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Nel cuore di una pandemia che ha tenuto il mondo intero con il fiato sospeso, l'Italia si è trovata ad affrontare sfide senza precedenti. La risposta nazionale al COVID-19 è stata segnata da momenti di unità, come quando gli italiani si sono affacciati dai balconi per cantare l'inno nazionale e appendere lenzuola con la scritta "Andrà tutto bene". Tuttavia, a quattro anni di distanza, la realtà sembra aver preso una piega diversa da quella sperata. Questa è la premessa del nuovo docufilm "Non è andato tutto bene – Le verità negate sul Covid-19" di Paolo Cassina, che esplora le complesse dinamiche della pandemia in Italia.
Covid-19, "Non è andato tutto bene" il film di Paolo Cassina sulle ombre della gestione della crisi in anteprima il 4 aprile a Milano
Il documentario, presentato in prima nazionale a Milano, solleva interrogativi su alcuni dei momenti più controversi della gestione della crisi, come i protocolli ospedalieri ritenuti inadeguati e le difficoltà incontrate nelle cure domiciliari precoci. La pellicola affronta anche temi scottanti come l'introduzione del Green Pass e le sue implicazioni sui diritti civili, nonché la gestione delle proteste pubbliche, a volte sfociate in azioni repressive.
Un aspetto particolarmente toccante del documentario è la focalizzazione sulle cosiddette "vittime invisibili" della pandemia: coloro che hanno sofferto gravi effetti collaterali a seguito della vaccinazione anti-COVID. Queste storie, spesso trascurate dal dibattito pubblico e dall'assistenza sanitaria, vengono portate alla luce in un tentativo di dare voce a chi non è stato ascoltato.
"Invisibili", come sottolineato da Cassina, non è solo un titolo, ma un manifesto che riflette il desiderio del regista di evidenziare le storie dimenticate e di esplorare le zone d'ombra della narrazione ufficiale sulla pandemia. Il docufilm si avvale delle testimonianze di figure di spicco nel campo della medicina e del diritto, oltre a voci meno note ma non meno importanti, in un tentativo di fornire una visione olistica degli eventi che hanno segnato questo periodo storico.
La produzione di "Non è andato tutto bene" rappresenta un notevole sforzo da parte di Playmastermovie, la casa di produzione indipendente alle spalle del progetto. Il documentario, che si estende per quasi tre ore, è stato diviso in tre parti per affrontare adeguatamente la vastità e la complessità degli argomenti trattati. Finanziato attraverso una campagna di crowdfunding e con il supporto di sponsor come SpecialByo, il progetto si pone come un'opera di interesse pubblico, disponibile per proiezioni gratuite in varie città italiane.
In un'epoca in cui la verità è spesso frammentata e il discorso pubblico polarizzato, "Non è andato tutto bene" si propone come un tentativo coraggioso di ricostruire e comprendere una delle crisi più significative del nostro tempo, offrendo allo spettatore una prospettiva diversa e stimolando una riflessione critica sugli eventi che hanno definito la nostra era pandemica.
"Non è andato tutto bene" il film di Paolo Cassina sulle ombre della gestione della crisi in anteprima il 4 aprile a Mil
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"Non è andato tutto bene" il film di Paolo Cassina sulle ombre della gestione della crisi in anteprima il 4 aprile a Mil
Da ragazzo ero anarchico, adesso mi accorgo che si può essere sovversivi soltanto chiedendo che le leggi dello Stato vengano rispettate da chi ci governa. (Ennio Flaiano)