Il politico ( che opera all'interno di uno Stato democratico ), più che mai in Italia, dove - nel primo articolo è indicato in maniera inequivocabile che la sovranità appartiene al popolo - a prescindere da quali siano i suoi ideali( o SE ne abbia ), DEVE limitarsi ad assecondare le esigenze dei cittadini e rispettare / tutelare/ difendere la propria nazione (*). Non dovrebbe imporre ( come invece avviene pedissequamente, non solo in Italia ) la propria idea di società o l'idea di società ( l'idea di Italia ) impostaci dai nostri padroni stranieri; nel nostro caso USA/UK e Bruxelles.
Non mi risulta che - oltre ad Enrico Mattei - ci sia mai stato un politico in Italia che abbia assecondato la volontà popolare e difeso la nostra nazione.
Il politico italico, in buona sostanza, ha il mero compito di tenere buoni, muti e fiduciosi i cittadini; mentre loro banchettano e svendono la gioielleria nostrana .
(*) Avendo - i nostri "rappresentanti" - CEDUTO la sovranità nazionale dell'Italia, prima agli USA ( ufficiosamente dopo lo sbarco degli americani nel 43 ) e successivamente a Bruxelles ( perdendo ulteriore sovranità nazionale e - NON PAGHI - rinunciando alla sovranità monetaria ), si evince che le elezioni in Italia siano una palese buffonata. In quanto, in Italia ( ma non solo ) tutto, evidentemente, è già deciso da altri loschi figuri.
Nessun politico o economista ha mai chiesto al popolo se fosse d'accordo o meno ad aderire a quella fogna chiamata Unione Europea e a quella ciofeca di
moneta straniera che si chiama Euro. Tutte queste azioni, sono - di fatto - reati. Ma i gentiluomini che agiscono
per il male del Paese, sanno bene che nessuno li condannerà mai per reati contro la Costituzione ( magistratura e politica = cane non mangia cane ). Meno che mai, potrebbero essere processati/condannati avendo - il popolo italiano - accolto con entusiasmo la suddetta cessione di sovranità ( il reato costituzionale, appunto ). Sono in molti ad avere accolto con gioia l'ingresso nella UE e nell'Euro. E in altrettanti ad adottare la filosofia:
" Anche se non è stato un grande affare, ormai ci siamo e ci dobbiamo rimanere "
Concludendo: una volta che ad uno Stato gli si toglie la moneta, si annulla ogni velleità di crescita, sogni, futuro e qualsivoglia ideale.