l'uso prima di un'età matura con multe salate alle famiglie che strasgrediscono.
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Alfa
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Re: ma napoli è una citta' italiana??

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Questa è di oggi (proprio ora):
"Hai fatto la spia". Ragazzina accoltella il compagno di classe davanti a scuola
Due i fendenti che hanno colpito un 12enne, al petto e alla mano, inferti da una sua compagna di classe che lo aveva accusato di aver fatto la spia. I fatti si sono svolti davanti a una scuola media vicino a Roma.
E la colpa maggiore è nostra, vedi post sopra.
A noi ragazzi non passava minimamente per la testa di andare a scuola o comunque fuori di casa con un coltello, ci divertivamo con niente e siamo cresciuti anche senza telefonini, social (maledetti) e soldi in tasca. Rispettavamo gli anziani, mentre oggi si divertono a darli un calcio al bastone per farli cadere e riderci sopra, visto con i miei occhi. Tra clandestini e pazzi nostri, siamo messi proprio bene.
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Rosanna
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Re: ma napoli è una citta' italiana??

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Director12 ha scritto: 3 nov 2024, 17:02 "Mi hai sporcato la scarpa" . Uccide 19enne, minore fermato
A 17 anni spara quattro colpi: quello mortale è al petto, ferito anche l’amico della vittima. Scia di sangue senza fine in città, strapotere delle baby gang. Lo storico: non vogliono integrarsi .
e questo è il terzo morto in poche giorni....sono minorenni..lo sanno bene che non gli faranno nulla...grazie alle leggi fatte ad hoc da una certa frangia politica
Napoli è una città italiana mal gestita e mal curata che ... spesso ... registra uno scarso interesse e l'assenza da parte delle istituzioni.
È una bellissima città sempre ricca di problematiche mai affrontate e mai risolte ... sotto moltissimi profili.
Io nelle cose che faccio ci metto il cuore, la lealtà, l'intelligenza, la giustizia e il rispetto. Tutto il resto ... non mi interessa.
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Rosanna
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Re: ma napoli è una citta' italiana??

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Alfa ha scritto: 4 nov 2024, 14:16 Questa è di oggi (proprio ora):
"Hai fatto la spia". Ragazzina accoltella il compagno di classe davanti a scuola
Due i fendenti che hanno colpito un 12enne, al petto e alla mano, inferti da una sua compagna di classe che lo aveva accusato di aver fatto la spia. I fatti si sono svolti davanti a una scuola media vicino a Roma.
E la colpa maggiore è nostra, vedi post sopra.
A noi ragazzi non passava minimamente per la testa di andare a scuola o comunque fuori di casa con un coltello, ci divertivamo con niente e siamo cresciuti anche senza telefonini, social (maledetti) e soldi in tasca. Rispettavamo gli anziani, mentre oggi si divertono a darli un calcio al bastone per farli cadere e riderci sopra, visto con i miei occhi. Tra clandestini e pazzi nostri, siamo messi proprio bene.
Io credo che le famiglie debbano interrogarsi e debbano trovare il coraggio di ammettere le loro carenze sul piano educativo e la loro totale assenza in vigilando.
Le famiglie dovrebbero riappropriarsi del loro ruolo e ritornare a rendersi indispensabili nella guida e nella crescita dei loro figlioli ... spesso abbandonati a sé stessi.
Io nelle cose che faccio ci metto il cuore, la lealtà, l'intelligenza, la giustizia e il rispetto. Tutto il resto ... non mi interessa.
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Re: ma napoli è una citta' italiana??

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Rosanna ha scritto: 4 nov 2024, 17:55 Napoli è una città italiana mal gestita e mal curata che ... spesso ... registra uno scarso interesse e l'assenza da parte delle istituzioni.
È una bellissima città sempre ricca di problematiche mai affrontate e mai risolte ... sotto moltissimi profili.
purtroppo la mia personale esperienza non è proprio cosi'...in una visita ,prima di sbarcare dall'aereo,la guida ci disse: non acquistate nulla dai mercatini..vi potrebbero scambiare l'oggetto ...camminate raso i muri,.per evitare scippi..levatevi collane...orologi..anelli...state attenti a passare con il verde...potrebbero investirvi...mi sono chiesto;ma siamo in italia,o a beirut??
tu abdul,che ci fai in italia?ozi tutto il giorno,giri per le Fs e metro',giri attorno ai parchi e alle scuole? te ne torni a casa tua.Tu fatima,che fai?rispetti le regole,le nostre leggi,le nostre tradizioni?hai un lavoro onesto? sei la benvenuta
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Leno Lazzari
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Re: ma napoli è una citta' italiana??

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Fosforo31 ha scritto: 4 nov 2024, 11:46 Napoli è molto ma molto più italiana di quanto immagini, Direttoretto. Credo che ne parlammo già nel vecchio forum, quindi ti rinfresco la memoria solo con qualche "piccolo" esempio. L'ateneo fondato a Napoli da Federico II (Stupor mundi) non è solo la prima (la più antica) università pubblica in Italia e nel mondo, ma fu il primo a introdurre, nel '700 con l'illuminista Antonio Genovesi, l'uso sistematico dell'italiano al posto del latino nelle lezioni. Oggi siamo regrediti e l'inglese sta rapidamehte sostituendo l'italiano nei nostri corsi universitari scientifici e ingegneristici. Il regno borbonico fu il primo a introdurre l'italiano nei documenti governativi (1738). La forma repubblicana dello Stato nacque in Italia nell'antica Roma, poi ci furono le repubbliche marinare (tra le quali Amalfi) e le varie ed effimere repubbliche giacobine (o "repubbliche sorelle") nate in Italia e in Europa dopo la rivoluzione francese. Tra queste si distinse in modo particolare la Repubblica Partenopea del 1799, non solo per la sua modernissima Costituzione
http://www.dircost.unito.it/cs/docs/napoli1799.htm
ma anche per il ruolo importantissimo delle donne in un'epoca in cui era quasi inconcepile un loro ruolo nella politica. Voglio citare tre indomite eroine e martiri della rivoluzione partenopea, vittime della feroce repressione sanfedista: Francesca de Carolis Cafarelli, fucilata benché madre di 7 figli; Eleonora de Fonseca Pimentel, la prima donna giornalista e direttrice di giornale in Italia (il Monitore Napoletano, il giornale della rivoluzione); Luisa Sanfelice, trascurata nei libri di testo di storia ma alla quale sono stati dedicati film e miniserie TV nonché un famoso romanzo di Alexandre Dumas padre. Nei medesimi vergognosi libri di testo non si pone l'accento sul fatto che sia il Risorgimento sia la Resistenza partirono da Napoli. Il primo con la fondazione della Carboneria e con i primi moti insurrezionali del 1820-21, la seconda con le eroiche Quattro Giornate di Napoli nelle quali il popolo napoletano si liberò dai nazisti senza attendere l'arrivo in città degli angloamericani. I quali si fecero precedere dai loro consueti bombardamenti aerei sui civili inermi (20mila morti, mio padre mi raccontò che nel 42/43 andava a scuola camminando tra le macerie di via Marina, tra cadaveri e feriti). E non dimentichiamo il troppo spesso dimenticato primo presidente della Repubblica, Enrico De Nicola. Gentiluomo napoletano d'altri tempi, insigne giurista che rifiutò un seggio di senatore sotto il fascismo e che da presidente della Repubblica rifiutò lo stipendio e l'auto blu, recandosi a Roma ogni settimana con la sua auto privata.
Sul tristissimo episodio di cronaca nera che citi, ti ricordo che non è avvenuto a Napoli ma in provincia. Non è il primo caso e le autorità, a partire dal ministro Piantedosi, fanno poco o nulla per fare sì che sia l'ultimo. In ogni caso ti invito a digitare su Google: baby gang Milano, oppure: baby gang Torino, poi mi fai sapere.
Da digitare anche " bambina dodicenne accoltella compagno di classe" .
E non é successo a Napoli .
La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro

.........ma andare oltre no ?
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Leno Lazzari
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Re: ma napoli è una citta' italiana??

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Rosanna ha scritto: 4 nov 2024, 18:01 Io credo che le famiglie debbano interrogarsi e debbano trovare il coraggio di ammettere le loro carenze sul piano educativo e la loro totale assenza in vigilando.
Le famiglie dovrebbero riappropriarsi del loro ruolo e ritornare a rendersi indispensabili nella guida e nella crescita dei loro figlioli ... spesso abbandonati a sé stessi.
..."Le famiglie dovrebbero riappropriarsi del loro ruolo e ritornare a
rendersi indispensabili nella guida e nella crescita dei loro figlioli "...

Li convinci tu che dovrebbero saltare qualche partita di burraco con
le amiche o di partitelle di calcetto con gli amici ?

A parlare della materia, in TV, Crepet é uno dei pochi mentre se le
TV (tutte) dedicassero regolarmente un minimo di tempo alla
materia a qualcosa servirebbe .
La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro

.........ma andare oltre no ?
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Sayon
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Re: ma napoli è una citta' italiana??

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io ho sempre vista Napoli come una caricatura dell' Italia, ovvero dove tutto , sia il negativo che il positivo, vengono esagerati, proprio come in un "cartoon". E questo vale anche all' estero. Se io voglio esaltare le migliori qualita' dell' Italia )generosita', tolleranza, intelligenza, classe, simpatia, gastronomia) non ho e non ho mai avuto migliore esempio che amici napoletani. Allo stesso tempo Napoli rappresenta anche i lati piu torbidi e intollerabile dell' Italiano , la furbizia, la maleducazione, la piccola delinquenza, il disordine, la mancanza di disciplina. Napoli e' una citta' unica, e' il nostro "cartoon" del bene e del male. Ma il MALE rovina tutto. Fa male a Napoli e fa male agli Italiani. Quello di ricorrere al coltello per una trascurabile pestata non avviene in tutta Italia con gli italiani del Centro e del Nord. Puo' avvenire solo a Napoli e ai cittadini di Napoli trasferiti altrove,
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Alfa
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Re: ma napoli è una citta' italiana??

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Director12 ha scritto: 4 nov 2024, 18:03 purtroppo la mia personale esperienza non è proprio cosi'...in una visita ,prima di sbarcare dall'aereo,la guida ci disse: non acquistate nulla dai mercatini..vi potrebbero scambiare l'oggetto ...camminate raso i muri,.per evitare scippi..levatevi collane...orologi..anelli...state attenti a passare con il verde...potrebbero investirvi...mi sono chiesto;ma siamo in italia,o a beirut??
Sayon ha scritto: 4 nov 2024, 20:25 io ho sempre vista Napoli come una caricatura dell' Italia, ovvero dove tutto , sia il negativo che il positivo, vengono esagerati, proprio come in un "cartoon".
Non so dove abitate, ma ora, alle 21,12 per me è LOOKDOWN e non abito a Napoli, ma in Toscana del nord, a 15 minuti dall'EmilIa per l'esattezza e a quest'ora non posso uscire nemmeno camminando rasente al muro, con lo zainetto posto davanti, nemmeno con un braccialettino al polso e figuriamoci con accanto mia moglie.
A breve Napoli verrà invidiata dal resto d'Italia, ve lo garantisco.
Siamo pieni zeppi e traboccanti di clandestini, senza un'anima, senza rispetto, bestie che per loro la vita umana equivale a zero. Ma forse voi vivete in vetta a un monte o nel paese dei balocchi (per ora).
Oggi sono andato con mia moglie a Firenze per una visita medica, in treno, perchè col treno ci arrivo in 20 minuti nonostante le fermate (24 km) e in macchina non trovi nemmeno una fogna per parcheggiare. Per scendere le scale principali della stazione siamo dovuti passare tra una marea di "delinquenti negri" (per chi non ha capito, DELINQUENTI NEGRI), non vi ripeto le frasi sputate da quelle fogne dai denti bianco/gialli perchè mi vergogno solo a scriverle, oltre ai gesti e tentativi di toccare mia moglie. Roba da spararli nella testa e dopo saltellare su quel sangue putrefatto.
Al ritorno per salire in stazione ero diventato IDROFOBO al solo pensiero di quello che poteva accadere e mi sono rivolto a un'auto della polizia municipale che si trovava a un centinaio di metri. Dicendomi "ha ragione", mi hanno indicato un'entrata secondaria per evitare di passare tra questi delinquenti NEGRI, insomma, abbiamo dovuto fare il giro della stazione, che non essendo la stazione di vatteloapesca, abbiamo dovuto fare almeno mezzo km per potere entrare ai binari.
Non siamo più a casa nostra e chi prima o chi dopo, si accorgerà che siamo diventati carne da macello per questi delinquenti africani DI MERDA, altro che Napoli.
Aumentare i controlli e le forze dell'ordine non serve a niente, ma si dovrebbe solo FARLI SPARIRE di circolazione!!! Nessuno cercherebbe un clandestino e se non si vorrà morire ci dovremo arrivare.
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Re: ma napoli è una citta' italiana??

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Alfa ha scritto: 4 nov 2024, 21:41 Non so dove abitate, ma ora, alle 21,12 per me è LOOKDOWN e non abito a Napoli, ma in Toscana del nord, a 15 minuti dall'EmilIa per l'esattezza e a quest'ora non posso uscire nemmeno camminando rasente al muro, con lo zainetto posto davanti, nemmeno con un braccialettino al polso e figuriamoci con accanto mia moglie.
A breve Napoli verrà invidiata dal resto d'Italia, ve lo garantisco.
Siamo pieni zeppi e traboccanti di clandestini, senza un'anima, senza rispetto, bestie che per loro la vita umana equivale a zero. Ma forse voi vivete in vetta a un monte o nel paese dei balocchi (per ora).
Oggi sono andato con mia moglie a Firenze per una visita medica, in treno, perchè col treno ci arrivo in 20 minuti nonostante le fermate (24 km) e in macchina non trovi nemmeno una fogna per parcheggiare. Per scendere le scale principali della stazione siamo dovuti passare tra una marea di "delinquenti negri" (per chi non ha capito, DELINQUENTI NEGRI), non vi ripeto le frasi sputate da quelle fogne dai denti bianco/gialli perchè mi vergogno solo a scriverle, oltre ai gesti e tentativi di toccare mia moglie. Roba da spararli nella testa e dopo saltellare su quel sangue putrefatto.
Al ritorno per salire in stazione ero diventato IDROFOBO al solo pensiero di quello che poteva accadere e mi sono rivolto a un'auto della polizia municipale che si trovava a un centinaio di metri. Dicendomi "ha ragione", mi hanno indicato un'entrata secondaria per evitare di passare tra questi delinquenti NEGRI, insomma, abbiamo dovuto fare il giro della stazione, che non essendo la stazione di vatteloapesca, abbiamo dovuto fare almeno mezzo km per potere entrare ai binari.
Non siamo più a casa nostra e chi prima o chi dopo, si accorgerà che siamo diventati carne da macello per questi delinquenti africani DI MERDA, altro che Napoli.
Aumentare i controlli e le forze dell'ordine non serve a niente, ma si dovrebbe solo FARLI SPARIRE di circolazione!!! Nessuno cercherebbe un clandestino e se non si vorrà morire ci dovremo arrivare.
________________________________
..."Non siamo più a casa nostra e chi prima o chi dopo, si accorgerà che
siamo diventati carne da macello per questi delinquenti "...


Le blatte hanno così deciso .

Stanno coi fatti trasformando l'Italia in un paese non sicuro .

Io sono più fortunato di te e altri perché in un centro di sedicimila
abitanti "sparsi" o sparpagliati ma ci sono intere aree di Roma, 30 km
da quì, dove il problema é uguale se non peggio che dalle tue parti .

Ma le blatte rosse hanno deciso che noi non si debba più poter vivere
mezzo decentemente nelle nostre città perché per loro l'imperativo
é A) di contrastare la politica sull'immigrazione del governo, B) di
stoppare tout court la riforma del CSM, C) e la divisione delle carriere
l'azzeramento delle correnti ma anche D) di decidere LORO in totale
autonomia che (oggi il caso specifico, e domani.....?) che l'Egitto non
é un paese sicuro anche se non abbiamo notizie di italiani vacanzieri
a rischio e anche se in Egitto vivono credo più di seimila italiani che
li si sono stabiliti .

Di questo passo qualsiasi governo, per decidere la sua politica e rapporti
con altri paesi, dovrà prima chiedere il parere delle blatte in tocco e toga .
La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro

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