75 anni di NATO. La straordinaria attualità della profezia di Sandro Pertini

Forum di discussione sulla politica italiana, i partiti e le istituzioni.
Connesso
Avatar utente
Skazza
Connesso: Sì
Messaggi: 854
Iscritto il: 9 feb 2023, 13:25
Località: Reggio Emilia/L'Avana
Ha Assegnato: 23 Mi Piace
Ha Ricevuto: 435 Mi Piace

75 anni di NATO. La straordinaria attualità della profezia di Sandro Pertini

Messaggio da leggere da Skazza »

Connesso
Avatar utente
Sayon
Connesso: Sì
Messaggi: 11258
Iscritto il: 9 giu 2019, 7:58
Ha Assegnato: 3508 Mi Piace
Ha Ricevuto: 4576 Mi Piace

Re: 75 anni di NATO. La straordinaria attualità della profezia di Sandro Pertini

Messaggio da leggere da Sayon »

Verissimo:
Home
Editoriali
EUROPA 04 Aprile 2024 09:00
75 anni di NATO. La straordinaria attualità della profezia di Sandro Pertini
Fabrizio Verde
7204
facebook share twitter share
75 anni di NATO. La straordinaria attualità della profezia di Sandro Pertini
I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

Dona 1€ Dona 5€ Dona 15€ Scegli importo


di Fabrizio Verde



“L’attuale contesto internazionale, drammaticamente segnato dal riemergere di pulsioni belliche e da minacce alla sicurezza, rende opportuna una riflessione circa la ricorrenza odierna: 75 anni fa, infatti, un gruppo di Paesi conclusero il Trattato dell'Atlantico del Nord.

Fu un'autentica svolta, dettata dalla determinazione a rendere sicura la pace, a creare uno spazio di collaborazione e di mutua assistenza, a tutelare l'insopprimibile diritto all'autodifesa individuale e collettiva.

Oggi, con il ritorno della guerra nel continente europeo, si comprende appieno la lungimiranza di quella scelta".

Queste le incredibili parole scelte dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per celebrare il 75° anniversario del nraccio armato dell’imperialismo statunitense conosciuto come NATO.

In realtà la NATO nasce con una ben definita funzione anticomunista, il 4 aprile del 1949, quando 10 paesi europei, tra cui l'Italia, con Stati Uniti e Canada, siglarono a Washington un'alleanza politico-militare apertamente imperialista e guerrafondaia denominata Trattato del Nord Atlantico.

Questa alleanza era lo sbocco naturale della nuova politica occidentale antisovietica, iniziata subito dopo la vittoria sul nazifascismo, passata attraverso la "dottrina Truman" del 1947 che calpestava l'indipendenza e l'autonomia degli stessi paesi alleati, mentre il presidente degli Stati Uniti proclamava al mondo il diritto imperialista degli Usa di intervenire negli affari interni degli altri Paesi.

Ovviamente le reali intenzioni dell’allenza militare erano celati dietro valori condivisibili come garantire la pace e la sicurezza.

In realtà la motivazione dei padri fondatori dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico non era la “difesa collettiva” degli Stati membri della NATO prevista dal Trattato. Il vero obiettivo dell'organizzazione era contrastare il crescente potere politico-militare dell'URSS, vincitrice della Seconda Guerra Mondiale. A questo proposito, nel 1954 fu respinta l’idea dell’URSS di aderire alla NATO. Con i sovietici che quindi lavoreranno al patto di difesa del blocco socialista conosciuto come Patto di Varsavia.

È noto che già nel 1949 Mosca offrì al governo britannico di partecipare alla creazione della NATO. Dopo aver rifiutato tale offerta di cooperazione, Joseph Stalin definì l'alleanza "un'insidia per le Nazioni Unite".



Così scriveva Stalin sul quotidiano Pravda, il 1 agosto del 1951:

"Il signor Morrison (il ministro degli Esteri britannico Herbert Morrison) sostiene che il Patto Nord Atlantico è un patto difensivo, che non persegue obiettivi di aggressione, che è, al contrario, diretto contro l'aggressione. Se questo è vero, perché i promotori di questo patto non hanno offerto all'Unione Sovietica di prendervi parte? Perché hanno escluso l'Unione Sovietica?".

Nel 1952 fu eletto il primo segretario generale della NATO, il generale britannico Hastings Ismay. A lui si deve la frase che gli storici successivi hanno usato per descrivere sinteticamente gli obiettivi principali dell'alleanza: "Tenere fuori i sovietici, tenere dentro gli americani e tenere fuori i tedeschi". Commentando l'intenzione di Mosca di entrare nella NATO, disse che "l'URSS è come un rapinatore impenitente che vuole entrare nella polizia". Allo stesso tempo, Ismay era un sostenitore dell'espansione dell'alleanza, affermando che la NATO "deve crescere fino a quando l'intero mondo libero sarà sotto un unico ombrello".

Sergio Mattarella dovrebbe inoltre ben ricordare, visto i ruoli politiici ricoperti all’epoca, che la guerra in Europa non è tornata con l’avvio dell’operazione speciale della Russia in Ucraina per smilitarizzare e denazificare il regime di Kiev. La guerra in Europa è tornata quando con l’operazione Allied Force la NATO ha compiuto una campagna di bombardamenti contro la Jugoslavia.

Dunque, alle parole di elogio proncuniate da Mattarella per questo blocco imperialista e guerrafondaio, preferiamo il discorso tenuto al Senato della Repubblica Italiana da Sandro Pertini il 7 marzo del 1949:

«Noi siamo contro il Patto Atlantico, prima di tutto perché questo Patto è uno strumento di guerra…..... Questo Patto Atlantico in funzione antisovietica varrà a dividere maggiormente l’Europa, scaverà sempre più profondo il solco che già separa questo nostro tormentato continente…

Verissimo, ecco perche nel mio post di oggi sul MITO cerco di far capire quanto la continua, densa, propaganda pro-USA e pro-NATO sta rendendo difficile conservare la pace. Stiamo seguendo un pifferaio maligno che ci portera' alla morte.Altro che le trombe della democrazia e della liberta'. Dobbiamo slvar l' Italia , svegliano la Meloni perche lei ( e Mattarella) sono storiti dal Mito e non vedono piu la via d'uscita.
Rispondi