1 MAGGIO

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BARBABLU16
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Soprattutto a chi per il lavoro ha perso la vita o la possibilità di viverla pienamente ovvero gli infortunati resi inabili di cui nessuno ne parla...
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BARBABLU16
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Re: 1 MAGGIO

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https://www.lanotiziagiornale.it/editor ... terminato/?

Diceva Enrico Berlinguer che il Primo maggio fosse l’unica festa civile capace di spingere gli uomini “a uscire dai loro tenaci particolarismi” per “rinnovare l’impegno di fare del lavoro il fondamento della dignità umana, la pietra di paragone di una reale giustizia, la condizione per una libertà vera, che è liberazione dal bisogno, dallo sfruttamento, dall’oppressione”.

Qualche decennio dopo Berlinguer è stato usato come clava alla kermesse di Fratelli d’Italia. La seconda carica dello Stato, Ignazio Maria Benito La Russa, ha strumentalizzato un applauso dedicato all’ex segretario del Pci mentre poco prima la sua capa Giorgia Meloni sventolava ancora il fantasma del comunismo. Il lavoro come fondamento della dignità umana si è spento di fronte ai numeri impietosi dell’Italia come ultimo Paese in Europa, dove i salari negli anni sono scesi mentre tutto intorno aumentavano. Il lavoro come pietra di paragone di una reale giustizia invece sta sotto un lenzuolo bianco insieme ai morti di lavoro che rimangono impuniti.

Nel loro caso la giustizia si impiglia nella catena di appalti e subappalti che tesse un tela mortale. Il lavoro come condizione per una libertà vera che è liberazione del bisogno è stato tradito dalla precarizzazione. Una libertà precaria o a tempo determinato non è libertà. È un respiro per trovare appena le forze per trascinarsi fino al prossimo tonfo, la prossima crisi aziendale, la prossima cassa integrazione (vera o fittizia). La liberazione dello sfruttamento invece riposa in pace con la bocciatura del salario minimo che avrebbe segnato il limite dell’indecenza.

Con i primi soli cominceranno a seccarsi nei campi i lavoratori per qualche spicciolo all’ora, ricominceranno le lagne degli imprenditori che lamentano la mancata inclinazione allo schiavismo di questa o di quella generazione. Il senso del lavoro in questo primo maggio 2024 sta in quei sette bonus decisi dal governo e nella mancetta da 100 euro che arriverà l’anno prossimo ma è stata annunciata in tempo per la prossima corsa elettorale. Il lavoro come concessione, quel che basta, e se fai il bravo una carota come premio. Al massimo l’ottavo bonus sarà un bel funerale pagato dallo Stato.
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Alfa
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Re: 1 MAGGIO

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BARBABLU16 ha scritto: 1 mag 2024, 22:12 https://www.lanotiziagiornale.it/editor ... terminato/?

Diceva Enrico Berlinguer che il Primo maggio fosse l’unica festa civile capace di spingere gli uomini “a uscire dai loro tenaci particolarismi” per “rinnovare l’impegno di fare del lavoro il fondamento della dignità umana, la pietra di paragone di una reale giustizia, la condizione per una libertà vera, che è liberazione dal bisogno, dallo sfruttamento, dall’oppressione”.

Qualche decennio dopo Berlinguer è stato usato come clava alla kermesse di Fratelli d’Italia. La seconda carica dello Stato, Ignazio Maria Benito La Russa, ha strumentalizzato un applauso dedicato all’ex segretario del Pci mentre poco prima la sua capa Giorgia Meloni sventolava ancora il fantasma del comunismo. Il lavoro come fondamento della dignità umana si è spento di fronte ai numeri impietosi dell’Italia come ultimo Paese in Europa, dove i salari negli anni sono scesi mentre tutto intorno aumentavano. Il lavoro come pietra di paragone di una reale giustizia invece sta sotto un lenzuolo bianco insieme ai morti di lavoro che rimangono impuniti.

Nel loro caso la giustizia si impiglia nella catena di appalti e subappalti che tesse un tela mortale. Il lavoro come condizione per una libertà vera che è liberazione del bisogno è stato tradito dalla precarizzazione. Una libertà precaria o a tempo determinato non è libertà. È un respiro per trovare appena le forze per trascinarsi fino al prossimo tonfo, la prossima crisi aziendale, la prossima cassa integrazione (vera o fittizia). La liberazione dello sfruttamento invece riposa in pace con la bocciatura del salario minimo che avrebbe segnato il limite dell’indecenza.

Con i primi soli cominceranno a seccarsi nei campi i lavoratori per qualche spicciolo all’ora, ricominceranno le lagne degli imprenditori che lamentano la mancata inclinazione allo schiavismo di questa o di quella generazione. Il senso del lavoro in questo primo maggio 2024 sta in quei sette bonus decisi dal governo e nella mancetta da 100 euro che arriverà l’anno prossimo ma è stata annunciata in tempo per la prossima corsa elettorale. Il lavoro come concessione, quel che basta, e se fai il bravo una carota come premio. Al massimo l’ottavo bonus sarà un bel funerale pagato dallo Stato.
Fai proprio pena, rubi in qua e la e posti come se li scritti fossero tuoi.
Ma dal cervello PiDiota che hai non viene proprio fuori niente? Beer4
Te e Fassino fate scopa!
ecco qua l'ennesimo furto di post: https://infosannio.com/2024/05/01/la-di ... terminato/
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Alfa ha scritto: 1 mag 2024, 22:27
BARBABLU16 ha scritto: 1 mag 2024, 22:12 https://www.lanotiziagiornale.it/editor ... terminato/?

Diceva Enrico Berlinguer che il Primo maggio fosse l’unica festa civile capace di spingere gli uomini “a uscire dai loro tenaci particolarismi” per “rinnovare l’impegno di fare del lavoro il fondamento della dignità umana, la pietra di paragone di una reale giustizia, la condizione per una libertà vera, che è liberazione dal bisogno, dallo sfruttamento, dall’oppressione”.

Qualche decennio dopo Berlinguer è stato usato come clava alla kermesse di Fratelli d’Italia. La seconda carica dello Stato, Ignazio Maria Benito La Russa, ha strumentalizzato un applauso dedicato all’ex segretario del Pci mentre poco prima la sua capa Giorgia Meloni sventolava ancora il fantasma del comunismo. Il lavoro come fondamento della dignità umana si è spento di fronte ai numeri impietosi dell’Italia come ultimo Paese in Europa, dove i salari negli anni sono scesi mentre tutto intorno aumentavano. Il lavoro come pietra di paragone di una reale giustizia invece sta sotto un lenzuolo bianco insieme ai morti di lavoro che rimangono impuniti.

Nel loro caso la giustizia si impiglia nella catena di appalti e subappalti che tesse un tela mortale. Il lavoro come condizione per una libertà vera che è liberazione del bisogno è stato tradito dalla precarizzazione. Una libertà precaria o a tempo determinato non è libertà. È un respiro per trovare appena le forze per trascinarsi fino al prossimo tonfo, la prossima crisi aziendale, la prossima cassa integrazione (vera o fittizia). La liberazione dello sfruttamento invece riposa in pace con la bocciatura del salario minimo che avrebbe segnato il limite dell’indecenza.

Con i primi soli cominceranno a seccarsi nei campi i lavoratori per qualche spicciolo all’ora, ricominceranno le lagne degli imprenditori che lamentano la mancata inclinazione allo schiavismo di questa o di quella generazione. Il senso del lavoro in questo primo maggio 2024 sta in quei sette bonus decisi dal governo e nella mancetta da 100 euro che arriverà l’anno prossimo ma è stata annunciata in tempo per la prossima corsa elettorale. Il lavoro come concessione, quel che basta, e se fai il bravo una carota come premio. Al massimo l’ottavo bonus sarà un bel funerale pagato dallo Stato.
Fai proprio pena, rubi in qua e la e posti come se li scritti fossero tuoi.
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spiacente poco alfa e tanto analfa ma se non lo hai notato ho messo il link e visto che il tutto collima con quello che io penso meglio che sia uno che reputo migliore di me a dirlo. Certo ti da fastidio e a me poco importa affaracci tuoi. In quanto a Fassino beh voi a destra state molto meglio tra truffatori, evasori, sparatori a loro insaputa, bancarottieri fraudolenti, ladri di quadri concussi e concussori beh non avete certo da dare lezioni.
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BARBABLU16 ha scritto: 1 mag 2024, 23:35
Alfa ha scritto: 1 mag 2024, 22:27
Fai proprio pena, rubi in qua e la e posti come se li scritti fossero tuoi.
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spiacente poco alfa e tanto analfa ma se non lo hai notato ho messo il link e visto che il tutto collima con quello che io penso meglio che sia uno che reputo migliore di me a dirlo. Certo ti da fastidio e a me poco importa affaracci tuoi. In quanto a Fassino beh voi a destra state molto meglio tra truffatori, evasori, sparatori a loro insaputa, bancarottieri fraudolenti, ladri di quadri concussi e concussori beh non avete certo da dare lezioni.
Dimenticavo anche qualche mafioso
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Fosforo31
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Alfa ha scritto: 1 mag 2024, 22:27
BARBABLU16 ha scritto: 1 mag 2024, 22:12 https://www.lanotiziagiornale.it/editor ... terminato/?

Diceva Enrico Berlinguer che il Primo maggio fosse l’unica festa civile capace di spingere gli uomini “a uscire dai loro tenaci particolarismi” per “rinnovare l’impegno di fare del lavoro il fondamento della dignità umana, la pietra di paragone di una reale giustizia, la condizione per una libertà vera, che è liberazione dal bisogno, dallo sfruttamento, dall’oppressione”.

Qualche decennio dopo Berlinguer è stato usato come clava alla kermesse di Fratelli d’Italia. La seconda carica dello Stato, Ignazio Maria Benito La Russa, ha strumentalizzato un applauso dedicato all’ex segretario del Pci mentre poco prima la sua capa Giorgia Meloni sventolava ancora il fantasma del comunismo. Il lavoro come fondamento della dignità umana si è spento di fronte ai numeri impietosi dell’Italia come ultimo Paese in Europa, dove i salari negli anni sono scesi mentre tutto intorno aumentavano. Il lavoro come pietra di paragone di una reale giustizia invece sta sotto un lenzuolo bianco insieme ai morti di lavoro che rimangono impuniti.

Nel loro caso la giustizia si impiglia nella catena di appalti e subappalti che tesse un tela mortale. Il lavoro come condizione per una libertà vera che è liberazione del bisogno è stato tradito dalla precarizzazione. Una libertà precaria o a tempo determinato non è libertà. È un respiro per trovare appena le forze per trascinarsi fino al prossimo tonfo, la prossima crisi aziendale, la prossima cassa integrazione (vera o fittizia). La liberazione dello sfruttamento invece riposa in pace con la bocciatura del salario minimo che avrebbe segnato il limite dell’indecenza.

Con i primi soli cominceranno a seccarsi nei campi i lavoratori per qualche spicciolo all’ora, ricominceranno le lagne degli imprenditori che lamentano la mancata inclinazione allo schiavismo di questa o di quella generazione. Il senso del lavoro in questo primo maggio 2024 sta in quei sette bonus decisi dal governo e nella mancetta da 100 euro che arriverà l’anno prossimo ma è stata annunciata in tempo per la prossima corsa elettorale. Il lavoro come concessione, quel che basta, e se fai il bravo una carota come premio. Al massimo l’ottavo bonus sarà un bel funerale pagato dallo Stato.
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Barbablù non ha rubato nulla ma ha correttamente allegato il link alla fonte originale che metteva a disposizione, in chiaro, il breve ma denso e incisivo articolo riportato. E secondo me ha fatto bene a riportarlo integralmente, perché esso ci offre molteplici spunti di riflessione e discussione. Per es. l'applauso posticcio e strumentale della platea di FdI a Enrico Berlinguer. Un applauso diventato addirittura standing ovation, a mio avviso secondo un copione preparato ad hoc per sfruttare la presenza di Bianca. Il tutto guarda caso in prossimità del Primo Maggio e della campagna elettorale per le europee. Mi tornano in mente quei pacchiani manifesti giganti di 30 anni fa del "presidente operaio". È anche probabile che molti di questi fratellini d'Italia si sentano tuttora "fascisti nell'anima", come direbbe il prof. Canfora, e che non si sentano del tutto "sdoganati". E li posso capire visto che 30 anni fa a sdoganarli non fu uno statista illuminato ma un impunito a caccia di voti, seggi e poltrone. Un altro tema è la catena di appalti e subappalti che in Italia abbassa il costo e la sicurezza del lavoro. Un altro ancora la mancia elettorale da 100 euro. Che arriveranno in busta paga a gennaio 2025 ma bisognava varare il decreto giusto in tempo per la campagna elettorale. L'ideona fu di Renzi, per le europee di 10 anni fa: furono 80 euro e gli resero bene, oltre il 40% dei voti. Meloni & C. vogliono prenderne di più, oppure hanno solo tenuto conto dell'inflazione. Se un galoppino è beccato a elargire banconote nei pressi di un seggio elettorale, c'è l'arresto in flagranza. Se si elargiscono miliardi pubblici con decreto a orologeria, è "politica sociale".
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smens
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sentire uno di dx che parla di chi ruba nelle file degli altri e una cosa che fà proprio pena...ridicola....... :lol:
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Re: 1 MAGGIO

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Fosforo31 ha scritto: 2 mag 2024, 0:14
Alfa ha scritto: 1 mag 2024, 22:27
Fai proprio pena, rubi in qua e la e posti come se li scritti fossero tuoi.
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Barbablù non ha rubato nulla ma ha correttamente allegato il link alla fonte originale che metteva a disposizione, in chiaro, il breve ma denso e incisivo articolo riportato. E secondo me ha fatto bene a riportarlo integralmente, perché esso ci offre molteplici spunti di riflessione e discussione. Per es. l'applauso posticcio e strumentale della platea di FdI a Enrico Berlinguer. Un applauso diventato addirittura standing ovation, a mio avviso secondo un copione preparato ad hoc per sfruttare la presenza di Bianca. Il tutto guarda caso in prossimità del Primo Maggio e della campagna elettorale per le europee. Mi tornano in mente quei pacchiani manifesti giganti di 30 anni fa del "presidente operaio". È anche probabile che molti di questi fratellini d'Italia si sentano tuttora "fascisti nell'anima", come direbbe il prof. Canfora, e che non si sentano del tutto "sdoganati". E li posso capire visto che 30 anni fa a sdoganarli non fu uno statista illuminato ma un impunito a caccia di voti, seggi e poltrone. Un altro tema è la catena di appalti e subappalti che in Italia abbassa il costo e la sicurezza del lavoro. Un altro ancora la mancia elettorale da 100 euro. Che arriveranno in busta paga a gennaio 2025 ma bisognava varare il decreto giusto in tempo per la campagna elettorale. L'ideona fu di Renzi, per le europee di 10 anni fa: furono 80 euro e gli resero bene, oltre il 40% dei voti. Meloni & C. vogliono prenderne di più, oppure hanno solo tenuto conto dell'inflazione. Se un galoppino è beccato a elargire banconote nei pressi di un seggio elettorale, c'è l'arresto in flagranza. Se si elargiscono miliardi pubblici con decreto a orologeria, è "politica sociale".
Devo far presente che a differenza di oggi renzi li diede la melons li ha solo promessi come ha promesso tante cose che poi ha disatteso
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