Satnam Singh é morto pochissimi giorni fa

[Leno Lazzari]

E come sempre in questi casi la stampa e i sindacati hanno
fatto titoloni e pronciati paroloni tonitruanti sul "quasi
schiavismo" .

Alla caccia di spunti ho sfogliato Prime Pagine de "Il Giornalone"
e niente . Nulla ! La bava ipocrita di certa informazione e
soprattutto della CGIL e di quel cesso del PD hanno chiuso i
rubinetti della bava .

E soprattutto, quel bastardo figlio di puttana (e i suoi figli)
non é ancora in galera perché non reiteri il crimine che, anzi,
tutto lascia supporre, continua senza soluzione di continuità da
almeno cinque anni quando una procura stracciona e ipocrita ha
aperto il fascicolo inerente all'azienda per cui Satnam Singh
"lavorava" come mano d'opera spendibile, o se preferite, mano
d'opera usa e getta .

[Fosforo31]

Sono pochi giorni che è morto Satnam Singh, MIO FRATELLO, venuto nel mio ricco paese da quello più popoloso e tra i più poveri del mondo. Era venuto qui, insieme a tanti altri, per buscarsi un pezzo di pane. Così come milioni di miei connazionali andavano nei paesi ricchi quando questo era un paese povero. Alcuni se ne vanno tuttora. È la cosa più logica e più naturale del mondo. La nostra specie, da sempre, non è una specie stanziale. Lavorava duramente e onestamente Satnam, ma l'hanno lasciato morire come un cane, tra atroci sofferenze. L'ABBIAMO lasciato morire come un cane. Dopo avere sfruttato il suo lavoro sottopagato per accrescere il nostro PIL e il nostro benessere. Mi sento CORRESPONSABILE: da quel giorno io MI VERGOGNO COME NON MAI DI ESSERE ITALIANO. Maledetto quel giorno, maledetto il PIL, maledetta l'Italia! Il suo sfruttatore, il suo letterale dissanguatore non è ancora dietro le sbarre? Maledetto chi ha ridotto così, a un letterale colabrodo, la giustizia italiana, magari per salvare mascalzoni molto più ricchi e potenti di me e di MIO FRATELLO Satnam. VERGOGNA!
Eppure la ricetta per risolvere questi problemi annosi e giganteschi è chiara e semplice. Un salario minimo dignitoso contro lo sfruttamento, che attirerebbe anche disoccupati italiani verso certi tipi di lavori che oggi essi considerano disumani. Una ripartizione equa dei profitti tra il produttore, il grossista e il dettagliante (o la grande catena commerciale al posto di questi ultimi due), sui prodotti dell'agricoltura e dell'allevamento. Basterebbe una legge semplicissima e sacrosanta: sul prezzo finale del prodotto, IVA esclusa, la QUOTA maggiore DEVE andare a chi ci ha lavorato di più, cioè al produttore. Mentre oggi al coltivatore o all'allevatore va la quota di gran lunga minore. Con questa legge anche il più disonesto dei produttori potrebbe pagare meglio i suoi dipendenti, e l'agricoltura e l'allevamento italiani riceverebbero un grande impulso. Infine, norme severissime sulla sicurezza nel lavoro e contro il nero, controlli altrettanto severi e costanti sulla loro applicazione, certezza della pena per chi le infrange.

[Leno Lazzari]

..."Basterebbe una legge semplicissima e sacrosanta: sul prezzo
finale del prodotto, IVA esclusa, la QUOTA maggiore DEVE andare
a chi ci ha lavorato di più, cioè al produttore."...

Se é tutto quì il problema fallo capire al mondo delle coop della
grande distribuzione che dal campo alla tavola é quello che
ingrassa gran lunga di più .

Il problema é che probabilmente il PD non sarebbe affatto
d'accordo al tagilo del foraggio .

[Crossfire]

..."Basterebbe una legge semplicissima e sacrosanta: sul prezzo
finale del prodotto, IVA esclusa, la QUOTA maggiore DEVE andare
a chi ci ha lavorato di più, cioè al produttore."...

Se é tutto quì il problema fallo capire al mondo delle coop della
grande distribuzione che dal campo alla tavola é quello che
ingrassa gran lunga di più .

Il problema é che probabilmente il PD non sarebbe affatto
d'accordo al tagilo del foraggio .

A me viene in mente il riso, che nelle mie zone viene coltivato da sempre. Al produttore il carnaroli lo fanno a circa 1.8€/kg. In negozio a meno di 3.5€/kg non penso di trovarlo. Ovvero il 50% in più.

Mi piacerebbe sapere i costi degli altri e i relativi margini, ma sicuramente non li avremo mai.

[Leno Lazzari]

..."Basterebbe una legge semplicissima e sacrosanta: sul prezzo
finale del prodotto, IVA esclusa, la QUOTA maggiore DEVE andare
a chi ci ha lavorato di più, cioè al produttore."...

Se é tutto quì il problema fallo capire al mondo delle coop della
grande distribuzione che dal campo alla tavola é quello che
ingrassa gran lunga di più .

Il problema é che probabilmente il PD non sarebbe affatto
d'accordo al tagilo del foraggio .

A me viene in mente il riso, che nelle mie zone viene coltivato da sempre. Al produttore il carnaroli lo fanno a circa 1.8€/kg. In negozio a meno di 3.5€/kg non penso di trovarlo. Ovvero il 50% in più.

Mi piacerebbe sapere i costi degli altri e i relativi margini, ma sicuramente non li avremo mai.

E io ho una cugina, romana fattasi "burina" nella zona di Cascia
e che s'é anno dopo anno di grossi sacrifici inventato il comparto
bio (con tanto di certificazione DOP per soprattutto zafferano
e rovejia oltre a vari altri tra legumi e cereali (anche farro) e la
grande distribuzione non pagherebbe mai i costi maggiori (per le
perdite causa clima) del biologico quindi ogni tanto fa ancora
qualche fiera specifica più spedisce a quei clienti accquisiti negli
anni .

E salvo piogge troppo pesanti tra adesso e il raccolto dovrebbe
essere una buona annata rispetto alle ultime due in cui per caldo
eccessivo e per pioggia quando proprio non doveva farne andò
perso tra l'85% e il 95% .

La grande distribuzione da noi é la la truffa alimentare assurta
a norma .

[Leno Lazzari]

Dopo i proclami, i paroloni e le accuse a un governo distratto
(e loro, quando erano al governo non erano anche loro distratti?)
Si sta già lentamente spostando l'attenzione dei media su altri
argomenti, magari di importanza molto inferirore ma utili per
non dover entrare nel merito del problema, cosa che invece fa
Luca RIcollfi .

Lettura consigliata anche ( soprattutto ) a quei sinistri che si
sentono moralmente superiori, a parole e ai loro occhi .

https://www.fondazionehume.it/author/luca-ricolfi/

[Shamash]

Questa tragedia denota una profonda mancanza di senso umano e di rispetto della vita.
Lo sfruttamento e tutta la questione economica non possono giustificare né essere la conditio sine qua non o un'attenuante di tale atrocità.
Per quanto riguarda la filiera, è risaputo che i produttori abbiano piccolissimi margini e, di conseguenza, cerchino di risparmiare il più possibile. Il tutto a favore della grande distribuzione.
Turni massacranti e ritmi frenetici, divise con protezioni insufficienti per gli ambienti freddi (nelle serre, generalmente, non si superano i 14 gradi e nelle celle di conservazione non si va oltre i 7 gradi), precariato, manodopera a basso costo e - troppo spesso - contratti multiservizi, sempre per risparmiare sui costi. Infine, ma non da sottovalutare, il fatto che in larga misura siano lavoratori stranieri.
I vari passaggi che portano alla GDO fanno inevitabilmente lievitare i costi, portando sugli scaffali prodotti che, se acquistati in piccole realtà locali, sarebbero certamente più buoni e costerebbero anche meno della metà.
La praticità di un supermercato, dove si può trovare tutto e subito, è indiscussa. Tuttavia essa cela una triste realtà.
La politica tutta dovrebbe adoperarsi per migliorare la situazione, garantire contratti specifici e vigilare con attenzione affinché i lavoratori siano pienamente tutelati e messi in condizione di operare in sicurezza e comfort. Inoltre, dovremmo tutti preferire le realtà locali, i negozietti e, se possibile, direttamente i produttori che offrono in vendita i loro prodotti. Avremmo maggiore qualità, bontà, freschezza e risparmieremmo anche.

[Leno Lazzari]

Con la grande distribuzione abbiamo la possibilità di fare spesa
a prezzi accessibili .

Il problema é che forse, senza gli immigrati che vengono
pagati pochissimo avremmo prezzi molto più alti .

Forse invece ci sarebbe bisogno di una profonda profonda
rivoluzione del sistema-circuito perché io ho l'impressone
forse errata che dietro a questo sistema-circuito ci sia un
arricchimento spropositato e mi sa illeccito delle coop
del sistema della grande distribuzione altrimenti non so
come altro spiegare il fatto che dietro la morte di quel
poveraccio c'é l'inchiesta per schiavismo del proprietario
di quell'azienda agricola .