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Non disturbate il papà dell’editore sul treno. Repubblica e quel viaggio di Alain Elkann per Foggia

Inviato: 25 lug 2023, 10:28
da ereticamente
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https://www.open.online/2023/07/24/alai ... epubblica/

Dal viaggio disturbato è nata una lettera piccata del viaggiatore suo malgrado non solitario, Alain Elkann. Ed essendo il papà dell’editore John scrittore di un certo successo Repubblica ha pensato di accogliere il manoscritto non confinandolo nella scontata rubrica delle epistole, ma nobilitandolo nelle pagine di cultura dell’edizione cartacea di lunedì 24 luglio, fingendo la pubblicazione di un «breve racconto di estate».

Il papà dell’editore di Repubblica, John Elkann, è stato disturbato in treno da un gruppo di adolescenti maschi e chiassosi che ad alta voce discutevano di calcio, di musica e di come rimorchiare le ragazze con linguaggio tutt’altro che forbito ed evidente noncuranza per altri viaggiatori più avanti negli anni e nelle letture che avrebbero voluto passare in ben altro modo quel tempo assai lungo che separa le stazioni ferroviarie di Roma Capitale e di Foggia.

Un docu-racconto, lungi dalla fiction, in cui Alain snocciola il personale dramma «sul treno per Foggia con giovani “lanzichenecchi”», come titola Repubblica. Il nostro Elkann padre non aveva esperienza di quella tratta ferroviaria, che incredibilmente a suo dire passa dal Tirreno all’Adriatico attraversando longitudinalmente l’Italia. E infatti si sorprende: «Non sapevo che per andare da Roma a Foggia si dovesse passare da Caserta e poi da Benevento. Pensavo di avere sbagliato treno, ma invece è così».



Il povero papà Elkann manco immaginava che acquistando su Italo un biglietto di prima classe con vista finestrino potesse trovarsi a fianco con vista corridoio un nuovo “lanzichenecco” come Alain lo definisce. Eccone la fisiognomica: «Un ragazzo che avrà avuto 16 o 17 anni. T-shirt bianca con una scritta colorata, pantaloncini corti neri, scarpe da ginnastica di marca Nike, capelli biondi tagliati corti, uno zainetto verde. E l’I-Phone con cuffia per ascoltare musica». Purtroppo per il nostro illustre e spaesato viaggiatore il giovane non era solitario. In tutto il vagone decine di altri lanzichenecchi, vestiti così e che “avevano tutti o le braccia o le gambe e il collo con tatuaggi piuttosto grandi”. Manco un Rolex al polso: «Nessuno portava l’orologio».

Si può capire meglio lo choc provato durante la traversata spostando lo stesso occhio indagatore dai lanzichenecchi al povero Alain: «Io indossavo, malgrado il caldo, un vestito molto stazzonato di lino blu e una camicia leggera. Avevo una cartella di cuoio marrone dalla quale ho estratto i giornali: il Financial Times del weekend, New York Times e Robinson, il supplemento culturale di Repubblica. Stavo anche finendo di leggere il secondo volume della Recherche du temps perdu di Proust e in particolare il capitolo ‘Sodoma e Gomorra’. Ho estratto anche un quaderno su cui scrivo il diario con la mia penna stilografica».

Ora mi sento in dovere di rivolgere un accorato appello a Luca Cordero di Montezemolo, presidente di Italo Treno, perché faccia una tirata di orecchi ai suoi controllori: si può mai fare sedere un signore in completo di lino blu- per quanto assai stazzonato- con cartellina di cuoio marrone, la stampa più chic del week end, e la mente fissa su la recherche di Proust accanto a giovani sguaiati che ascoltano musica non classica dalle cuffiette dell’I-Phone? Cosa è questo improvviso populismo di Italo in prima classe? Un ammiccamento al governo del centrodestra sovranista? Ahi, ahi, ahi…

Fosse stato tutto qui, con profondi respiri ed esercizio di cristiana sopportazione e perfino di perdono, il viaggio del papà dell’editore di Repubblica sarebbe infine arrivato a Foggia alla bell’e meglio. Ma non è stato tutto qui. Quei giovani lanzichenecchi non si sono limitati ad ascoltare quella orribile musica che ronzava fuori dagli auricolari. Né a discutere con linguaggio assai lontano dalla “Recherche” di campagna acquisti del campionato di calcio. Niente affatto sazi di quel baccano, questi si sono messi pure a sfidarsi in conquiste femminili.

Ha iniziato un ragazzaccio: «andiamo a cercare ragazze nei night», e chissà se il nostro Alain così turbato l’ha sentita proprio così da una generazione che manco sa cosa siano i night. Poco importa perché a impedirgli la concentrazione su Proust è arrivato un altro ragazzaccio, «con il viso leggermente coperto da acne giovanile». E ha rilanciato: «Bisogna beccare le ragazze in spiaggia e poi la sera portarle fuori e provarci”. E via con la discussione, incuranti di Elkann padre che così annota con la sua stilografica: “Loro erano totalmente indifferenti a me, alla mia persona, come se fossi una entità trasparente, un altro mondo».

Il povero Alain signore inesistente ha dovuto sentirsi umiliare dalla indifferenza di quei lanzichenecchi a cui occhi sembrava «un signore con i capelli bianchi, una sorta di marziano che veniva da un altro mondo e non li interessava». Al più è sembrato «qualcuno che usava carta e penna, che leggeva giornali in inglese e poi un libro in francese con la giacca e i pantaloni lunghi». E sì, questi lanzichenecchi: manco capaci di comprendere la raffinata fattura di un abito in lino blu per quanto “molto stazzonato”…

Re: Non disturbate il papà dell’editore sul treno. Repubblica e quel viaggio di Alain Elkann per Foggia

Inviato: 25 lug 2023, 12:21
da porterrockwell
Ma quel penoso ci è o ci fa? Signor Elkann lei era in prima classe e quindi quei ragazzi sono della sua stessa razza sociale. I ragazzi normali non hanno soldi da "sbalusarsi" in prima classe. Certo saranno ancora più volgari di quei fighetti che manco vedevano quell'essere mummificatosi in Proust e penna stilografica. Vada in seconda classe un'altra volta; i ragazzacci normali ( che si faranno qualche canna al contrario delle piste di coca dei fighetti di prima classe) le rideranno dietro vedendo il suo atteggiamento radical chic, ma almeno la vedranno.

Re: Non disturbate il papà dell’editore sul treno. Repubblica e quel viaggio di Alain Elkann per Foggia

Inviato: 25 lug 2023, 12:38
da ereticamente
https://risorgimentosocialistalombardia ... -vitaccia/

Non c’è più rispetto per la riccanza vera, quella con blasonati antenati, in questo Paese di arricchiti che vivono come cafoni e di poveracci che fanno debiti per vivere come ricchi.

Così capita che un anziano signore, papà di uno dei rampolli della famiglia Agnelli, dopo averci fatto sapere che lui legge roba colta in lingua straniera si è trovato, nonostante la prima classe del treno, nella confusione di ragazzini che ciarlavano di andare in discoteca e abbordare ragazze. Che razza di schifo! Che mancanza di rispetto! E poi questa cosa di trovare ragazze in discoteca. Se fossero ancora vivi loro, i due grandi prenditori dell’ultimo 900, ci potrebbero insegnare che basta selezionare qualche costosa escort oppure progettare un matrimonio con una donna di blasonata famiglia, a secondo se si deve soddisfare l’augello o il conto in banca. Ma in discoteca con sconosciute proprio no! Comunque immaginiamo lo spaesamento del ricco anziano signore di fronte a questi comportamenti che sarebbero appropriati per giovanotti della seconda classe, magari terroni. Da una prima classe e da accenti settentrionali ci si aspetta qualcosa di diverso, giusto?

Poi capita che un altro ricco signore di prestigiosa stirpe, che sembra anziano ma non lo è (oddio sto facendo body shaming?), vada a Capalbio e si ritrovi il mare con le alghe. Ma che schifo le alghe! E’ roba da spiaggia pubblica. Roba da plebei. Mica roba da Capalbio! Ma del resto Capalbio non è la più la stessa. Figuratevi che qualche anno fa avevano proposto anche di portarci dei profughi a Capalbio e citiamo le reazioni solidali della civilissima riccanza:

“Bisogna essere prudenti, comprendere i problemi del territorio e capire che ci sono territori un po’ speciali” ha detto in un’intervista al Corriere della Sera, Nicola Caracciolo, nobile e ambientalista, nonché principe di Capalbio. “Bisogna accogliere, per carità. Ma queste so’ ville . E di gran lusso. Con giardino. Finemente arredate. Nel centro storico” ha dichiarato, sempre al Corriere, il primo cittadino Luigi Bellumori“

Infine abbiamo un deputato, quello lungimirante che ha selezionato Soumahoro, che dall’alto del suo 1,5% ci informa che non possiamo pensare quel che vogliamo sul clima e sull’ecologia. Anzi per essere precisi lo possiamo pensare ma non lo dovremmo dire, tanto che lui sta pensando di introdurre il reato di negazionismo ambientale ( ci si chiede: rigorosamente sul clima eh?! mica sull’inquinamento del suolo e delle acque che lì le aziende dovrebbero rimetterci soldi per sanarlo).

Insomma poveri la dovette smettere di dare fastidio, di pensare, di esistere!

E soprattutto che schifo questa vita da plebei ! come faranno mai i poveracci a sopportarla? a vivere con meno di 100 mila euro all’anno. Aboliamo i poveri!