COME BIBBIANO ? I GARANTISTI A SENSO UNICO

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BARBABLU16
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COME BIBBIANO ? I GARANTISTI A SENSO UNICO

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SI È SGONFIATO IL PALLONE SU BIBBIANO
MA MELONI E SALVINI TACCIONO, SERVILMENTE ASSECONDATI DAI LORO QUOTIDIANI DI REGIME
Ricordate il 'caso Bibbiano'?
L'inchiesta 'Angeli e demoni', che scateno le invettive di Meloni, Salvini, Di Maio e seguaci?
Era il 2019: il PD fu messo sul banco degli imputati, accusato di silenzio pubblico acquiescente dei delitti più atroci, quelli perpetrati sui bambini.
L'inchiesta della Procura di Reggio Emilia fu avviata l'anno precedente, poiché era stato rilevato un aumento sospetto delle denunce di abusi sessuali su minori nei comuni della Val d'Enza, particolarmente a Bibbiano.
I servizi sociali - era l'accusa - avevano falsificato molte relazioni psicologiche per sottrarre dolosamente dei bambini alle loro famiglie, al fine di darli in affido ad amici e conoscenti.
Una prima smentita giudiziaria era giunta con la sentenza d'appello.
Ma l'incontestabile conferma è del 10 aprile scorso: lo psicoterapeuta Claudio Foti, che aveva scelto il rito abbreviato, è stato assolto in Cassazione, in via definitiva, dunque.
"Fine di una mostruosa macchina del fango", il suo legittimo sfogo.
Gli altri 17 imputati attendono di essere scagionati, per i tempi più lunghi del rito ordinario.
Lo psicoterapeuta, nella comunità 'La cura' - data in gestione alla sua Onlus 'Hansel & Gretel' di Moncalieri nel Torinese, specializzata nella cura dei minori abusati - era accusato di aver segregato i bambini, dove avrebbe favorito abusi sessuali e maltrattamenti.
Così, contro lo specialista venne emessa l'infamante misura dell'interdizione dell'attività professionale.
Condannato a 4 anni in primo grado, venne poi assolto in appello “per non aver commesso il fatto” e “perché il fatto non sussiste”.
L’ipotesi di reato si fondava su una sorta di teorema: oltre che attraverso la falsificazione dei documenti, i servizi sociali convincevano i bambini con pressioni psicologiche a denunciare abusi - di fatto mai subiti - da parte dei genitori. Ccosì, venivano giustificate le richieste d'affido.
La Procura era certa che la Onlus 'Hansel&Gretel' avesse un ruolo fondamentale in quell'immondo traffico, che comportava, peraltro, l'impiego improprio dei fondi pubblici.
Da qui il processo anche a Claudio Foti.
Indagati furono, così, amministratori, assistenti sociali e psicoterapeuti.
Gli investigatori si incentrarono sulle confessioni dei presunti abusi, persino su disegni innocenti falsificati attraverso l'artata aggiunta di dettagli a carattere sessuale, sulle intercettazioni di telefonate considerate rivelatrici di "significative induzioni, suggestioni, contaminazioni e, in alcuni casi, una vera e propria attività preparatoria in vista di ‘ascolti' in sede giudiziaria", come recitava il rinvio a giudizio.
Anche il sindaco di Bibbiano, il piddino Andrea Carletti, fu iscritto nel registro degli indagati: le accuse erano di abuso d’ufficio e falso in atto pubblico, per le quali fu posto prima ai domiciliari, poi all'obbligo di dimora, infine in libertá.
Il sindaco avrebbe affidato irregolarmente alcuni spazi comunali all’associazione 'La cura' , non essendo tuttavia coinvolto nella pratica degli abusi.
L'inchiesta diventò fin da subito un caso mediatico e politico, su cui si avventarono, con il loro affamato populistico moralismo, FdI, Lega e M5S.
Meloniani e leghisti, in particolare, garantisti con i loro tanti sospettati e inquisiti e forcaioli con gli avversari anche appena chiacchierati.
Già, per loro gli avversari sono nemici, contro cui ogni arma è lecita, come in guerra, la loro passione, peraltro.
Così, alcune testimonianze vennero scientemente interpretate quali ineccepibili capi d'accusa.
L'occasione era troppo ghiotta per non suscitare l'appetito diffamatorio di quei politicanti irtispettosi della nostra Costituzione, che in molti non avranno certo mai letto: la presunzione d'innocenza è per loro sicurezza di colpa.
E allora, il PD venne definito "il partito di Bibbiano" e le destre sbraitavano indossando persino
magliette esibite in Parlamento con su scritto "Parlateci di Bibbiano".
Giusto a confermare il loro rispetto per le sedi istituzionali, templi della democazia.
La statista (!) Meloni si beò di lasciarsi fotografare davanti al cartello che indica l’ingresso a Bibbiano, mentre reggeva un foglio su cui era scritto: "Siamo stati primi ad arrivare. Saremo gli ultimi ad andarcene!".
Il 'Churchill' mostrano, Luigi Di Maio, assicurò tronfio che non si sarebbe mai alleato "con il partito di Bibbiano"!
E...ehm...il fine costituzionalista Salvini, certo di ottenere "i pieni poteri", a pontificare su un palco di Bibbiano al grido “Giù le mani dai bambini", spersndo di portar voti alla sua Borgonzoni candidata presidente della Regione: una sonora bastonata!
Una brevissima ricognizione di quelle scomposte sceneggiate, tratte da 'Otto e mezzo':
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