Propongo un brano di una intervista di Carlson al filosofo russo Alexander Dugin, sulla autolesionista cultura attuale dei paesi di lingua inglese, quindi dell'Occidente.
"Potrei suggerire, esprimere la mia lettura di tutto questo. Richiede un po’ di pazienza. Penso che tutto sia iniziato con l’individualismo. L’individualismo è una visione sbagliata della natura umana, della natura dell’uomo. Quando si identifica l’individualismo con l’uomo, con la natura umana, si recidono tutte le relazioni con tutto il resto. Quindi si ha un’idea molto particolare del soggetto, del soggetto filosofico come individuo; tutto è iniziato nel mondo anglosassone con la Riforma protestante e prima ancora con il nominalismo 2, l’atteggiamento secondo cui non ci sono idee, solo cose, solo cose individuali.
L’individualismo è la chiave e rimane il concetto chiave posto al centro dell’ ideologia liberale e del liberalismo in quanto, nella mia lettura, è una sorta di processo storico e culturale, politico e filosofico di liberazione dell’individuo da qualsiasi tipo di identificazione collettiva che trascenda l’individuo. Iniziò con il rifiuto della Chiesa cattolica come identificazione collettiva dell’impero 3, poi dell’impero occidentale come identificazione collettiva. Dopo quella guerra culturale, nel XX secolo ci fu una grande lotta tra il liberalismo, il comunismo e il fascismo, e il liberalismo ha vinto ancora una volta, e dopo la caduta dell’Unione Sovietica c’è stato solo il liberalismo. Francis Fukuyama 4 ha giustamente sottolineato che non esistono più ideologie eccetto il liberalismo, e il liberalismo è diventato liberazione degli individui da qualsiasi tipo di identità collettiva. Di conseguenza, tu non sei più protestante, sei un materialista laico ateo, non sei più in uno Stato nazionale – che servì ai liberali per liberarsi dall’Impero 5- e ora lo Stato nazionale diventa a sua volta un ostacolo per i loro obiettivi. Ti stai finalmente liberando dallo Stato nazionale, la famiglia è distrutta in favore di questo individualismo ; il sesso è quasi superato, il sesso è a scelta e nella politica di genere manca solo un passo per raggiungere gli estremi di questo processo di liberazione, di un liberalismo che è l’identità umana abbandonata come qualcosa di finito, prescritto.
Quindi essere liberi di essere umani, avere la possibilità di scegliere di essere o non essere più umani, è l’agenda politica ideologica di domani. Restavano ancora due sole identità collettive da cui liberarsi: l’ identità sessuale – di “genereâ€- perché è un’identificazione collettiva, sei uomo o donna dentro la società . Non potevi essere solo, quindi [è emersa] una liberazione del genere/sesso, che ha portato al transgender, alle teorie LGBT e a una nuova forma di soggettivismo sessuale, in modo che il sesso individuale diventi opzionale, a scelta. Tutto ciò non è solamente un allontanamento dal liberalismo, ma diventa l’ elemento necessario, il vettore per l’ implementazione e attuazione di questa ideologia liberal .
L’ ultimo passo- non ancora del tutto compiuto- è la liberazione dall’identità umana, l’umanità opzionale, a scelta; e ora voi in Occidente state scegliendo il sesso che volete, come volete; e l’ultimo passo in questo processo di liberalismo, di attuazione del liberalismo, significherà necessariamente l’umanità opzionale, che può scegliere la sua identità individuale, umana, o non umana. Questo ha un nome: transumanesimo, post-umanesimo, singolarità , Intelligenza Artificiale. Klaus Schwab, Kurzweil, Harari 6 dichiarano apertamente che è l’inevitabile futuro dell’umanità , così arriviamo finalmente alla storica stazione terminale di un processo di cinque secoli. 7 Siamo saliti su questo treno e ora stiamo raggiungendo l’ultima stazione. Questa è la mia lettura: con tutti questi elementi, tutte le fasi descritte, la tradizione è tagliata fuori nel passato. Quindi essere liberi per essere umani, avere la possibilità di scegliere di essere o non essere umani, questa è l’agenda politica ideologica di domani. Dunque, per come vedo il mondo anglosassone di cui mi ha chiesto, penso che sia proprio l’ avanguardia di un processo che iniziò con gli anglosassoni: empirismo, nominalismo, protestantesimo: e ora come anglosassoni siete avanti nel neo liberalismo rispetto a qualsiasi europeo."
Distingue poi il vecchio liberalismo classico, favorevole alla democrazia, alla libertà individuale e alla libertà degli altri, dal nuovo liberalismo, che non rispetta più la maggioranza, ma impone la sua visione, il
wokismo.
"Non è democrazia, è già totalitarismo. È tuo dovere essere progressista e seguire questo programma. Quindi sei libero di essere un liberale di sinistra. Non sei più libero di essere un liberale di destra. E’ una prescrizione. Il liberalismo ha lottato nel corso della sua storia contro ogni tipo di prescrizione. E ora, a sua volta, è diventato totalitario, prescrittivo, non più libero come in passato." dice Dugin.
" Quindi penso che il futurismo post-umanista non sia solo una descrizione realistica di un futuro molto possibile e probabile, ma anche una sorta di manifesto politico", prosegue.
L'agenda progressista globale mi pare si presenti come la continuazione e l'aggiornamento del delirio comunista. Il rifiuto della realtà , della storia, della tradizione, da conoscere, curare e continuare, a favore di un mondo immaginario irreale e insensato. Se così è, si spiega il transito, apparentemente enorme e inspiegabile, invece breve e in continuità , dei compagni dalla lotta di classe al
wokismo.
https://www.maurizioblondet.it/alexande ... ura-umana/