Comunicazioni e illazioni, femminicidi e oltre...

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PhyroSphera
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Comunicazioni e illazioni, femminicidi e oltre...

Messaggio da leggere da PhyroSphera »

Puntuali le notizie sull’uccisione di donne da parte di uomini e sempre in primo piano nel tenore (evidente o riposto) della maggioranza delle comunicazioni anziché la totalità della vicenda da appurare, solamente il sesso della vittima e del presunto uccisore… Eppure insistere su questo come se così si possa descrivere il fatto principale non aiuta… In che senso? Maschi e femmine nell’umanità non potrebbero mai essere in tanta contrarietà da poter accadere sulla sola base della distinzione dei sessi una violenza contro la vita… Evidentemente se c’è una casistica tanto grave di omicidi contro le donne si tratta di capire anche qualcos’altro e purtroppo non è questo che sta accadendo nella parte più ampia dell’opinione pubblica. Si iniziano a considerare i fatti come se bastasse la fisiologia diversa del corpo a spiegare il movente o i moventi principali del delitto e per giunta troppo spesso i giornalisti continuano a sostituirsi all’autorità dei giudici emettendo di fatto proprie sentenze e incontrando il favore di moltitudini volontariamente instupidite. Gli stessi giudizi dello Stato vengono recepiti per assoluti senza contare l’annullabilità delle sentenze, anche nel caso dei cosiddetti rei confessi! Certo tutto questo non aiuta a contrastare le violenze. Inoltre c’è una spropositata tendenza a fidarsi delle apparenze e a enumerare pubblicamente indizi come se costituissero già prove e delle prove si fa conto che non siano in ogni caso da verificare… I notiziari sono colmi di questi difetti e invece di favorire le riflessioni indipendenti si tende a creare una grave prevenzione di massa… E se accadono fatti ingannevoli questo succede in un ambiente del tutto negativo e contrario alle ragioni della giustizia e di un vero Stato. Si fa conto in dibattiti pubblici sempre meno improvvisati che una evidenza in una vicenda sia già la verità di un fatto e questa abitudine non è smentita dalle autorità competenti, non saprei se per impossibilità, incapacità o incuria… Sicché se un presunto assassino dice di aver commesso il fatto solo per una sorta di tedio, molti, troppi, vogliono convincersi che davvero l’essere umano possa eliminare un altro essere umano con la stessa motivazione per la quale eliminerebbe un insetto gravemente e insistentemente importuno… Questa assurda credulità e in fin dei conti anche faziosità non accade solo per i delitti contro le donne ed è fomentata da una falsa cultura che ha fatto suo il motto “non esistono fatti ma interpretazioni”… Questo motto usato in tanta filosofica retorica ha un senso solo se ci si riferisce a una fattualità inautentica. Nella pratica delle indagini, dei processi, delle informazioni, non ha senso ridurre tutto a interpretazioni… Certo che per risalire ai fatti non ci si può limitare a elenchi materiali e a descrizioni di soggetti e oggetti, checché ne dicano veri o falsi assassini, i saccheggiatori di culture e espressioni filosofiche, nonché i movimenti femministi estremi che tentano di profittare persino della cronaca nera per instaurare una dittatura di pensiero ignara della varietà e imponderabilità dei possibili casi; e altri, altri ancora…


Mauro Pastore
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nerorosso
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Re: Comunicazioni e illazioni, femminicidi e oltre...

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PhyroSphera ha scritto: 2 giu 2023, 20:08 Puntuali le notizie sull’uccisione di donne da parte di uomini e sempre in primo piano nel tenore (evidente o riposto) della maggioranza delle comunicazioni anziché la totalità della vicenda da appurare, solamente il sesso della vittima e del presunto uccisore… Eppure insistere su questo come se così si possa descrivere il fatto principale non aiuta… In che senso? Maschi e femmine nell’umanità non potrebbero mai essere in tanta contrarietà da poter accadere sulla sola base della distinzione dei sessi una violenza contro la vita… Evidentemente se c’è una casistica tanto grave di omicidi contro le donne si tratta di capire anche qualcos’altro e purtroppo non è questo che sta accadendo nella parte più ampia dell’opinione pubblica. Si iniziano a considerare i fatti come se bastasse la fisiologia diversa del corpo a spiegare il movente o i moventi principali del delitto e per giunta troppo spesso i giornalisti continuano a sostituirsi all’autorità dei giudici emettendo di fatto proprie sentenze e incontrando il favore di moltitudini volontariamente instupidite. Gli stessi giudizi dello Stato vengono recepiti per assoluti senza contare l’annullabilità delle sentenze, anche nel caso dei cosiddetti rei confessi! Certo tutto questo non aiuta a contrastare le violenze. Inoltre c’è una spropositata tendenza a fidarsi delle apparenze e a enumerare pubblicamente indizi come se costituissero già prove e delle prove si fa conto che non siano in ogni caso da verificare… I notiziari sono colmi di questi difetti e invece di favorire le riflessioni indipendenti si tende a creare una grave prevenzione di massa… E se accadono fatti ingannevoli questo succede in un ambiente del tutto negativo e contrario alle ragioni della giustizia e di un vero Stato. Si fa conto in dibattiti pubblici sempre meno improvvisati che una evidenza in una vicenda sia già la verità di un fatto e questa abitudine non è smentita dalle autorità competenti, non saprei se per impossibilità, incapacità o incuria… Sicché se un presunto assassino dice di aver commesso il fatto solo per una sorta di tedio, molti, troppi, vogliono convincersi che davvero l’essere umano possa eliminare un altro essere umano con la stessa motivazione per la quale eliminerebbe un insetto gravemente e insistentemente importuno… Questa assurda credulità e in fin dei conti anche faziosità non accade solo per i delitti contro le donne ed è fomentata da una falsa cultura che ha fatto suo il motto “non esistono fatti ma interpretazioni”… Questo motto usato in tanta filosofica retorica ha un senso solo se ci si riferisce a una fattualità inautentica. Nella pratica delle indagini, dei processi, delle informazioni, non ha senso ridurre tutto a interpretazioni… Certo che per risalire ai fatti non ci si può limitare a elenchi materiali e a descrizioni di soggetti e oggetti, checché ne dicano veri o falsi assassini, i saccheggiatori di culture e espressioni filosofiche, nonché i movimenti femministi estremi che tentano di profittare persino della cronaca nera per instaurare una dittatura di pensiero ignara della varietà e imponderabilità dei possibili casi; e altri, altri ancora…


Mauro Pastore
Le casistiche dei delitti contro la persona sono veste e variegate.
Poi ci sono tutte le tipologie di cause e concause.

Se parliamo dei "femminicidi", orrendo neologismo questo, bisogna intanto porsi le domande: quali erano i rapporti tra assassino/a e assassinata? Perchè l'ha uccisa? Era semplicemente un soggetto violento o c'era altro?
Ci sono casi è casi, sottolineando il fatto che la violenza fisica è sempre deprecabile, salvo in guerra, dove vige il "mors tua, vita mea".

Tu poi citi, giustamente, tra le motivazioni di alcuni delitti il tedio, la noia…
Ebbene, soprattutto nei cosiddetti "delitti del branco", pare che la motivazione espressa negli interrogatori sia: "ci annoiavamo, non sapevamo cosa fare quella sera"…
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Sayon
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Re: Comunicazioni e illazioni, femminicidi e oltre...

Messaggio da leggere da Sayon »

Inutile elaborare. La frequenza dei femminicidi indica uno stato di arretratezza dell' uomo italiano, una vigliaccheria innata che lo rende incapace di accettare l' eventuale perdita della sua compagna. La vigliaccheria e' evidente dato che l' uomo e' fisicamente piu' forte in genere di una donna. Non cercherai affatto di trovare scuse o attenuanti. E evidente che siamo arrivati a un punto critico, a un abuso ripetuto, a una vilta' troppo estesa per essere ignorata. Credo che non ci si possa piu fidare del self-control dell' uomo italiano. Occorre IMPORGLI il rispetto verso la donna, e MAI provare a scusarlo, a trovare atenuante perche' altrimenti il fenomeno continuera' nel tempo. Cosa suggerisco? Alle donne senz'altro di evitare ogni uomo che si comporti anche semplicemente sgarbatamente con una persona (uomo o donna) piu debole di lui. Non dimentichiamo che siamo CIRCONDATI da futuri assassini o delinquenti. Occorre sempre capire il carattere violento, o antisociale di un individuo da come si comporta con gli altri, addirittura con gli animali. Lo "sgarbato" di oggi sara' il bruto di domani. Inoltre le richieste di aiuto di una donna devono essere ascoltate immediatamente, senza aspettare che la cosa si "risolva da sola". Un ceffone, uno spintone, il minacciare se fatto con una donna indicano un carttere rivolto alla violenza e richiedono l' alontamento della persona. Inoltre le pene devono essere maggiorate, sproporzionate. Nin e' possibile che quel vigliacchetto di Garlasco sia gia' attorno a pretendere di essere "buono". Occorre che la punizione sia confermata perche appunto peggiorata dalla vigliaccheria di uccidere una ragazza . Il vigliacco non avrebbe ucciso un uomo piu forte di lui. Lo so che questi commenti non piaceranno a molti di voi. ma occorre reagire. Occorre VERGOGNARSI e reagire, non trovare scuse per chi usa la vigliaccheria per colpire, ferire, uccidere una donna, Se pensate che io sia "esagerato" vuol dire che dentro di voi gia' albergate i semi di una violenza non verso il mondo, ma verso chi nella vostra testa DEVE assolutamente essere fedele o amante o perfetta verso di voi. , il bambinone vigliacco che vuole dimostrare di essere un duro.
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PhyroSphera
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Re: Comunicazioni e illazioni, femminicidi e oltre...

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nerorosso ha scritto: 2 giu 2023, 21:29
PhyroSphera ha scritto: 2 giu 2023, 20:08 Puntuali le notizie sull’uccisione di donne da parte di uomini e sempre in primo piano nel tenore (evidente o riposto) della maggioranza delle comunicazioni anziché la totalità della vicenda da appurare, solamente il sesso della vittima e del presunto uccisore… Eppure insistere su questo come se così si possa descrivere il fatto principale non aiuta… In che senso? Maschi e femmine nell’umanità non potrebbero mai essere in tanta contrarietà da poter accadere sulla sola base della distinzione dei sessi una violenza contro la vita… Evidentemente se c’è una casistica tanto grave di omicidi contro le donne si tratta di capire anche qualcos’altro e purtroppo non è questo che sta accadendo nella parte più ampia dell’opinione pubblica. Si iniziano a considerare i fatti come se bastasse la fisiologia diversa del corpo a spiegare il movente o i moventi principali del delitto e per giunta troppo spesso i giornalisti continuano a sostituirsi all’autorità dei giudici emettendo di fatto proprie sentenze e incontrando il favore di moltitudini volontariamente instupidite. Gli stessi giudizi dello Stato vengono recepiti per assoluti senza contare l’annullabilità delle sentenze, anche nel caso dei cosiddetti rei confessi! Certo tutto questo non aiuta a contrastare le violenze. Inoltre c’è una spropositata tendenza a fidarsi delle apparenze e a enumerare pubblicamente indizi come se costituissero già prove e delle prove si fa conto che non siano in ogni caso da verificare… I notiziari sono colmi di questi difetti e invece di favorire le riflessioni indipendenti si tende a creare una grave prevenzione di massa… E se accadono fatti ingannevoli questo succede in un ambiente del tutto negativo e contrario alle ragioni della giustizia e di un vero Stato. Si fa conto in dibattiti pubblici sempre meno improvvisati che una evidenza in una vicenda sia già la verità di un fatto e questa abitudine non è smentita dalle autorità competenti, non saprei se per impossibilità, incapacità o incuria… Sicché se un presunto assassino dice di aver commesso il fatto solo per una sorta di tedio, molti, troppi, vogliono convincersi che davvero l’essere umano possa eliminare un altro essere umano con la stessa motivazione per la quale eliminerebbe un insetto gravemente e insistentemente importuno… Questa assurda credulità e in fin dei conti anche faziosità non accade solo per i delitti contro le donne ed è fomentata da una falsa cultura che ha fatto suo il motto “non esistono fatti ma interpretazioni”… Questo motto usato in tanta filosofica retorica ha un senso solo se ci si riferisce a una fattualità inautentica. Nella pratica delle indagini, dei processi, delle informazioni, non ha senso ridurre tutto a interpretazioni… Certo che per risalire ai fatti non ci si può limitare a elenchi materiali e a descrizioni di soggetti e oggetti, checché ne dicano veri o falsi assassini, i saccheggiatori di culture e espressioni filosofiche, nonché i movimenti femministi estremi che tentano di profittare persino della cronaca nera per instaurare una dittatura di pensiero ignara della varietà e imponderabilità dei possibili casi; e altri, altri ancora…


Mauro Pastore
Le casistiche dei delitti contro la persona sono veste e variegate.
Poi ci sono tutte le tipologie di cause e concause.

Se parliamo dei "femminicidi", orrendo neologismo questo, bisogna intanto porsi le domande: quali erano i rapporti tra assassino/a e assassinata? Perchè l'ha uccisa? Era semplicemente un soggetto violento o c'era altro?
Ci sono casi è casi, sottolineando il fatto che la violenza fisica è sempre deprecabile, salvo in guerra, dove vige il "mors tua, vita mea".

Tu poi citi, giustamente, tra le motivazioni di alcuni delitti il tedio, la noia…
Ebbene, soprattutto nei cosiddetti "delitti del branco", pare che la motivazione espressa negli interrogatori sia: "ci annoiavamo, non sapevamo cosa fare quella sera"…

Sorta di tedio l'ho considerato tra le non-motivazioni.

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Re: Comunicazioni e illazioni, femminicidi e oltre...

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PhyroSphera ha scritto: 3 giu 2023, 1:32
nerorosso ha scritto: 2 giu 2023, 21:29

Le casistiche dei delitti contro la persona sono veste e variegate.
Poi ci sono tutte le tipologie di cause e concause.

Se parliamo dei "femminicidi", orrendo neologismo questo, bisogna intanto porsi le domande: quali erano i rapporti tra assassino/a e assassinata? Perchè l'ha uccisa? Era semplicemente un soggetto violento o c'era altro?
Ci sono casi è casi, sottolineando il fatto che la violenza fisica è sempre deprecabile, salvo in guerra, dove vige il "mors tua, vita mea".

Tu poi citi, giustamente, tra le motivazioni di alcuni delitti il tedio, la noia…
Ebbene, soprattutto nei cosiddetti "delitti del branco", pare che la motivazione espressa negli interrogatori sia: "ci annoiavamo, non sapevamo cosa fare quella sera"…

Sorta di tedio l'ho considerato tra le non-motivazioni.

Mauro Pastore
Non esiste ALCUNA motivazione per uccidere una donna. Basta essere un vigliacco di natura.
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Re: Comunicazioni e illazioni, femminicidi e oltre...

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L'uomo geloso per me é soltanto infantile e insicuro .
La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro

.........ma andare oltre no ?
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Re: Comunicazioni e illazioni, femminicidi e oltre...

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PhyroSphera ha scritto: 2 giu 2023, 20:08 Puntuali le notizie sull’uccisione di donne da parte di uomini e sempre in primo piano nel tenore (evidente o riposto) della maggioranza delle comunicazioni anziché la totalità della vicenda da appurare, solamente il sesso della vittima e del presunto uccisore… Eppure insistere su questo come se così si possa descrivere il fatto principale non aiuta… In che senso? Maschi e femmine nell’umanità non potrebbero mai essere in tanta contrarietà da poter accadere sulla sola base della distinzione dei sessi una violenza contro la vita… Evidentemente se c’è una casistica tanto grave di omicidi contro le donne si tratta di capire anche qualcos’altro e purtroppo non è questo che sta accadendo nella parte più ampia dell’opinione pubblica. Si iniziano a considerare i fatti come se bastasse la fisiologia diversa del corpo a spiegare il movente o i moventi principali del delitto e per giunta troppo spesso i giornalisti continuano a sostituirsi all’autorità dei giudici emettendo di fatto proprie sentenze e incontrando il favore di moltitudini volontariamente instupidite. Gli stessi giudizi dello Stato vengono recepiti per assoluti senza contare l’annullabilità delle sentenze, anche nel caso dei cosiddetti rei confessi! Certo tutto questo non aiuta a contrastare le violenze. Inoltre c’è una spropositata tendenza a fidarsi delle apparenze e a enumerare pubblicamente indizi come se costituissero già prove e delle prove si fa conto che non siano in ogni caso da verificare… I notiziari sono colmi di questi difetti e invece di favorire le riflessioni indipendenti si tende a creare una grave prevenzione di massa… E se accadono fatti ingannevoli questo succede in un ambiente del tutto negativo e contrario alle ragioni della giustizia e di un vero Stato. Si fa conto in dibattiti pubblici sempre meno improvvisati che una evidenza in una vicenda sia già la verità di un fatto e questa abitudine non è smentita dalle autorità competenti, non saprei se per impossibilità, incapacità o incuria… Sicché se un presunto assassino dice di aver commesso il fatto solo per una sorta di tedio, molti, troppi, vogliono convincersi che davvero l’essere umano possa eliminare un altro essere umano con la stessa motivazione per la quale eliminerebbe un insetto gravemente e insistentemente importuno… Questa assurda credulità e in fin dei conti anche faziosità non accade solo per i delitti contro le donne ed è fomentata da una falsa cultura che ha fatto suo il motto “non esistono fatti ma interpretazioni”… Questo motto usato in tanta filosofica retorica ha un senso solo se ci si riferisce a una fattualità inautentica. Nella pratica delle indagini, dei processi, delle informazioni, non ha senso ridurre tutto a interpretazioni… Certo che per risalire ai fatti non ci si può limitare a elenchi materiali e a descrizioni di soggetti e oggetti, checché ne dicano veri o falsi assassini, i saccheggiatori di culture e espressioni filosofiche, nonché i movimenti femministi estremi che tentano di profittare persino della cronaca nera per instaurare una dittatura di pensiero ignara della varietà e imponderabilità dei possibili casi; e altri, altri ancora…


Mauro Pastore
ho riletto tre volte, ma non riesco a capire quale sia il focus dell'intervento.

è una negazione del femminicidio come caso diverso dal generico omicidio?
una denuncia dei ridicoli processi inscenati sui masmedia?
e le ultime tre righe mi lasciano totalmente spiazzato, intuisco un ragionamento, ma non riesco a ricostruirlo.
"Non avrete nulla e sarete felici". e se non fossi felice? "non ti preoccupare, ti cureremo"
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Re: Comunicazioni e illazioni, femminicidi e oltre...

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Leno Lazzari ha scritto: 3 giu 2023, 21:37 L'uomo geloso per me é soltanto infantile e insicuro .
oppure è consapevole di aver sposato una...
"Non avrete nulla e sarete felici". e se non fossi felice? "non ti preoccupare, ti cureremo"
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Leno Lazzari
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Re: Comunicazioni e illazioni, femminicidi e oltre...

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RedWine ha scritto: 4 giu 2023, 8:33
Leno Lazzari ha scritto: 3 giu 2023, 21:37 L'uomo geloso per me é soltanto infantile e insicuro .
oppure è consapevole di aver sposato una...
Cosa che anche può capitare :mrgreen:
La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro

.........ma andare oltre no ?
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