Cara Giorgia. La Sardegna.

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Valerio
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Cara Giorgia. La Sardegna.

Messaggio da leggere da Valerio »

Quando hai scelto il candidato del cdx nelle elezioni amministrative sarde, io ho avuto un moto di allarme sulla scelta di un sindaco.

Allora ho chiesto alla mia cara amica Rosanna, nel nostro Forum, cosa ne pensasse. Ma Rosanna, è una sarda del nord, e non conosceva Truzzu.

Al di là della solita rivalità nord/sud dell'isola, che già mi aveva fatto scattare qualche allarme, vorrei farti leggere il risultato nella sua interezza.

Truzzu ha perso molti voti a Cagliari, la città che ha amministrato.

Questo ti insegni a leggere, nella scelta dei candidati. Quando in un territorio pur piccolo come questo, proponi un amministratore già collaudato con un ruolo amministrativo, devi preoccuparti di non scegliere in base all'appartenenza, ma di tenere d'occhio il sentiment dei suoi concittadini!

Se Truzzu è risultato perdente a Cagliari, voleva dire che ha gestito male. Non erano elezioni politiche, erano amministrative.

Non sarebbe stato male che tu, prima di imporre il tuo candidato, facessi fare un sondaggio sugli umori della sua stessa città. Non so se la grillina avesse maggiori competenze, penso di no, ma almeno non aveva ancora fatto danni. Essendo grillina li farà, sicuramente, ed i sardi si pentiranno amaramente. Ma sono affari loro.

Tu Giorgia dovevi avere più rispetto per la loro Sovranità.
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Re: Cara Giorgia. La Sardegna.

Messaggio da leggere da porterrockwell »

Valerio ha scritto: 27 feb 2024, 7:25 Quando hai scelto il candidato del cdx nelle elezioni amministrative sarde, io ho avuto un moto di allarme sulla scelta di un sindaco.

Allora ho chiesto alla mia cara amica Rosanna, nel nostro Forum, cosa ne pensasse. Ma Rosanna, è una sarda del nord, e non conosceva Truzzu.

Al di là della solita rivalità nord/sud dell'isola, che già mi aveva fatto scattare qualche allarme, vorrei farti leggere il risultato nella sua interezza.

Truzzu ha perso molti voti a Cagliari, la città che ha amministrato.

Questo ti insegni a leggere, nella scelta dei candidati. Quando in un territorio pur piccolo come questo, proponi un amministratore già collaudato con un ruolo amministrativo, devi preoccuparti di non scegliere in base all'appartenenza, ma di tenere d'occhio il sentiment dei suoi concittadini!

Se Truzzu è risultato perdente a Cagliari, voleva dire che ha gestito male. Non erano elezioni politiche, erano amministrative.

Non sarebbe stato male che tu, prima di imporre il tuo candidato, facessi fare un sondaggio sugli umori della sua stessa città. Non so se la grillina avesse maggiori competenze, penso di no, ma almeno non aveva ancora fatto danni. Essendo grillina li farà, sicuramente, ed i sardi si pentiranno amaramente. Ma sono affari loro.

Tu Giorgia dovevi avere più rispetto per la loro Sovranità.
Poi, Giorgia, non migliorano il contesto alcune tue esibizioni di cortigianeria filo-americana e alcuni "limonamenti" con Zelensky. Il tuo seguito elettorale non è più granitico come un anno fa e quindi il candidato da te scelto non viene più votato a prescindere dai suoi meriti o demeriti.
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Re: Cara Giorgia. La Sardegna.

Messaggio da leggere da Valerio »

porterrockwell ha scritto: 27 feb 2024, 7:53
Valerio ha scritto: 27 feb 2024, 7:25 Quando hai scelto il candidato del cdx nelle elezioni amministrative sarde, io ho avuto un moto di allarme sulla scelta di un sindaco.

Allora ho chiesto alla mia cara amica Rosanna, nel nostro Forum, cosa ne pensasse. Ma Rosanna, è una sarda del nord, e non conosceva Truzzu.

Al di là della solita rivalità nord/sud dell'isola, che già mi aveva fatto scattare qualche allarme, vorrei farti leggere il risultato nella sua interezza.

Truzzu ha perso molti voti a Cagliari, la città che ha amministrato.

Questo ti insegni a leggere, nella scelta dei candidati. Quando in un territorio pur piccolo come questo, proponi un amministratore già collaudato con un ruolo amministrativo, devi preoccuparti di non scegliere in base all'appartenenza, ma di tenere d'occhio il sentiment dei suoi concittadini!

Se Truzzu è risultato perdente a Cagliari, voleva dire che ha gestito male. Non erano elezioni politiche, erano amministrative.

Non sarebbe stato male che tu, prima di imporre il tuo candidato, facessi fare un sondaggio sugli umori della sua stessa città. Non so se la grillina avesse maggiori competenze, penso di no, ma almeno non aveva ancora fatto danni. Essendo grillina li farà, sicuramente, ed i sardi si pentiranno amaramente. Ma sono affari loro.

Tu Giorgia dovevi avere più rispetto per la loro Sovranità.
Poi, Giorgia, non migliorano il contesto alcune tue esibizioni di cortigianeria filo-americana e alcuni "limonamenti" con Zelensky. Il tuo seguito elettorale non è più granitico come un anno fa e quindi il candidato da te scelto non viene più votato a prescindere dai suoi meriti o demeriti.
Non confondere fave e patate. Queste erano elezioni regionali, la politica ha motivazioni diverse. Ai sardi non interessa una beata mazza di quello che Giorgia fa nel G7.

I sardi hanno scelto il candidato che, secondo loro, farà funzionare la Sardegna. È così hanno anche affermato la loro Sovranità.

La Lega aveva vinto con il suo Federalismo.
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Re: Cara Giorgia. La Sardegna.

Messaggio da leggere da porterrockwell »

Valerio ha scritto: 27 feb 2024, 7:58
porterrockwell ha scritto: 27 feb 2024, 7:53
Poi, Giorgia, non migliorano il contesto alcune tue esibizioni di cortigianeria filo-americana e alcuni "limonamenti" con Zelensky. Il tuo seguito elettorale non è più granitico come un anno fa e quindi il candidato da te scelto non viene più votato a prescindere dai suoi meriti o demeriti.
Non confondere fave e patate. Queste erano elezioni regionali, la politica ha motivazioni diverse. Ai sardi non interessa una beata mazza di quello che Giorgia fa nel G7.

I sardi hanno scelto il candidato che, secondo loro, farà funzionare la Sardegna. È così hanno anche affermato la loro Sovranità.

La Lega aveva vinto con il suo Federalismo.
Eh no Valerio!! Anche quello ha la sua importanza. Esiste il voto di protesta che non si sofferma a scegliere la piazza politica anzichè quella amministrativa. Quel voto vuole punire, mandare un messaggio urgente. Certo è un voto marginale nel suo complesso, ma quando si perde per centesimi di punto percentuale ecco che la protesta ottiene il suo effetto doloroso. Io la penso cpsì.
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Re: Cara Giorgia. La Sardegna.

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porterrockwell ha scritto: 27 feb 2024, 8:36
Valerio ha scritto: 27 feb 2024, 7:58

Non confondere fave e patate. Queste erano elezioni regionali, la politica ha motivazioni diverse. Ai sardi non interessa una beata mazza di quello che Giorgia fa nel G7.

I sardi hanno scelto il candidato che, secondo loro, farà funzionare la Sardegna. È così hanno anche affermato la loro Sovranità.

La Lega aveva vinto con il suo Federalismo.
Eh no Valerio!! Anche quello ha la sua importanza. Esiste il voto di protesta che non si sofferma a scegliere la piazza politica anzichè quella amministrativa. Quel voto vuole punire, mandare un messaggio urgente. Certo è un voto marginale nel suo complesso, ma quando si perde per centesimi di punto percentuale ecco che la protesta ottiene il suo effetto doloroso. Io la penso cpsì.
Vedila come vuoi, ma dovresti motivare in qualche modo.
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Re: Cara Giorgia. La Sardegna.

Messaggio da leggere da Sayon »

Valerio ha scritto: 27 feb 2024, 8:45
porterrockwell ha scritto: 27 feb 2024, 8:36
Eh no Valerio!! Anche quello ha la sua importanza. Esiste il voto di protesta che non si sofferma a scegliere la piazza politica anzichè quella amministrativa. Quel voto vuole punire, mandare un messaggio urgente. Certo è un voto marginale nel suo complesso, ma quando si perde per centesimi di punto percentuale ecco che la protesta ottiene il suo effetto doloroso. Io la penso cpsì.
Vedila come vuoi, ma dovresti motivare in qualche modo.
Non conosco bene la Sardegna, ma il fatto che a Cagliari abbiano votato per un rappresentante 5 stelle conferma le mie previsioni dell' inizio della frana nel supporto alla Meloni. Non e' solo una scelta amministrativa, le mosse della Meloni in politica estera sono state indubbiamente un fattore.
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Re: Cara Giorgia. La Sardegna.

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Valerio ha scritto: 27 feb 2024, 7:25 Quando hai scelto il candidato del cdx nelle elezioni amministrative sarde, io ho avuto un moto di allarme sulla scelta di un sindaco.

Allora ho chiesto alla mia cara amica Rosanna, nel nostro Forum, cosa ne pensasse. Ma Rosanna, è una sarda del nord, e non conosceva Truzzu.

Al di là della solita rivalità nord/sud dell'isola, che già mi aveva fatto scattare qualche allarme, vorrei farti leggere il risultato nella sua interezza.

Truzzu ha perso molti voti a Cagliari, la città che ha amministrato.

Questo ti insegni a leggere, nella scelta dei candidati. Quando in un territorio pur piccolo come questo, proponi un amministratore già collaudato con un ruolo amministrativo, devi preoccuparti di non scegliere in base all'appartenenza, ma di tenere d'occhio il sentiment dei suoi concittadini!

Se Truzzu è risultato perdente a Cagliari, voleva dire che ha gestito male. Non erano elezioni politiche, erano amministrative.

Non sarebbe stato male che tu, prima di imporre il tuo candidato, facessi fare un sondaggio sugli umori della sua stessa città. Non so se la grillina avesse maggiori competenze, penso di no, ma almeno non aveva ancora fatto danni. Essendo grillina li farà, sicuramente, ed i sardi si pentiranno amaramente. Ma sono affari loro.

Tu Giorgia dovevi avere più rispetto per la loro Sovranità.
Avevo manifestato la mia opinione in merito alla tua richiesta.
Avevo scritto, non ricordo il post, che ... paradossalmente ... il più valido era Soru.
Io nelle cose che faccio ci metto il cuore, la lealtà, l'intelligenza, la giustizia e il rispetto. Tutto il resto ... non mi interessa.
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Re: Cara Giorgia. La Sardegna.

Messaggio da leggere da Rosanna »

Che poi ... tutte ste imposizioni e guerre intestine all'interno di una coalizione ....

Giorgia Meloni ... non conosce lo spirito dei Sardi e del vero sardismo ...
Io nelle cose che faccio ci metto il cuore, la lealtà, l'intelligenza, la giustizia e il rispetto. Tutto il resto ... non mi interessa.
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Re: Cara Giorgia. La Sardegna.

Messaggio da leggere da vito »

Valerio ha scritto: 27 feb 2024, 7:25 Quando hai scelto il candidato del cdx nelle elezioni amministrative sarde, io ho avuto un moto di allarme sulla scelta di un sindaco.

Allora ho chiesto alla mia cara amica Rosanna, nel nostro Forum, cosa ne pensasse. Ma Rosanna, è una sarda del nord, e non conosceva Truzzu.

Al di là della solita rivalità nord/sud dell'isola, che già mi aveva fatto scattare qualche allarme, vorrei farti leggere il risultato nella sua interezza.

Truzzu ha perso molti voti a Cagliari, la città che ha amministrato.

Questo ti insegni a leggere, nella scelta dei candidati. Quando in un territorio pur piccolo come questo, proponi un amministratore già collaudato con un ruolo amministrativo, devi preoccuparti di non scegliere in base all'appartenenza, ma di tenere d'occhio il sentiment dei suoi concittadini!

Se Truzzu è risultato perdente a Cagliari, voleva dire che ha gestito male. Non erano elezioni politiche, erano amministrative.

Non sarebbe stato male che tu, prima di imporre il tuo candidato, facessi fare un sondaggio sugli umori della sua stessa città. Non so se la grillina avesse maggiori competenze, penso di no, ma almeno non aveva ancora fatto danni. Essendo grillina li farà, sicuramente, ed i sardi si pentiranno amaramente. Ma sono affari loro.

Tu Giorgia dovevi avere più rispetto per la loro Sovranità.
Non sarebbe stato male che tu, prima di imporre il tuo candidato, facessi fare un sondaggio sugli umori della sua stessa città. Non so se la grillina avesse maggiori competenze, penso di no, ma almeno non aveva ancora fatto danni. Essendo grillina li farà, sicuramente, ed i sardi si pentiranno amaramente. Ma sono affari loro.

Meloni ha la mentalità del CAPO unico che NON chiede di pensare anche ad altri per dare la miglior risposta a un problema .

Questa mentalità che va ad aggiungersi ad atteggiamenti vagamente da bulletta, disturba ..... ma è lei ....
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Re: Cara Giorgia. La Sardegna.

Messaggio da leggere da Vento »

"ma di tenere d'occhio il sentiment dei suoi concittadini!"

manca la 'o'
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Re: Cara Giorgia. La Sardegna.

Messaggio da leggere da Valerio »

Vento ha scritto: 27 feb 2024, 13:47 "ma di tenere d'occhio il sentiment dei suoi concittadini!"

manca la 'o'
Sentiment, in inglese, ha il significato di "modo di percepire", non significa sentimento.

Una corretta traduzione sarebbe "percezione + gradimento".
Sovranità al Cittadino.
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Re: Cara Giorgia. La Sardegna.

Messaggio da leggere da Vento »

Valerio ha scritto: 27 feb 2024, 14:28
Vento ha scritto: 27 feb 2024, 13:47 "ma di tenere d'occhio il sentiment dei suoi concittadini!"

manca la 'o'
Sentiment, in inglese, ha il significato di "modo di percepire", non significa sentimento.

Una corretta traduzione sarebbe "percezione + gradimento".
Da Treccani:

b. Il fatto, e il modo, di sentire qualche cosa, di riconoscere, accettare e apprezzare determinati valori


Non mi dire che qui sotto non trovi l'espressione che tri serve, da dover ricorrere ad un'altra lingua.

Volete proprio vendere l'anima.

Non dimenticare che solo i nativi riescono a usare correttamente la loro lingua, perché la lingua è nata dalla loro cultura e la riflette. Tu sei nato da altra cultura e non possiedi i significati degli anglofoni, a meno che proprio tu voglia abbandonare la tua cultura e saltare in un'altra.


sentiménto s. m. [der. di sentire]. – 1. a. La facoltà e l’atto del sentire, di avvertire impressioni esterne o interne; affine quindi a senso nel suo sign. più generale; anticam. si usò anche come sinon. di senso nel sign. più proprio e com. di questo termine, e si disse, per es., i cinque sentimenti, per indicare i sensi della vista, dell’udito, ecc. b. Più spesso, la coscienza, la consapevolezza dei proprî atti: non è più in sentimento, di malato grave; perdere i s., svenire o perdere la conoscenza entrando in agonia (al contr., tornare in sentimenti); vento, Che balenò una luce vermiglia La qual mi vinse ciascun sentimento; E caddi come l’uom cui sonno piglia (Dante); la fante..., senza sentimento vedendolo, quel disse che la donna dicea, cioè veramente lui esser morto (Boccaccio). Sempre come coscienza, come controllo, dominio di sé, piena consapevolezza dei proprî atti, in frasi come uscire di sentimento o di sentimenti, esser fuori del s. o dei s., perdere il senno, impazzire, essere accecato dal furore o da altra passione: Fu allora per uscir del sentimento, Sì tutto in preda del dolor si lassa (Ariosto); trarre, levare di sentimento, togliere, anche temporaneamente, la facoltà o almeno la pienezza dell’intendere e del volere: il grande dolore l’aveva levato di sentimento; iperb., mi levate di s. con le vostre grida, mi stordite. Quindi, con pienezza di sentimenti, con tutti i s., nel pieno possesso delle proprie facoltà mentali: il testamento fu steso dal malato con pienezza di sentimenti; estens., pop., cosa fatta con tutti i s., per bene, come si deve, in modo ineccepibile. c. Con lo stesso sign. generale, ma determinato da complemento: avere sentimento di sé, consapevolezza della propria esistenza spirituale e corporea (estens., perdere, riacquistare il s. di sé, la coscienza della propria responsabilità o dignità); la pura vita, cioè a dire il semplice s. dell’esser proprio (Leopardi); e con altri complementi: avere il s. della propria forza, della propria debolezza (detto non solo di una persona, ma anche, per es., di una nazione, di un popolo); a volte alla nozione della consapevolezza si accompagna quella dello stato d’animo che ne consegue (soprattutto se di sofferenza): la qual cosa importa maggior sentimento dell’infelicità propria (Leopardi); ai mali s’aggiunge il s. de’ mali (Manzoni). 2. Con compl. di specificazione oggettiva, o in qualche caso con aggettivo: a. Coscienza (e riconoscimento) dell’esistenza di qualche cosa in sé, nella sua natura, nei suoi attributi: il s. di Dio è presente in tutti gli uomini; il s. della patria. b. Il fatto, e il modo, di sentire qualche cosa, di riconoscere, accettare e apprezzare determinati valori: il s. della fede, della vita sociale. Quindi, avere sentimento di qualche cosa, sentirne vivamente dentro di sé la realtà, l’importanza, la necessità, la grandezza: avere il s. della dignità umana; avere un alto s. del dovere; e analogam.: agire per il s. dell’onore; devo farlo per un s. di giustizia; smarrire, perdere il s. del pudore, ecc. c. Facoltà e capacità di sentire, in quanto presuppone una valutazione, un discernimento (nella sfera etica o estetica): il s. del bene e del male; avere, non avere, esser privo di s. morale; il s. del bello; avere un s. estetico molto sviluppato (in questo e nel precedente sign., l’uso com. preferisce, quasi sempre, senso). d. Più vicino al sign. di concetto, stima, opinione: avere un alto, avere un grande s. di sé; per un giusto s. di noi medesimi, dobbiamo supporre che quest’opera non possa esser letta se non da ignoranti (Manzoni). e. Nella filosofia rosminiana, s. fondamentale, coscienza uniforme e costante che l’io ha di sé e del suo sussistere corporeo, di cui le singole sensazioni sono modificazioni, testimonianze del mondo oggettivo. 3. a. Ogni forma di affetto, di impulso dell’animo, di movimento psichico, di emozione, sia che rimangano chiusi entro l’animo della persona stessa, sia che si rivolgano e proiettino verso gli altri, verso il mondo esterno. Anche in questa accezione, è sempre determinato da complemento di specificazione o da aggettivo: si sentì invaso da un s. di gioia ineffabile; un s. nuovo si faceva strada nell’animo suo; s. paterno, materno, o di padre, di madre; volle ferirlo nel suo s. patriottico o di patriota; s. religioso (tutelato formalmente dal diritto penale italiano attraverso varie ipotesi di reato dirette a prevenire atti di offesa al culto o di vilipendio a religioni); s. d’orgoglio, di superbia, d’umiltà, di avvilimento; erano legati da un s. (o da sentimenti) di vera e profonda amicizia; s. d’amore, di simpatia, di gratitudine; s. d’odio, d’invidia, d’antipatia, d’avversione; alimentare sentimenti di vendetta; vivere, provare, nutrire un s. di ...; ispirare un s. di ...; e indicando genericam. la disposizione d’animo nei riguardi di altri: devi credere alla sincerità dei miei s. (sottint. verso di te); i suoi s. verso di me non sono i più favorevoli. Talora anche di sensazioni tra fisiche e psichiche provocate da cause morali o organiche: provare un s. di schifo, di ribrezzo, di nausea, di disgusto, ecc. (cfr. il più com. senso). b. Nella stessa accezione, ma con valore più ampio: s. naturali; s. innati, inveterati nell’uomo; un bruto incapace di s. umani; farsi interprete dei s. del popolo, del s. di tutti; nascondere, esprimere, manifestare, esagerare i proprî s.; lotta, tumulto di s. opposti; agire, far leva sui s. di qualcuno; offendere nei s. intimi, nei s. più delicati; il cuore è comunemente inteso come la sede dei sentimenti. c. Al plur., modo di pensare e di sentire, considerato come parte del carattere di una persona, come complesso delle inclinazioni al bene o al male, come guida del comportamento morale: un giovane di s. retti, sani, o di buoni, ottimi, onesti s.; una signora di s. squisiti; una persona di s. generosi; dare prova di s. nobili; gente di s. cattivi, volgari, ignobili, vili, ecc. Nell’uso ant. anche al sing. (e con valore affine a indole, natura): alcuni erano di più crudel sentimento (Boccaccio); al plur. o al sing. (senza determinazione), modo di pensare, cioè opinione, in generale o riguardo a determinate cose: ho piacere che ognuno dica il suo s. (Goldoni); sono anch’io di questo s., del tuo s., dei tuoi stessi s.; io resto sempre del medesimo s.; seguire, andare contro il s. pubblico, il modo di sentire e di pensare dei più. 4. Sempre al sing. e con uso assol.: a. La sfera dei sentimenti, l’affettività (spesso in contrapp. all’attività intellettuale, alla ragione): avere, non avere sentimento, essere di ricca o scarsa affettività; il s. e la fantasia; spesso bisogna dare ascolto alla ragione piuttosto che al sentimento. Talora indica più specificamente le inclinazioni altruistiche, le tendenze affettive, in contrapp. all’egoismo, al calcolo e sim.: farsi guidare dal s. più che dall’interesse; negli affari il s. non deve esistere; parlare, rivolgersi al s. di qualcuno, cercare di commuoverlo, di agire sulla parte più sensibile del suo animo; toccare la corda del s., portare il discorso su un tono capace di suscitare la tenerezza, la pietà, la commozione. b. Sensibilità, sensitività, capacità di sentire con l’animo, finezza di sentire: l’educazione del s.; un ragazzo ricco di sentimento. In partic., quella particolare tonalità affettiva che informa di sé la creazione o l’esecuzione di un’opera d’arte, o qualsiasi anche più semplice forma di espressione, e che rivela la sensibilità, la ricchezza interiore del soggetto: novella, poesia, composizione musicale, lettera piena di sentimento; leggere, scrivere, comporre, cantare, suonare con sentimento; recita senza sentimento e senz’anima; versi difettosi nella forma ma ricchi di sentimento. c. non com. Capacità di discernere, quindi senno, giudizio: ha abbastanza sentimento per la sua età; una ragazza con poco s., senza sentimento, con poco giudizio, senza giudizio; fam., uscire, essere fuori di s., montare su tutte le furie, arrabbiarsi; al plur., fare qualcosa con tutti i s., con gran cura e attenzione. d. ant. Esperienza, perizia, sapienza: fu di tanto s. nelle leggi, che da molti valenti uomini uno armario di ragione civile [= un’arca di diritto civile] fu reputato (Boccaccio). 5. ant. Senso, concetto, significato delle parole d’un discorso, d’uno scritto (e talora anche la comprensione, l’intendimento di quel significato): il s. della legge, quello che più comunem. si dice lo spirito della legge, contrapposto alla lettera; ha una condizione la Scrittura, che ella ha di molti s. (s. Bernardino). ◆ Dim. e spreg. sentimentùccio.
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Re: Cara Giorgia. La Sardegna.

Messaggio da leggere da Valerio »

Vento ha scritto: 27 feb 2024, 15:06
Valerio ha scritto: 27 feb 2024, 14:28

Sentiment, in inglese, ha il significato di "modo di percepire", non significa sentimento.

Una corretta traduzione sarebbe "percezione + gradimento".
Da Treccani:

b. Il fatto, e il modo, di sentire qualche cosa, di riconoscere, accettare e apprezzare determinati valori


Non mi dire che qui sotto non trovi l'espressione che tri serve, da dover ricorrere ad un'altra lingua.

Volete proprio vendere l'anima.

Non dimenticare che solo i nativi riescono a usare correttamente la loro lingua, perché la lingua è nata dalla loro cultura e la riflette. Tu sei nato da altra cultura e non possiedi i significati degli anglofoni, a meno che proprio tu voglia abbandonare la tua cultura e saltare in un'altra.
Ho una zia inglese....

E da ragazzino, in Africa, ero sempre nell'ambasciata americana, dove dai miei coetanei Yankee sentivo tutto il meglio rock anni prima che arrivasse in Italia. :mrgreen:
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Re: Cara Giorgia. La Sardegna.

Messaggio da leggere da ereticamente »

cmq anche se ci credo poco,

spero che questa sia una lezione per tutti i partiti, di maggioranza e minoranza, per scegliere meglio i candidati e rapportarsi di più ai territori.

sperem
Da ragazzo ero anarchico, adesso mi accorgo che si può essere sovversivi soltanto chiedendo che le leggi dello Stato vengano rispettate da chi ci governa. (Ennio Flaiano)
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Re: Cara Giorgia. La Sardegna.

Messaggio da leggere da Valerio »

ereticamente ha scritto: 27 feb 2024, 16:14 cmq anche se ci credo poco,

spero che questa sia una lezione per tutti i partiti, di maggioranza e minoranza, per scegliere meglio i candidati e rapportarsi di più ai territori.

sperem
Non mi dire che sei emiliano? Mio padre era modenese. Beer
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