7novembre 1917

[Sayon]

Sogni da struzzo.

Bravo, continua a farlo (lo struzzo)…

"Socialismo o barbarie" disse qualcuno.

Il socialismo è morto, e la barbarie è vieppiù presente, ma tu e altri vi rifiutate di vederla, appunto come gli struzzi…

Dobbiamo "imparare" da quelli ai quali volevamo "insegnare", ad esempio il Vietnam, l' ultimo Paese dove ho lavorato in ordine di tempo. Gli Americani fecero una guerra violenta, mostruosa e vergognosa (My Lai: 500 donne, bambini e vecchi ammazzati in un fosso a mitragliate)per esportare democrazia in quanto (orrrrore! erano comunisti). Bene il Vietnam e' uno dei Paesei dell' Asia che cresce di piu. Ho conosciuto tanta gente che gia sa di diventare ricca nei prossimi anni o due. (Posso spiegare il perche' un'altra volta). Ma il loro concetto e' semplice e simile a quello della Cina: un misto di comunismo e "free enterprise". Chi ha iniziativa, diventa ricco, ma chi non lo puo' fare ha un lavoro e protezione sociale. Se ci sara' pace duratura, il Vietnam diventera' un grande Paese. Se invece faranno all' "americana', ovvero investiranno nella "difesa", armi e militari, eresteranno fermi o ritorneranno poveri.

[Leno Lazzari]

Avevano detto che il comunismo vi avrebbe tolto la casa ed il lavoro, che con il comunismo avreste avuto meno diritti e meno libertà.
A 106 anni dalla grande Rivoluzione di Lenin, meno diritti sociali, meno libertà, lavoro precario quando addirittura non pagato, sfruttamento sul lavoro, il diritto inalienabile alla salute ed alla sanità pubblica giorno dopo giorno negato e smantellato, sono stati "raggiunti" con l'introduzione dell'euro e dell'unione europea.
Il mondo è funestato dalla guerra dal Donbass alla Palestina, dove gli aguzzini ed i fascisti, vengono lasciati commettere le loro nefandezze in nome della democrazia, delle cosiddette "democrazie" occidentali, proprio come un secolo fa con l'avvento di Hitler e Mussolini.
106 anni dopo, Lenin, il comunismo ed i principi della Rivoluzione d'Ottobre non solo sono più attuali che mai, ma sono assolutamente necessari.

Se é tutto sto paradiso in terra presumo che tu coerentemente viva in
uno di quei paesi .

Curioso come chi non l'ha mai vissuto lo osanni mentre chi invece viveva
sotto quel giogo abbia sempre cercato di fuggirne .

[Skazza]

Se é tutto sto paradiso in terra presumo che tu coerentemente viva in
uno di quei paesi .

Curioso come chi non l'ha mai vissuto lo osanni mentre chi invece viveva
sotto quel giogo abbia sempre cercato di fuggirne .

Per tua informazione faccio la spola tra RE e La Habana....

[Leno Lazzari]

Se é tutto sto paradiso in terra presumo che tu coerentemente viva in
uno di quei paesi .

Curioso come chi non l'ha mai vissuto lo osanni mentre chi invece viveva
sotto quel giogo abbia sempre cercato di fuggirne .

Per tua informazione faccio la spola tra RE e La Habana....

Io ho un amico che a La Habana ci si é trasferito già più di trent'anni fa
e pure lui so che ogni tanto torna .

Quando i miei lasciarono Roma appena finita la guerra finirono proprio
a La Habana (complicato spiegarne il motivo) per sei mesi per poi dopo
finire in Florida dove viveva mio nonno paterno . In seguito vi tornarono
(io avrò avuto cinque anni) perché volevano provare a stabilirvisi ma dopo
un po' che Castro coi suoi si stava affacciando da dietro la Sierra sentirono,
giustamente, aria di rivoluzione e con due figli piccoli e uno in arrivo se la
dettero a gambe .
Tra le cose più brutte che mi raccontarono in seguito i miei e che per loro
era fonte di grande turbamento il fatto che tanta era la fame e ineludibile
la povertà totale che molti padri portavano (mi pare a Calle Obispo molto
frequentata da certo "turismo" USA) le figlie minorenni a prostituirsi .

Certo, la Cuba di oggi é molto cambiata da allora, almeno nel senso che
le odierne jineteras non sono più bambine affamate ma ragazze donne che
si vendono magari per comprare cose che a Cuba si trovano soltanto nei
negozi per turisti che un cubano non può permettersi .

[fkke]

E allora tutti sti comunisti di cui avete paura, dove sono?

Oggi di comunisti (veri e veraci) in Italia ci sono rimasti a malapena
Rizzo e Sansonetti direttore de L'Unità e MAGARI il PD fosse nelle loro
mani e non quelle della Schlein .

lo sai che alle ultime politiche ho votato proprio rizzo e sai perché??potevano pure dichiari liberale o fascista, perché uno ha carattere 2 degli altri schieramenti e leader non mi convinceva proprio nessuno 3 non andando in parlamento non mi posso lamentare di dio che avrebbe fatto 4 cosa un po stramba,,é di torino,ehehe ho la panda targata torino

[Skazza]

SULLA PATRIA SOVIETICA



«Era rigida, all'apparenza per niente affettuosa. Non aveva nulla di glamour. Non affettava amabilità. Non aveva tempo per questo. E non ne aveva nemmeno desiderio. E l'origine stessa la spingeva a questo. Era semplice.

Per tutta la vita, per quanto mi ricordi, non ha fatto altro che lavorare. E anche molto. Moltissimo. Si occupava di tutti: tutti insieme. E soprattutto di noi, asini e imbecilli.

Ci nutriva come poteva. Non coi tartufi, con le aragoste, non con parmigiano o mozzarella. Ci nutriva con formaggio semplice, con semplice salame, incartato in carta grigia e ruvida.

Ci istruiva. Ci metteva libri sotto il naso, ci spingeva in circoli e associazioni sportive, ci portava al cinema, agli spettacoli mattutini per bambini, con un biglietto da 10 kopeeke. E poi nei teatri di burattini, al teatro giovanile. Più tardi, al teatro drammatico, all'opera e al balletto.

Ci insegnava a riflettere. Ci insegnava a trarre conclusioni. A dubitare e raggiungere il dovuto. E noi ce la mettevamo tutta, come potevamo. E facevamo i capricci. E storcevamo il naso.

E poi crescevamo, mettevamo senno, diventavamo maturi, si raggiungeva la laurea e si ottenevano medaglie e titoli. E non capivamo nulla. Sebbene credessimo di capire tutto.

E così essa sempre di nuovo ci mandava agli istituti e all'università. Agli istituti scientifici. Nelle fabbriche e negli stadi. Nei kolkhozy. Nelle brigate di costruzione. Ai cantieri lontani. Nel cosmo. Essa ci indirizzava sempre verso qualche obiettivo. Anche contro la nostra volontà. Ci prendeva per mano e ci conduceva. Ci spingeva senza farsi notare. Poi ci salutava e andava oltre, seguendoci però in silenzio. Da lontano.

Essa non era ostentatamente-compiacente, o dimostrativamente generosa. Era economica. Parsimoniosa. Non ci coccolava con infinite varietà di merci estere. Preferiva la sue, fatta da noi. Poi, a volte, improvvisamente ci regalava accidentalmente film americani, profumi francesi, stivali tedeschi o giacche finlandesi. Raramente e moderatamente. Erano tutti però di qualità eccellente, sia i film, i vestiti, i cosmetici o i giocattoli per bambini. Come dovrebbero essere dei regali donati da persone care.

E noi ce li contendevamo nelle code [fuori dei negozi]. E ci entusiasmavamo, rumorosamente e in modo completamente infantile. Ed essa sospirava. In silenzio. Più di quello non ce lo poteva dare. E per questo rimaneva in silenzio. E si metteva di nuovo al lavoro. Costruiva. Lanciava. Inventava. E ci nutriva. E ci istruiva.

Ma a noi non bastava. E ci mettevamo a mormorare, proprio come bambini viziati che ancora non conoscono il dolore. Brontolavamo; ci lamentavamo. Non eravamo soddisfatti. Per noi tutto quello non era mai abbastanza.

Fu così che un giorno ci ribellammo. Rumorosamente. Sul serio.

Essa non era sorpresa. Aveva capito tutto. E perciò non disse nulla. Sospirò pesantemente e se ne andò. Del tutto. Per sempre.

Non si era offesa. Nella sua lunga e difficile vita si era abituata a tutto.

Essa non era perfetta e lo capiva da sola. Era viva e quindi poteva sbagliare. A volte anche molto. Più spesso tragicamente. Però sempre a nostro vantaggio. Semplicemente, ci amava troppo. Anche se cercava di non mostrarlo apertamente. Aveva di noi una considerazione troppo alta. Più di quanto non fossimo davvero. E ci proteggeva come meglio poteva. Da tutto il male. Noi pensavamo di essere ormai adulti. Eravamo convinti di poter vivere senza le sue cure e senza la sua custodia.

Ne eravamo sicuri. Noi ci sbagliavamo. Essa no.

Aveva ragione anche questa volta. Come quasi sempre. Poi, udite le nostre recriminazioni, non si mise a discutere.

E se ne andò. Senza sparare. Senza spargere sangue, né sbattere la porta. Senza offendersi nell'addio.

Se ne andò, lasciandoci vivere come allora volevamo.

Ed ecco come viviamo tutt'oggi.

E però, ora sappiamo tutto. Sappiamo cosa sia l'abbondanza. Cosa sia il dolore. Lo sappiamo eccome.

Siamo felici?

Non lo so.

Ma so esattamente quali parole molti di noi non le dissero allora.

Abbiamo pagato per intero per la nostra sfrontatezza infantile. Ora abbiamo capito tutto ciò di cui non potevamo renderci conto nelle menti immature, in quegli anni della nostra serena infanzia viziata.

Grazie! Non avere un cattivo ricordo di noi . E perdonaci. Di tutto! Patria Sovietica...».

Mikhail Žvanetskij

[Sayon]

Avevano detto che il comunismo vi avrebbe tolto la casa ed il lavoro, che con il comunismo avreste avuto meno diritti e meno libertà.
A 106 anni dalla grande Rivoluzione di Lenin, meno diritti sociali, meno libertà, lavoro precario quando addirittura non pagato, sfruttamento sul lavoro, il diritto inalienabile alla salute ed alla sanità pubblica giorno dopo giorno negato e smantellato, sono stati "raggiunti" con l'introduzione dell'euro e dell'unione europea.
Il mondo è funestato dalla guerra dal Donbass alla Palestina, dove gli aguzzini ed i fascisti, vengono lasciati commettere le loro nefandezze in nome della democrazia, delle cosiddette "democrazie" occidentali, proprio come un secolo fa con l'avvento di Hitler e Mussolini.
106 anni dopo, Lenin, il comunismo ed i principi della Rivoluzione d'Ottobre non solo sono più attuali che mai, ma sono assolutamente necessari.

Se é tutto sto paradiso in terra presumo che tu coerentemente viva in
uno di quei paesi .

Curioso come chi non l'ha mai vissuto lo osanni mentre chi invece viveva
sotto quel giogo abbia sempre cercato di fuggirne .

Infatti vivo a disagio negli USA. Ci sto solo perche' ho due figli in Canada e New York, e mia moglie vuole stare loro vicino. E poi che c'entra? Si vive meglio in un Paese "sviluppato" quando si e' anziani, mentre nei Paesi in fase di sviluppo puo' anche essere entusiasmante se si "partecipa" allo stesso. Guarda io so solo una cosa: il mondo in toto crescerebbe meglio e si vivrebbe bene dappertutto se non ci fossero nazioni AMANTI DELLE GUERRE che provocano, vivono, allungano, favoriscono la guerra, e che ficcano il naso dappertutto. La "democrazia" o il benessere non sono esportati con le guerre. Si esporta solo distruzione, morte, poverta', instabilita'. Il MALE che ho visto creato dall' Occidente in Africa, Asia e Sudamerica e di molto superiore al BENE da loro arrecato. Comunque io a Manila ho vissuto benissimo, e Pekino fa parte delle citta' che amo di piu..

[Valerio]

Certo che ce ne vuole, a rimpiangere l'unione sovietica! (100 milioni di morti)

[Crossfire]

Certo che ce ne vuole, a rimpiangere l'unione sovietica! (100 milioni di morti)

C'è gente che rimpiange il fascismo. Non mi sorprendo più di nulla.
La gente adora le dittature evidentemente.

[Valerio]

Certo che ce ne vuole, a rimpiangere l'unione sovietica! (100 milioni di morti)

C'è gente che rimpiange il fascismo. Non mi sorprendo più di nulla.
La gente adora le dittature evidentemente.

Io non trovo più gente che rimpiange il fascismo fin dai tempi dell'Università. Per darvi un'idea del tempo trascorso, il mio professore di Analisi 1 si chiamava Zwirner. Forse l'avete sentito nominare.

[Crossfire]

C'è gente che rimpiange il fascismo. Non mi sorprendo più di nulla.
La gente adora le dittature evidentemente.

Io non trovo più gente che rimpiange il fascismo fin dai tempi dell'Università. Per darvi un'idea del tempo trascorso, il mio professore di Analisi 1 si chiamava Zwirner. Forse l'avete sentito nominare.

Vieni da me nel nord ovest... ne troverai parecchi.

[Leno Lazzari]

Reminiscenza di quando lavoravo . Nel turismo .

Sto parlando di una quarantina d'anni fa quando dalla libera e felice USSR
venivano in vacanza in Italia .

Erano talmente felici che questi gruppi di viaggio erano regolarmente
composti di "mezze coppie", nel senso che non c'erano mai coppie
uomo-donna sposati . Lui partiva in vacanza ma lei non poteva partire
e poi al contrario .

Insomma, uno rimaneva in patria come ostaggio .

[fkke]

Io non trovo più gente che rimpiange il fascismo fin dai tempi dell'Università. Per darvi un'idea del tempo trascorso, il mio professore di Analisi 1 si chiamava Zwirner. Forse l'avete sentito nominare.

Vieni da me nel nord ovest... ne troverai parecchi.

la gente rimpiangere sempre il tempo di 50 anni fa(indipedemente che governi un Benitez un andreotti o willy il coyote)e lo sai il perché??perché aveva 50 anni meno ps tanti saluti a tutti belli e brutti dal wellcum di villach

[Valerio]

Vieni da me nel nord ovest... ne troverai parecchi.

la gente rimpiangere sempre il tempo di 50 anni fa(indipedemente che governi un Benitez un andreotti o willy il coyote)e lo sai il perché??perché aveva 50 anni meno ps tanti saluti a tutti belli e brutti dal wellcum di villach

Villach?

[Leno Lazzari]

Vieni da me nel nord ovest... ne troverai parecchi.

la gente rimpiangere sempre il tempo di 50 anni fa(indipedemente che governi un Benitez un andreotti o willy il coyote)e lo sai il perché??perché aveva 50 anni meno ps tanti saluti a tutti belli e brutti dal wellcum di villach

Ahpperòòòòò..........vedo che anche tu apprezzi la Carinzia .

E comunque Villach é a una quarantina di minuti da Kirchbach, il paesello
di mia moglie .

Questa é la casa dove di solito, andando in quattro più i nipoti prendiamo
un piano intero, di solito il sotto tetto . Andiamo quasi sempre quì perché
sono "quasi" parenti di mia moglie che li conosce sin da bambina .

https://www.booking.com/hotel/at/guesth ... 7p.de.html