Sembra per questioni interne.
Chissà se in Italia arriverà la solita ondata di speculazioni.
Qui trovate l'andamento dei prezzi nell'ultimo anno, il prezzo di quest'anno è già maggiore di quello dell'anno scorso:
https://www.mylpg.eu/it/stazioni/italia/prezzi/
..........................
https://www.adnkronos.com/facilitalia/p ... refresh_ce
La Russia vieta l'export di benzina e diesel, prezzi schizzano in Europa
Il Cremlino ha stabilito un divieto temporaneo per calmierare l'inflazione. Barili subito più cari nel timore di una carenza globale di carburante
La Russia ha stabilito un divieto temporaneo di esportazioni di benzina e diesel. Il blocco è valido nei confronti di tutti i Paesi eccetto quattro stati ex-sovietici ed ha effetto immediato al fine di stabilizzare il mercato interno. L'annuncio è arrivato dal governo giovedì 20 settembre. "Le restrizioni temporanee contribuiranno a saturare il mercato dei carburanti, che a sua volta ridurrà i prezzi per i consumatori", ha affermato l'ufficio stampa del governo in una nota.
Il divieto entrerà in vigore il 21 settembre e non ha una data definitiva, secondo quanto stabilito dal decreto governativo firmato dal primo ministro Mikhail Mishustin. Sono previste eccezioni relative al carburante fornito nell’ambito di accordi intergovernativi ai membri dell’Unione economica eurasiatica guidata da Mosca, che comprende Bielorussia, Kazakistan, Armenia e Kirghizistan. Altre eccezioni riguardano gli aiuti umanitari e il transito, si legge nel decreto. Il ministero dell’Energia ha affermato che la misura impedirebbe le esportazioni "grigie" non autorizzate di carburanti.
Inflazione da placare
Negli ultimi mesi la Russia ha sofferto la carenza di benzina e diesel, con un conseguente aumento dei prezzi all’ingrosso del carburante, mentre l'impennata di quelli al dettaglio è stata limitata nel tentativo di tenerli in linea con l’inflazione ufficiale. La crisi è stata particolarmente dolorosa in alcune parti della Russia meridionale, quelle dove si trovano i granai e il carburante è fondamentale per raccogliere il raccolto. Secondo i commercianti il mercato dei carburanti è stato colpito da vari fattori, in cui rientrano la manutenzione nelle raffinerie di petrolio, i colli di bottiglia sulle ferrovie e la debolezza del rublo, che incentiva le esportazioni di carburante. Secondo i dati più recenti del Servizio statistico federale, i prezzi al dettaglio di benzina e diesel in Russia sono aumentati del 9,4% dall'inizio dell'anno al 18 settembre, rispetto a un aumento dei prezzi al consumo complessivi del 4%.
Prezzi schizzati in Europa
La decisione sta avendo un impatto immediato sui prezzi anche in Europa, che sono aumentati per la minaccia che la misura aggraverà le carenze già riscontrate a livello globale. A causa delle limitate forniture di greggio da parte di Russia e Arabia Saudita, i maggiori produttori all’interno dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio e dei suoi alleati, le raffinerie di petrolio del resto del mondo sono già impegnate nell'impresa di produrre abbastanza carburante. Nell’Europa nordoccidentale, il premio dei futures diesel di riferimento rispetto al petrolio greggio, noto come crack ICE Gasoil, è salito bruscamente, superando i 35 dollari al barile, in base ai dati sul valore equo compilati dall'agenzia Bloomberg. Anche i futures del diesel con consegna a ottobre sono diventati più costosi rispetto ai barili con arrivo nel mese successivo.
Grattacapo in vista delle elezioni
Nei primi 13 giorni di settembre le esportazioni russe a Russia ammontavano in media a circa 63mila tonnellate di gasolio al giorno. Per la benzina riguardavano più di 8mila tonnellate di al giorno. Le esportazioni giornaliere di diesel sono diminuite del 31% rispetto alla media dei primi 30 giorni di agosto, poiché le raffinerie sono sottoposte a manutenzione stagionale e i produttori hanno reindirizzato una maggiore quantità di carburante verso il mercato interno a seguito degli sforzi del governo per abbassare i prezzi. È da settimane che il Cremlino ha imbastito le trattative con i produttori di petrolio per decidere le misure adatte per frenare l'aumento dei prezzi del carburante. Il presidente Vladimir Putin ha dichiarato la scorsa settimana che i funzionari e le aziende hanno concordato come agire in futuro. Ciò nonostante, secondo fonti rimaste anonime citate da Bloomberg, le dispute sarebbero continuate. L’aumento dei prezzi del carburante per auto rappresenta uno dei fattori principali che contribuiscono all’inflazione e potrebbe rappresentare un punto di debolezza per il Cremlino in vista delle elezioni presidenziali fissate a marzo prossimo.