Intervista sul Sud a Pino Aprile

Forum di discussione sulla politica italiana, i partiti e le istituzioni.
Avatar utente
ereticamente
Connesso: No
Messaggi: 6013
Iscritto il: 20 ott 2021, 18:03
Ha Assegnato: 727 Mi Piace
Ha Ricevuto: 1596 Mi Piace
Contatta:

Intervista sul Sud a Pino Aprile

Messaggio da leggere da ereticamente »

Da ragazzo ero anarchico, adesso mi accorgo che si può essere sovversivi soltanto chiedendo che le leggi dello Stato vengano rispettate da chi ci governa. (Ennio Flaiano)
Connesso
Avatar utente
RedWine
Connesso: Sì
Messaggi: 5250
Iscritto il: 9 giu 2019, 14:54
Ha Assegnato: 1188 Mi Piace
Ha Ricevuto: 2863 Mi Piace

Re: Intervista sul Sud a Pino Aprile

Messaggio da leggere da RedWine »

ereticamente ha scritto: 14 mag 2024, 21:05
ti devo riconoscere che hai un gran coraggio.
sono arrivato al minuto sette, e poi non ce l'ho fatta piu.
Pino Aprile è un manifesto sul perchè il sud deve esser bastonato.
le sue argomentazioni sono, il sud è stato invaso derubato massacrato discriminato
e allora noi del sud...
ne vogliamo ancora e ancora e ancora e ANCORA
"Non avrete nulla e sarete felici". e se non fossi felice? "non ti preoccupare, ti cureremo"
Davos agenda 2030.
Avatar utente
ereticamente
Connesso: No
Messaggi: 6013
Iscritto il: 20 ott 2021, 18:03
Ha Assegnato: 727 Mi Piace
Ha Ricevuto: 1596 Mi Piace
Contatta:

Re: Intervista sul Sud a Pino Aprile

Messaggio da leggere da ereticamente »

RedWine ha scritto: 14 mag 2024, 21:31
ereticamente ha scritto: 14 mag 2024, 21:05
ti devo riconoscere che hai un gran coraggio.
sono arrivato al minuto sette, e poi non ce l'ho fatta piu.
Pino Aprile è un manifesto sul perchè il sud deve esser bastonato.
le sue argomentazioni sono, il sud è stato invaso derubato massacrato discriminato
e allora noi del sud...
ne vogliamo ancora e ancora e ancora e ANCORA

ho sempre detto questa cosa:

di analisi meridionaliste ve ne sono decine e raffinate, basti citare antonio gramsci e gaetano salvemini che a te che pensi di aver dato soldi al meridione (e invece li hai presi e li continui a prendere) servirebbe leggere.
Invece il merito più grande di pino aprile è il far schiattare di rabbia chiunque abbia un senso di superiorità contro il meridione e i meridionali, celato o manifesto.

finisci di guardare uno dei miei che io i tuoi li ho pagati per decenni con i miei soldi (altro che ora di tempo a guardare un filmato), compreso quello con la faccia da porco che finge di essere anti-Sistema e poi vota il governo guerrafondaio della Meloni.

e ricordati che puoi bastonare il sud quando vuoi ma alla fine i suprematisti perderanno perché Napoli è la città più giovane di Italia mentre i suprematisti settentrionali sono una minoranza in un nord con sempre più meridionali e immigrati FuckYou
Da ragazzo ero anarchico, adesso mi accorgo che si può essere sovversivi soltanto chiedendo che le leggi dello Stato vengano rispettate da chi ci governa. (Ennio Flaiano)
Avatar utente
Gasiot
Connesso: No
Messaggi: 1708
Iscritto il: 7 feb 2021, 10:36
Ha Assegnato: 1302 Mi Piace
Ha Ricevuto: 1256 Mi Piace

Re: Intervista sul Sud a Pino Aprile

Messaggio da leggere da Gasiot »

ereticamente ha scritto: 14 mag 2024, 22:14
RedWine ha scritto: 14 mag 2024, 21:31 ti devo riconoscere che hai un gran coraggio.
sono arrivato al minuto sette, e poi non ce l'ho fatta piu.
Pino Aprile è un manifesto sul perchè il sud deve esser bastonato.
le sue argomentazioni sono, il sud è stato invaso derubato massacrato discriminato
e allora noi del sud...
ne vogliamo ancora e ancora e ancora e ANCORA

ho sempre detto questa cosa:

di analisi meridionaliste ve ne sono decine e raffinate, basti citare antonio gramsci e gaetano salvemini che a te che pensi di aver dato soldi al meridione (e invece li hai presi e li continui a prendere) servirebbe leggere.
Invece il merito più grande di pino aprile è il far schiattare di rabbia chiunque abbia un senso di superiorità contro il meridione e i meridionali, celato o manifesto.

finisci di guardare uno dei miei che io i tuoi li ho pagati per decenni con i miei soldi (altro che ora di tempo a guardare un filmato), compreso quello con la faccia da porco che finge di essere anti-Sistema e poi vota il governo guerrafondaio della Meloni.

e ricordati che puoi bastonare il sud quando vuoi ma alla fine i suprematisti perderanno perché Napoli è la città più giovane di Italia mentre i suprematisti settentrionali sono una minoranza in un nord con sempre più meridionali e immigrati FuckYou
Sella metti sul piano della riproduzione,i musulmani ci fregano entrambi
Se un uomo è uno stupido, non lo emancipi dalla sua stupidità col mandarlo all'università. Semplicemente lo trasformi in uno stupido addestrato, dieci volte più pericoloso
Desmond Bagley
Avatar utente
ereticamente
Connesso: No
Messaggi: 6013
Iscritto il: 20 ott 2021, 18:03
Ha Assegnato: 727 Mi Piace
Ha Ricevuto: 1596 Mi Piace
Contatta:

Re: Intervista sul Sud a Pino Aprile

Messaggio da leggere da ereticamente »

Gasiot ha scritto: 15 mag 2024, 7:12

Sella metti sul piano della riproduzione,i musulmani ci fregano entrambi
il problema rimane sempre dei suprematisti settentrionali.
per me musulmano o meridionale o settentrionale non c'è differenza.
Da ragazzo ero anarchico, adesso mi accorgo che si può essere sovversivi soltanto chiedendo che le leggi dello Stato vengano rispettate da chi ci governa. (Ennio Flaiano)
Connesso
Avatar utente
heyoka
Connesso: Sì
Messaggi: 8311
Iscritto il: 10 giu 2019, 11:41
Ha Assegnato: 4350 Mi Piace
Ha Ricevuto: 2694 Mi Piace

Re: Intervista sul Sud a Pino Aprile

Messaggio da leggere da heyoka »

Se il problema sono i settentrionali, perché siete contrari al che la PADANIA si stacchi dall' Italia?
Voi meridionali diventereste SOVRANI dei territori in cui abitate e vi amministrate come meglio credete.
Da dire che il TRIVENETO non era parte del Regno di Italia, quando è stato costituito.
È stato conquistato con DUE guerre di occupazione.
La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
(Proverbio dei Sioux)
Avatar utente
ereticamente
Connesso: No
Messaggi: 6013
Iscritto il: 20 ott 2021, 18:03
Ha Assegnato: 727 Mi Piace
Ha Ricevuto: 1596 Mi Piace
Contatta:

Re: Intervista sul Sud a Pino Aprile

Messaggio da leggere da ereticamente »

heyoka ha scritto: 15 mag 2024, 12:01 Se il problema sono i settentrionali, perché siete contrari al che la PADANIA si stacchi dall' Italia?
Voi meridionali diventereste SOVRANI dei territori in cui abitate e vi amministrate come meglio credete.
Da dire che il TRIVENETO non era parte del Regno di Italia, quando è stato costituito.
È stato conquistato con DUE guerre di occupazione.

dove hai letto che il problema sono i settentrionali ? questo è quello che mette in bocca la lega a chi la contrasta.
il problema sono i suprematisti (settentrionali o meridionali che siano, in italia I suprematisti soprattutto settentrionali) e quelli se ne possono andare dall'italia anche domani visto che di apportano allo Stato meno della media generale e creano solo problemi.
non vi sentite italiani: ANDATE VIA DALL'ITALIA !!

ti faccio presente inoltre che la maggior parte della popolazioen vive nel centro-nord: se il centro-nord avesse voluto davvero l'indipendenza l'avrebbe ottenuta ma poi non avrebbe avuto la colonia interna che probabilmente sarebbe finita in mano ai francesi. non conveniva a nessuna, nè al nord né al sud.
così come al di là del folklore alle aziende venete non conviene uscire dalla UE e silurerebbero tutti i politici che proporrebbero una tale scelta.

zitara, citato da aprile, analizza le ragioni dello sviluppo del veneto nell'italia unitaria (studiare ogni tanto, anche se si è nella lega, non farebbe male )
perchè un territorio di emigranti è diventato ricco?
zitara individua la ragione nell'esser diventato terzista della vicina e ricca milano.
Da ragazzo ero anarchico, adesso mi accorgo che si può essere sovversivi soltanto chiedendo che le leggi dello Stato vengano rispettate da chi ci governa. (Ennio Flaiano)
Avatar utente
Fosforo31
Connesso: No
Messaggi: 157
Iscritto il: 22 mar 2024, 8:26
Ha Assegnato: 45 Mi Piace
Ha Ricevuto: 75 Mi Piace

Re: Intervista sul Sud a Pino Aprile

Messaggio da leggere da Fosforo31 »

ereticamente ha scritto: 15 mag 2024, 12:12
heyoka ha scritto: 15 mag 2024, 12:01 Se il problema sono i settentrionali, perché siete contrari al che la PADANIA si stacchi dall' Italia?
Voi meridionali diventereste SOVRANI dei territori in cui abitate e vi amministrate come meglio credete.
Da dire che il TRIVENETO non era parte del Regno di Italia, quando è stato costituito.
È stato conquistato con DUE guerre di occupazione.

dove hai letto che il problema sono i settentrionali ? questo è quello che mette in bocca la lega a chi la contrasta.
il problema sono i suprematisti (settentrionali o meridionali che siano, in italia I suprematisti soprattutto settentrionali) e quelli se ne possono andare dall'italia anche domani visto che di apportano allo Stato meno della media generale e creano solo problemi.
non vi sentite italiani: ANDATE VIA DALL'ITALIA !!

ti faccio presente inoltre che la maggior parte della popolazioen vive nel centro-nord: se il centro-nord avesse voluto davvero l'indipendenza l'avrebbe ottenuta ma poi non avrebbe avuto la colonia interna che probabilmente sarebbe finita in mano ai francesi. non conveniva a nessuna, nè al nord né al sud.
così come al di là del folklore alle aziende venete non conviene uscire dalla UE e silurerebbero tutti i politici che proporrebbero una tale scelta.

zitara, citato da aprile, analizza le ragioni dello sviluppo del veneto nell'italia unitaria (studiare ogni tanto, anche se si è nella lega, non farebbe male )
perchè un territorio di emigranti è diventato ricco?
zitara individua la ragione nell'esser diventato terzista della vicina e ricca milano.
Molti dei problemi attuali, in primis le disugaglianze Nord-Sud e l'irrisolta e perenne "questione meridionale", discendono probabilmente e in ultima analisi dal banale fatto che il buon Garibaldi, sponsorizzato e aiutato dagli inglesi (molto interessati alle ricche miniere di zolfo di Sicilia, all'epoca minerale strategico necessario per tutte le armi da fuoco), con i suoi mille prodi (c'era pure qualche avanzo di galera, ma non sottilizziamo) partì da Quarto e sbarcò a Marsala. Se avesse fatto il percorso inverso, forse la storia di questo paese sarebbe radicalmente cambiata. Inclusa la storia economica. Molti negano che prima dell'Unificazione non ci fosse divario economico tra Nord e Sud o che addirittura questo divario fosse a favore del Sud. Ci sono tuttora libri di testo scolastici che dipingono i meridionali sotto i Borbone come un popolo di straccioni affamati. In parte, solo in parte lo erano, ma bisognerebbe considerare anche il tenore di vita nonché il livello di Stato sociale nel Regno di Sardegna dei Savoia. Un dato oggettivo e incontrovertibile è che le migrazioni di massa degli italiani verso le Americhe iniziarono molto prima dal Nord che dal Sud. Ancora nei primi decenni dopo l'Unificazione i meridionali non avevano bisogno di emigrare, nonostante la maggiore densità di popolazione e nonostante i saccheggi, le stragi e la spoliazione sistematica dei beni del Sud (in primis l'oro del ricchissimo Banco di Napoli) da parte di quei piemontesi che, come scrive Denis Mack Smith, il più grande storico straniero (e dunque neutrale) del nostro Risorgimento,
"calarono al Sud come un'orda barbarica".
Solo sul finire dell'800 i meridionali cominciarono a emigrare in massa. Forse ad affamarli era stato qualcun altro, dopo i Borbone. Suggerirei a tutti di leggere il bellissimo e illuminante libro di Pino Aprile Terroni. Ma, se fosse reperibile, suggerirei anche di leggere un saggio storico di un grande ma troppo scomodo meridionalista, Angelo Manna, ormai dimenticato fuori dalla Campania, dal titolo
Briganti furono loro: quegli assassini dei fratelli d'Italia
Connesso
Avatar utente
RedWine
Connesso: Sì
Messaggi: 5250
Iscritto il: 9 giu 2019, 14:54
Ha Assegnato: 1188 Mi Piace
Ha Ricevuto: 2863 Mi Piace

Re: Intervista sul Sud a Pino Aprile

Messaggio da leggere da RedWine »

Fosforo31 ha scritto: 15 mag 2024, 13:01
ereticamente ha scritto: 15 mag 2024, 12:12


dove hai letto che il problema sono i settentrionali ? questo è quello che mette in bocca la lega a chi la contrasta.
il problema sono i suprematisti (settentrionali o meridionali che siano, in italia I suprematisti soprattutto settentrionali) e quelli se ne possono andare dall'italia anche domani visto che di apportano allo Stato meno della media generale e creano solo problemi.
non vi sentite italiani: ANDATE VIA DALL'ITALIA !!

ti faccio presente inoltre che la maggior parte della popolazioen vive nel centro-nord: se il centro-nord avesse voluto davvero l'indipendenza l'avrebbe ottenuta ma poi non avrebbe avuto la colonia interna che probabilmente sarebbe finita in mano ai francesi. non conveniva a nessuna, nè al nord né al sud.
così come al di là del folklore alle aziende venete non conviene uscire dalla UE e silurerebbero tutti i politici che proporrebbero una tale scelta.

zitara, citato da aprile, analizza le ragioni dello sviluppo del veneto nell'italia unitaria (studiare ogni tanto, anche se si è nella lega, non farebbe male )
perchè un territorio di emigranti è diventato ricco?
zitara individua la ragione nell'esser diventato terzista della vicina e ricca milano.
Molti dei problemi attuali, in primis le disugaglianze Nord-Sud e l'irrisolta e perenne "questione meridionale", discendono probabilmente e in ultima analisi dal banale fatto che il buon Garibaldi, sponsorizzato e aiutato dagli inglesi (molto interessati alle ricche miniere di zolfo di Sicilia, all'epoca minerale strategico necessario per tutte le armi da fuoco), con i suoi mille prodi (c'era pure qualche avanzo di galera, ma non sottilizziamo) partì da Quarto e sbarcò a Marsala. Se avesse fatto il percorso inverso, forse la storia di questo paese sarebbe radicalmente cambiata. Inclusa la storia economica. Molti negano che prima dell'Unificazione non ci fosse divario economico tra Nord e Sud o che addirittura questo divario fosse a favore del Sud. Ci sono tuttora libri di testo scolastici che dipingono i meridionali sotto i Borbone come un popolo di straccioni affamati. In parte, solo in parte lo erano, ma bisognerebbe considerare anche il tenore di vita nonché il livello di Stato sociale nel Regno di Sardegna dei Savoia. Un dato oggettivo e incontrovertibile è che le migrazioni di massa degli italiani verso le Americhe iniziarono molto prima dal Nord che dal Sud. Ancora nei primi decenni dopo l'Unificazione i meridionali non avevano bisogno di emigrare, nonostante la maggiore densità di popolazione e nonostante i saccheggi, le stragi e la spoliazione sistematica dei beni del Sud (in primis l'oro del ricchissimo Banco di Napoli) da parte di quei piemontesi che, come scrive Denis Mack Smith, il più grande storico straniero (e dunque neutrale) del nostro Risorgimento,
"calarono al Sud come un'orda barbarica".
Solo sul finire dell'800 i meridionali cominciarono a emigrare in massa. Forse ad affamarli era stato qualcun altro, dopo i Borbone. Suggerirei a tutti di leggere il bellissimo e illuminante libro di Pino Aprile Terroni. Ma, se fosse reperibile, suggerirei anche di leggere un saggio storico di un grande ma troppo scomodo meridionalista, Angelo Manna, ormai dimenticato fuori dalla Campania, dal titolo
Briganti furono loro: quegli assassini dei fratelli d'Italia
Pino Ippolito Armino https://it.wikipedia.org/wiki/Pino_Ippolito_Armino
Il fantastico regno delle Due Sicilie
https://www.ibs.it/fantastico-regno-del ... 8858144374
Breve catalogo delle imposture neoborboniche

Premessa
Fino al 1860, il Regno delle Due Sicilie, ricco di pace,
di memorie, di costumi, di commercio, di prosperità, di arti, di industrie, di pesca, di agricoltura, di artigianato,
era l’invidia delle genti: dappertutto scuole gratis, teatri, opere di ingegneria, meravigliosi musei, strade ferrate, gas, opifici, opere di carità, bacini, cantieri navali, arsenali davano
lavoro a tutto il popolo. Non c’era disoccupazione.
Era nato il primo stato interclassista, il primo stato socialista,
il primo stato illuminato del mondo1.

Una notizia è falsa anche se lo è solo in parte, è falsa se aggiunge oppure omette qualcosa di utile alla comprensione dei fatti. È falsa, cioè, tutte le volte che, più o meno artatamente, è tale da deformare la realtà, non importa quali siano le finalità del suo autore. Dal latino fabula è nata la parola fola e con il neologismo fake news, più semplicemente fake, abbiamo accolto nel linguaggio comune un’intera categoria di notizie, da quelle infondate per imperizia a quelle appositamente costruite a sostegno di una tesi.

Non è agevole riconoscere la buona fede di chi scrive, ancor meno svelarne le intenzioni. Quel che è certo, tuttavia, è che alcune fake hanno una eccezionale capacità di presa perché soddisfano un bisogno reale, quello di una spiegazione semplice a problemi complessi. Nel Mezzogiorno d’Italia ogni cittadino sperimenta da anni la distanza crescente fra la ricchezza, le opportunità di lavoro, l’efficienza dei servizi offerti nella sua regione e ciò di cui dispongono i suoi connazionali del Centro-Nord, e vuole farsene una ragione. La spiegazione più semplice e più comoda è da sempre quella che attribuisce ogni nostra insufficienza alla responsabilità di un nemico esterno, cattivo quanto basta per addebitargli tutto ciò che siamo e non vorremmo essere. Le fole neoborboniche, lamentando la scomparsa di un regno mai esistito, il fantastico regno delle Due Sicilie, assolvono magnificamente a questo compito. Il racconto che del Risorgimento fanno i sedicenti “neo-meridionalisti” è una straordinaria collezione di fake che, pure, trova sempre maggiore penetrazione soprattutto nell’opinione pubblica meridionale.

Questo libro è stato scritto per chi ha voglia di guardare in faccia la realtà e non intende rifugiarsi nel mito o farsi strumento di progetti tanto anacronistci quanto insensati.

commento di un lettore
E' un piacere trovare un serio studioso del Sud - ce ne sono tanti! - che applica un rigoroso metodo storiografico per demolire le panzane neoborboniche a cui si abbandonano certi suoi compaesani, la cui sicumera è inversamente proporzionale alla credibilità. Senza nascondere aspetti problematici e negativi del Risorgimento peraltro noti da tempo e tutt'altro che censurati, come vorrebbe far credere qualcuno, ma riportandoli nelle loro giuste proporzioni. Mi permetto un suggerimento a IBS: certi libri alla Pino Aprile - o simili riguardanti il Risorgimento o la Resistenza, altro piatto forte dei nullologi alla moda - evitate di inserirli tra i libri di Storia, create una apposita rubrica "pseudostorie" o "storiografia da caffè".

e infine il mio commento dopo aver letto sia pino aprile che Ippolito Armino

Pino Aprile sta alla storia come Vanna Marchi sta al commercio di prodotti per la salute e il benessere.
"Non avrete nulla e sarete felici". e se non fossi felice? "non ti preoccupare, ti cureremo"
Davos agenda 2030.
Avatar utente
ereticamente
Connesso: No
Messaggi: 6013
Iscritto il: 20 ott 2021, 18:03
Ha Assegnato: 727 Mi Piace
Ha Ricevuto: 1596 Mi Piace
Contatta:

Re: Intervista sul Sud a Pino Aprile

Messaggio da leggere da ereticamente »

RedWine ha scritto:
il nostro povero red pensa di aver trovato il crocifisso da usare contro presunti vampireschi neoborbonici e si affanna ad agitarlo convinto che sia la salvezza.
Studia red, studia. Leggi Salvemini, leggi Gramsci. E lascia stare Aprile che non hai neanche capito che Terroni non è un libro storico ma un libro politico.

Caro red, lascia la bottoglia e rifletti: la storia non è fatta di tifoserie calcistiche ma dall'amore della verità. Da lì poi proviene la posizione politica.
Chi fa l'operazione inversa e parte dalla politica per trovare la pezza storica con il dovuto colore, la troverà sempre ma non fa un favore a se stesso né gli servirà molto.
Da ragazzo ero anarchico, adesso mi accorgo che si può essere sovversivi soltanto chiedendo che le leggi dello Stato vengano rispettate da chi ci governa. (Ennio Flaiano)
Connesso
Avatar utente
heyoka
Connesso: Sì
Messaggi: 8311
Iscritto il: 10 giu 2019, 11:41
Ha Assegnato: 4350 Mi Piace
Ha Ricevuto: 2694 Mi Piace

Re: Intervista sul Sud a Pino Aprile

Messaggio da leggere da heyoka »

ereticamente ha scritto: 15 mag 2024, 15:12
RedWine ha scritto:
il nostro povero red pensa di aver trovato il crocifisso da usare contro presunti vampireschi neoborbonici e si affanna ad agitarlo convinto che sia la salvezza.
Studia red, studia. Leggi Salvemini, leggi Gramsci. E lascia stare Aprile che non hai neanche capito che Terroni non è un libro storico ma un libro politico.

Caro red, lascia la bottoglia e rifletti: la storia non è fatta di tifoserie calcistiche ma dall'amore della verità. Da lì poi proviene la posizione politica.
Chi fa l'operazione inversa e parte dalla politica per trovare la pezza storica con il dovuto colore, la troverà sempre ma non fa un favore a se stesso né gli servirà molto.
Per quanto mi riguarda, vorrei ricordare che l' impresa dei mille di Garibaldi/SaBoia/INGLESI è avvenuta nel 1860, quando il Triveneto non faceva parte del Regno Nazista dei Savoia.
Per quella occupazione ed invasione di uno stato sovrano, il SUD ha ragioni da vendere.
Non è comprensibile come un Repubblicano come Garibaldi di sia prestato ad invadere uno stato monarchico x poi regalarlo ad una monarchia che di certo non amava Garibaldi.
Ed è quasi certo, che alla triplice alleanza che ha invaso il Regno delle due Sicilie abbia fatto parte anche la Mafia.
Molte ragioni su questa vicenda il meridione le ha certamente. Basta pensare alla famosa legge Pica.
Di certo il Triveneto non c' entra nulla.
Semmai il Veneto e successivamente Trento e Trieste possono rivendicare di essere stati trattati in egual modo, dai SaBoia.
Da dire, inoltre che i Veneti hanno combattuto valorosamente e VITTORIOSAMENTE a fianco dell' Austria, scegliendo certamente il Male Minore.
Ma pur avendo vinto la guerra sia di terra che si mare, l' imbroglio dei poteri forti di allora, lo hanno costretto ad essere SOTTOMESSO all' invasore.
Fu da allora che nacque il motto:
DIME CAN, MA NO TALIAN.
La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
(Proverbio dei Sioux)
Connesso
Avatar utente
RedWine
Connesso: Sì
Messaggi: 5250
Iscritto il: 9 giu 2019, 14:54
Ha Assegnato: 1188 Mi Piace
Ha Ricevuto: 2863 Mi Piace

Re: Intervista sul Sud a Pino Aprile

Messaggio da leggere da RedWine »

ereticamente ha scritto: 15 mag 2024, 15:12
RedWine ha scritto:
il nostro povero red pensa di aver trovato il crocifisso da usare contro presunti vampireschi neoborbonici e si affanna ad agitarlo convinto che sia la salvezza.
Studia red, studia. Leggi Salvemini, leggi Gramsci. E lascia stare Aprile che non hai neanche capito che Terroni non è un libro storico ma un libro politico.
Aprile lo presenta come un libro storico, e molti ci credono. credono che i fatti e i numeri di cui parla provengano da ricerche e fonti accertate.
ereticamente ha scritto: 15 mag 2024, 15:12 Caro red, lascia la bottoglia e rifletti: la storia non è fatta di tifoserie calcistiche ma dall'amore della verità. Da lì poi proviene la posizione politica.
sulla storia e di come venga raccontata e interpretata, molte volte per sostenere o contrastare una determinata tesi , ci si potrebbe fare un lungo discorso, ma non si deve partire da dati palesemente falsi o inventati.
ereticamente ha scritto: 15 mag 2024, 15:12 Chi fa l'operazione inversa e parte dalla politica per trovare la pezza storica con il dovuto colore, la troverà sempre ma non fa un favore a se stesso né gli servirà molto.
appunto. se si vuole parlare del perchè, e come, il mezzogiorno è stato penalizato, del perchè non si sia sviluppato, e di come per certi aspetti la classe borghese industriale del centro nord (con la complicità dei notabili meridionali) ne abbia tratto vantaggio, se ne puo discutere.
ben altra cosa è dar credito a personaggi come Aprile.
"Non avrete nulla e sarete felici". e se non fossi felice? "non ti preoccupare, ti cureremo"
Davos agenda 2030.
Avatar utente
Fosforo31
Connesso: No
Messaggi: 157
Iscritto il: 22 mar 2024, 8:26
Ha Assegnato: 45 Mi Piace
Ha Ricevuto: 75 Mi Piace

Re: Intervista sul Sud a Pino Aprile

Messaggio da leggere da Fosforo31 »

:idea:
RedWine ha scritto: 15 mag 2024, 13:42
Fosforo31 ha scritto: 15 mag 2024, 13:01
Molti dei problemi attuali, in primis le disugaglianze Nord-Sud e l'irrisolta e perenne "questione meridionale", discendono probabilmente e in ultima analisi dal banale fatto che il buon Garibaldi, sponsorizzato e aiutato dagli inglesi (molto interessati alle ricche miniere di zolfo di Sicilia, all'epoca minerale strategico necessario per tutte le armi da fuoco), con i suoi mille prodi (c'era pure qualche avanzo di galera, ma non sottilizziamo) partì da Quarto e sbarcò a Marsala. Se avesse fatto il percorso inverso, forse la storia di questo paese sarebbe radicalmente cambiata. Inclusa la storia economica. Molti negano che prima dell'Unificazione non ci fosse divario economico tra Nord e Sud o che addirittura questo divario fosse a favore del Sud. Ci sono tuttora libri di testo scolastici che dipingono i meridionali sotto i Borbone come un popolo di straccioni affamati. In parte, solo in parte lo erano, ma bisognerebbe considerare anche il tenore di vita nonché il livello di Stato sociale nel Regno di Sardegna dei Savoia. Un dato oggettivo e incontrovertibile è che le migrazioni di massa degli italiani verso le Americhe iniziarono molto prima dal Nord che dal Sud. Ancora nei primi decenni dopo l'Unificazione i meridionali non avevano bisogno di emigrare, nonostante la maggiore densità di popolazione e nonostante i saccheggi, le stragi e la spoliazione sistematica dei beni del Sud (in primis l'oro del ricchissimo Banco di Napoli) da parte di quei piemontesi che, come scrive Denis Mack Smith, il più grande storico straniero (e dunque neutrale) del nostro Risorgimento,
"calarono al Sud come un'orda barbarica".
Solo sul finire dell'800 i meridionali cominciarono a emigrare in massa. Forse ad affamarli era stato qualcun altro, dopo i Borbone. Suggerirei a tutti di leggere il bellissimo e illuminante libro di Pino Aprile Terroni. Ma, se fosse reperibile, suggerirei anche di leggere un saggio storico di un grande ma troppo scomodo meridionalista, Angelo Manna, ormai dimenticato fuori dalla Campania, dal titolo
Briganti furono loro: quegli assassini dei fratelli d'Italia
Pino Ippolito Armino https://it.wikipedia.org/wiki/Pino_Ippolito_Armino
Il fantastico regno delle Due Sicilie
https://www.ibs.it/fantastico-regno-del ... 8858144374
Breve catalogo delle imposture neoborboniche

Premessa
Fino al 1860, il Regno delle Due Sicilie, ricco di pace,
di memorie, di costumi, di commercio, di prosperità, di arti, di industrie, di pesca, di agricoltura, di artigianato,
era l’invidia delle genti: dappertutto scuole gratis, teatri, opere di ingegneria, meravigliosi musei, strade ferrate, gas, opifici, opere di carità, bacini, cantieri navali, arsenali davano
lavoro a tutto il popolo. Non c’era disoccupazione.
Era nato il primo stato interclassista, il primo stato socialista,
il primo stato illuminato del mondo1.

Una notizia è falsa anche se lo è solo in parte, è falsa se aggiunge oppure omette qualcosa di utile alla comprensione dei fatti. È falsa, cioè, tutte le volte che, più o meno artatamente, è tale da deformare la realtà, non importa quali siano le finalità del suo autore. Dal latino fabula è nata la parola fola e con il neologismo fake news, più semplicemente fake, abbiamo accolto nel linguaggio comune un’intera categoria di notizie, da quelle infondate per imperizia a quelle appositamente costruite a sostegno di una tesi.

Non è agevole riconoscere la buona fede di chi scrive, ancor meno svelarne le intenzioni. Quel che è certo, tuttavia, è che alcune fake hanno una eccezionale capacità di presa perché soddisfano un bisogno reale, quello di una spiegazione semplice a problemi complessi. Nel Mezzogiorno d’Italia ogni cittadino sperimenta da anni la distanza crescente fra la ricchezza, le opportunità di lavoro, l’efficienza dei servizi offerti nella sua regione e ciò di cui dispongono i suoi connazionali del Centro-Nord, e vuole farsene una ragione. La spiegazione più semplice e più comoda è da sempre quella che attribuisce ogni nostra insufficienza alla responsabilità di un nemico esterno, cattivo quanto basta per addebitargli tutto ciò che siamo e non vorremmo essere. Le fole neoborboniche, lamentando la scomparsa di un regno mai esistito, il fantastico regno delle Due Sicilie, assolvono magnificamente a questo compito. Il racconto che del Risorgimento fanno i sedicenti “neo-meridionalisti” è una straordinaria collezione di fake che, pure, trova sempre maggiore penetrazione soprattutto nell’opinione pubblica meridionale.

Questo libro è stato scritto per chi ha voglia di guardare in faccia la realtà e non intende rifugiarsi nel mito o farsi strumento di progetti tanto anacronistci quanto insensati.

commento di un lettore
E' un piacere trovare un serio studioso del Sud - ce ne sono tanti! - che applica un rigoroso metodo storiografico per demolire le panzane neoborboniche a cui si abbandonano certi suoi compaesani, la cui sicumera è inversamente proporzionale alla crepanza8Senza nascondere aspetti problematici e negativi del Risorgimento peraltro noti da tempo e tutt'altro che censurati, come vorrebbe far credere qualcuno, ma riportandoli nelle loro giuste proporzioni. Mi permetto un suggerimento a IBS: certi libri alla Pino Aprile - o simili riguardanti il Risorgimento o la Resistenza, altro piatto forte dei nullologi alla moda - evitate di inserirli tra i libri di Storia, create una apposita rubrica "pseudostorie" o "storiografia da caffè".

e infine il mio commento dopo aver letto sia pino aprile che Ippolito Armino

Pino Aprile sta alla storia come Vanna Marchi sta al commercio di prodotti per la salute e il benessere.
Sia detto senza offesa, i tuoi personali giudizi su Pino Aprile, su Pino Ippolito Armino e i loro libri non mi interessano, mi interessano i fatti. Ma i fatti purtroppo non sono facili da ricostruire fedelmente dopo 150, 200 o più anni. Dunque non di rado sono opinabili e controversi. Una prima considerazione generale e onesta da farsi ce la detta la Storia stessa oltre che l'esperienza: quando sono i vincitori a scrivere la storia si sa già come va a finire. Aggiungo un dettaglio troppo spesso trascurato. Quasi sempre sono ancora i vincitori a manipolare le fonti stesse della Storia, cioè gli archivi. Documenti scomodi possono essere secretati o nascosti o contraffatti o addirittura distrutti. Spero che, essendo un forumista intelligente, tu condivida quanto sopra. Altrimenti potrei portarti vari esempi, inclusi i testi scolastici cui accennavo. Premetto che sono orgogliosamente napoletano ma niente affatto neoborbonico e mi sento prima di tutto italiano. Ammiro il prof. Barbero, soprattutto per la sua capacità divulgativa, ma quando questo autorevole storico torinese mi descrive i risultati delle sue ricerche d'archivio su Fenestrelle, Casalduni e simili, io non so esprimere una preferenza rispetto alle ricerche, altrettanto o più meticolose, di noti storici meridionali. Lo stesso dicasi per l'assai meno autorevole Armino, ingegnere calabrese trapiantato a Torino. Cosicché ti allego questo elenco parziale di "primati" del Regno di Napoli e delle Due Sicilie redatto dai neoborbonici:
http://www.neoborbonici.it/portal/index ... Itemid=219
Ti sarò grato se cortesemente, quando avrai tempo, anche tra un mese o più, vorrai dettagliarmi quali vengono smentiti e quali no nel libro di Armino. Di sicuro alcuni sono bufale, molti probabilmente esagerazioni o imprecisioni, ma è altrettanto sicuro - sono pronto a scommettere - che non pochi sono assolutamente veri (e assolutamente significativi). Mi limito qui a qualche esempio nel settore tecnologico e scientifico: la prima ferrovia in Italia, la prima nave a vapore, il primo ponte sospeso in ferro, la scoperta del primo asteroide. Ti invito infine a riflettere su quanto ho scritto in merito all'emigrazione italiana nella seconda metà dell'800.
Saluti
Avatar utente
ereticamente
Connesso: No
Messaggi: 6013
Iscritto il: 20 ott 2021, 18:03
Ha Assegnato: 727 Mi Piace
Ha Ricevuto: 1596 Mi Piace
Contatta:

Re: Intervista sul Sud a Pino Aprile

Messaggio da leggere da ereticamente »

aprile è spesso impreciso.
ad esempio lo è anche quando parla di burlando nell'intervista.
ma le correzioni che si fanno a quello che dice non invalidano il senso del discorso, semmai lo precisano.

anche politicamente ci sarebbe da questionare su aprile, spesso lo fanno gli stessi meridionalisti e in particolare in merito agli eventi di oltre 10 anni fa che lui cita con orgoglio.

ma il concetto non è quello.
aprile è stato il primo a dare una reazione populistica al continuo insulto leghista di decenni.
(ripeto: c'erano già altri autori molto più quotati e raffinati, il suo merito è altro).

inoltre nel corso dell'intervista, parla della differenza tra il suo progetto di "equità territoriale" e del meridionalismo in generale e quello che è la lega.
sono concezioni antitetiche, che devono rimanere sempre presenti in ogni meridionalista.

il meridionalismo è una forma di anti-imperialismo, non di sopraffazione del diverso e neanche dell'abbandono del debole.
se il nord fosse in difficoltà, un meridionalista avrebbe il dovere di aiutare i fratelli settentrionali così come ha il compito di lottare contro il suprematismo meridionale (e non solo quelle settentrionale)
Da ragazzo ero anarchico, adesso mi accorgo che si può essere sovversivi soltanto chiedendo che le leggi dello Stato vengano rispettate da chi ci governa. (Ennio Flaiano)
Avatar utente
ereticamente
Connesso: No
Messaggi: 6013
Iscritto il: 20 ott 2021, 18:03
Ha Assegnato: 727 Mi Piace
Ha Ricevuto: 1596 Mi Piace
Contatta:

Re: Intervista sul Sud a Pino Aprile

Messaggio da leggere da ereticamente »

comunque ammettetelo: senza noi terroncelli e sinistrati, il forum sarebbe molto più noioso Beer4 Bye
Da ragazzo ero anarchico, adesso mi accorgo che si può essere sovversivi soltanto chiedendo che le leggi dello Stato vengano rispettate da chi ci governa. (Ennio Flaiano)
Rispondi