Giusto il carcere per diffamazione a mezzo stampa ?

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BARBABLU16
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Re: Giusto il carcere per diffamazione a mezzo stampa ?

Messaggio da leggere da BARBABLU16 »

Leno Lazzari ha scritto: 15 apr 2024, 6:18
BARBABLU16 ha scritto: 15 apr 2024, 0:33
Berlusconi scese in campo, lo disse il suo socio, per salvarsi dalla bancarotta e comunque processi e condanne, seppur con amnistia, ne aveva ben prima della sua cosiddetta discesa questa è la realtà che voi non raccontate e poi si salvò facendosi confezionare ben 38 leggi ad personam o ad azienda...mentre corrotti, comprati, correi, giudici e avvocati erano condannati al posto suo...
Come poco fa, dati, atti ?

Se no rimani nel novero delle chiacchiere da sezione del PD .
Mentre le sue di chiacchiere dove le annoveriamo ?
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BARBABLU16
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Re: Giusto il carcere per diffamazione a mezzo stampa ?

Messaggio da leggere da BARBABLU16 »

I DESTRI SONO COSI' FORTI NELLE LORO CONVINZIONI CHE POI RITIRANO LE LORO MOZIONI.

Gianni Berrino (Fratelli d’Italia), ha una idea luminosa: mettere in galera i giornalisti.
Questa proposta di legge punisce con pene detentive e multe chi “diffama” ripetutamente e coordinatamente attraverso i media, con sanzioni che vanno dal carcere da 1 a 3 anni e multe fino a 120.000 euro.
E se il diffamato risultasse legalmente “innocente” la pena può addirittura raddoppiare, portando il periodo di detenzione fino a 4 anni e mezzo.
Dopo abolizione alla Rai della par condicio, ecco un altro passo.
L'adozione di sanzioni così severe per la diffamazione, un reato dai confini labili, in cui spesso rischiano di incorrere giornalisti di inchiesta, non solo minaccia la libertà di espressione, ma mette anche a repentaglio il pluralismo informativo e la trasparenza dell’informazione.
Organizzazioni internazionali come Reporter Senza Frontiere e la Federazione Europea dei giornalisti hanno sollevato un allarme riguardo a questa deriva autoritaria. Non contenti di controllare quasi tutti i canali tv pubblici e privati, di dominare con tecniche spregiudicate i social media, ecco come chiudere il cerchio.
Inoltre, Fratelli d’Italia ignora il passato: la Corte costituzionale aveva già bocciato normative simili nel 2021, mentre la Corte europea dei diritti dell'uomo ha già condannato l'Italia per questa pratica nel 2012, nel caso del giornalista Alessandro Sallusti.
Il nuovo regime della comunicazione politica minaccia tutti. Si intimidisce il giornalista, se poi assolto si vedrà, ma prima di scrivere contro i potenti sa di rischiare il carcere.
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Re: Giusto il carcere per diffamazione a mezzo stampa ?

Messaggio da leggere da Fosforo31 »

Qualcuno sostiene che avere la tessera di una loggia massonica non è reato. Certo, però in un paese democratico e antifascista, ma serio, forse sarebbe un reato essere iscritti a una loggia massonica segreta, eversiva e fascista come la P2. È il caso di ricordare che l’ultimo processo per la strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 ha accertato la responsabilità di Licio Gelli come finanziatore dell’attentato (85 morti e oltre 200 feriti). E che secondo il giornale leghista La Padania a finanziare Edilnord, la prima società di Berlusconi, era stato Michele Sindona, banchiere legato alla mafia e piduista. Qui leggiamo ulteriori dettagli:
https://www.avvenire.it/attualita/pagin ... lascia-die
In ogni caso, visto che avere la tessera della P2 non era reato, non si capisce perché commettere il grave reato di falsa testimonianza per negare il possesso di quella tessera.
Berlusconi fu dichiarato colpevole nel 1990 dalla Corte d’appello di Venezia PER AVERE GIURATO IL FALSO al Tribunale di Verona riguardo alla sua iscrizione alla loggia massonica, ma il reato venne estinto perché coperto dall’amnistia del 1989.
Qualcuno sostiene anche che le leggi ad personam e ad aziendam di Berlusconi siano fantasie o chiacchiere da sezione del Pd. Bene, qui leggiamo un elenco ben dettagliato di 38 di queste leggiacce schifose e inconcepibili in qualsiasi paese serio e democratico, aggiornato al 2011:
https://www.libertaegiustizia.it/2011/1 ... -personam/
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Leno Lazzari
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Re: Giusto il carcere per diffamazione a mezzo stampa ?

Messaggio da leggere da Leno Lazzari »

Fosforo31 ha scritto: 16 apr 2024, 1:34 Qualcuno sostiene che avere la tessera di una loggia massonica non è reato. Certo, però in un paese democratico e antifascista, ma serio, forse sarebbe un reato essere iscritti a una loggia massonica segreta, eversiva e fascista come la P2. È il caso di ricordare che l’ultimo processo per la strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 ha accertato la responsabilità di Licio Gelli come finanziatore dell’attentato (85 morti e oltre 200 feriti). E che secondo il giornale leghista La Padania a finanziare Edilnord, la prima società di Berlusconi, era stato Michele Sindona, banchiere legato alla mafia e piduista. Qui leggiamo ulteriori dettagli:
https://www.avvenire.it/attualita/pagin ... lascia-die
In ogni caso, visto che avere la tessera della P2 non era reato, non si capisce perché commettere il grave reato di falsa testimonianza per negare il possesso di quella tessera.
Berlusconi fu dichiarato colpevole nel 1990 dalla Corte d’appello di Venezia PER AVERE GIURATO IL FALSO al Tribunale di Verona riguardo alla sua iscrizione alla loggia massonica, ma il reato venne estinto perché coperto dall’amnistia del 1989.
Qualcuno sostiene anche che le leggi ad personam e ad aziendam di Berlusconi siano fantasie o chiacchiere da sezione del Pd. Bene, qui leggiamo un elenco ben dettagliato di 38 di queste leggiacce schifose e inconcepibili in qualsiasi paese serio e democratico, aggiornato al 2011:
https://www.libertaegiustizia.it/2011/1 ... -personam/
A questo punto, e visto che una mia risposta precedente a Barbablù
e finito nei meandri del web eccoti un po' di dati da fonti non
attribuibili in alcun modo al mondo politico del CDX .

E allora avanti coi fatti . I fatti li riporta (ma guarda un po') e
con dovizia di particolari non già Il Giornale o Il Tempo bensì il
purtroppo poco "considerato" dai più Il Sussidiario che però io
reputo essere un buon esempio di giornalismo e neanche
lontanamente imputabile di essere contiguo al CDX .

..."Ci vuole una certa attenzione per scoprire l’aspetto grottesco
della ricorrenza. La P2 era un’associazione segreta ma legale: la
legge che rende organizzazioni del genere illegali fu varata proprio
in seguito alla scoperta della loggia. La segretezza era relativa:
del ruolo della massoneria si era parlato più volte negli anni ‘70 e
lo stesso Gelli aveva illustrato nel dettaglio i progetti suoi e della
loggia in un’intervista all’affiliato Maurizio Costanzo sul Corriere
della Sera."...


https://www.ilriformista.it/cosa-era-la ... ta-207061/

Sempre che tu li voglia leggere eccoti i dati sulla storia processuale
(credo unica nella storia della giustizia nel mondo) di Berlusconi .

https://www.truenumbers.it/berlusconi-processi/

Invece, sul marcio (understatement dell'anno) nella giustizia è
l'informazione italiana eccoti il pensiero di Luciano Violante che
però, "purtroppo", viene riportato SOLTANTO da Il Giornale mentre
per giornalai leccaculo di Repubblica etc é come se non avesse
mai parlato in merito .

Per l'articolo per intero vai al link

..."«cose del genere avvengono solo in Italia e in alcuni Paesi del Centro e Sudamerica» e ha criticato esplicitamente lo spazio «spropositato» che l’informazione dedica alla cronaca giudiziaria e in particolare alle intercettazioni. Violante ha affermato che in Italia esiste «un intreccio malato tra indagini e informazione». E ha spiegato: «Nell’antichità era pubblica l’esecuzione della pena che dimostrava la potenza del principe. Nell’età moderna la pubblicità riguarda il dibattimento, che dimostra l’equità e la controllabilità del processo. Oggi, nell’età dei mezzi di comunicazione, non abbiamo ancora stabilito il giusto equilibrio tra riservatezza delle indagini, tutela dei diritti delle persone coinvolte e diritto dell’opinione pubblica di conoscere e controllare».

Poi Violante ha colpito il vero punto dolente della questione: «L’accertamento della responsabilità arriva troppo tardi perché interessano solo le indagini». Parole altrettanto severe sono venute da Guido Calvi. Anche Calvi, come Violante e come Tinti, non è certo sospettabile d’indulgenza nei confronti di Berlusconi. Avvocato difensore di Massimo D’Alema e di altri importanti uomini politici al vertice del Pci - Pds negli anni di Tangentopoli, quindi parlamentare dei Ds e del Pd, oggi è membro «laico» del Consiglio superiore della magistratura. In un’intervista con il Riformista, Calvi ha criticato duramente l’utilizzazione distorta delle intercettazioni che «spesso hanno finito per coinvolgere e screditare la privacy di persone completamente estranee alle indagini».

..."https://www.ilgiornale.it/news/che-veri ... gogna.html"..."...
La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro

.........ma andare oltre no ?
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Re: Giusto il carcere per diffamazione a mezzo stampa ?

Messaggio da leggere da Fosforo31 »

Leno Lazzari ha scritto:
A questo punto, e visto che una mia risposta precedente a Barbablù
e finito nei meandri del web eccoti un po' di dati da fonti non
attribuibili in alcun modo al mondo politico del CDX .

E allora avanti coi fatti . I fatti li riporta (ma guarda un po') e
con dovizia di particolari non già Il Giornale o Il Tempo bensì il
purtroppo poco "considerato" dai più Il Sussidiario che però io
reputo essere un buon esempio di giornalismo e neanche
lontanamente imputabile di essere contiguo al CDX .

..."Ci vuole una certa attenzione per scoprire l’aspetto grottesco
della ricorrenza. La P2 era un’associazione segreta ma legale: la
legge che rende organizzazioni del genere illegali fu varata proprio
in seguito alla scoperta della loggia. La segretezza era relativa:
del ruolo della massoneria si era parlato più volte negli anni ‘70 e
lo stesso Gelli aveva illustrato nel dettaglio i progetti suoi e della
loggia in un’intervista all’affiliato Maurizio Costanzo sul Corriere
della Sera."...

https://www.ilriformista.it/cosa-era-la ... ta-207061/

Sempre che tu li voglia leggere eccoti i dati sulla storia processuale
(credo unica nella storia della giustizia nel mondo) di Berlusconi .

https://www.truenumbers.it/berlusconi-processi/

Invece, sul marcio (understatement dell'anno) nella giustizia è
l'informazione italiana eccoti il pensiero di Luciano Violante che
però, "purtroppo", viene riportato SOLTANTO da Il Giornale mentre
per giornalai leccaculo di Repubblica etc é come se non avesse
mai parlato in merito .

Per l'articolo per intero vai al link

..."«cose del genere avvengono solo in Italia e in alcuni Paesi del Centro e Sudamerica» e ha criticato esplicitamente lo spazio «spropositato» che l’informazione dedica alla cronaca giudiziaria e in particolare alle intercettazioni. Violante ha affermato che in Italia esiste «un intreccio malato tra indagini e informazione». E ha spiegato: «Nell’antichità era pubblica l’esecuzione della pena che dimostrava la potenza del principe. Nell’età moderna la pubblicità riguarda il dibattimento, che dimostra l’equità e la controllabilità del processo. Oggi, nell’età dei mezzi di comunicazione, non abbiamo ancora stabilito il giusto equilibrio tra riservatezza delle indagini, tutela dei diritti delle persone coinvolte e diritto dell’opinione pubblica di conoscere e controllare».

Poi Violante ha colpito il vero punto dolente della questione: «L’accertamento della responsabilità arriva troppo tardi perché interessano solo le indagini». Parole altrettanto severe sono venute da Guido Calvi. Anche Calvi, come Violante e come Tinti, non è certo sospettabile d’indulgenza nei confronti di Berlusconi. Avvocato difensore di Massimo D’Alema e di altri importanti uomini politici al vertice del Pci - Pds negli anni di Tangentopoli, quindi parlamentare dei Ds e del Pd, oggi è membro «laico» del Consiglio superiore della magistratura. In un’intervista con il Riformista, Calvi ha criticato duramente l’utilizzazione distorta delle intercettazioni che «spesso hanno finito per coinvolgere e screditare la privacy di persone completamente estranee alle indagini».

..."https://www.ilgiornale.it/news/che-veri ... gogna.html"..."...
Allegare 3 articoli favorevoli a B. (uno dal giornale di famiglia, un altro da un giornale che persegue l'abolizione del carcere, immagino anche per il proprio editore) non fa testo: io te ne potrei allegare 3.000, più molte decine di libri, che mettono a nudo le magagne del fu cavaliere. Su Violante stendo un velo pietoso. Questo ex magistrato, che in teoria avrebbe dovuto fare opposizione a B., è stato uno dei coristi della pluridecennale narrazione di un paese giustizialista e che invece è, di gran lunga tra tutte le democrazie occidentali, quello il cui sistema giudiziario si avvicina di più allo status di COLABRODO. Le centinaia di milioni (di euro) spese in avvocati non dimostrano affatto che B. era un perseguitato, al contrario dimostrano che perfino nel paese di Pulcinella l'impunità ha un costo salato se ne hai combinate più di Bertoldo in Francia. Peraltro al conto andrebbero aggiunti anche altri "compensi", o manifestazioni di "gratitudine" se preferisci. Per es. a testimoni prezzolati, tipo l'avvocato Mills, condannato per corruzione mentre il suo corruttore passava indenne attraverso i fori del colabrodo; al corrotto e reo confesso De Gregorio, parlamentare pagato per fare cadere un governo (una volta lessi che per una cosa del genere in alcuni paesi si rischia la pena di morte, nel paese di Pulcinella basta la prescrizione); a un amico siciliano che una volta si fece scappare un "se parlo io, per Silvio sono grossi guai" ma poi si cucì la bocca per decenni e oggi si gode decine di milioni; a un politico ladrone e testimone di nozze per l'impunito, che salvò per decreto televisioni che trasmettevano fuori legge a danno della concorrenza e poi si vide gonfiare il suo conto svizzero miliardario (in lire); a una vagonata di signorine "in difficoltà", che ebbero case e appannaggi e alle quali il sistema colabrodo impedì di testimoniare in aula contro il loro "benefattore"; e mi fermo qui ma potrei continuare. Quell'impunito ebbe una sola condanna definitiva, a causa di un giudice napoletano troppo zelante che non rinviò un'udienza per Ferragosto. Anche un colabrodo può avere un foro otturato. 4 anni di carcere per frode milionaria (ma il grosso della frode cancellato dalla prescrizione). E come li scontò? Con 9 MESI DI RIDICOLI SERVIZI SOCIALI. L'impunito, accompagnato e scortato (per decenni) a spese di noi contribuenti, andava una volta la settimana, per un'oretta, a regalare cioccolatini e a raccontare barzellette a coetanei meno arzilli di lui ospitati in una casa di riposo. Perdonami, vorrei scrivere ancora, per es. di un PRESIDENTE DEL CONSIGLIO che telefona a una questura per far liberare una ladruncola amica sua e nipote di Mubarak, o che ci fa fare figure di cacca mondiali dando del kapò a un parlamentare europeo nel parlamento europeo; o che urla e gesticola come un ortolano al cospetto dell'anziana regina d'Inghilterra, o che va in TV a dire che "l'energia nucleare deriva dalla scomposizione delle cellule" (sic), dunque è naturale e pulitissima. Ma devo fermarmi qui. Ti confesso che ogni volta che penso alla GIUSTIZIA COLABRODO del nostro paese e a quei RIDICOLI SERVIZI SOCIALI mi si rivolta lo stomaco.
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Re: Giusto il carcere per diffamazione a mezzo stampa ?

Messaggio da leggere da porterrockwell »

Comunque bisogna rendersi conto che la voglia di galera sorge dalla sensazione che le punizioni alternative di fatto incidono poco
Scorra come acqua il diritto e la giustizia come un torrente perenne. Amos 5,24
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Leno Lazzari
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Re: Giusto il carcere per diffamazione a mezzo stampa ?

Messaggio da leggere da Leno Lazzari »

Fosforo31 ha scritto: 16 apr 2024, 10:15
Leno Lazzari ha scritto:
A questo punto, e visto che una mia risposta precedente a Barbablù
e finito nei meandri del web eccoti un po' di dati da fonti non
attribuibili in alcun modo al mondo politico del CDX .

E allora avanti coi fatti . I fatti li riporta (ma guarda un po') e
con dovizia di particolari non già Il Giornale o Il Tempo bensì il
purtroppo poco "considerato" dai più Il Sussidiario che però io
reputo essere un buon esempio di giornalismo e neanche
lontanamente imputabile di essere contiguo al CDX .

..."Ci vuole una certa attenzione per scoprire l’aspetto grottesco
della ricorrenza. La P2 era un’associazione segreta ma legale: la
legge che rende organizzazioni del genere illegali fu varata proprio
in seguito alla scoperta della loggia. La segretezza era relativa:
del ruolo della massoneria si era parlato più volte negli anni ‘70 e
lo stesso Gelli aveva illustrato nel dettaglio i progetti suoi e della
loggia in un’intervista all’affiliato Maurizio Costanzo sul Corriere
della Sera."...

https://www.ilriformista.it/cosa-era-la ... ta-207061/

Sempre che tu li voglia leggere eccoti i dati sulla storia processuale
(credo unica nella storia della giustizia nel mondo) di Berlusconi .

https://www.truenumbers.it/berlusconi-processi/

Invece, sul marcio (understatement dell'anno) nella giustizia è
l'informazione italiana eccoti il pensiero di Luciano Violante che
però, "purtroppo", viene riportato SOLTANTO da Il Giornale mentre
per giornalai leccaculo di Repubblica etc é come se non avesse
mai parlato in merito .

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..."«cose del genere avvengono solo in Italia e in alcuni Paesi del Centro e Sudamerica» e ha criticato esplicitamente lo spazio «spropositato» che l’informazione dedica alla cronaca giudiziaria e in particolare alle intercettazioni. Violante ha affermato che in Italia esiste «un intreccio malato tra indagini e informazione». E ha spiegato: «Nell’antichità era pubblica l’esecuzione della pena che dimostrava la potenza del principe. Nell’età moderna la pubblicità riguarda il dibattimento, che dimostra l’equità e la controllabilità del processo. Oggi, nell’età dei mezzi di comunicazione, non abbiamo ancora stabilito il giusto equilibrio tra riservatezza delle indagini, tutela dei diritti delle persone coinvolte e diritto dell’opinione pubblica di conoscere e controllare».

Poi Violante ha colpito il vero punto dolente della questione: «L’accertamento della responsabilità arriva troppo tardi perché interessano solo le indagini». Parole altrettanto severe sono venute da Guido Calvi. Anche Calvi, come Violante e come Tinti, non è certo sospettabile d’indulgenza nei confronti di Berlusconi. Avvocato difensore di Massimo D’Alema e di altri importanti uomini politici al vertice del Pci - Pds negli anni di Tangentopoli, quindi parlamentare dei Ds e del Pd, oggi è membro «laico» del Consiglio superiore della magistratura. In un’intervista con il Riformista, Calvi ha criticato duramente l’utilizzazione distorta delle intercettazioni che «spesso hanno finito per coinvolgere e screditare la privacy di persone completamente estranee alle indagini».

..."https://www.ilgiornale.it/news/che-veri ... gogna.html"..."...
Allegare 3 articoli favorevoli a B. (uno dal giornale di famiglia, un altro da un giornale che persegue l'abolizione del carcere, immagino anche per il proprio editore) non fa testo: io te ne potrei allegare 3.000, più molte decine di libri, che mettono a nudo le magagne del fu cavaliere. Su Violante stendo un velo pietoso. Questo ex magistrato, che in teoria avrebbe dovuto fare opposizione a B., è stato uno dei coristi della pluridecennale narrazione di un paese giustizialista e che invece è, di gran lunga tra tutte le democrazie occidentali, quello il cui sistema giudiziario si avvicina di più allo status di COLABRODO. Le centinaia di milioni (di euro) spese in avvocati non dimostrano affatto che B. era un perseguitato, al contrario dimostrano che perfino nel paese di Pulcinella l'impunità ha un costo salato se ne hai combinate più di Bertoldo in Francia. Peraltro al conto andrebbero aggiunti anche altri "compensi", o manifestazioni di "gratitudine" se preferisci. Per es. a testimoni prezzolati, tipo l'avvocato Mills, condannato per corruzione mentre il suo corruttore passava indenne attraverso i fori del colabrodo; al corrotto e reo confesso De Gregorio, parlamentare pagato per fare cadere un governo (una volta lessi che per una cosa del genere in alcuni paesi si rischia la pena di morte, nel paese di Pulcinella basta la prescrizione); a un amico siciliano che una volta si fece scappare un "se parlo io, per Silvio sono grossi guai" ma poi si cucì la bocca per decenni e oggi si gode decine di milioni; a un politico ladrone e testimone di nozze per l'impunito, che salvò per decreto televisioni che trasmettevano fuori legge a danno della concorrenza e poi si vide gonfiare il suo conto svizzero miliardario (in lire); a una vagonata di signorine "in difficoltà", che ebbero case e appannaggi e alle quali il sistema colabrodo impedì di testimoniare in aula contro il loro "benefattore"; e mi fermo qui ma potrei continuare. Quell'impunito ebbe una sola condanna definitiva, a causa di un giudice napoletano troppo zelante che non rinviò un'udienza per Ferragosto. Anche un colabrodo può avere un foro otturato. 4 anni di carcere per frode milionaria (ma il grosso della frode cancellato dalla prescrizione). E come li scontò? Con 9 MESI DI RIDICOLI SERVIZI SOCIALI. L'impunito, accompagnato e scortato (per decenni) a spese di noi contribuenti, andava una volta la settimana, per un'oretta, a regalare cioccolatini e a raccontare barzellette a coetanei meno arzilli di lui ospitati in una casa di riposo. Perdonami, vorrei scrivere ancora, per es. di un PRESIDENTE DEL CONSIGLIO che telefona a una questura per far liberare una ladruncola amica sua e nipote di Mubarak, o che ci fa fare figure di cacca mondiali dando del kapò a un parlamentare europeo nel parlamento europeo; o che urla e gesticola come un ortolano al cospetto dell'anziana regina d'Inghilterra, o che va in TV a dire che "l'energia nucleare deriva dalla scomposizione delle cellule" (sic), dunque è naturale e pulitissima. Ma devo fermarmi qui. Ti confesso che ogni volta che penso alla GIUSTIZIA COLABRODO del nostro paese e a quei RIDICOLI SERVIZI SOCIALI mi si rivolta lo stomaco.
Non fa testo ?

Però a quanto pare per ME dovrei io per vero-attendibile
quanto scrivi tu .
Ma almeno li hai letti ? Io penso proprio di no, e così
un serio scambio di opinioni é impossibile perché non
rispondi nel merito .

Ma ti rendi conto, é una cosa da far cadere le braccia e
non solo quelle .
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Re: Giusto il carcere per diffamazione a mezzo stampa ?

Messaggio da leggere da Leno Lazzari »

Che poi, tra l'altro, sono sicuro che non hai letto, e poco conta CHI
l'abbia pubblicato, neanche il pezzo di Violante !

Scemo io a sprecare tempo ed energie per risponderti !
La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro

.........ma andare oltre no ?
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Re: Giusto il carcere per diffamazione a mezzo stampa ?

Messaggio da leggere da Fosforo31 »

Leno Lazzari ha scritto: 16 apr 2024, 12:38 Che poi, tra l'altro, sono sicuro che non hai letto, e poco conta CHI
l'abbia pubblicato, neanche il pezzo di Violante !

Scemo io a sprecare tempo ed energie per risponderti !
Sei TU che probabilmente non hai letto i due articoli che avevo allegato e sei TU che non hai ancora risposto alla mia semplice domanda: Perché B. GIURÒ IL FALSO davanti al Tribunale di Verona negando la sua iscrizione alla P2? Cosa aveva da nascondere a costo di rischiare una condanna per falsa testimonianza?
Ti ho spiegato perché Violante e il Riformista (il giornale che propone di abolire il carcere!) non fanno testo quando parlano di B. Aggiungo che Violante è quello che si vantava in parlamento delle garanzie date a B. da una sedicente e appecorata sinistra che non toccò mai le sue televisioni e il suo gigantesco conflitto di interessi:
https://ilmanifesto.it/le-garanzie-secondo-violante
E ti ho spiegato come nacquero quel monopolio e quella posizione privilegiata e dominante nella TV privata mantenuti per decenni da B. L'amico di Craxi che in quelle inamovibili concessioni pubbliche trovò una miniera d'oro e uno strumento per scalare e mantenere il potere. Anche se come concessionario pubblico era INELEGGIBILE per una legge del 1957 sulla quale la sedicente e appecorata sinistra di Violante chiuse sempre ambedue gli occhi. Cedo la parola a Vittorio Feltri, all'epoca (1990) giornalista serio e indipendente dell'Europeo. Leggi molto attentamente e rifletti:
«Per quattordici anni, diconsi quattordici anni, la Fininvest ha scippato vari privilegi, complici i partiti: la Dc, il Pri, il Psdi, il Pli e il Pci con la loro stolida inerzia; e il Psi con il suo attivismo furfantesco, cui si deve tra l'altro la perla denominata 'decreto Berlusconi', cioè la scappatoia che consente all'intestatario di fare provvisoriamente i propri comodi in attesa che possa farseli definitivamente. Decreto elaborato in fretta e furia nel 1984 ad opera di Bettino Craxi in persona, decreto in sospetta posizione di fuorigioco costituzionale, decreto che perfino in una repubblica delle banane avrebbe suscitato scandalo e sarebbe stato cancellato dalla magistratura, in un soprassalto di dignità, e che invece in Italia è ancora spudoratamente in vigore senza che i suoi genitori siano morti suicidi per la vergogna»
https://it.wikipedia.org/wiki/Decreto_Berlusconi
In definitiva, se non hai capito quanto sopra, sono io che spreco tempo per risponderti.
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Re: Giusto il carcere per diffamazione a mezzo stampa ?

Messaggio da leggere da Leno Lazzari »

Fosforo31 ha scritto: 16 apr 2024, 13:20
Leno Lazzari ha scritto: 16 apr 2024, 12:38 Che poi, tra l'altro, sono sicuro che non hai letto, e poco conta CHI
l'abbia pubblicato, neanche il pezzo di Violante !

Scemo io a sprecare tempo ed energie per risponderti !
Sei TU che probabilmente non hai letto i due articoli che avevo allegato e sei TU che non hai ancora risposto alla mia semplice domanda: Perché B. GIURÒ IL FALSO davanti al Tribunale di Verona negando la sua iscrizione alla P2? Cosa aveva da nascondere a costo di rischiare una condanna per falsa testimonianza?
Ti ho spiegato perché Violante e il Riformista (il giornale che propone di abolire il carcere!) non fanno testo quando parlano di B. Aggiungo che Violante è quello che si vantava in parlamento delle garanzie date a B. da una sedicente e appecorata sinistra che non toccò mai le sue televisioni e il suo gigantesco conflitto di interessi:
https://ilmanifesto.it/le-garanzie-secondo-violante
E ti ho spiegato come nacquero quel monopolio e quella posizione privilegiata e dominante nella TV privata mantenuti per decenni da B. L'amico di Craxi che in quelle inamovibili concessioni pubbliche trovò una miniera d'oro e uno strumento per scalare e mantenere il potere. Cedo la parola a Vittorio Feltri, all'epoca (1990) giornalista serio e indipendente dell'Europeo. Leggi molto attentamente e rifletti:
«Per quattordici anni, diconsi quattordici anni, la Fininvest ha scippato vari privilegi, complici i partiti: la Dc, il Pri, il Psdi, il Pli e il Pci con la loro stolida inerzia; e il Psi con il suo attivismo furfantesco, cui si deve tra l'altro la perla denominata 'decreto Berlusconi', cioè la scappatoia che consente all'intestatario di fare provvisoriamente i propri comodi in attesa che possa farseli definitivamente. Decreto elaborato in fretta e furia nel 1984 ad opera di Bettino Craxi in persona, decreto in sospetta posizione di fuorigioco costituzionale, decreto che perfino in una repubblica delle banane avrebbe suscitato scandalo e sarebbe stato cancellato dalla magistratura, in un soprassalto di dignità, e che invece in Italia è ancora spudoratamente in vigore senza che i suoi genitori siano morti suicidi per la vergogna»
https://it.wikipedia.org/wiki/Decreto_Berlusconi
In definitiva, se non hai capito quanto sopra,, sono io che spreco tempo per risponderti.
Ti saluto . Ti lascio volentieri al tuo divertimento .
La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro

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Re: Giusto il carcere per diffamazione a mezzo stampa ?

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Fosforo31 ha scritto: 16 apr 2024, 13:20
Leno Lazzari ha scritto: 16 apr 2024, 12:38 Che poi, tra l'altro, sono sicuro che non hai letto, e poco conta CHI
l'abbia pubblicato, neanche il pezzo di Violante !

Scemo io a sprecare tempo ed energie per risponderti !
Sei TU che probabilmente non hai letto i due articoli che avevo allegato e sei TU che non hai ancora risposto alla mia semplice domanda: Perché B. GIURÒ IL FALSO davanti al Tribunale di Verona negando la sua iscrizione alla P2? Cosa aveva da nascondere a costo di rischiare una condanna per falsa testimonianza?
Ti ho spiegato perché Violante e il Riformista (il giornale che propone di abolire il carcere!) non fanno testo quando parlano di B. Aggiungo che Violante è quello che si vantava in parlamento delle garanzie date a B. da una sedicente e appecorata sinistra che non toccò mai le sue televisioni e il suo gigantesco conflitto di interessi:
https://ilmanifesto.it/le-garanzie-secondo-violante
E ti ho spiegato come nacquero quel monopolio e quella posizione privilegiata e dominante nella TV privata mantenuti per decenni da B. L'amico di Craxi che in quelle inamovibili concessioni pubbliche trovò una miniera d'oro e uno strumento per scalare e mantenere il potere. Anche se come concessionario pubblico era INELEGGIBILE per una legge del 1957 sulla quale la sedicente e appecorata sinistra di Violante chiuse sempre ambedue gli occhi. Cedo la parola a Vittorio Feltri, all'epoca (1990) giornalista serio e indipendente dell'Europeo. Leggi molto attentamente e rifletti:
«Per quattordici anni, diconsi quattordici anni, la Fininvest ha scippato vari privilegi, complici i partiti: la Dc, il Pri, il Psdi, il Pli e il Pci con la loro stolida inerzia; e il Psi con il suo attivismo furfantesco, cui si deve tra l'altro la perla denominata 'decreto Berlusconi', cioè la scappatoia che consente all'intestatario di fare provvisoriamente i propri comodi in attesa che possa farseli definitivamente. Decreto elaborato in fretta e furia nel 1984 ad opera di Bettino Craxi in persona, decreto in sospetta posizione di fuorigioco costituzionale, decreto che perfino in una repubblica delle banane avrebbe suscitato scandalo e sarebbe stato cancellato dalla magistratura, in un soprassalto di dignità, e che invece in Italia è ancora spudoratamente in vigore senza che i suoi genitori siano morti suicidi per la vergogna»
https://it.wikipedia.org/wiki/Decreto_Berlusconi
In definitiva, se non hai capito quanto sopra,, sono io che spreco tempo per risponderti.
io non ho letto ne i tuoi ne il suoi di articoli, è una polemica inutile che non porta a nulla.
il tutto si inquadra nella lotta politica di quegli anni con colpi bassi da entrambe le parti.

in linea di massima, personalmente, pur non avendo mai votato ne approvato Craxi, Berlusconi, FI, non posso dimenticare il persistente tentativo delle sinistre di arrivare al potere aggirando o rimuovendo il volere degli elettori, e di conseguenza perdono a B. che le ha combattute, anche cose e atteggiamenti che meriterebbero la condanna.
e comunque è morto, lasciatelo riposare in pace... in un paradiso senza comunisti e pieno di olgettine. :grin:
"Non avrete nulla e sarete felici". e se non fossi felice? "non ti preoccupare, ti cureremo"
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Re: Giusto il carcere per diffamazione a mezzo stampa ?

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..."e comunque è morto, lasciatelo riposare in pace... in un paradiso
senza comunisti e pieno di olgettine."...

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.........ma andare oltre no ?
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Re: Giusto il carcere per diffamazione a mezzo stampa ?

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Red Wine ha scritto
non ho letto ne i tuoi ne il suoi di articoli, è una polemica inutile che non porta a nulla.
il tutto si inquadra nella lotta politica di quegli anni con colpi bassi da entrambe le parti.

in linea di massima, personalmente, pur non avendo mai votato ne approvato Craxi, Berlusconi, FI, non posso dimenticare il persistente tentativo delle sinistre di arrivare al potere aggirando o rimuovendo il volere degli elettori, e di conseguenza perdono a B. che le ha combattute, anche cose e atteggiamenti che meriterebbero la condanna.
e comunque è morto, lasciatelo riposare in pace... in un paradiso senza comunisti e pieno di olgettine. :grin:
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La morte cancella la vita ma non cancella la storia. La storia e la memoria collettiva di un paese non sono cose da poco, sono cose importanti, preziose. La storia non muore ma si perpetua, influenza il presente e il futuro, la memoria collettiva deve aiutarci a non ripetere gli errori e a correggerli. Una parte non piccola della grandezza e della coesione di un popolo si misura in base alla consapevolezza della sua storia. B. ha sporcato in modo vergognoso, quasi inaudito e sostanzialmente impunito un lungo capitolo della storia dell'Italia, ma solo una minoranza, forse una piccola minoranza degli italiani oggi ne ha piena consapevolezza. Eppure basterebbe guardare i suoi eredi politici, Salvini e Meloni, in parte anche Renzi, per farsi un'idea del male che ha fatto quel piccolo uomo a questo grande paese. Il royal baby del Cav (nel titolo di un libricino encomiastico di Giuliano Ferrara) è forse l'erede più diretto, quello che più di tutti ha provato a imitare, senza riuscirci, il modello B. L'allievo ripetente di B., lo definisce Andrea Scanzi in un altro libro. Non voglio assolutamente paragonare B. a Mussolini, ma quale italiano realmente democratico non vedrebbe una macchia, anzi una ferita nella storia e nella dignità di questo paese se il dittatore fosse morto impunito nel suo letto? Come Francisco Franco per intenderci. Se B. avesse passato anche un solo giorno in un carcere della penisola, la macchia che ha lasciato sarebbe dimenticabile. Gli italiani seri e onesti se ne farebbero una ragione. La mia non è sete di vendetta ma sete di giustizia e amarezza per un paese senza memoria. Cioè un paese qualunquista, disunito e rassegnato. Il giorno in cui morì B. mi vennero in mente quei giorni, nella prima metà degli anni '80, in cui accendevo il tubo catodico, scorrevo i canali e al posto di una TV privata della Campania - TV LIBERE si chiamavano all'epoca - appariva a sorpresa Canale5, Rete4 o Italia1. E furono assai più di tre le piccole emittenti fagocitate da Sua Emittenza, perché ciascuna delle sue reti andava a occupare più canali. Ed erano canali analogici, cioè relativamente pochi. Ma poi fallirono in cascata molte altre. Come poteva una emittente locale reggere la concorrenza di chi poteva trasmettere e raccogliere pubblicità, grazie al decreto ad personam dell'amico Craxi, sull'intero territorio nazionale? Quello "scippo" di cui parlava il Vittorio Feltri prima maniera si perpetua tuttora. Ma dove sta scritto che concessioni pubbliche devono ingrassare sempre la stessa famiglia miliardaria? Perché non si mettono all'asta almeno una parte delle frequenze del Biscione? Ne guadagnerebbero le casse dello Stato ma soprattutto il pluralismo dell'informazione, e dunque la democrazia.
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Re: Giusto il carcere per diffamazione a mezzo stampa ?

Messaggio da leggere da RedWine »

Fosforo31 ha scritto: 16 apr 2024, 19:34 Red Wine ha scritto
non ho letto ne i tuoi ne il suoi di articoli, è una polemica inutile che non porta a nulla.
il tutto si inquadra nella lotta politica di quegli anni con colpi bassi da entrambe le parti.

in linea di massima, personalmente, pur non avendo mai votato ne approvato Craxi, Berlusconi, FI, non posso dimenticare il persistente tentativo delle sinistre di arrivare al potere aggirando o rimuovendo il volere degli elettori, e di conseguenza perdono a B. che le ha combattute, anche cose e atteggiamenti che meriterebbero la condanna.
e comunque è morto, lasciatelo riposare in pace... in un paradiso senza comunisti e pieno di olgettine. :grin:
La morte cancella la vita ma non cancella la storia. La storia e la memoria collettiva di un paese non sono cose da poco, sono cose importanti, preziose. La storia non muore ma si perpetua, influenza il presente e il futuro, la memoria collettiva deve aiutarci a non ripetere gli errori e a correggerli. Una parte non piccola della grandezza e della coesione di un popolo si misura in base alla consapevolezza della sua storia. B. ha sporcato in modo vergognoso, quasi inaudito e sostanzialmente impunito un lungo capitolo della storia dell'Italia, ma solo una minoranza, forse una piccola minoranza degli italiani oggi ne ha piena consapevolezza. Eppure basterebbe guardare i suoi eredi politici, Salvini e Meloni, in parte anche Renzi, per farsi un'idea del male che ha fatto quel piccolo uomo a questo grande paese. Il royal baby del Cav (nel titolo di un libricino encomiastico di Giuliano Ferrara) è forse l'erede più diretto, quello che più di tutti ha provato a imitare, senza riuscirci, il modello B. L'allievo ripetente di B., lo definisce Andrea Scanzi in un altro libro. Non voglio assolutamente paragonare B. a Mussolini, ma quale italiano realmente democratico non vedrebbe una macchia, anzi una ferita nella storia e nella dignità di questo paese se il dittatore fosse morto impunito nel suo letto? Come Francisco Franco per intenderci. Se B. avesse passato anche un solo giorno in un carcere della penisola, la macchia che ha lasciato sarebbe dimenticabile. Gli italiani seri e onesti se ne farebbero una ragione. La mia non è sete di vendetta ma sete di giustizia e amarezza per un paese senza memoria. Cioè un paese qualunquista, disunito e rassegnato. Il giorno in cui morì B. mi vennero in mente quei giorni, nella prima metà degli anni '80, in cui accendevo il tubo catodico, scorrevo i canali e al posto di una TV privata della Campania - TV LIBERE si chiamavano all'epoca - appariva a sorpresa Canale5, Rete4 o Italia1. E furono assai più di tre le piccole emittenti fagocitate da Sua Emittenza, perché ciascuna delle sue reti andava a occupare più canali. Ed erano canali analogici, cioè relativamente pochi. Ma poi fallirono in cascata molte altre. Come poteva una emittente locale reggere la concorrenza di chi poteva trasmettere e raccogliere pubblicità, grazie al decreto ad personam dell'amico Craxi, sull'intero territorio nazionale? Quello "scippo" di cui parlava il Vittorio Feltri prima maniera si perpetua tuttora. Ma dove sta scritto che concessioni pubbliche devono ingrassare sempre la stessa famiglia miliardaria? Perché non si mettono all'asta almeno una parte delle frequenze del Biscione? Ne guadagnerebbero le casse dello Stato ma soprattutto il pluralismo dell'informazione, e dunque la democrazia.
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ancora?????
non ti sei accorto che ci sono state un paio di rivoluzioni tecnologiche e che di frequenze tra digitale terrestre satellite e rete ce n'è per chiunque?
è questo il problema della mentalità di sinistra, e di tutto il tuo ragionamento, non si accetta il successo altrui ed essendo incapaci di costruire si vuole distruggere.
puoi dire tutto quello che ti pare di Berlusconi, ma non che non sia un ottimo imprenditore.
mi ricordo la rai di allora a confronto con le sue TV, faceva pena, se le TV di berlusconi si sono imposte è perchè il pubblico le ha imposte.
e comunque se la magistratura di sinistra non avesse messo in piedi mani pulite (in prospettiva il nome è una presa per il culo) o avesse colpito gli zombi exPCI nello stesso modo che ha colpito i partiti tradizionali di centro destra, Berlusconi non sarebbe mai sceso in politica e se lo avesse fatto probabilmente non avrebbe avuto successo.
non è stato Berlusconi a tentare di aggirare il consenso democratico, quando ha governato lo ha fatto vincendo regolari elezioni, puoi dire lo stesso della parte avversa?
Berlusconi è la reazione popolare a un tentativo di imporre persone e politiche che gli italiani non volevano, quindi se pensate che Berlusconi sia stato una sciagura recriminate in primo luogo su voi stessi.
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Re: Giusto il carcere per diffamazione a mezzo stampa ?

Messaggio da leggere da Leno Lazzari »

Da una parte ammiro la tua perseveranza .

Ad ogni modo per chi vota (votava ?) PD uno edgli imperativi é
da sempre togliere le frequenze ai Berlusconi .

E ti credo, nel '93 stavano già preparandosi a traslocare da
V. delle Botteghe Oscure a Palazzo Chigi e invece non hanno
visto arrivare il Berlusca che vincendo le elezioni gli ha
usurpato quello che per loro era (e da allora non é cambiato
nulla) un destino-destino .
La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro

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