Maternità surrogata (utero in affitto) : libertà o mercimonio?

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Sayon
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Re: Maternità surrogata (utero in affitto) : libertà o mercimonio?

Messaggio da leggere da Sayon »

giampieros ha scritto: 2 nov 2019, 21:00
RedWine ha scritto: 2 nov 2019, 20:03
giampieros ha scritto: 2 nov 2019, 17:28
Complichiamo un po' la cosa. La donna a seguito di una malattia o di un incidente ha perso le strutture anatomiche per permetterle una gravidanza (es. è senza utero). Però gli ovuli li produce. Si può fare la fecondazione in vitro come nel caso precedente. Poi, vista che la donna non puo' portare avanti la gravidanza, si offre di farlo sua sorella. Lo fa per amore, per affetto verso sua sorella... non lo fa per interesse. Io non oserei mai mettermi in mezzo per impedirglielo.
Chi di voi invece sì?
e se lo facesse per interesse?
tipo: ti aiuto a finire gli studi universitari?
ti mettteresti in mezzo?
Io no. Semplicemente volevo partire da casi dove l'opporsi è più facilmente percepibile come una vera e propria prepotenza.
Ripeto. Per poter rispondere a questi quesiti occorre aver avuto figli, e quindi capire i risvolti affettivi e morali che questo comporta. Il caso presentato e' una eccezione. E' difficile avere una sorella che si presti a questa operazione, soprattutto se ha un marito e una famiglia contrari. Difficile poi vedere i risvolti "finanziari" della stessa, essendo predominante invece l' amore familiare. In pratica l' esempio fatto SMONTA ogni altro esercizio di "uso" dell' utero e degli "ovuli" acquistato come al mercato. Ci sarebbero comunque problemi legali. La donna dovrebbe probabilmente "adottare" il figlio nato dal ventre della sorella, e il marito della sorella (se esiste) dovrebbe dimostrare di non essere il padre. Forse la soluzione migliore anche in questo caso e' adottare un bambino, dei tantissimi abbandonati dalle loro madri.
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