Salvate il soldato Vannacci. In pratica lo dicono il "reazionario" Rizzo e il "nero" Alemanno

[porterrockwell]

https://www.repubblica.it/politica/2023 ... 411827664/

Sul caso del generale Roberto Vannacci, finito nella bufera a causa del suo libro dai contenuti omofobi e sessisti, il ‘rosso’ Marco Rizzo, presidente onorario del Partito comunista, non la pensa diversamente dal ‘nero’ Gianni Alemanno. La tesi è quella del complotto, secondo cui il generale avrebbe pagato non tanto per le "opinioni personali” contenute all’interno del libro “Il mondo al contrario”, bensì per le sue passate denunce sull’uranio impoverito.

È da tempo che il segretario di Democrazia sovrana e popolare si fa portavoce di una sinistra reazionaria molto spesso apprezzata e rilanciata anche a destra. Dice il rossobruno Rizzo: "Non ero a conoscenza che il generale Vannacci avesse presentato ben due esposti alla Procura militare e alla Procura ordinaria di Roma nelle quali denunciava gravi e ripetute omissioni nella tutela della salute del contingente italiano”, dichiara in una nota. “Eppure – continua – il generale diventa un personaggio pubblico non per queste denunce ma per le sue opinioni personali scritte nel libro 'Il mondo al contrario'. E viene prontamente rimosso. Chissà se la rimozione sia davvero scattata per le sue opinioni personali o per altro?”. Postilla: “Meditate”, scrive Rizzo.

La domanda, ovviamente, è retorica. E Alemanno, dal canto suo, ha avanzato la medesima perplessità nell'intervista rilasciata a Repubblica e nella quale, oltre a difendere il generale, non esclude una candidatura di Vannacci nelle liste della sua nuova creatura di destra-destra in vista delle elezioni Europee del prossimo anno. L’ex sindaco di Roma ritiene che il ministro Guido Crosetto, stigmatizzando le parole di Vannacci, abbia “offeso uno dei migliori ufficiali dell’esercito”, il quale – ecco la tesi del complotto – era stato già censurato per avere avuto il coraggio d. i dire cosa pensava dell’uranio impoverito alla commissione parlamentare”.


Commento per Repubblica. Quali sarebbero di grazia le posizioni reazionarie di Rizzo? Cos'è? L'ultima barzelletta?

[nerorosso]

https://www.repubblica.it/politica/2023 ... 411827664/

Sul caso del generale Roberto Vannacci, finito nella bufera a causa del suo libro dai contenuti omofobi e sessisti, il ‘rosso’ Marco Rizzo, presidente onorario del Partito comunista, non la pensa diversamente dal ‘nero’ Gianni Alemanno. La tesi è quella del complotto, secondo cui il generale avrebbe pagato non tanto per le "opinioni personali” contenute all’interno del libro “Il mondo al contrario”, bensì per le sue passate denunce sull’uranio impoverito.

È da tempo che il segretario di Democrazia sovrana e popolare si fa portavoce di una sinistra reazionaria molto spesso apprezzata e rilanciata anche a destra. Dice il rossobruno Rizzo: "Non ero a conoscenza che il generale Vannacci avesse presentato ben due esposti alla Procura militare e alla Procura ordinaria di Roma nelle quali denunciava gravi e ripetute omissioni nella tutela della salute del contingente italiano”, dichiara in una nota. “Eppure – continua – il generale diventa un personaggio pubblico non per queste denunce ma per le sue opinioni personali scritte nel libro 'Il mondo al contrario'. E viene prontamente rimosso. Chissà se la rimozione sia davvero scattata per le sue opinioni personali o per altro?”. Postilla: “Meditate”, scrive Rizzo.
La
La domanda, ovviamente, è retorica. E Alemanno, dal canto suo, ha avanzato la medesima perplessità nell'intervista rilasciata a Repubblica e nella quale, oltre a difendere il generale, non esclude una candidatura di Vannacci nelle liste della sua nuova creatura di destra-destra in vista delle elezioni Europee del prossimo anno. L’ex sindaco di Roma ritiene che il ministro Guido Crosetto, stigmatizzando le parole di Vannacci, abbia “offeso uno dei migliori ufficiali dell’esercito”, il quale – ecco la tesi del complotto – era stato già censurato per avere avuto il coraggio d. i dire cosa pensava dell’uranio impoverito alla commissione parlamentare”.


Commento per Repubblica. Quali sarebbero di grazia le posizioni reazionarie di Rizzo? Cos'è? L'ultima barzelletta?

Rizzo viene considerato, dalla sinistra sinistrata, uno stalinista (anatema!) se non addirittura un criptofascista.

Nel suo libro Vannacci tocca argomenti che sono "scottanti" e sostanzialmente, con varie sfumature, riassume il pensiero della maggioranza dagli Italiani.

Compresi noti e famosi omosessuali come Nino Spirli, che tra l'altro si definisce "finocchio" piuttosto che "gay"…

[Sayon]

https://www.repubblica.it/politica/2023 ... 411827664/

Sul caso del generale Roberto Vannacci, finito nella bufera a causa del suo libro dai contenuti omofobi e sessisti, il ‘rosso’ Marco Rizzo, presidente onorario del Partito comunista, non la pensa diversamente dal ‘nero’ Gianni Alemanno. La tesi è quella del complotto, secondo cui il generale avrebbe pagato non tanto per le "opinioni personali” contenute all’interno del libro “Il mondo al contrario”, bensì per le sue passate denunce sull’uranio impoverito.

È da tempo che il segretario di Democrazia sovrana e popolare si fa portavoce di una sinistra reazionaria molto spesso apprezzata e rilanciata anche a destra. Dice il rossobruno Rizzo: "Non ero a conoscenza che il generale Vannacci avesse presentato ben due esposti alla Procura militare e alla Procura ordinaria di Roma nelle quali denunciava gravi e ripetute omissioni nella tutela della salute del contingente italiano”, dichiara in una nota. “Eppure – continua – il generale diventa un personaggio pubblico non per queste denunce ma per le sue opinioni personali scritte nel libro 'Il mondo al contrario'. E viene prontamente rimosso. Chissà se la rimozione sia davvero scattata per le sue opinioni personali o per altro?”. Postilla: “Meditate”, scrive Rizzo.
La
La domanda, ovviamente, è retorica. E Alemanno, dal canto suo, ha avanzato la medesima perplessità nell'intervista rilasciata a Repubblica e nella quale, oltre a difendere il generale, non esclude una candidatura di Vannacci nelle liste della sua nuova creatura di destra-destra in vista delle elezioni Europee del prossimo anno. L’ex sindaco di Roma ritiene che il ministro Guido Crosetto, stigmatizzando le parole di Vannacci, abbia “offeso uno dei migliori ufficiali dell’esercito”, il quale – ecco la tesi del complotto – era stato già censurato per avere avuto il coraggio d. i dire cosa pensava dell’uranio impoverito alla commissione parlamentare”.


Commento per Repubblica. Quali sarebbero di grazia le posizioni reazionarie di Rizzo? Cos'è? L'ultima barzelletta?

Rizzo viene considerato, dalla sinistra sinistrata, uno stalinista (anatema!) se non addirittura un criptofascista.

Nel suo libro Vannacci tocca argomenti che sono "scottanti" e sostanzialmente, con varie sfumature, riassume il pensiero della maggioranza dagli Italiani.

Compresi noti e famosi omosessuali come Nino Spirli, che tra l'altro si definisce "finocchio" piuttosto che "gay"…

Il rosso Rizzo e il nero Alemanno: la perfetta dimostrazione che la maggioranza (che e' di centro) non ha il "permesso" d'esprimersi liberamente. Se vuoi dire quello che pensa almeno l' 80% delle persone, sarai definito un ESTREMISTA di destra o di sinistra. E' veramente un mondo al OIRARTNOC. Forse Vannacci non e' cosi' analfabeta come dicono i commentatori TV.

[paysan]

Mi stupisce il clamoroso autogol di Crosetto che pure è conosciuto come persona intelligente e competente.

Definire "farneticazioni" le opinioni dei propri elettori è un gesto da kamikaze.

La Meloni, più scaltra, non ha aperto bocca.

[Leno Lazzari]

E io mi attacco con queste considerazioni del solito Luca Ricolfi
che entra a piè pari con questa sua interessante argomentazione .

https://www.fondazionehume.it/author/luca-ricolfi/

[RedWine]

E io mi attacco con queste considerazioni del solito Luca Ricolfi
che entra a piè pari con questa sua interessante argomentazione .

https://www.fondazionehume.it/author/luca-ricolfi/

avevo sentito di questo articolo da Porro nella sua zuppa, non credevo che fosse in chiaro e quindi non l'ho cercato, ma ero curioso di leggerlo. quindi grazie del link.
Ricolfi fa le sue considerazioni, per sua stessa ammissione, senza aver letto il libro, e scrive una cosa abbastanza curiosa

numerosi media progressisti mettono in atto una delle pratiche meno scientifiche (e meno professionali) del mondo dell’informazione: individuato come nemico un determinato testo, lo si sottopone a una sorta di Tac, o meglio scintigrafia (esame accuratissimo, in grado di individuare le minime anomalie) per isolarne i passaggi più scottanti e discutibili; identificati tali passaggi, li si estrae dal contesto, li si ritocca un po’, e li si dà in pasto all’opinione pubblica, trascurando del tutto le argomentazioni (spesso assai articolate) del libro;

come fa a fare simili affermazioni? leggendo bene, si capisce che non sta parlando di quel particolare testo (che non ha letto), ma del comportamento dei "media progressisti" in generale.
ossia calunnia, distorsione dei fatti, e censura come abiturinario metodo di lavoro.
Grazie Ricolfi, nessuno lo aveva mai sospettato ma se lo dice una persona cosi introdotta in quegli ambienti non ci resta che crederti

lasciando perdere i media progressisti e i loro intellettuali da WC...
una considerazione della serie “eterogenesi dei fini” di come un libro chiaramente di destra finisca per rivoltarsi contro la destra stessa, va fatta, non esplicitamente ma implicitamente il libro fa dire al lettore,

cara Meloni, hai chiesto di essere eletta in base a tanti bei discorsi conservatori, nazionalisti, tradizionalisti, ti abbiamo ascoltata ti abbiamo eletta, ti abbiamo dato un governo forte, e un'opposizione che si puo solo definire ridicola, e tu adesso
CHE CAZZO STAI FACENDO ????

[Leno Lazzari]

Io torno soltanto a ripetere che il cambiamento che (secondo me ha ancora
in testa Gnappetta) dovrebbe-dovrà cambiare questo paese necessariamente
deve partire da lontano, dai decenni e decenni di stratificazioni di leggi,
leggine, commi, da diritti acquisiti così, per "tradizione", e da un sistema
permeato talmente in profondità nei meccanismi del sistema del comando
che se non la prende per gradi in fondo alla sua strada non ci arriva perché
come ad esempio insegnano (spero) i governi Berlusconi e non solo la
perniciosa macchina di potere del PD profondamente radicata a iniziare
dalla magistratura, l'informazione passando per quegli antri fumosi e ai
più misteriosi le buca le gomme per strada .

[Leno Lazzari]

Che una difesa, e che difesa, e su che giornale a Vannacci potesse arrivare
da una femminista (giornalista e quant'altro) come Lucetta Scaraffia non
l'avrei mai immaginato .

https://www.dagospia.com/rubrica-3/poli ... 364966.htm

[RedWine]

Io torno soltanto a ripetere che il cambiamento che (secondo me ha ancora
in testa Gnappetta) dovrebbe-dovrà cambiare questo paese necessariamente
deve partire da lontano, dai decenni e decenni di stratificazioni di leggi,
leggine, commi, da diritti acquisiti così, per "tradizione", e da un sistema
permeato talmente in profondità nei meccanismi del sistema del comando
che se non la prende per gradi in fondo alla sua strada non ci arriva perché
come ad esempio insegnano (spero) i governi Berlusconi e non solo la
perniciosa macchina di potere del PD profondamente radicata a iniziare
dalla magistratura, l'informazione passando per quegli antri fumosi e ai
più misteriosi le buca le gomme per strada .

che parta pure da lontano, ma che parta.
in effetti era partita (quasi) bene, con la legge sui rave party, ma si è impantanata subito dopo.

[Leno Lazzari]

Io torno soltanto a ripetere che il cambiamento che (secondo me ha ancora
in testa Gnappetta) dovrebbe-dovrà cambiare questo paese necessariamente
deve partire da lontano, dai decenni e decenni di stratificazioni di leggi,
leggine, commi, da diritti acquisiti così, per "tradizione", e da un sistema
permeato talmente in profondità nei meccanismi del sistema del comando
che se non la prende per gradi in fondo alla sua strada non ci arriva perché
come ad esempio insegnano (spero) i governi Berlusconi e non solo la
perniciosa macchina di potere del PD profondamente radicata a iniziare
dalla magistratura, l'informazione passando per quegli antri fumosi e ai
più misteriosi le buca le gomme per strada .

che parta pure da lontano, ma che parta.
in effetti era partita (quasi) bene, con la legge sui rave party, ma si è impantanata subito dopo.

Non é il caso di farsi prendere dalle fregole .

Questo nostro povero e bistrattato paese ci ha messo quasi cinquant'anni
per diventare il cesso che é e raddrizzarlo é un'impresa per titani e non
può essere portata a termine (a mio avviso) neanche in cinque anni .

[Vento]

Immaginavo un pò di scaltra cautela in un governo presieduto dagli eredi del fascismo (che non vuol dire che sono tuttora fascisti, come non sono tuttora comunisti quelli del pd). Così però si va oltre il limite. Sia sul fronte clandestini, dove non si contempla più il fenomeno, neanche per dire che ci stanno lavorando; sia sulla guerra, dove dichiararsi guerrafondai in un paese come il nostro è sempre inappropriato, specie quando i venti non potranno che girare, con le elezioni americane e gli sviluppi geopolitici, a cominciare dal movimento dei BRICS.

[serge]

Tanto clamore per un libro che non ho letto e non intendo leggere! Per quanto mi è dato sapere, l’autore esprime proprie considerazioni a mio giudizio in gran parte condivisibili dalla maggioranza degli italiani. Ritengo che il generale Roberto Vannucci vada giudicato per il suo stato di servizio e non per le proprie opinioni personali. Più che le parole, sono i fatti che contano e questi stanno a indicare che questo militare ,nello svolgere le proprie mansioni, ha sempre avuto un comportamento ineccepibile. Per fortuna(sic),in Italia esiste ancora la libertà di espressione, anche per chi ricopre cariche istituzionali. Infine, ritengo che il ministro Crosetto, a mio giudizio persona di tutto rispetto, abbia agito d’impulso togliendo al generale il comando dell’Istituto geografico militare , con una decisione che ritengo del tutto ingiustificabile.
Poi ognuno la pensi come meglio crede.

[Leno Lazzari]

Tanto clamore per un libro che non ho letto e non intendo leggere! Per quanto mi è dato sapere, l’autore esprime proprie considerazioni a mio giudizio in gran parte condivisibili dalla maggioranza degli italiani. Ritengo che il generale Roberto Vannucci vada giudicato per il suo stato di servizio e non per le proprie opinioni personali. Più che le parole, sono i fatti che contano e questi stanno a indicare che questo militare ,nello svolgere le proprie mansioni, ha sempre avuto un comportamento ineccepibile. Per fortuna(sic),in Italia esiste ancora la libertà di espressione, anche per chi ricopre cariche istituzionali. Infine, ritengo che il ministro Crosetto, a mio giudizio persona di tutto rispetto, abbia agito d’impulso togliendo al generale il comando dell’Istituto geografico militare , con una decisione che ritengo del tutto ingiustificabile.
Poi ognuno la pensi come meglio crede.

Il clamore che dici caro Serge é tutto della SX che non si fa nessuno scrupolo
nell'usare ogni possibile occasione e pretesto per lordare l'immagine di un
governo che sta lottando per risolvere grossi problemi di ogni odine compreso
quello economico che, ma guarda caso, dipendono in massima parte proprio
da governi precedenti di cui negli ultimi vent'anni hanno SEMPRE fatto paprte
proprio loro, proprio la fuffa supponente del PD .

[ereticamente]

https://ilmanifesto.it/vannacci-un-eroe ... -la-difesa

Vannacci, un eroe inventato per spaccare la Difesa
La denuncia (tardiva) sull’uranio impoverito usata solo per attaccare Mattarella. Sullo sfondo una guerra di potere, tra elezioni europee e nomine alla Nato

Un martire della libertà d’espressione. Di più: un eroe nazionale che si è battuto per i suoi soldati. La trasformazione del generale (destituito) Roberto Vannacci in una figura pubblica – e forse in un leader politico – si muove su queste due direttrici: un uomo capace di parlare chiaro e di dire le cose come stanno, ma anche un integerrimo difensore dei ragazzi che rischiano la vita in giro per il mondo per la nostra Nazione.

È così che il rapporto con cui Vannacci il 13 marzo del 2019 denunciava «gravi e ripetute omissioni nella tutela della salute e della sicurezza del contingente italiano costituito da migliaia di militari impiegati in Iraq e sottoposti all’esposizione all’uranio impoverito senza che alcuna informazione fosse fornita al riguardo e senza che alcuna mitigazione dei rischi fosse attuata» diventa la prova provata che gli attacchi subiti nelle ultime settimane non siano stati causati dai contenuti del suo libro «Il mondo al contrario» ma dalla sua decisa presa di posizione su un tema effettivamente pesante come quello della salute dei soldati. A destra (molto a destra) sono convinti che ci sia Sergio Mattarella dietro tutto questo, dipingendo un complotto enorme ai danni del generale.

PECCATO CHE non sia vero niente: Vannacci è arrivato buon ultimo nel denunciare lo scandalo dell’uranio impoverito, peraltro lo ha fatto dopo essere stato per lunghi anni parte dello Stato maggiore italiano, anche quando il tema era già noto, indagato e persino oggetto di una commissione parlamentare d’inchiesta, presieduta dal dem Gian Piero Scanu. Tra tante polemiche e poca volontà da parte dei vertici militari italiani di ammettere il problema, in ogni caso, questa commissione, nel febbraio del 2018, votò a larghissima maggioranza la sua relazione finale in cui parlava esplicitamente di nessi causali tra tumori ed esposizione all’uranio impoverito. E questo avviene un anno prima della relazione di Vannacci, che da poco aveva lasciato la guida del contingente italiano in Iraq. Il 31 gennaio del 2019, poi, il successore di Vannucci al vertice delle truppe dell’operazione «Prima Parthica», Nicola Terzano, aveva emanato una direttiva proprio sui rischi dell’uranio impoverito.

IN OGNI CASO, la denuncia sull’uranio impoverito non ha in alcun modo leso la carriera di Vannacci. Tutt’altro: nel gennaio del 2020, il generale è andato a ricoprire il prestigioso ruolo di addetto per la Difesa alla rappresentanza italiana di Mosca, con accreditamenti anche in Bielorussia, Armenia e Turkmenistan. L’avventura finirà nel settembre del 2022, quando Vannacci, come anche altri, viene espulso da Mosca in qualità di «persona non grata»: una delle numerose conseguenze diplomatiche della guerra in Ucraina. Il 21 giugno del 2023, infine, l’ultima poltrona: il generale diventa capo dell’Istituto Geografico Militare di Firenze. Anche qui non si tratta di un posto di seconda scelta.

LA RELAZIONE di Vannacci sul caso dell’uranio impoverito va letta più che altro come una mossa di posizionamento all’interno del complicato universo italiano della Difesa. Il generale, infatti, aveva puntato il dito soprattutto contro il Coi (Comitato Operativo Interforze) ai tempi presieduto dall’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, che poi nel 2019 diventa Capo di stato maggiore spinto dalla Lega e che adesso Giorgia Meloni vorrebbe proporre come comandante generale della Nato.

Ed è forse questa la chiave giusta per comprendere tutti i risvolti della vicenda vicenda: uno scontro interno alla destra per le nomine militari. Non è del tutto un caso, infatti, che Vannacci sia diventato il beniamino degli oppositori interni di Meloni, da Gianni Alemanno (che punta alle europee dell’anno prossimo) fino a Matteo Salvini, che ora recita la parte di suo grandissimo fan.

DALL’ALTRA PARTE, mentre la premier continua a tacere, c’è il ministro della Difesa Maurizio Crosetto, che ha sin da subito condannato senza mezzi termini Vannacci e i messaggi omofobi e razzisti contenuti nel suo libro. E che, paradossalmente, proprio per questo motivo è rimasto solo a fronteggiare l’orda nera di cui aveva sempre negato l’esistenza: quelli che vogliono i colonnelli al potere e ormai non lo nascondono nemmeno più.