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Gli USA hanno avvertito Israele che ha 30 giorni di tempo per migliorare la situazione umanitaria a Gaza. In mancanza ,potrebbero tagliare i rifornimenti di armi allo Stato ebraico. Questo cosiddetto “ultimatum” (sic) è una presa per i fondelli, in primo luogo per il mese di tempo concesso e in secondo luogo perché nel frattempo ci sarà l'elezione di un nuovo Presidente USA. Ma questi americani ci prendono per degli imbecilli?
“Bisogna che gli uomini, per meritare la tolleranza, comincino col non essere fanatici.”
(Voltaire)
serge ha scritto: 17 ott 2024, 16:06
Gli USA hanno avvertito Israele che ha 30 giorni di tempo per migliorare la situazione umanitaria a Gaza. In mancanza ,potrebbero tagliare i rifornimenti di armi allo Stato ebraico. Questo cosiddetto “ultimatum” (sic) è una presa per i fondelli, in primo luogo per il mese di tempo concesso e in secondo luogo perché nel frattempo ci sarà l'elezione di un nuovo Presidente USA. Ma questi americani ci prendono per degli imbecilli?
Per piacere.....Gli Usa sono quelli che a parole condannavano l'apartheid in Sudafrica ma nei fatti lo rifornivano abbondantemente di armi. Indovinate Quale stato si era prestato a fare da "tramite"?
serge ha scritto: 17 ott 2024, 16:06
Gli USA hanno avvertito Israele che ha 30 giorni di tempo per migliorare la situazione umanitaria a Gaza. In mancanza ,potrebbero tagliare i rifornimenti di armi allo Stato ebraico. Questo cosiddetto “ultimatum” (sic) è una presa per i fondelli, in primo luogo per il mese di tempo concesso e in secondo luogo perché nel frattempo ci sarà l'elezione di un nuovo Presidente USA. Ma questi americani ci prendono per degli imbecilli?
Beh bisogna pur accontentare la cosidetta "opinione pubblica", che poi non si sa da chi sia composta: intelettuali? Giornalisti?Popolo? Boh!
Wikipedia la definisce così:
L'opinione pubblica è l'insieme delle opinioni e del pensiero di una società o delle convinzioni mantenute dalla popolazione adulta.
In questo caso popolo bue che si fa infinocchiare da uscite di questo genere.
serge ha scritto: 17 ott 2024, 16:06
Ma questi americani ci prendono per degli imbecilli?
Se gli americani leggono le boiate che scrivi allora hanno perfettamente ragione e prenderci per degli imbecilli.
Per fortuna tu e quelli come te costituite una risibile minoranza.
Proverò a spiegarlo agli americani.
Tu però evita in futuro di offrire occasione agli americani di considerarci un popolo di imbecilli.
vatel ha scritto: 17 ott 2024, 17:13
Beh bisogna pur accontentare la cosidetta "opinione pubblica", che poi non si sa da chi sia composta: intelettuali? Giornalisti?Popolo? Boh!
L'opinione pubblica è data dalla massa, cioà dalla parte del popolo più semplicistica, sbrigativa ed egoista - brevemente detta, la più ignorante.
Altrettanto brevemente, la parte opposta e alternativa alla cosidetta Elite.
Romano ha scritto: 18 ott 2024, 8:07
L'opinione pubblica è data dalla massa, cioà dalla parte del popolo più semplicistica, sbrigativa ed egoista - brevemente detta, la più ignorante.
Altrettanto brevemente, la parte opposta e alternativa alla cosidetta Elite.
certo ma l'opinione pubblica non di forma da sola
quindi per Elite non si intende chi non è di idee profonde meditate altruiste,
ma chi detenendo il potere attraverso il denaro con il controllo dei mezzi di informazione rende la massa "semplicistica, sbrigativa ed egoista" e soprattutto orientata ai suoi interessi.
docgalileo ha scritto: 17 ott 2024, 17:24Se gli americani leggono le boiate che scrivi allora hanno perfettamente ragione e prenderci per degli imbecilli.
Per fortuna tu e quelli come te costituite una risibile minoranza.
Proverò a spiegarlo agli americani.
Tu però evita in futuro di offrire occasione agli americani di considerarci un popolo di imbecilli.
Posso dimostrarti in poche parole che si, siamo veramente degli imbecilli.
Soprattutto l' Italia.
Basterebbe parlare della nostra appartenenza alla NATO, della partecipazione all' attacco sulla Libia, al fatto che continuiamo a chiamarla una Grande Democrazia, e che siamo divenuti l' equivalente di una Porto Rico in Europa.
Piu che imbecilli, pero, io definirei gli Italiani come masochisti.
Red Wine certo ma l'opinione pubblica non di forma da sola
quindi per Elite non si intende chi non è di idee profonde meditate altruiste,
ma chi detenendo il potere attraverso il denaro con il controllo dei mezzi di informazione rende la massa "semplicistica, sbrigativa ed egoista" e soprattutto orientata ai suoi interessi.
io sono socialista per amore dell’aristocrazia. Orbene, urge distruggere l’aspetto paradossale di questa affermazione. Aristocrazia vuol dire stato sociale in cui influiscono decisamente i migliori. Non s’intenda, senz’altro, governo dei migliori, perché questo sarebbe un modo riduttivo di vedere la questione. A me non importa che non governino, cioè che non dispongano di mezzi violenti per imporsi. M’importa che, governando o meno, le opinioni più opportune, più nobili, più giuste, più belle, prendano il sopravvento nei cuori degli uomini. (José Ortega Y Gasset)
Questa citazione spiega molto bene l'equivoco che si crea quando si parla di elite, che dal populismo si vuole intendere come sopraffazione mascherata, dominazione in chiave di potere, mentre in chiave progressista è un fatto di qualità e di coscienza, e di cultura.
Una cosa questa che non riusciva proprio a capire un vecchio direttore, giornalista di lunga lena, figlio di un gerarca fascista vicino alle alte sfere vaticane di papa Pio XII. Quando si concertava l'organizzazione di un giornale, per lui la pagina (già, la pagina) culturale era fatta di recensioni teatrali e mostre di pittura e musei. Come la religione, era per lui il segno della croce, e il bacio dell'anello vescovile.
La genesi stessa della democrazia liberale si artcola in un ruolo fondamentale dell'elite intellettuale, che è semplicemente quella di cittadini dotati di una coscienza del mondo, un minimo di percezione del tempo e del luogo in cui era calata la realtà politica della società. E non si trattava necessariamente d classi elevate, anzi i liberali - come poi anche i socialisti romantici - erano spesso insegnanti, studenti, piccoli e grandi professionisti. Certamnte non sprovveduti, e nemmeno consegnati irrevocabilmente al loro egoismo, ovvero alla visione fatalmente limitata della realtà entro i confini dell'interesse immediato, aritmetico.
L'evoluzione politica della democrazia liberale è avvenuta in un contesto positivista, per cui questa elite avrebbe dovuto estendersi a tutta la popolazione, grazie all'istruzione e ad altri fattori che avrebbero dovuto far scomparire l'elite, in quanto tutti i cittadini sarebbero stati elite.
Un equilibrio vero di questo genere non c'è mai stato, ma in occidente ci siamo andati ragionevolmente vicini (ma pur sempre abbastanza lontani) nel secondo dopoguerra. Io stesso ho visto il fenomeno nella mia famiglia, di parte materna, in cui gente assolutamente ignorante, uscita dal fascismo integralmente fascista, innocentemente priva di ogni coscienza sociale, tuttavia riusciva a convivere serenamente con idealità - e con una retorica sociale - costituzionale, democratica e - rispetto a loro - di elite.