Ue legge ripristino della natura

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Fosforo31
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Re: Ue legge ripristino della natura

Messaggio da leggere da Fosforo31 »

Alfa ha scritto: 20 giu 2024, 0:07
andreone ha scritto: 20 giu 2024, 0:03 La natura non ha bisogno di nessuna legge perchè la natura ha le sue leggi naturali, se l' uomo vuole modificare la natura, madre natura si ribella.
Oppure se fanno una legge per vietare che i vulcani eruttano allora non devono eruttare ?

Quindi basta frottole
Questi idioti green bloccano le strade, verniciano monumenti ... per tutte le cazzate di questo mondo, ma mai una volta gli ho visti scendere in piazza o bloccare le strade contro la guerra. Per loro le bombe, aerei militari, case, depositi e altro che esplode non inquinano.
Proprio vero, dio li fa idioti e poi l'accoppia (con la sinistra).
Il post di Andreone è, con tutto il rispetto, per me incomprensibile. In questa discussione non si parlava di "modificare la natura" ma di riparare una piccola parte dei danni che l'uomo ha arrecato alla natura, ovvero ad alcuni ecosistemi naturali. E nessuno si è mai sognato di vietare per legge ai vulcani di eruttare. Anche se la NASA nel 2017 elaborò la folle proposta di iniettare acqua ad alta pressione a 10 km di profondità nella Caldera di Yellowstone allo scopo di raffreddare il magma e prevenire un'eruzione catastrofica del supervulcano. L'operazione sarebbe costata 3 miliardi e mezzo di dollari ma avrebbe avuto, secondo la NASA, un buon ritorno economico nella produzione di elettricità per mezzo del vapore surriscaldato in risalita che avrebbe azionato una turbina e un alternatore, come in un tipico impianto geotermico a circolazione forzata. Qualcuno però fece notare il rischio che l'acqua in pressione avrebbe potuto forare la parte superiore della camera magmatica e innescare un'eruzione accidentale.
https://en.wikipedia.org/wiki/Yellowstone_Caldera
Per ragioni analoghe il governatore De Luca si oppose energicamente a un piano forse solo un pò meno folle di avviare perforazioni nei Campi Flegrei (anch'essi supervulcano attivo) per verificare un possibile sfruttamento del potenziale geotermico dell'area. In questo caso però si trattava di geotermia naturale basata sulle sorgenti idrotermali. Ma teniamo anche conto che a differenza di Yellowstone l'area è urbanizzata. Il potenziale era stimato in 17 GW termici e 1,7 GW elettrici, cioè più dell'EPR da 1,6 GW della centrale finlandese di Olkiluoto, oggi il più potente reattore nucleare al mondo.
https://www.cosvig.it/geotermia-un-teso ... -nucleari/
Si parlava di fermare le emissioni di CO2, ma non quelle delle fumarole e dei vulcani, bensì quelle delle attività umane che hanno pericolosamente alterato un importantissimo parametro naturale: la concentrazione atmosferica della CO2.

Il post di Alfa contiene a mio avviso un errore logico. Con tutta evidenza ti riferisci agli attivisti climatici di Ultima Generazione. Ma perché mai questi ragazzi dovrebbero bloccare le strade contro la guerra? NON SIAMO UN PAESE IN GUERRA. Al massimo potrebbero bloccare le strade per protestare contro l'invio di armi all'Ucraina. Ma questa sarebbe una protesta faziosa perché sul tema gli italiani e i partiti sono assolutamente divisi. Un camionista incolonnato a causa del blocco, ma favorevole alla causa ucraina, avrebbe una buona ragione per scendere dal mezzo incazzato nero. E poi magari potrebbe non riuscire a controllarsi. Peggio ancora se fosse un camionista ucraino (ce ne sono in giro). Ultima Generazione vuole essere un movimento senza colore politico. Vuole sensibilizzare l'opinione pubblica su un problema che riguarda tutti. Vuole convincere il governo a dichiarare guerra al mutamento climatico che minaccia il pianeta, cioè la casa di tutti. Se venissi bloccato in auto da un blitz di Ultima Generazione, io un pò mi arrabbierei ma penserei pure che quell'azione eclatante e oggettivamente fastidiosa è finalizzata anche al bene mio, della mia famiglia e di tutti gli esseri umani.
Accusi la sinistra, ma io vedo una sinistra ecologista e pacifista, da Fratoianni/Bonelli a Conte e a Schlein, anche se sulla pace ci sono molti (troppi) distinguo nel Pd. A destra invece non vedo né ecologismo né pacifismo. Uno dei primissimi provvedimenti di questo governaccio fu sbloccare nuove trivelle in Adriatico per raschiare il fondo del barile. E sulla pace Salvini fa solo scena. Scommetterei una cifra che se ci fosse lui a Chigi al posto di Meloni, farebbe pure lui l'atlantista e l'europeista, e il cagnolino di Biden, von der Leyen e Zelensky.
Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo
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contericci
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Re: Ue legge ripristino della natura

Messaggio da leggere da contericci »

Fosforo31 ha scritto: 19 giu 2024, 23:42
contericci ha scritto: 19 giu 2024, 18:25 Premesso che la questione della CO2 prodotta dall'uomo,-che causerebbe questi cambiamenti climatici, è messa in dubbio da sempre più numerosi scienziati e ricercatori, non capisco perché bisognerebbe rinunciare all'uso del gas naturale, una risorsa praticamente inesauribile e a buon mercato sempre che non ci siano guerre di mezzo. Posso capire il petrolio che, essendo nero e untuoso, bruciato rilascia polveri, sostanze nocive e enormi quantità di CO2, cioè il nutrimento delle piante, ma io, che sono possessore di DUE auto a metano e che pertanto ho esenzioni sul bollo come le più inquinanti auto elettriche, sono stato completamente spiazzato dalle decisioni della UE che hanno depauperato il valore del mio piccolo parco auto in nome di non si sa bene cosa e di quale meraviglioso mondo futuro che verrà. Quando le ho comprate credevo di essere un ecologista doc, rispettoso dei parametri più rigorosi, rispetto soprattutto agli utilizzatori del diesel. Ora mi trovo additato come un becero untore dell'aria che respiriamo. Nel contempo, le aziende produttrici, hanno completamente dismesso la produzione di auto a metano tanto che non se ne trovano più a listino mentre continuano ad imperversare diesel e benzina, sprattutto in abbinamento ibrido. Una scelta che sta mettendo in ginocchio una filiera che aveva reso l'infrastruttura dei distributori di metano quasi capillare in Italia e la sua tecnologia (ci sono distributori self service e di gas liquido per i camion) che dovrà essere, giocoforza, totalmente dismessa se non si correrà ai ripari. Spero che si formi una coalizione in UE che blocchi la cosiddetta "transizione ecologica" incredibilmente illogica e, per di più,ferocemente antiumana.
Abbiamo un governaccio e buona parte dell'informazione definibili senza esagerare seminegazionisti dell'origine antropica del cambiamento climatico. E dunque si spiegano (ma non si giustificano) post come questo. Togli pure il condizionale, egregio Contericci: è scientificamente provato che la CO2 emessa con le attività umane è la causa dell'anomalo riscaldamento globale osservato, senza precedenti negli ultimi 100.000 anni secondo l'IPCC, mentre la concentrazione atmosferica della CO2 è ormai ben oltre le 420 ppm (parti per milione in volume) ed è un valore senza precedenti negli ultimi 14 milioni di anni. Emettiamo anche altri gas serra ma la CO2 è di gran lunga il più abbondante e il più persistente in atmosfera. L'effetto serra è anche detto effetto coperta e lo spessore della "coperta", cioè la suddetta concentrazione, oggi è oltre il 50% maggiore del valore pressoché stabile (280 ppm) che si è mantenuto per almeno 10.000 anni fino all'inizio dell'era industriale (in pratica fino a circa metà '800). È pacifico che con una coperta "più pesante" la superficie della Terra sia più calda, resta da dimostrare l'origine antropica di questo eccesso di carbonio in atmosfera. Osserviamo prima di tutto questo diagramma:
https://skepticalscience.com/pics/CO2_E ... ration.png
Salta all'occhio l'andamento temporale quasi parallelo (a parte alcune fluttuazioni e un fattore dimensionale di scala) della concentrazione della CO2 e delle emissioni antropiche cumulate della stessa CO2. Potrebbe essere una semplice coincidenza ma non è così. Cerchiamo di capire perché.

1 ppm di concentrazione volumetrica in atmosfera corrisponde a circa 7,81 Gt (miliardi di tonnellate) di C02 e a circa 2,13 Gt di carbonio (C) che è uno dei 3 atomi della molecola di CO2. La fotosintesi clorofilliana delle piante sottrae circa 115 Gt l'anno di carbonio dall'atmosfera trasformandole in biomassa (fusti, rami, foglie, etc.). Ma la fotosintesi preferisce l'isotopo ¹²C del carbonio (ovvero quello di peso atomico 12) dato che l'altro isotopo ¹³C ha legami molecolari più forti ed è meno reattivo. Di conseguenza, se andiamo a misurare il rapporto isotopico ¹³C/¹²C nelle piante, troviamo un valore più basso di quello del medesimo rapporto nel carbonio atmosferico. Ma i combustibili fossili bruciati dall'uomo derivano, come è noto, da piante in decomposizione di milioni di anni fa. E allora ci aspettiamo che al crescere delle emissioni antropiche cumulate di CO2 diminuisca il rapporto ¹³C/¹²C nell'atmosfera. Previsione perfettamente confermata dai dati sperimentali. In particolare, le ricostruzioni effettuate con le tecniche della paleoclimatologia mostrano che in nessun periodo degli ultimi 10.000 anni il rapporto ¹³C/¹²C in atmosfera è stato così basso come oggi. Inoltre il rapporto ¹³C/¹²C ha comiciato a ridursi velocemente proprio in coincidenza con la crescita della CO2 atmosferica, intorno al 1850. Questo è esattamente ciò che c’era da aspettarsi presupponendo che l’aumento della CO2 in atmosfera sia dovuto all'impiego dei combustibili fossili con lo sviluppo della Rivoluzione Industriale. COME VOLEVASI DIMOSTRARE!

E in effetti, egregio Contericci, sulla questione dell'origine antropica del riscaldamento globale le cose stanno esattamente al contrario di quanto scrivi all'inizio del tuo post. Il consenso scientifico intorno all'origine antropica è andato rapidamente crescendo negli anni ed è ormai pressoché UNANIME E TOTALE. Naturalmente parliamo di scienziati seri e competenti nella materia. In particolare di pubblicazioni scientifiche peer reviewed, ovvero sottoposte a revisione paritaria, cioè ad analisi critica da parte di specialisti di pari livello degli autori. Ebbene, come leggiamo alla fine di questa pagina Wiki, uno studio statistico a campione del 2021 su oltre 80.000 lavori scientifici sul clima pubblicati tra il 2012 e il 2020 ha valutato il consenso suddetto pari al 99,53%. È presumibile che uno studio sui lavori più recenti rileverebbe un consenso ancora più vicino al 100%.
https://en.wikipedia.org/wiki/Scientifi ... ate_change
Per rispondere anche a Vento, l'unico premio Nobel, che io sappia, che ha espresso nell'ultimo decennio opinioni sul clima in palese contrasto con la comunità scientifica internazionale è Carlo Rubbia. Il quale è un grande fisico ma non è un climatologo e nel 2014, durante un'audizione al Senato, la fece in effetti un pò fuori dal vaso. I suoi errori e le sue imprecisioni sono analizzati qui:
https://www.climalteranti.it/2019/03/21 ... -su-clima/.
Va detto che in dichiarazioni pubbliche precedenti e successive Rubbia ha espresso una posizione diversa.

In effetti il metano, egregio Contericci, presenta diversi vantaggi rispetto agli altri due combustibili fossili, il petrolio e il carbone. In particolare è assai meno inquinante e anche meno climalterante, nel senso che la combustione completa di 1 kg di metano produce più energia termica di quella di 1 kg di petrolio o di carbone, e una centrale termoelettrica alimentata a gas naturale ha un fattore di emissione sensibilmente inferiore a quello di una centrale a olio combustibile o a carbone , ovvero emette meno gas serra a parità di kWh elettrici generati. Va detto però che non tutto il gas naturale estratto dal sottosuolo è metano, in quanto contiene anche idrocarburi gassosi meno pregiati e più inquinanti (etano, propano etc.). In particolare il gas russo e quello italiano (ormai in via di esaurimento) sono di ottima qualità, mentre il gas che importiamo dall'Algeria è di qualità molto inferiore. Inoltre l'estrazione, il trasporto e l'eventuale liquefazione e rigassificazione del metano comportano inevitabili fughe in atmosfera di gas incombusto. E il metano è un gas serra potentissimo, molto più potente (a parità di massa) della CO2, anche se ha un tempo permanenza in atmosfera assai più breve. In particolare l'allevamento dei bovini è una causa significativa del riscaldamento globale perché il processo digestivo di questi ruminanti comporta emissioni dirette di metano. Resta il fatto che la combustione del metano produce CO2 e queste emissioni ci siamo impegnati ad azzerarle, come la maggior parte dei paesi ricchi, entro il 2050 (la Germania entro il 2045). Questo perché stiamo rapidamente esaurendo il budget restante di emissioni globali che possiamo ancora permetterci prima di entrare nella "terra incognita" del Nobel Giorgio Parisi, ovvero prima di superare i 2 °C di riscaldamento globale oltre i quali oggi nessuno può escludere effetti catastrofici e irreversibili sul clima. Come leggiamo sul contatore in questa pagina, al ritmo attuale di emissioni ci restano meno di 23 anni, ma le emissioni globali, stando ai dati non ancora consolidati sul 2023, sono ancora in aumento.
https://www.mcc-berlin.net/en/research/co2-budget.html
Più che altro non ci stanno capendo niente. Non potendo essere sottoposta alla riproducibilità in laboratorio come da metodo galileiano, la questione rimane ancora apertamente discussa, checché se ne dica. In sostanza lei e quelli come lei, in pratica ammettono di saper regolare il clima emettendo più o meno CO2 nell'aria e che, se si azzerassero le emissioni dell'anidride carbonica, avremo un Eden a disposizione dove poter sguazzare a piacimento. Questa è una fandonia totale. Il maggior effetto serra lo produce il vapore acqueo. E come si produce vapore acqueo? Grazie al sole, che asciuga il terreno dopo la pioggia e fa evaporare gli oceani facendo formare le nubi. Il sole costituisce il 99,9% della massa dell'intero sistema solare, e nessuno tra coloro che additano all'uomo le maggiori colpe ambientaliste si azzarda a considerare la variante solare. I climatologi non esistono perché non esiste la laurea in climatologia, essendo la materia complessa che deve comprendere la collaborazione di numerosi esperti in diverse materie: fisici, chimici, geologi, matemativi e via discorrendo. Forse lei confonde la totalità degli scienziati con il numero degli scienziati al lavoro presso l'IPCC l'organismo dell'ONU di ricerca sul clima che è un'istituzione sovranazionale che giustifica se stessa, nel senso che se dovessero scoprire che l'Uomo ha solo blandi o poco più che nulli effetti sulle variazioni climatiche certo perderebbero i benefici di quello stipendificio che è divenuta l'ONU. Quindi vale poco prendersela con Rubbia e non tenere conto delle sempre più numerose voci discordanti che giungono dalla ricerca che, ripeto, è tutt'altro che unanime sulle affermazioni legate alle cause antropiche del riscaldamento globale. Sempre più numerose salgono alte le voci di dissenso avvalorate da ormai numerossime pubblicazioni ricche di dati precisi e inconfutabili. Ma lei crede veramente che le scorregge delle vacche determinino variazioni climatiche misurabili grazie a equazioni precise? Suvvia...
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Re: Ue legge ripristino della natura

Messaggio da leggere da Vento »

Sempre la solita storia: si aborre la concreta realtà e si preferiscono le utopie. Questo in politica, dove alla quotidiana cura delle istituzioni e delle condizioni umane si preferiscono le rivoluzioni. L'orgasmo del rovesciare il tavolo nella cieca fiducia in qualche strampalata utopia, che immancabilmente si rivela un truffa.
Lo stesso avviene nel campo della scienza, da un pò di tempo, da quando è stata anche lei politicizzata. Così spunta regolarmente l'utopista, con visioni di comodo estremamente semplificate di fenomeni fisici, che lancia visione e relativo rimedio, trovando subito pronte forze della politica e dell'economia, con loro progetti su misura, a caccia dei lauti finanziamenti che la PA, in cieca sintonia, immediatamente vara.
Sono arrivati a mettere le mani anche sulla salute e vita delle persone, con i cd 'vaccini' mRna, manipolando i micro organi e meccanismi dei corpi umani, di cui solo da poco si comincia a capire qualcosa. Gli effetti di questa sperimentazione in corpore vili, ci riportano indietro, addirittura a prima del medioevale habeas corpus.
Ringraziamo le forze progressiste, che tutto questo promuovono.
Agenda 2030: non possiederai nulla e sarai felice.
Dal comunismo bolscevico al comunismo capitalista.

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Re: Ue legge ripristino della natura

Messaggio da leggere da Gasiot »

Fosforo31 ha scritto: 19 giu 2024, 23:42
contericci ha scritto: 19 giu 2024, 18:25 Premesso che la questione della CO2 prodotta dall'uomo,-che causerebbe questi cambiamenti climatici, è messa in dubbio da sempre più numerosi scienziati e ricercatori, non capisco perché bisognerebbe rinunciare all'uso del gas naturale, una risorsa praticamente inesauribile e a buon mercato sempre che non ci siano guerre di mezzo. Posso capire il petrolio che, essendo nero e untuoso, bruciato rilascia polveri, sostanze nocive e enormi quantità di CO2, cioè il nutrimento delle piante, ma io, che sono possessore di DUE auto a metano e che pertanto ho esenzioni sul bollo come le più inquinanti auto elettriche, sono stato completamente spiazzato dalle decisioni della UE che hanno depauperato il valore del mio piccolo parco auto in nome di non si sa bene cosa e di quale meraviglioso mondo futuro che verrà. Quando le ho comprate credevo di essere un ecologista doc, rispettoso dei parametri più rigorosi, rispetto soprattutto agli utilizzatori del diesel. Ora mi trovo additato come un becero untore dell'aria che respiriamo. Nel contempo, le aziende produttrici, hanno completamente dismesso la produzione di auto a metano tanto che non se ne trovano più a listino mentre continuano ad imperversare diesel e benzina, sprattutto in abbinamento ibrido. Una scelta che sta mettendo in ginocchio una filiera che aveva reso l'infrastruttura dei distributori di metano quasi capillare in Italia e la sua tecnologia (ci sono distributori self service e di gas liquido per i camion) che dovrà essere, giocoforza, totalmente dismessa se non si correrà ai ripari. Spero che si formi una coalizione in UE che blocchi la cosiddetta "transizione ecologica" incredibilmente illogica e, per di più,ferocemente antiumana.
Abbiamo un governaccio e buona parte dell'informazione definibili senza esagerare seminegazionisti dell'origine antropica del cambiamento climatico. E dunque si spiegano (ma non si giustificano) post come questo. Togli pure il condizionale, egregio Contericci: è scientificamente provato che la CO2 emessa con le attività umane è la causa dell'anomalo riscaldamento globale osservato, senza precedenti negli ultimi 100.000 anni secondo l'IPCC, mentre la concentrazione atmosferica della CO2 è ormai ben oltre le 420 ppm (parti per milione in volume) ed è un valore senza precedenti negli ultimi 14 milioni di anni. Emettiamo anche altri gas serra ma la CO2 è di gran lunga il più abbondante e il più persistente in atmosfera. L'effetto serra è anche detto effetto coperta e lo spessore della "coperta", cioè la suddetta concentrazione, oggi è oltre il 50% maggiore del valore pressoché stabile (280 ppm) che si è mantenuto per almeno 10.000 anni fino all'inizio dell'era industriale (in pratica fino a circa metà '800). È pacifico che con una coperta "più pesante" la superficie della Terra sia più calda, resta da dimostrare l'origine antropica di questo eccesso di carbonio in atmosfera. Osserviamo prima di tutto questo diagramma:
https://skepticalscience.com/pics/CO2_E ... ration.png
Salta all'occhio l'andamento temporale quasi parallelo (a parte alcune fluttuazioni e un fattore dimensionale di scala) della concentrazione della CO2 e delle emissioni antropiche cumulate della stessa CO2. Potrebbe essere una semplice coincidenza ma non è così. Cerchiamo di capire perché.

1 ppm di concentrazione volumetrica in atmosfera corrisponde a circa 7,81 Gt (miliardi di tonnellate) di C02 e a circa 2,13 Gt di carbonio (C) che è uno dei 3 atomi della molecola di CO2. La fotosintesi clorofilliana delle piante sottrae circa 115 Gt l'anno di carbonio dall'atmosfera trasformandole in biomassa (fusti, rami, foglie, etc.). Ma la fotosintesi preferisce l'isotopo ¹²C del carbonio (ovvero quello di peso atomico 12) dato che l'altro isotopo ¹³C ha legami molecolari più forti ed è meno reattivo. Di conseguenza, se andiamo a misurare il rapporto isotopico ¹³C/¹²C nelle piante, troviamo un valore più basso di quello del medesimo rapporto nel carbonio atmosferico. Ma i combustibili fossili bruciati dall'uomo derivano, come è noto, da piante in decomposizione di milioni di anni fa. E allora ci aspettiamo che al crescere delle emissioni antropiche cumulate di CO2 diminuisca il rapporto ¹³C/¹²C nell'atmosfera. Previsione perfettamente confermata dai dati sperimentali. In particolare, le ricostruzioni effettuate con le tecniche della paleoclimatologia mostrano che in nessun periodo degli ultimi 10.000 anni il rapporto ¹³C/¹²C in atmosfera è stato così basso come oggi. Inoltre il rapporto ¹³C/¹²C ha comiciato a ridursi velocemente proprio in coincidenza con la crescita della CO2 atmosferica, intorno al 1850. Questo è esattamente ciò che c’era da aspettarsi presupponendo che l’aumento della CO2 in atmosfera sia dovuto all'impiego dei combustibili fossili con lo sviluppo della Rivoluzione Industriale. COME VOLEVASI DIMOSTRARE!

E in effetti, egregio Contericci, sulla questione dell'origine antropica del riscaldamento globale le cose stanno esattamente al contrario di quanto scrivi all'inizio del tuo post. Il consenso scientifico intorno all'origine antropica è andato rapidamente crescendo negli anni ed è ormai pressoché UNANIME E TOTALE. Naturalmente parliamo di scienziati seri e competenti nella materia. In particolare di pubblicazioni scientifiche peer reviewed, ovvero sottoposte a revisione paritaria, cioè ad analisi critica da parte di specialisti di pari livello degli autori. Ebbene, come leggiamo alla fine di questa pagina Wiki, uno studio statistico a campione del 2021 su oltre 80.000 lavori scientifici sul clima pubblicati tra il 2012 e il 2020 ha valutato il consenso suddetto pari al 99,53%. È presumibile che uno studio sui lavori più recenti rileverebbe un consenso ancora più vicino al 100%.
https://en.wikipedia.org/wiki/Scientifi ... ate_change
Per rispondere anche a Vento, l'unico premio Nobel, che io sappia, che ha espresso nell'ultimo decennio opinioni sul clima in palese contrasto con la comunità scientifica internazionale è Carlo Rubbia. Il quale è un grande fisico ma non è un climatologo e nel 2014, durante un'audizione al Senato, la fece in effetti un pò fuori dal vaso. I suoi errori e le sue imprecisioni sono analizzati qui:
https://www.climalteranti.it/2019/03/21 ... -su-clima/.
Va detto che in dichiarazioni pubbliche precedenti e successive Rubbia ha espresso una posizione diversa.

In effetti il metano, egregio Contericci, presenta diversi vantaggi rispetto agli altri due combustibili fossili, il petrolio e il carbone. In particolare è assai meno inquinante e anche meno climalterante, nel senso che la combustione completa di 1 kg di metano produce più energia termica di quella di 1 kg di petrolio o di carbone, e una centrale termoelettrica alimentata a gas naturale ha un fattore di emissione sensibilmente inferiore a quello di una centrale a olio combustibile o a carbone , ovvero emette meno gas serra a parità di kWh elettrici generati. Va detto però che non tutto il gas naturale estratto dal sottosuolo è metano, in quanto contiene anche idrocarburi gassosi meno pregiati e più inquinanti (etano, propano etc.). In particolare il gas russo e quello italiano (ormai in via di esaurimento) sono di ottima qualità, mentre il gas che importiamo dall'Algeria è di qualità molto inferiore. Inoltre l'estrazione, il trasporto e l'eventuale liquefazione e rigassificazione del metano comportano inevitabili fughe in atmosfera di gas incombusto. E il metano è un gas serra potentissimo, molto più potente (a parità di massa) della CO2, anche se ha un tempo permanenza in atmosfera assai più breve. In particolare l'allevamento dei bovini è una causa significativa del riscaldamento globale perché il processo digestivo di questi ruminanti comporta emissioni dirette di metano. Resta il fatto che la combustione del metano produce CO2 e queste emissioni ci siamo impegnati ad azzerarle, come la maggior parte dei paesi ricchi, entro il 2050 (la Germania entro il 2045). Questo perché stiamo rapidamente esaurendo il budget restante di emissioni globali che possiamo ancora permetterci prima di entrare nella "terra incognita" del Nobel Giorgio Parisi, ovvero prima di superare i 2 °C di riscaldamento globale oltre i quali oggi nessuno può escludere effetti catastrofici e irreversibili sul clima. Come leggiamo sul contatore in questa pagina, al ritmo attuale di emissioni ci restano meno di 23 anni, ma le emissioni globali, stando ai dati non ancora consolidati sul 2023, sono ancora in aumento.
https://www.mcc-berlin.net/en/research/co2-budget.html
La mole di dati e citazioni che ci fai di solito nei tuoi interventi è davvero impressionante ...ma con l'età ho imparato a non farmi impressionare facilmente da chi la sa troppo lunga
Non dico che tutto quanto sia sbagliato ma credo che l'indirizzo non sia quello giusto
Noi .inteso come italia e europa ecc , stiamo già facendo molto per il pianeta e se è vero che possiamo fare di piu è anche vero che il costo finanziario diventa un po troppo oneroso
Eppoi si arriva al controsenso che non potendo piu costruire qui a basso costo le industrie delocalizzano dove non ci sono le nostre restrizioni e possono quindi inquinare liberamente di più incrementando pure gli incassi

p.s. una note riguardo al metano ...concordo con il contericci ...eravamo sulla buona strada con l'uso del metano per autotrazione e purtroppo stiamo perdendo una buona occasione
p.s. 2 vero che mucche e maiali producono metano ma a parte quelli selvatici , negli allevamenti il metano non si butta nell'ambiente ma viene stoccato ed usato ,mica son scemi gli allevatori
Se un uomo è uno stupido, non lo emancipi dalla sua stupidità col mandarlo all'università. Semplicemente lo trasformi in uno stupido addestrato, dieci volte più pericoloso
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Re: Ue legge ripristino della natura

Messaggio da leggere da Fosforo31 »

contericci ha scritto: 23 giu 2024, 18:35
Fosforo31 ha scritto: 19 giu 2024, 23:42

Abbiamo un governaccio e buona parte dell'informazione definibili senza esagerare seminegazionisti dell'origine antropica del cambiamento climatico. E dunque si spiegano (ma non si giustificano) post come questo. Togli pure il condizionale, egregio Contericci: è scientificamente provato che la CO2 emessa con le attività umane è la causa dell'anomalo riscaldamento globale osservato, senza precedenti negli ultimi 100.000 anni secondo l'IPCC, mentre la concentrazione atmosferica della CO2 è ormai ben oltre le 420 ppm (parti per milione in volume) ed è un valore senza precedenti negli ultimi 14 milioni di anni. Emettiamo anche altri gas serra ma la CO2 è di gran lunga il più abbondante e il più persistente in atmosfera. L'effetto serra è anche detto effetto coperta e lo spessore della "coperta", cioè la suddetta concentrazione, oggi è oltre il 50% maggiore del valore pressoché stabile (280 ppm) che si è mantenuto per almeno 10.000 anni fino all'inizio dell'era industriale (in pratica fino a circa metà '800). È pacifico che con una coperta "più pesante" la superficie della Terra sia più calda, resta da dimostrare l'origine antropica di questo eccesso di carbonio in atmosfera. Osserviamo prima di tutto questo diagramma:
https://skepticalscience.com/pics/CO2_E ... ration.png
Salta all'occhio l'andamento temporale quasi parallelo (a parte alcune fluttuazioni e un fattore dimensionale di scala) della concentrazione della CO2 e delle emissioni antropiche cumulate della stessa CO2. Potrebbe essere una semplice coincidenza ma non è così. Cerchiamo di capire perché.

1 ppm di concentrazione volumetrica in atmosfera corrisponde a circa 7,81 Gt (miliardi di tonnellate) di C02 e a circa 2,13 Gt di carbonio (C) che è uno dei 3 atomi della molecola di CO2. La fotosintesi clorofilliana delle piante sottrae circa 115 Gt l'anno di carbonio dall'atmosfera trasformandole in biomassa (fusti, rami, foglie, etc.). Ma la fotosintesi preferisce l'isotopo ¹²C del carbonio (ovvero quello di peso atomico 12) dato che l'altro isotopo ¹³C ha legami molecolari più forti ed è meno reattivo. Di conseguenza, se andiamo a misurare il rapporto isotopico ¹³C/¹²C nelle piante, troviamo un valore più basso di quello del medesimo rapporto nel carbonio atmosferico. Ma i combustibili fossili bruciati dall'uomo derivano, come è noto, da piante in decomposizione di milioni di anni fa. E allora ci aspettiamo che al crescere delle emissioni antropiche cumulate di CO2 diminuisca il rapporto ¹³C/¹²C nell'atmosfera. Previsione perfettamente confermata dai dati sperimentali. In particolare, le ricostruzioni effettuate con le tecniche della paleoclimatologia mostrano che in nessun periodo degli ultimi 10.000 anni il rapporto ¹³C/¹²C in atmosfera è stato così basso come oggi. Inoltre il rapporto ¹³C/¹²C ha comiciato a ridursi velocemente proprio in coincidenza con la crescita della CO2 atmosferica, intorno al 1850. Questo è esattamente ciò che c’era da aspettarsi presupponendo che l’aumento della CO2 in atmosfera sia dovuto all'impiego dei combustibili fossili con lo sviluppo della Rivoluzione Industriale. COME VOLEVASI DIMOSTRARE!

E in effetti, egregio Contericci, sulla questione dell'origine antropica del riscaldamento globale le cose stanno esattamente al contrario di quanto scrivi all'inizio del tuo post. Il consenso scientifico intorno all'origine antropica è andato rapidamente crescendo negli anni ed è ormai pressoché UNANIME E TOTALE. Naturalmente parliamo di scienziati seri e competenti nella materia. In particolare di pubblicazioni scientifiche peer reviewed, ovvero sottoposte a revisione paritaria, cioè ad analisi critica da parte di specialisti di pari livello degli autori. Ebbene, come leggiamo alla fine di questa pagina Wiki, uno studio statistico a campione del 2021 su oltre 80.000 lavori scientifici sul clima pubblicati tra il 2012 e il 2020 ha valutato il consenso suddetto pari al 99,53%. È presumibile che uno studio sui lavori più recenti rileverebbe un consenso ancora più vicino al 100%.
https://en.wikipedia.org/wiki/Scientifi ... ate_change
Per rispondere anche a Vento, l'unico premio Nobel, che io sappia, che ha espresso nell'ultimo decennio opinioni sul clima in palese contrasto con la comunità scientifica internazionale è Carlo Rubbia. Il quale è un grande fisico ma non è un climatologo e nel 2014, durante un'audizione al Senato, la fece in effetti un pò fuori dal vaso. I suoi errori e le sue imprecisioni sono analizzati qui:
https://www.climalteranti.it/2019/03/21 ... -su-clima/.
Va detto che in dichiarazioni pubbliche precedenti e successive Rubbia ha espresso una posizione diversa.

In effetti il metano, egregio Contericci, presenta diversi vantaggi rispetto agli altri due combustibili fossili, il petrolio e il carbone. In particolare è assai meno inquinante e anche meno climalterante, nel senso che la combustione completa di 1 kg di metano produce più energia termica di quella di 1 kg di petrolio o di carbone, e una centrale termoelettrica alimentata a gas naturale ha un fattore di emissione sensibilmente inferiore a quello di una centrale a olio combustibile o a carbone , ovvero emette meno gas serra a parità di kWh elettrici generati. Va detto però che non tutto il gas naturale estratto dal sottosuolo è metano, in quanto contiene anche idrocarburi gassosi meno pregiati e più inquinanti (etano, propano etc.). In particolare il gas russo e quello italiano (ormai in via di esaurimento) sono di ottima qualità, mentre il gas che importiamo dall'Algeria è di qualità molto inferiore. Inoltre l'estrazione, il trasporto e l'eventuale liquefazione e rigassificazione del metano comportano inevitabili fughe in atmosfera di gas incombusto. E il metano è un gas serra potentissimo, molto più potente (a parità di massa) della CO2, anche se ha un tempo permanenza in atmosfera assai più breve. In particolare l'allevamento dei bovini è una causa significativa del riscaldamento globale perché il processo digestivo di questi ruminanti comporta emissioni dirette di metano. Resta il fatto che la combustione del metano produce CO2 e queste emissioni ci siamo impegnati ad azzerarle, come la maggior parte dei paesi ricchi, entro il 2050 (la Germania entro il 2045). Questo perché stiamo rapidamente esaurendo il budget restante di emissioni globali che possiamo ancora permetterci prima di entrare nella "terra incognita" del Nobel Giorgio Parisi, ovvero prima di superare i 2 °C di riscaldamento globale oltre i quali oggi nessuno può escludere effetti catastrofici e irreversibili sul clima. Come leggiamo sul contatore in questa pagina, al ritmo attuale di emissioni ci restano meno di 23 anni, ma le emissioni globali, stando ai dati non ancora consolidati sul 2023, sono ancora in aumento.
https://www.mcc-berlin.net/en/research/co2-budget.html
Più che altro non ci stanno capendo niente. Non potendo essere sottoposta alla riproducibilità in laboratorio come da metodo galileiano, la questione rimane ancora apertamente discussa, checché se ne dica. In sostanza lei e quelli come lei, in pratica ammettono di saper regolare il clima emettendo più o meno CO2 nell'aria e che, se si azzerassero le emissioni dell'anidride carbonica, avremo un Eden a disposizione dove poter sguazzare a piacimento. Questa è una fandonia totale. Il maggior effetto serra lo produce il vapore acqueo. E come si produce vapore acqueo? Grazie al sole, che asciuga il terreno dopo la pioggia e fa evaporare gli oceani facendo formare le nubi. Il sole costituisce il 99,9% della massa dell'intero sistema solare, e nessuno tra coloro che additano all'uomo le maggiori colpe ambientaliste si azzarda a considerare la variante solare. I climatologi non esistono perché non esiste la laurea in climatologia, essendo la materia complessa che deve comprendere la collaborazione di numerosi esperti in diverse materie: fisici, chimici, geologi, matemativi e via discorrendo. Forse lei confonde la totalità degli scienziati con il numero degli scienziati al lavoro presso l'IPCC l'organismo dell'ONU di ricerca sul clima che è un'istituzione sovranazionale che giustifica se stessa, nel senso che se dovessero scoprire che l'Uomo ha solo blandi o poco più che nulli effetti sulle variazioni climatiche certo perderebbero i benefici di quello stipendificio che è divenuta l'ONU. Quindi vale poco prendersela con Rubbia e non tenere conto delle sempre più numerose voci discordanti che giungono dalla ricerca che, ripeto, è tutt'altro che unanime sulle affermazioni legate alle cause antropiche del riscaldamento globale. Sempre più numerose salgono alte le voci di dissenso avvalorate da ormai numerossime pubblicazioni ricche di dati precisi e inconfutabili. Ma lei crede veramente che le scorregge delle vacche determinino variazioni climatiche misurabili grazie a equazioni precise? Suvvia...
Il laboratorio c'è, egregio Contericci ed è la superficie del nostro pianeta dove la più grande rete di strumenti e sensori creata dall'uomo MISURA una crescita della temperatura media senza precedenti, per entità e rapidità, negli ultimi 100.000 anni almeno. Tu mi dirai che 100.000 anni fa non c'erano termometri e i nostri pochi antenati erano primitivi e vivevano tutti in Africa. Vero, ma esistono i metodi di misura INDIRETTI della PALEOCLIMATOLOGIA che è una disciplina davvero affascinante. Per esempio, perforando i ghiacciai perenni si prelevano campioni o "carote" di ghiaccio. Questi ghiacciai hanno una struttura stratificata, dato che da sempre c'è alternanza tra stagioni calde e fredde. Dunque basta contare gli strati per stimare l'età del campione prelevato, per es. 75.000 anni. Analizzando le bollicine d'aria intrappolate nella carota di ghiaccio possiamo stimare le concentrazioni di gas serra come CO2 e metano (CH4) nell'atmosfera di 75.000 anni fa, e scopriamo che erano sensibilmente più basse di quelle attuali. Le molecole di acqua (H2O) contenute negli oceani e contenenti l'isotopo stabile pesante dell'ossigeno ¹⁸O evaporano a una temperatura maggiore di quelle contenenti l'isotopo leggero e di gran lunga più abbondante ¹⁶O. Ma i ghiacciai derivano dalla pioggia e dalla neve e queste derivano a loro volta dall'evaporazione dell'acqua degli oceani. Quindi, misurando il rapporto isotopico ¹⁸O/¹⁶O nella carota di ghiaccio, risaliamo alla temperatura media degli oceani 75.000 anni fa, che è correlata in modo noto con la temperatura media delle terre emerse. Risaliamo così alla temperatura superficiale media della Terra 75.000 anni fa. Ovviamente per affinare la precisione si confrontano numerosi campioni prelevati in ghiacciai diversi del globo. Esistono naturalmente molti altri metodi indiretti del genere, con i quali è possibile ricostruire i parametri del clima fino a epoche molto remote.
Non ho mai scritto né pensato che possiamo regolare il clima regolando la concentrazione della CO2. Al contrario ho scritto che anche azzerando tutte le emissioni antropiche di gas serra il clima resterebbe caldo per molti decenni ancora, perché il ciclo naturale del carbonio impiega secoli anzi millenni per smaltire tutto l'attuale eccesso di carbonio in atmosfera (in particolare la CO2). Questo azzeramento richiede uno SFORZO TECNICO ED ECONOMICO MOSTRUOSO, come ammonisce il Nobel Giorgio Parisi, ma è necessario e urgente per evitare potenziali disastrosi e irreversibili effetti del riscaldamento globale, come quelli che potrebbero verificarsi superando i 2°C di incremento della temperatura sopra il livello preindustriale.
La questione del vapore acqueo è più sottile. È vero che è un gas serra di gran lunga più abbondante della CO2 (trascuriamo qui la differenza fisica tra gas e vapori) ma per quanto ne sappiamo è pressoché incorrelato col cambiamento climatico in atto. Le attività umane possono influenzare in modo INDIRETTO un effetto del vapore acqueo sul clima. Le emissioni antropiche di gas serra riscaldano la superficie degli oceani e incrementano l'evaporazione. Ma l'effetto serra dato da questo eccesso di vapore nell'aria è in parte o in tutto compensato dall'effetto opposto, refrigerante, dato dalla formazione delle nuvole che schermano dai raggi solari. Mentre l'influenza diretta dell'uomo sul ciclo naturale dell'acqua (evaporazione - condensazione - precipitazione) è per fortuna del tutto inapprezzabile, per due motivi. Le quantità di acqua e vapore in gioco sono enormi e il ciclo è molto veloce: il vapore resta in atmosfera per tempi dell'ordine dei giorni prima di precipitare. Mentre la quantità di CO2 presente in atmosfera è relativamente piccola e quella emessa dall'uomo in buona parte vi si accumula di anno in anno dato che gli oceani e le piante non fanno in tempo a sottrarre questo eccesso di carbonio all'atmosfera. Cosicché le emissioni cumulate dall'inizio dell'era industriale a oggi hanno alterato la concentrazione della CO2 di oltre il 50% rispetto al valore naturale e pressoché stabile precedente. E gli effetti ormai sono sotto gli occhi di tutti. L'effetto serra è una preziosa "coperta" che avvolge la Terra, la quale senza questa "coperta" sarebbe un pianeta freddo e inospitale, per giunta con un terribile sbalzo termico tra il giorno e la notte. Ma come puoi pensare che aumentando di oltre il 50% lo "spessore" della "coperta" gli effetti sul clima siano blandi o nulli?
Le scorregge delle mucche non alterano il ciclo naturale del carbonio ma alterano quello del metano che è un gas serra molto più potente dell'anidride carbonica. Posto pari a 1 il GWP (Global Warming Potential) di 1 kg di CO2, 1 kg di metano ha GWP=81 sull'arco di 20 anni e GWP=28 su 100 anni (per fortuna il tempo di permanenza del metano in atmosfera è molto più basso di quello della CO2). Tieni anche conto che una mucca adulta scorreggia fino a 500 litri di gas metano al giorno e che sulla Terra oggi si allevano circa 1 miliardo e mezzo di bovini.
Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo
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Re: Ue legge ripristino della natura

Messaggio da leggere da Fosforo31 »

Gasiot ha scritto: 23 giu 2024, 20:18
Fosforo31 ha scritto: 19 giu 2024, 23:42

Abbiamo un governaccio e buona parte dell'informazione definibili senza esagerare seminegazionisti dell'origine antropica del cambiamento climatico. E dunque si spiegano (ma non si giustificano) post come questo. Togli pure il condizionale, egregio Contericci: è scientificamente provato che la CO2 emessa con le attività umane è la causa dell'anomalo riscaldamento globale osservato, senza precedenti negli ultimi 100.000 anni secondo l'IPCC, mentre la concentrazione atmosferica della CO2 è ormai ben oltre le 420 ppm (parti per milione in volume) ed è un valore senza precedenti negli ultimi 14 milioni di anni. Emettiamo anche altri gas serra ma la CO2 è di gran lunga il più abbondante e il più persistente in atmosfera. L'effetto serra è anche detto effetto coperta e lo spessore della "coperta", cioè la suddetta concentrazione, oggi è oltre il 50% maggiore del valore pressoché stabile (280 ppm) che si è mantenuto per almeno 10.000 anni fino all'inizio dell'era industriale (in pratica fino a circa metà '800). È pacifico che con una coperta "più pesante" la superficie della Terra sia più calda, resta da dimostrare l'origine antropica di questo eccesso di carbonio in atmosfera. Osserviamo prima di tutto questo diagramma:
https://skepticalscience.com/pics/CO2_E ... ration.png
Salta all'occhio l'andamento temporale quasi parallelo (a parte alcune fluttuazioni e un fattore dimensionale di scala) della concentrazione della CO2 e delle emissioni antropiche cumulate della stessa CO2. Potrebbe essere una semplice coincidenza ma non è così. Cerchiamo di capire perché.

1 ppm di concentrazione volumetrica in atmosfera corrisponde a circa 7,81 Gt (miliardi di tonnellate) di C02 e a circa 2,13 Gt di carbonio (C) che è uno dei 3 atomi della molecola di CO2. La fotosintesi clorofilliana delle piante sottrae circa 115 Gt l'anno di carbonio dall'atmosfera trasformandole in biomassa (fusti, rami, foglie, etc.). Ma la fotosintesi preferisce l'isotopo ¹²C del carbonio (ovvero quello di peso atomico 12) dato che l'altro isotopo ¹³C ha legami molecolari più forti ed è meno reattivo. Di conseguenza, se andiamo a misurare il rapporto isotopico ¹³C/¹²C nelle piante, troviamo un valore più basso di quello del medesimo rapporto nel carbonio atmosferico. Ma i combustibili fossili bruciati dall'uomo derivano, come è noto, da piante in decomposizione di milioni di anni fa. E allora ci aspettiamo che al crescere delle emissioni antropiche cumulate di CO2 diminuisca il rapporto ¹³C/¹²C nell'atmosfera. Previsione perfettamente confermata dai dati sperimentali. In particolare, le ricostruzioni effettuate con le tecniche della paleoclimatologia mostrano che in nessun periodo degli ultimi 10.000 anni il rapporto ¹³C/¹²C in atmosfera è stato così basso come oggi. Inoltre il rapporto ¹³C/¹²C ha comiciato a ridursi velocemente proprio in coincidenza con la crescita della CO2 atmosferica, intorno al 1850. Questo è esattamente ciò che c’era da aspettarsi presupponendo che l’aumento della CO2 in atmosfera sia dovuto all'impiego dei combustibili fossili con lo sviluppo della Rivoluzione Industriale. COME VOLEVASI DIMOSTRARE!

E in effetti, egregio Contericci, sulla questione dell'origine antropica del riscaldamento globale le cose stanno esattamente al contrario di quanto scrivi all'inizio del tuo post. Il consenso scientifico intorno all'origine antropica è andato rapidamente crescendo negli anni ed è ormai pressoché UNANIME E TOTALE. Naturalmente parliamo di scienziati seri e competenti nella materia. In particolare di pubblicazioni scientifiche peer reviewed, ovvero sottoposte a revisione paritaria, cioè ad analisi critica da parte di specialisti di pari livello degli autori. Ebbene, come leggiamo alla fine di questa pagina Wiki, uno studio statistico a campione del 2021 su oltre 80.000 lavori scientifici sul clima pubblicati tra il 2012 e il 2020 ha valutato il consenso suddetto pari al 99,53%. È presumibile che uno studio sui lavori più recenti rileverebbe un consenso ancora più vicino al 100%.
https://en.wikipedia.org/wiki/Scientifi ... ate_change
Per rispondere anche a Vento, l'unico premio Nobel, che io sappia, che ha espresso nell'ultimo decennio opinioni sul clima in palese contrasto con la comunità scientifica internazionale è Carlo Rubbia. Il quale è un grande fisico ma non è un climatologo e nel 2014, durante un'audizione al Senato, la fece in effetti un pò fuori dal vaso. I suoi errori e le sue imprecisioni sono analizzati qui:
https://www.climalteranti.it/2019/03/21 ... -su-clima/.
Va detto che in dichiarazioni pubbliche precedenti e successive Rubbia ha espresso una posizione diversa.

In effetti il metano, egregio Contericci, presenta diversi vantaggi rispetto agli altri due combustibili fossili, il petrolio e il carbone. In particolare è assai meno inquinante e anche meno climalterante, nel senso che la combustione completa di 1 kg di metano produce più energia termica di quella di 1 kg di petrolio o di carbone, e una centrale termoelettrica alimentata a gas naturale ha un fattore di emissione sensibilmente inferiore a quello di una centrale a olio combustibile o a carbone , ovvero emette meno gas serra a parità di kWh elettrici generati. Va detto però che non tutto il gas naturale estratto dal sottosuolo è metano, in quanto contiene anche idrocarburi gassosi meno pregiati e più inquinanti (etano, propano etc.). In particolare il gas russo e quello italiano (ormai in via di esaurimento) sono di ottima qualità, mentre il gas che importiamo dall'Algeria è di qualità molto inferiore. Inoltre l'estrazione, il trasporto e l'eventuale liquefazione e rigassificazione del metano comportano inevitabili fughe in atmosfera di gas incombusto. E il metano è un gas serra potentissimo, molto più potente (a parità di massa) della CO2, anche se ha un tempo permanenza in atmosfera assai più breve. In particolare l'allevamento dei bovini è una causa significativa del riscaldamento globale perché il processo digestivo di questi ruminanti comporta emissioni dirette di metano. Resta il fatto che la combustione del metano produce CO2 e queste emissioni ci siamo impegnati ad azzerarle, come la maggior parte dei paesi ricchi, entro il 2050 (la Germania entro il 2045). Questo perché stiamo rapidamente esaurendo il budget restante di emissioni globali che possiamo ancora permetterci prima di entrare nella "terra incognita" del Nobel Giorgio Parisi, ovvero prima di superare i 2 °C di riscaldamento globale oltre i quali oggi nessuno può escludere effetti catastrofici e irreversibili sul clima. Come leggiamo sul contatore in questa pagina, al ritmo attuale di emissioni ci restano meno di 23 anni, ma le emissioni globali, stando ai dati non ancora consolidati sul 2023, sono ancora in aumento.
https://www.mcc-berlin.net/en/research/co2-budget.html
La mole di dati e citazioni che ci fai di solito nei tuoi interventi è davvero impressionante ...ma con l'età ho imparato a non farmi impressionare facilmente da chi la sa troppo lunga
Non dico che tutto quanto sia sbagliato ma credo che l'indirizzo non sia quello giusto
Noi .inteso come italia e europa ecc , stiamo già facendo molto per il pianeta e se è vero che possiamo fare di piu è anche vero che il costo finanziario diventa un po troppo oneroso
Eppoi si arriva al controsenso che non potendo piu costruire qui a basso costo le industrie delocalizzano dove non ci sono le nostre restrizioni e possono quindi inquinare liberamente di più incrementando pure gli incassi

p.s. una note riguardo al metano ...concordo con il contericci ...eravamo sulla buona strada con l'uso del metano per autotrazione e purtroppo stiamo perdendo una buona occasione
p.s. 2 vero che mucche e maiali producono metano ma a parte quelli selvatici , negli allevamenti il metano non si butta nell'ambiente ma viene stoccato ed usato ,mica son scemi gli allevatori
Egregio Gasiot, la scienza non serve a impressionare la gente, questo è il mestiere dei ciarlatani o venditori di aria fritta, in primis molti politici. La scienza serve a capire e a prevedere, anche per proteggere la gente da eventuali pericoli. Non sono uno scienziato, sono una persona comunissima, ho una preparazione culturale (scolastica, universitaria e da autodidatta) che mi consente di cercare, di leggere e di interpretare i dati scientifici in modo abbastanza corretto.
"Siamo sull'orlo del precipizio, il destino dell'umanità è in bilico, è una corsa contro il tempo".
Sono parole pronunciate dal Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres sulla base di quanto gli dicono gli scienziati seri del clima, e dirette ai governi di tutti i paesi del mondo.
Se dobbiamo AZZERARE le emissioni globali di gas serra, dobbiamo azzerarle tutti: ricchi e poveri, grandi e piccoli emettitori. Ma i paesi ricchi hanno il DOVERE MORALE di azzerarle prima degli altri. Perché sono quasi tutti tuttora tra i maggiori emettitori pro capite, perché hanno la tecnologia e le risorse economiche per affrontare meglio questa impresa MOSTRUOSA, e perché hanno fatto male più di tutti al pianeta. Il riscaldamento globale osservato non dipende dalle emissioni di gas serra di oggi ma dalle emissioni cumulate dall'inizio dell'era industriale a oggi. I cinesi furono i primi a usare il carbone e il petrolio, ma gli impieghi erano molto limitati. Fino a 150 anni fa in Cina e in India si bruciavano principalmente stoppie, legna, bambù e grassi animali, tutti biocombustibili che non alterano il ciclo naturale del carbonio. Mentre in Occidente si usava già il carbone in quantità industriali, ogni anno morivano migliaia di minatori e cominciava lo sfruttamento su vasta scala del petrolio.
Oggi Cina, India e altri paesi asiatici emergenti emettono molto ma emettono anche per noi, ovvero per fabbricare i prodotti che ci esportano, inclusi quelli delle fabbriche che andiamo a delocalizzare per sfruttare il lavoro sottopagato.
Non sono un esperto ma credo che sia relativamente facile recuperare il metano prodotto dalla fermentazione dei rifiuti organici (erbacce, escrementi, etc.), ma non ho idea di come si possano recuperare i 500 litri al giorno di metano scorreggiati da una mucca.
Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo
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Re: Ue legge ripristino della natura

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Faccio notare che Gutierrez è a capo di una associazione composta 194 stati (cito a memoria) del mondo dove quelli democratici costituiscono una netta minoranza. La maggior parte di essi sono dittature teocratiche, tirannie, democrazie incompiute per lo più governate da satrapi. Basti pensare che le risoluzioni di questo organismo complesso colpiscono sempre Israele, cioè la civiltà. Facendo i conti della serva tale personaggio ai vertici di una simile congrega di mattacchioni, non poteva che uscirsene con tale allarmistica affermazione "Siamo sull'orlo del precipizio, il destino dell'umanità è in bilico, è una corsa contro il tempo". Ciò dicendo si è fatto ridere addosso dagli scienziati di mezzo mondo, eccetto quelli dell'IPCC messi lì dalla finanza internazionale, cioè da coloro che hanno quotato la CO2 a Wall Street e che impongono agli Stati di finanziare il green con gli incentivi, altrimenti i loro investimenti non renderebbero (ha mai sentito parlare di fondi ESG?). Ho una certa età e sa quante volte ho sentito pronunciare da vari politici/pseudo-scienziati7servi sciocchi che facevano da gran cassa, tale frase negli ultimi quarant'anni? Io sto aspettando dal 1980 che le città col mare in fronte spofondino, che le Isole Vanuatu vengano cancellate dall'innalzamento dei mari. Che i ghiacciai polari si sciolgano una volta per tutte, tanto ormai.."non abbiamo più tempo", non fanno altro che ripetere che il tempo è scaduto, ecco, arriva il cambiamento, preparatevi, sarete disintegrati soprattutto voi umani che con la vostra laboriosità, con la vostra intelligenza, per affrancarvi dalla fatica avete inventato l'automobile, il trattore, l'aereo! Perché vi ostinate a non ritornare alla vita della jungla, a rifugiarvi nelle grotte naturali a vivere di caccia e pesca? Cosa dico? Giammai! al massimo di locuste e bacche selvatiche per non disturbare troppo il pianeta...Egregio signor Fosforo, coraggio, vedrà che non succederà nulla di tutto questo.
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Re: Ue legge ripristino della natura

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contericci ha scritto: 24 giu 2024, 15:36 Faccio notare che Gutierrez è a capo di una associazione composta 194 stati (cito a memoria) del mondo dove quelli democratici costituiscono una netta minoranza. La maggior parte di essi sono dittature teocratiche, tirannie, democrazie incompiute per lo più governate da satrapi. Basti pensare che le risoluzioni di questo organismo complesso colpiscono sempre Israele, cioè la civiltà. Facendo i conti della serva tale personaggio ai vertici di una simile congrega di mattacchioni, non poteva che uscirsene con tale allarmistica affermazione "Siamo sull'orlo del precipizio, il destino dell'umanità è in bilico, è una corsa contro il tempo". Ciò dicendo si è fatto ridere addosso dagli scienziati di mezzo mondo, eccetto quelli dell'IPCC messi lì dalla finanza internazionale, cioè da coloro che hanno quotato la CO2 a Wall Street e che impongono agli Stati di finanziare il green con gli incentivi, altrimenti i loro investimenti non renderebbero (ha mai sentito parlare di fondi ESG?). Ho una certa età e sa quante volte ho sentito pronunciare da vari politici/pseudo-scienziati7servi sciocchi che facevano da gran cassa, tale frase negli ultimi quarant'anni? Io sto aspettando dal 1980 che le città col mare in fronte spofondino, che le Isole Vanuatu vengano cancellate dall'innalzamento dei mari. Che i ghiacciai polari si sciolgano una volta per tutte, tanto ormai.."non abbiamo più tempo", non fanno altro che ripetere che il tempo è scaduto, ecco, arriva il cambiamento, preparatevi, sarete disintegrati soprattutto voi umani che con la vostra laboriosità, con la vostra intelligenza, per affrancarvi dalla fatica avete inventato l'automobile, il trattore, l'aereo! Perché vi ostinate a non ritornare alla vita della jungla, a rifugiarvi nelle grotte naturali a vivere di caccia e pesca? Cosa dico? Giammai! al massimo di locuste e bacche selvatiche per non disturbare troppo il pianeta...Egregio signor Fosforo, coraggio, vedrà che non succederà nulla di tutto questo.
Anche gli scienziati della NASA e la rivista Nature ti sembrano dei "mattacchioni", egregio Contericci? Guarda cosa sta succedendo in Groenlandia:
https://www.rainews.it/articoli/2024/01 ... 5d1b7.html
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Re: Ue legge ripristino della natura

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I dati pubblicati ad Agosto 2023 facevano registrare in Groenlandia un accumulo di nuova neve (tra settembre 2022 e maggio 2023) di ben 600 miliardi di tonnellate, vale a dire l'usuale accumulo di neve che si registra normalmente come media. Ed è in linea con quanto accaduto negli ultimi 40 anni. Addirittura, rispetto al periodo 1981-2010 si registra un aumento netto di 50 miliardi di tonnellate. i dati del NSDIC rivelano come ci sia stata una contrazione della banchisa polare negli anni ottanta/novanta, seguita da una sostanziale stabilità a partire dal 2006 e dal 2018 addirittura si registra una significativa espansione. Ora a giugno del 2024, come in questo periodo dell'anno accade damilioni di anni, è iniziata la stagione di scioglimento dei ghiacci che ha oggi dei tempi inferiori alla media, cioè si scioglie un po' meno del previsto. Quindi di cosa si allarmano alla NASA? L'articolo è probabilmente di un giornalista che deve creare allarmismo. Cosa significa trenta milioni di tonnellate all'ora, se non sono rapportate alla pressoché incalcolabile massa dei ghiacciai e dei nevai? Quanto sarebbe la media di scioglimento "normale"? Mi meraviglio che una persona come lei, che diomostra una certa padronanza della materia, presti orecchio a questi dati manovrati ad arte estrapolati dalla complessità di un sistema che comprende variabili che non conosciamo, considerando che stiamo parlando di corpi tridimensionali e di quello che accade nelle loro, per così dire, viscere, che è sconosciuto ai più
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Re: Ue legge ripristino della natura

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RedWine ha scritto: 18 giu 2024, 9:46 Politica UE. L'Ue approva legge su ripristino della natura grazie al dietrofront dell'Austria

L'Italia vota contro alla legge sul ripristino della natura

"L'ultimo colpo di coda di questa legislatura ideologica è l'approvazione del Regolamento sul Ripristino della natura. Il voto favorevole dell'Austria, che arriva spaccata al suo interno, ha permesso di raggiungere la maggioranza in Consiglio Ambiente. Mentre l'Italia sostiene l'obiettivo di tutelare e riparare gli ecosistemi e ha lavorato a proposte migliorative per garantire il giusto equilibrio tra sostenibilità ambientale ed economica", ha affermato in una nota la viceministra all'Ambiente e Sicurezza energetica, Vannia Gava, che ha partecipato al Consiglio ambiente Ue in corso a Lussemburgo.

"Il regolamento, così com'è, impatta negativamente il settore agricolo dell'Unione, accrescendone gli oneri economici e amministrativi. Non possiamo ignorarlo e non possiamo votare a favore. Occorre più tempo", ha concluso.

https://it.euronews.com/my-europe/2024/ ... talia-vota

ma c'è anche chi ne è entusiasta
L'Italia vota contro alla legge sul ripristino della natura .......
Infatti sono 60 anni che l'Italia ripristina i danni da frane e alluvioni quindi il ripristino l'ha sempre fatto ....cosa dovremmo fare di più ...?
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Re: Ue legge ripristino della natura

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contericci ha scritto: 25 giu 2024, 14:54 I dati pubblicati ad Agosto 2023 facevano registrare in Groenlandia un accumulo di nuova neve (tra settembre 2022 e maggio 2023) di ben 600 miliardi di tonnellate, vale a dire l'usuale accumulo di neve che si registra normalmente come media. Ed è in linea con quanto accaduto negli ultimi 40 anni. Addirittura, rispetto al periodo 1981-2010 si registra un aumento netto di 50 miliardi di tonnellate. i dati del NSDIC rivelano come ci sia stata una contrazione della banchisa polare negli anni ottanta/novanta, seguita da una sostanziale stabilità a partire dal 2006 e dal 2018 addirittura si registra una significativa espansione. Ora a giugno del 2024, come in questo periodo dell'anno accade damilioni di anni, è iniziata la stagione di scioglimento dei ghiacci che ha oggi dei tempi inferiori alla media, cioè si scioglie un po' meno del previsto. Quindi di cosa si allarmano alla NASA? L'articolo è probabilmente di un giornalista che deve creare allarmismo. Cosa significa trenta milioni di tonnellate all'ora, se non sono rapportate alla pressoché incalcolabile massa dei ghiacciai e dei nevai? Quanto sarebbe la media di scioglimento "normale"? Mi meraviglio che una persona come lei, che diomostra una certa padronanza della materia, presti orecchio a questi dati manovrati ad arte estrapolati dalla complessità di un sistema che comprende variabili che non conosciamo, considerando che stiamo parlando di corpi tridimensionali e di quello che accade nelle loro, per così dire, viscere, che è sconosciuto ai più
L'andamento stagionale dei ghiacciai è poco interessante ai fini di questa discussione. È ovvio che essi si espandono nel periodo più freddo dell'anno e si ritirano nel periodo meno freddo. Qui ci interessa il bilancio netto sui 12 mesi. Che per la Groenlandia, purtroppo, è da decenni pesantemente negativo:
https://climate.nasa.gov/vital-signs/ic ... vel%20rise.
Il grafico in basso ci dice che tra il 2002 e oggi la Groenlandia ha perso in media circa 268 miliardi di tonnellate di ghiaccio l'anno, che sono poco più di 30 milioni di tonnellate l'ora. Va un pò meno peggio all'Antartide (grafico in alto) che ha perso 140 miliardi di tonnellate l'anno (16 milioni di tonnellate l'ora). Ambedue i diagrammi, al netto delle variazioni stagionali, mostrano un palese trend negativo su tutto il periodo considerato.
Sgomberiamo subito il campo dalle illazioni: alla NASA sono spendaccioni, ma non certo mattachioni. Questi dati sono rilevati con metodi di gravimetria satellitare che sono fino a 1000 volte più accurati dei metodi tradizionali. Su ambedue i diagrammi si nota un'interruzione tra il 2017 e il 2018. È dovuta alla sostituzione della coppia iniziale di satelliti GRACE (Gravity Recovery and Climate Experiment), missione congiunta americana e tedesca, con la nuova coppia, ancora più performante, GRACE Follow-On.
Il volume complessivo dei ghiacciai della Groenlandia è stimato in circa 2,9 milioni di km³. Tenuto conto che la densità del ghiaccio è circa 0,92 volte quella dell'acqua, la massa di ghiaccio complessiva risulta pari a circa 2,67 milioni di miliardi di tonnellate. Mantenendo una media di 268 miliardi di tonnellate l'anno di perdita, i ghiacciai groenlandesi sparirebbero entro poco meno di 10.000 anni, causando da soli un innalzamento del livello dei mari di 7,4 metri. All'innalzamento dei mari contribuiscono anche tutti gli altri ghiacciai continentali in scioglimento (Antartide, Siberia, Canada e Alaska) mentre non contribusce in modo diretto lo scioglimento della banchisa polare, ovvero dei ghiacci galleggianti (per convincersene basta fare sciogliere un paio di cubetti di ghiaccio in un bicchiere di acqua: il livello del liquido resta costante). E contribuisce, in misura quasi pari ai ghiacciai, anche la dilatazione termica dell'acqua causata dal riscaldamento globale. Per giunta, lo scioglimento dei ghiacci (inclusa la banchisa polare) riduce l'albedo della Terra, cioè il coefficiente di riflessione dei raggi solari, e ciò incrementa il riscaldamento globale facendo sciogliere ulteriori ghiacci, il che riduce ulteriormente l'albedo e così via. Lo scioglimento dei ghiacciai è dunque un effetto autorinforzante del global warming. In elettronica e in teoria dei sistemi si parla di positive feedback (retroazione positiva). L'effetto rinforza la causa che incrementa a sua volta l'effetto che rinforza ancora la causa, e così via. Per farsi un'idea della pericolosità di questo meccanismo basta pensare che è alla base del funzionamento dei laser e che un laser alimentato dalla potenza elettrica in ingresso di un comune ferro da stiro può tagliare una lastra d'acciaio come se fosse burro. In ambito climatico i feedback positivi come quello dei ghiacciai possono innescare instabilità e cambiamenti potenzialmente disastrosi e irreversibili del clima globale. Ovvero il superamento dei cosiddetti tipping points climatici, o soglie critiche o punti di non ritorno. I ghiacciai della Groenlandia potrebbero sparire in molto meno di 10.000 anni. In realtà questi fenomeni stanno gia accelerando, purtroppo.
Sta accelerando il global warming: tra il 1970 e il 2010 la temperatura media superficiale del pianeta è cresciuta al ritmo di 0,18°C per decade, ma secondo un recentissimo studio oggi cresce di 0,26°C per decade:
https://www.lemonde.fr/en/environment/a ... 2_114.html#
Sta accelerando l'innalzamento del livello dei mari. Tra il 1880 e il 2020 esso è cresciuto di 25 cm, ovvero di 1,79 mm/anno in media. Ma nella decade 2013-22 la media è 4,62 mm/anno (fonte Wiki).
Dobbiamo assolutamente fermare queste accelerazioni! Nessuno può sapere dove ci portano.
In queste ultime settimane stiamo assistendo, forse per la prima volta, a una ondata di calore su scala globale o quasi, con migliaia di morti e ingenti danni alle colture:
https://www.repubblica.it/italia/2024/0 ... 423289939/
Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo
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Re: Ue legge ripristino della natura

Messaggio da leggere da Vento »

Da tempo ormai la scienza è preda della politica e la politica ha perso ogni legame con l'etica. Ergo la gente, specie dopo la vicenda covid, non si fida più ed ha ragione. Molti nel campo scientifico sono venduti al campo tecnologico, che li finanzia oppure no, a seconda dei propri interessi. Quindi dimentichiamoci la scienza mossa dalla curiosità; ormai segue solo gli interessi. Le ipotesi sostenute da grandi interessi sono protette da ogni critica, verità assolute. Questo processo di corruzione ci sta privando della scienza, lasciandoci nelle mani di intriganti e riportandoci al medio evo.
Agenda 2030: non possiederai nulla e sarai felice.
Dal comunismo bolscevico al comunismo capitalista.

Fuck Europe FuckYou by Victoria Nuland
Amen and Awoman :lol: egalité
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