Come la vorremmo una nuova Italia a misura d'uomo

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vito
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Come la vorremmo una nuova Italia a misura d'uomo

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Questa è una riflessione che va fatta completamente slegata dalla politica ma pensata solo per noi comuni cittadini .
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vatel
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Re: Come la vorremmo una nuova Italia a misura d'uomo

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vito ha scritto: 27 gen 2024, 10:37 Questa è una riflessione che va fatta completamente slegata dalla politica ma pensata solo per noi comuni cittadini .
Con questi politici difficile avere un paese a misura d'uomo.
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lio141
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Re: Come la vorremmo una nuova Italia a misura d'uomo

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occorrerebbe specificare cosa si intende a misura d'uomo tenendo conto delle varie aspettative diverse fra loro
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Gasiot
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Re: Come la vorremmo una nuova Italia a misura d'uomo

Messaggio da leggere da Gasiot »

Scusami se gioco un po' con le parole
Come si misura l' uomo? ,nel senso di cittadino ovvio
C' è una filosofia politica che l' uomo non lo considera come singolo pensante ma come parte infinitesimale della società, quella che va messa al sopra di tutto
Ovviamente in questa società la livella pareggia tutti verso il basso.
Per la legge dei grandi numeri i migliori sono sempre meno dei peggiori e non hanno interesse a fare migliorare i peggiori
Poi c' è l' altra visione politica che privilegia il singolo intraprendente
E non interviene granché per tenere sotto controllo il popolo, basta avere i media sotto controllo che il gregge si sposta dove si vuole
Quindi non vedo una società perfetta da prendere come esempio, o perlomeno per me non c'è ancora
Sono un selvatico costretto a vivere in branco
Se un uomo è uno stupido, non lo emancipi dalla sua stupidità col mandarlo all'università. Semplicemente lo trasformi in uno stupido addestrato, dieci volte più pericoloso
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vito
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Re: Come la vorremmo una nuova Italia a misura d'uomo

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lio141 ha scritto: 27 gen 2024, 11:34 occorrerebbe specificare cosa si intende a misura d'uomo tenendo conto delle varie aspettative diverse fra loro
A misura d'uomo intendo a misura delle necessità dell'uomo .

Nello spcifico intendo per chi abita il NORD Italia, o sulle montagne italiane , non debba svenarsi per pagare il riscaldamento della casa dove abita.

Nello specifico intendo per chi abita il SUD Italia abbia servizi pubblici decorosi

Nello specifico intendo che gli italiani abbiano città dove la qualità della vita non sia un sogno irraggiungibile.

Nello specifico intendo uno stato dove ci siano leggi efficaci verso chi dilapida il denaro dello stato o non paga il dovuto allo stato.
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vito
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Re: Come la vorremmo una nuova Italia a misura d'uomo

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Gasiot ha scritto: 27 gen 2024, 13:35 Scusami se gioco un po' con le parole
Come si misura l' uomo? ,nel senso di cittadino ovvio
C' è una filosofia politica che l' uomo non lo considera come singolo pensante ma come parte infinitesimale della società, quella che va messa al sopra di tutto
Ovviamente in questa società la livella pareggia tutti verso il basso.
Per la legge dei grandi numeri i migliori sono sempre meno dei peggiori e non hanno interesse a fare migliorare i peggiori
Poi c' è l' altra visione politica che privilegia il singolo intraprendente
E non interviene granché per tenere sotto controllo il popolo, basta avere i media sotto controllo che il gregge si sposta dove si vuole
Quindi non vedo una società perfetta da prendere come esempio, o perlomeno per me non c'è ancora
Sono un selvatico costretto a vivere in branco

E non interviene granché per tenere sotto controllo il popolo, basta avere i media sotto controllo che il gregge si sposta dove si vuole. LoveHeart

Lei giustamente menziona i MEDIA che sono la chiave di volta che determina la qualità della nostra vita dal punto di vista:
morale ,
culturale ,
finanziario.
scelte politiche

Scelte politiche che, alla luce dei fatti accaduti dal 1994 in poi, per la gran parte hanno avuto l'effetto di peggiorare la qualità della vita di noi comuni cittadini .
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Vento
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Re: Come la vorremmo una nuova Italia a misura d'uomo

Messaggio da leggere da Vento »

Prescindendo dal punto di vista dei singoli e delle loro relazioni, di cui ha già detto tutto Gasiot, penso che la comunità detta Italia debba seguire un vecchio modello, quello dei tempi dei comuni, mentre altri come gli anglo ed i cinesi vanno dritti verso società nuove, moderne. Noi non ne siamo capaci e non ci corrisponde, penso. Lasciamoli andare e cerchiamo di pacificarci tra noi, con le autonomie che giusto ora sono in discussione e vengono a pennello. Mi piacerebbe che anche gli altri paesi europei seguissero questa strada, costruendo un piccolo mondo antico, magari riallacciando i rapporti anche con la Russia, che di questo mondo è sempre stata parte. Potrebbe essere uno dei poli del nuovo mondo, il più vecchio dopo i cinesi, con poi gli anglo che dall'Europa sono usciti da molto tempo e regnano dalla GB all'Australia, insieme poi all'India, altri due grandi poli culturali, e poi i semiti, l'Africa e il sud America. E' un pò la visione delle civiltà coesistenti intravista da Huntington, Usa permettendo. Potrebbe essere un mondo interessante, se fosse capace di controllare l'impulso al dominio.
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Re: Come la vorremmo una nuova Italia a misura d'uomo

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Vento ha scritto: 27 gen 2024, 15:40 Prescindendo dal punto di vista dei singoli e delle loro relazioni, di cui ha già detto tutto Gasiot, penso che la comunità detta Italia debba seguire un vecchio modello, quello dei tempi dei comuni, mentre altri come gli anglo ed i cinesi vanno dritti verso società nuove, moderne. Noi non ne siamo capaci e non ci corrisponde, penso. Lasciamoli andare e cerchiamo di pacificarci tra noi, con le autonomie che giusto ora sono in discussione e vengono a pennello. Mi piacerebbe che anche gli altri paesi europei seguissero questa strada, costruendo un piccolo mondo antico, magari riallacciando i rapporti anche con la Russia, che di questo mondo è sempre stata parte. Potrebbe essere uno dei poli del nuovo mondo, il più vecchio dopo i cinesi, con poi gli anglo che dall'Europa sono usciti da molto tempo e regnano dalla GB all'Australia, insieme poi all'India, altri due grandi poli culturali, e poi i semiti, l'Africa e il sud America. E' un pò la visione delle civiltà coesistenti intravista da Huntington, Usa permettendo. Potrebbe essere un mondo interessante, se fosse capace di controllare l'impulso al dominio.
Fossi in lei non auspicherei che maggiori autonomie regionali possano far migliorare la qualità della vita delle persone ,perchè bastrebbe accertare ,come sono condotte quelle regioni che già ce l'hanno , ma sopratutto a quali costi ...Costi che se fossero estesi alle rimanenti regioni , mi domando, cosa rimarrebbe a noi cittadini. ?
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Re: Come la vorremmo una nuova Italia a misura d'uomo

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vito ha scritto: 27 gen 2024, 19:23
Vento ha scritto: 27 gen 2024, 15:40 Prescindendo dal punto di vista dei singoli e delle loro relazioni, di cui ha già detto tutto Gasiot, penso che la comunità detta Italia debba seguire un vecchio modello, quello dei tempi dei comuni, mentre altri come gli anglo ed i cinesi vanno dritti verso società nuove, moderne. Noi non ne siamo capaci e non ci corrisponde, penso. Lasciamoli andare e cerchiamo di pacificarci tra noi, con le autonomie che giusto ora sono in discussione e vengono a pennello. Mi piacerebbe che anche gli altri paesi europei seguissero questa strada, costruendo un piccolo mondo antico, magari riallacciando i rapporti anche con la Russia, che di questo mondo è sempre stata parte. Potrebbe essere uno dei poli del nuovo mondo, il più vecchio dopo i cinesi, con poi gli anglo che dall'Europa sono usciti da molto tempo e regnano dalla GB all'Australia, insieme poi all'India, altri due grandi poli culturali, e poi i semiti, l'Africa e il sud America. E' un pò la visione delle civiltà coesistenti intravista da Huntington, Usa permettendo. Potrebbe essere un mondo interessante, se fosse capace di controllare l'impulso al dominio.
Fossi in lei non auspicherei che maggiori autonomie regionali possano far migliorare la qualità della vita delle persone ,perchè bastrebbe accertare ,come sono condotte quelle regioni che già ce l'hanno , ma sopratutto a quali costi ...Costi che se fossero estesi alle rimanenti regioni , mi domando, cosa rimarrebbe a noi cittadini. ?
Ha ragione, ma queste non sono vere autonomie, ma finte, fatte proprio per impedire un vero assetto federale, che presuppone l'autonomia fiscale. Le regioni dovrebbero gestire loro la finanza locale, cedendo allo Stato centrale una parte stabilita. Oggi invece delle tasse si occupa lo Stato e le regioni sgomitano per arraffarne una parte, più grossa possibile, anche se non sanno cosa farci, se non metterseli in tasca. Questa non è autonomia e se si vogliono amministratori responsabili, bisogna dotarli del necessario potere. Così risponderebbero del loro operato direttamente ai loro cittadini, che li hanno finanziati, mentre oggi nessuno è responsabile di alcunché.
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Re: Come la vorremmo una nuova Italia a misura d'uomo

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Vento ha scritto: 27 gen 2024, 19:34
vito ha scritto: 27 gen 2024, 19:23

Fossi in lei non auspicherei che maggiori autonomie regionali possano far migliorare la qualità della vita delle persone ,perchè bastrebbe accertare ,come sono condotte quelle regioni che già ce l'hanno , ma sopratutto a quali costi ...Costi che se fossero estesi alle rimanenti regioni , mi domando, cosa rimarrebbe a noi cittadini. ?
Ha ragione, ma queste non sono vere autonomie, ma finte, fatte proprio per impedire un vero assetto federale, che presuppone l'autonomia fiscale. Le regioni dovrebbero gestire loro la finanza locale, cedendo allo Stato centrale una parte stabilita. Oggi invece delle tasse si occupa lo Stato e le regioni sgomitano per arraffarne una parte, più grossa possibile, anche se non sanno cosa farci, se non metterseli in tasca. Questa non è autonomia e se si vogliono amministratori responsabili, bisogna dotarli del necessario potere. Così risponderebbero del loro operato direttamente ai loro cittadini, che li hanno finanziati, mentre oggi nessuno è responsabile di alcunché.
se si vogliono amministratori responsabili, bisogna dotarli del necessario potere.
Questa frase mi ricorda quella con cui ci dicevano che aumentando lo stipendio dei parlamentari il paese sarebbe stato meglio governato .
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Re: Come la vorremmo una nuova Italia a misura d'uomo

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vito ha scritto: 28 gen 2024, 17:20
Vento ha scritto: 27 gen 2024, 19:34
Ha ragione, ma queste non sono vere autonomie, ma finte, fatte proprio per impedire un vero assetto federale, che presuppone l'autonomia fiscale. Le regioni dovrebbero gestire loro la finanza locale, cedendo allo Stato centrale una parte stabilita. Oggi invece delle tasse si occupa lo Stato e le regioni sgomitano per arraffarne una parte, più grossa possibile, anche se non sanno cosa farci, se non metterseli in tasca. Questa non è autonomia e se si vogliono amministratori responsabili, bisogna dotarli del necessario potere. Così risponderebbero del loro operato direttamente ai loro cittadini, che li hanno finanziati, mentre oggi nessuno è responsabile di alcunché.
se si vogliono amministratori responsabili, bisogna dotarli del necessario potere.
Questa frase mi ricorda quella con cui ci dicevano che aumentando lo stipendio dei parlamentari il paese sarebbe stato meglio governato .
La correttezza degli amministratori dipende anche dal loro profilo morale, ma soprattutto dall'organizzazione della amministrazione stessa. Ricordo quando aprirono i primi supermercati a Firenze, in particolare Esselunga: quasi tutti portavano la spesa all'auto col carrello che poi lasciavano in strada. Suppliche, minacce non servirono a niente. Esselunga ebbe un'idea geniale: offrì 50 lire a chi li riportava come dovuto. Sparirono i carrelli dalle strade.
Oggi tutti paghiamo le tasse nel calderone dello Stato, dove gli amministratori regionali poi arraffano quel che possono. Difficile capire cosa succede dei nostri soldi, una volta finiti nel pozzo statale. Troppe mani. Se invece meno gente paga meno soldi ai propri amministratori locali, che vivono a pochi passi da noi, diventa possibile controllare cosa succede e ricordarsene poi alle prossime elezioni.
Tutto qui, elementare.
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Re: Come la vorremmo una nuova Italia a misura d'uomo

Messaggio da leggere da Leno Lazzari »

vito ha scritto: 28 gen 2024, 17:20
Vento ha scritto: 27 gen 2024, 19:34
Ha ragione, ma queste non sono vere autonomie, ma finte, fatte proprio per impedire un vero assetto federale, che presuppone l'autonomia fiscale. Le regioni dovrebbero gestire loro la finanza locale, cedendo allo Stato centrale una parte stabilita. Oggi invece delle tasse si occupa lo Stato e le regioni sgomitano per arraffarne una parte, più grossa possibile, anche se non sanno cosa farci, se non metterseli in tasca. Questa non è autonomia e se si vogliono amministratori responsabili, bisogna dotarli del necessario potere. Così risponderebbero del loro operato direttamente ai loro cittadini, che li hanno finanziati, mentre oggi nessuno è responsabile di alcunché.
se si vogliono amministratori responsabili, bisogna dotarli del necessario potere.
Questa frase mi ricorda quella con cui ci dicevano che aumentando lo stipendio dei parlamentari il paese sarebbe stato meglio governato .
Potrebbe sembrare una battuta di spirito ma purtroppo
la realtà é che vengono strapagati per governare,
ma gli uni contro gli altri come risulta dalla mia firma sotto .

..."La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro"...
La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro

.........ma andare oltre no ?
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Re: Come la vorremmo una nuova Italia a misura d'uomo

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Vento ha scritto: 28 gen 2024, 18:54
vito ha scritto: 28 gen 2024, 17:20

se si vogliono amministratori responsabili, bisogna dotarli del necessario potere.
Questa frase mi ricorda quella con cui ci dicevano che aumentando lo stipendio dei parlamentari il paese sarebbe stato meglio governato .
La correttezza degli amministratori dipende anche dal loro profilo morale, ma soprattutto dall'organizzazione della amministrazione stessa. Ricordo quando aprirono i primi supermercati a Firenze, in particolare Esselunga: quasi tutti portavano la spesa all'auto col carrello che poi lasciavano in strada. Suppliche, minacce non servirono a niente. Esselunga ebbe un'idea geniale: offrì 50 lire a chi li riportava come dovuto. Sparirono i carrelli dalle strade.
Oggi tutti paghiamo le tasse nel calderone dello Stato, dove gli amministratori regionali poi arraffano quel che possono. Difficile capire cosa succede dei nostri soldi, una volta finiti nel pozzo statale. Troppe mani. Se invece meno gente paga meno soldi ai propri amministratori locali, che vivono a pochi passi da noi, diventa possibile controllare cosa succede e ricordarsene poi alle prossime elezioni.
Tutto qui, elementare.
Lei scrive
Oggi tutti paghiamo le tasse nel calderone dello Stato, dove gli amministratori regionali poi arraffano quel che possono. Difficile capire cosa succede dei nostri soldi, una volta finiti nel pozzo statale

Mentre a mio modesto parere è solo una questione di pozzo che da statale diventa regionale ...poi quando avremo cambiato tutto ci accorgeremo di non aver cambiato niente .
Una cosa potrebbe cambiare .....l'aumento dei costi regionali e delle tasse ...regionali.
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Re: Come la vorremmo una nuova Italia a misura d'uomo

Messaggio da leggere da vito »

Leno Lazzari ha scritto: 28 gen 2024, 19:44
vito ha scritto: 28 gen 2024, 17:20

se si vogliono amministratori responsabili, bisogna dotarli del necessario potere.
Questa frase mi ricorda quella con cui ci dicevano che aumentando lo stipendio dei parlamentari il paese sarebbe stato meglio governato .
Potrebbe sembrare una battuta di spirito ma purtroppo
la realtà é che vengono strapagati per governare,
ma gli uni contro gli altri come risulta dalla mia firma sotto .

..."La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro"...
Condivido e aggiungo , quando non ne combinano di peggio , come lo sparo di Rosazza , che tutto sommato non sarebbe nemmeno il peggio del peggio che abbiamo visto nella seconda repubblica
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Re: Come la vorremmo una nuova Italia a misura d'uomo

Messaggio da leggere da Vento »

vito ha scritto: 28 gen 2024, 21:13
Vento ha scritto: 28 gen 2024, 18:54

La correttezza degli amministratori dipende anche dal loro profilo morale, ma soprattutto dall'organizzazione della amministrazione stessa. Ricordo quando aprirono i primi supermercati a Firenze, in particolare Esselunga: quasi tutti portavano la spesa all'auto col carrello che poi lasciavano in strada. Suppliche, minacce non servirono a niente. Esselunga ebbe un'idea geniale: offrì 50 lire a chi li riportava come dovuto. Sparirono i carrelli dalle strade.
Oggi tutti paghiamo le tasse nel calderone dello Stato, dove gli amministratori regionali poi arraffano quel che possono. Difficile capire cosa succede dei nostri soldi, una volta finiti nel pozzo statale. Troppe mani. Se invece meno gente paga meno soldi ai propri amministratori locali, che vivono a pochi passi da noi, diventa possibile controllare cosa succede e ricordarsene poi alle prossime elezioni.
Tutto qui, elementare.
Lei scrive
Oggi tutti paghiamo le tasse nel calderone dello Stato, dove gli amministratori regionali poi arraffano quel che possono. Difficile capire cosa succede dei nostri soldi, una volta finiti nel pozzo statale

Mentre a mio modesto parere è solo una questione di pozzo che da statale diventa regionale ...poi quando avremo cambiato tutto ci accorgeremo di non aver cambiato niente .
Una cosa potrebbe cambiare .....l'aumento dei costi regionali e delle tasse ...regionali.
Se in una regione la politica è totalmente corrotta, cioè se i politici rispondono a controllori privati sconosciuti, allora non cambia niente. Dove invece c'è ancora la mentalità e la possibilità di controllare la amministrazione locale e quindi di cambiarla quando necessario, le cose migliorerebbero rispetto ad oggi, che tutto è fuori controllo e nessuno è responsabile.
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