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Le religioni della guerra e la politica internazionale
Inviato: 29 ago 2024, 7:57
da Sayon
Protestate quanto vi pare, ma questa e' non solo politica, ma anche politica italiana. Ho parlato in questi ultimi mesi con persone di religione giudea e mussulmana, ed ho raggiunto le mie conclusioni. Sono due religioni basate, la musulmana su concetti medioevali su un Dio che rinnega gli infedeli, e l' altra (la Giudaica) su concetti arcaici, primitivi di un Dio, Yahveh, bellicoso che favorisce un solo popolo e fa stragi di chi l'oppone. Bene, questi sono concetti POLITICI in quanto favorisce sia interventi individuali di terrorismo che quelli delle stragi, fatte senza pieta', di popoli interi soprattutto se nemici degli "scelti da Dio". Questi concetti vanno combattuti non solo dal punto di vista religioso (Dio e' solo amore, siamo tutti uguali di fronte a lui, dobbiamo puntare alla fratellanza universale) ma SOPRATTUTTO dal punto di vista politico. Non possiamo assistere passivi all' azione BRUTALE dei nuovi Zionisti d; Isreale, i quali vedono la strage di un popolo arabo, come il compimento della volonta di Dio- e i conseguenti, inevitabili, atti terroristici di risposta. Gli Isrealiti non hanno scuse per continuare le stragi, le distruzioni, gli attacchi dei coloni (nati in USA) che uccidono e rubano la terra, l' impedire che le UN e nazioni compiano azioni umanitari e diano acqua potabile agli arabi Palestinesi. Non fermare Isreale significa essere suoi complici, razzisti verso gli arabi, ipocriti e andare a finire in una conflagrazione mondiale. Perche lo Zionismo non e' una religione, e' un mito, un falso storico, una esaltazione della morte.
Re: Le religioni della guerra e la politica internazionale
Inviato: 29 ago 2024, 9:44
da contericci
bene, vedo che le è bastato discutere cono un paio di persone per risolvere la questione medio-orientale. Tra islam ebraismo e cristianesimo, due sono di troppo. Aboliamole e resterà solo il cristianesimo, la religione della pace universale e dell'amore proclamato da Cristo. Sono quasi d'accordo con lei con la differenza che solo una di queste tre è di troppo, e cioè l'Islam. Le ricordo che l'ebraismo NON ha bisogno del cristianesimo per avere il suo compimento. Il cristianesimo invece non può certo fare a meno dell'ebraismo, e abolendo l'ebraismo, crolla tutta l'impalcatura del cristianesimo. Questo l'islam lo sa benissimo e se cancellasse Israele dalla faccia della terra coglierebbe due piccioni con una fava, perché il cristianesimo perderebbe la sue ragione d'essere. Cristo infatti sosteneva di non essere venuto ad abolire, ma a dare compimento. Infatti lei al catechismo studia i dieci comandamenti, legge i salmi, il versetto che dice "un germoglio spunterà dal tronco di Jesse" del profeta Isaia. Come fa da cattolico ad avercela coll'ebraismo? Sbaglia bersaglio: il pericolo per il cristianesimo è l'islam, una religione ferocemente anticristica e quindi antiebraica, perché solo definire Gesù un profeta, minerebbe alla base tutta la teologia cristiana. L'islam non porta nulla di nuovo alla rivelazione perché Antico e Nuovo Testamento hanno in se la pienezza della Rivelazione. L'islam è un terzo incomodo che teologicamente, in un confronto aperto e franco verrebbe annientato a cominciare dalla dottrina sullo Spirito Santo paraclito che, secondo l'Islam (per un evidente errore di traduzione Periclytos, che significa Messaggero, alludendo a Maometto, invece di pariklitos che altro non è che lo spirito di Verità) annuncerebbe la venuta di Maometto, il profeta guerriero che sarebbe venuto a correggere il cammino di ebrei e cristiani. Insomma l'islam riduce la religione giudaico-cristiana a barzelletta togliendone di fatto l'intervento di Dio nella storia dell'umanità,ridimensionando la figura del Cristo-Dio e sostituendola con un condottiero guerriero che redime con la spada gli infedeli. Al suo amico islamico gli dica del Paraclito, mi faccia sapere cosa risponde.