Quando i conti con le violenze del comunismo di Stalin e degli stalinisti?

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PhyroSphera
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Quando i conti con le violenze del comunismo di Stalin e degli stalinisti?

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Durante l'intero corso dei cinquant'anni seguiti alla fine del secondo conflitto mondiale, Capitalismo e Comunismo erano sistemi attuati con l'intenzione di offrire il maggior benessere possibile all'umanità, nonostante gli sforzi accadessero durante un'altra opposizione di guerra, tra statunitensi e sovietici quindi tra i Blocchi Est e Ovest del mondo. Tuttavia in Unione Sovietica vi era una diffusa e quasi sempre preponderante dittatura, con un fortissimo connotato antireligioso e antispiritualista.
L'opinione pubblica attuale è assai percorsa dai proclami contro i crimini nazisti e fascisti ma di questo secondo evento non se ne parla molto o tanto adeguatamente. Indubbiamente il còmpito è difficile, perché l'umanitarismo di sinistra è fatto ostaggio e schermo per coprire le violenze accadute. Sarebbe opportuno porre l'attenzione oltre che sulla tragedia della Shoah anche su quella degli altri fatti tragici intervenuti durante l'attuazione nel mondo dei programmi umanitari socialisti e in particolare ad Est.
Decina di migliaia di fucilati solo a motivo di pensiero, deportati e morti di fatica e stenti solo per volere un'alternativa al regime; oppositori costretti alla segregazione e alle sevizie in ospedali e manicomi; e - in mezzo alla generica imposizione di destini - una persecuzione di fatto ai danni delle religioni e del cristianesimo.
In Italia vi furono masse di milioni di persone complici della violenza di Stalin e stalinista e dopo la Caduta del Muro di Berlino non si registrava un sostanziale pentimento. Il sostegno elettorale dato all'attuale schieramento di sinistra è perlopiù erede di questo rifiuto a pentirsi, che nelle nuove generazioni è divenuto ostinazione a porsi in continuità o successione a una storia che ci si rifiuta di capire. Non è l'umanitarismo che guida la maggior parte delle scelte compiute in questa parte politica, ma ancora una volta materialismo, assenza di valori, rabbia contro le differenze, come se si vivesse tutti per costruire un unico solo grande destino che sostituisca tutti gli altri. Non vera emancipazione, né economica né dei costumi (neanche di quelli sessuali); un piano disgregatore, ai danni della esistenza del vero Occidente, senza rispettare i veri patrimoni linguistici e culturali, scambiando la vita etnica per un folklore tuttalpiù da tollerare, interessati a rendere tutti partecipi di tutti ma secondo un'idea non veramente di tutti, illusi di aggiustare tutto facendo ruotare tutto attorno alla materia, fingendo che le difficoltà economiche dell'umanità si possano risolvere senza disposizione interiore allo spirito.
Da questo mondo si cerca di impossessarsi della critica svolta contro la prepotenza del cosiddetto neoliberismo, venuta da parte cristiana quanto quella contro le imposizioni del comunismo; e nel frattempo non ci si cura della memoria storica, di cercare nel passato qualcosa che possa trarre fuori dalla reiterata colpa, dalla invadenza contro le vere intelligenze della politica.

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Re: Quando i conti con le violenze del comunismo di Stalin e degli stalinisti?

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Penoso vedere in tv quotidianamente il linciaggio dei politici di destra da parte dei piddini, che pretendono la dichiarazione di 'antifascista' da parte loro. Mai che ai destri sia venuto in mente di rispondere. 'si, se dichiari anche tu di essere anticomunista'. Mai. Segno che la destra è inconsistente e soffre di complesso di inferiorità verso la sinistra di origine comunista. D'altra parte tutti i pensatori della destra sono stati dimenticati, anzi ripudiati. Assurdo perché la perdita della guerra non è la perdita di tutte le ragioni delle politiche della destra.
Pensano, i sinistri, di aver vinto la guerra, mescolandosi con i capitalisti. Alla fine credo che queste vicende storiche nulla abbiano anche fare con le ideologie e le vicende interne dei paesi e siano frutto solo delle politiche di potenza degli anglo e dei sovietici. Che in altre parole sia stato semplicemente uno scontro tra le due potenze per l'egemonia, scontro tuttora in corso.
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Re: Quando i conti con le violenze del comunismo di Stalin e degli stalinisti?

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Vento ha scritto: 18 ago 2024, 14:30 Penoso vedere in tv quotidianamente il linciaggio dei politici di destra da parte dei piddini, che pretendono la dichiarazione di 'antifascista' da parte loro. Mai che ai destri sia venuto in mente di rispondere. 'si, se dichiari anche tu di essere anticomunista'. Mai. Segno che la destra è inconsistente e soffre di complesso di inferiorità verso la sinistra di origine comunista. D'altra parte tutti i pensatori della destra sono stati dimenticati, anzi ripudiati. Assurdo perché la perdita della guerra non è la perdita di tutte le ragioni delle politiche della destra.
Pensano, i sinistri, di aver vinto la guerra, mescolandosi con i capitalisti. Alla fine credo che queste vicende storiche nulla abbiano anche fare con le ideologie e le vicende interne dei paesi e siano frutto solo delle politiche di potenza degli anglo e dei sovietici. Che in altre parole sia stato semplicemente uno scontro tra le due potenze per l'egemonia, scontro tuttora in corso.
A dire il vero lo hanno fatto, il problema è quando beccano quello che lo dice. E visto che il PD e molti di loro più che comunisti sono di centro, quello che lo dice lo becchi.
E siccome dopo devono fare i voli pindarici per evitare di rispondere dopo, il risultato è che ora non hanno il coraggio di dirlo.
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Re: Quando i conti con le violenze del comunismo di Stalin e degli stalinisti?

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Crossfire ha scritto: 18 ago 2024, 20:37 A dire il vero lo hanno fatto, il problema è quando beccano quello che lo dice. E visto che il PD e molti di loro più che comunisti sono di centro, quello che lo dice lo becchi.
E siccome dopo devono fare i voli pindarici per evitare di rispondere dopo, il risultato è che ora non hanno il coraggio di dirlo.
Scusa ma non capisco bene cosa vuoi dire. Che i piddini siano di centro non ha importanza. Sono storicamente gli eredi del Pci, cui devono la loro carriera. Senza il Pci alle spalle non sarebbero nulla e lo zoccolo duro non gli darebbe nemmeno un voto. Ergo vivono di rendita del comunismo. Infatti non ne ho mai sentito uno sconfessare il comunismo ed il Pci. Poi di fatto sono semplicemente dei professionisti della politica, dei mercenari, pronti ad abbracciare qualunque causa serva a mantenere il loro potere.
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Re: Quando i conti con le violenze del comunismo di Stalin e degli stalinisti?

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Vento ha scritto: 18 ago 2024, 23:26 Scusa ma non capisco bene cosa vuoi dire. Che i piddini siano di centro non ha importanza. Sono storicamente gli eredi del Pci, cui devono la loro carriera. Senza il Pci alle spalle non sarebbero nulla e lo zoccolo duro non gli darebbe nemmeno un voto. Ergo vivono di rendita del comunismo. Infatti non ne ho mai sentito uno sconfessare il comunismo ed il Pci. Poi di fatto sono semplicemente dei professionisti della politica, dei mercenari, pronti ad abbracciare qualunque causa serva a mantenere il loro potere.
Tolto il PD, il discorso è che mi è capitato negli ultimi due anni di sentire nei vari talk show qualcuno che diceva ''Si, mi dichiaro anticomunista, e lei? Si dichiara antifascista?''
Beh, la seconda parte mai l'ho sentita, mi spiace. Solo grandi svicolate degne della pantera rosa. Che ci devo fare, ascolto quello che dicono so che è sbagliato.
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Re: Quando i conti con le violenze del comunismo di Stalin e degli stalinisti?

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Crossfire ha scritto: 18 ago 2024, 23:55 Tolto il PD, il discorso è che mi è capitato negli ultimi due anni di sentire nei vari talk show qualcuno che diceva ''Si, mi dichiaro anticomunista, e lei? Si dichiara antifascista?''
Beh, la seconda parte mai l'ho sentita, mi spiace. Solo grandi svicolate degne della pantera rosa. Che ci devo fare, ascolto quello che dicono so che è sbagliato.
Mi perdoni ma non ci credo. Mai sentito un sinistro dichiarrsi anticomunista. Faccia uno sforzo e trovi un caso concreto. Sarò felice di ricredermi. Il fatto è che loro credono il comunismo al di sopra di ogni critica e le sue atrocità fatte a fin di bene. Non capiscono il concetto di totalitarismo e quel che ne consegue.
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