UE stop osolescenza programmata.
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UE stop osolescenza programmata.
incredibile, l'UE farà finalmente qualcosa di giusto?
porrà davvero fine alla TRUFFA dell'obsolescenza programmata?
Gozi (Renew), stop all'obsolescenza programmata
'Affermazioni ingannevoli manipolano le scelte dei consumatori"
(ANSA) - BRUXELLES, 10 MAG - "La proposta sulla responsabilizzazione dei consumatori è un esempio molto positivo del tipo di Europa che vogliamo". Lo scrive in una nota Sandro Gozi, eurodeputato di Renew Europe e segretario generale del Partito democratico europeo.
"Il nostro obiettivo è consentire ai consumatori di prendere decisioni rispettose dell'ambiente e incoraggiare le imprese a offrire loro prodotti sostenibili, combattendo allo stesso tempo il greenwashing. Mettiamo fine all'obsolescenza precoce e programmata dei prodotti e lottiamo contro le affermazioni ingannevoli che incoraggiano subdolamente i consumatori a fare acquisti inutili. Garantiamo il diritto alla riparazione, che deve diventare una prassi comune. Assicuriamo una migliore informazione ai consumatori e incoraggiamo le iniziative di sostenibilità delle piccole imprese. In concreto, ridurremo drasticamente il numero di etichette fasulle che promuovono i prodotti come 'sostenibili' quando non lo sono", spiega Gozi.
"Ora - aggiunge - dobbiamo essere ambiziosi e rapidi nei negoziati con i governi: 450 milioni di consumatori ci stanno aspettando". (ANSA).
https://www.ansa.it/europa/notizie/rubr ... 19a3f.html
andiamo in fiducia, vogliamo credergli?
Vangelo (Gv 20, 24-29)
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
porrà davvero fine alla TRUFFA dell'obsolescenza programmata?
Gozi (Renew), stop all'obsolescenza programmata
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"Il nostro obiettivo è consentire ai consumatori di prendere decisioni rispettose dell'ambiente e incoraggiare le imprese a offrire loro prodotti sostenibili, combattendo allo stesso tempo il greenwashing. Mettiamo fine all'obsolescenza precoce e programmata dei prodotti e lottiamo contro le affermazioni ingannevoli che incoraggiano subdolamente i consumatori a fare acquisti inutili. Garantiamo il diritto alla riparazione, che deve diventare una prassi comune. Assicuriamo una migliore informazione ai consumatori e incoraggiamo le iniziative di sostenibilità delle piccole imprese. In concreto, ridurremo drasticamente il numero di etichette fasulle che promuovono i prodotti come 'sostenibili' quando non lo sono", spiega Gozi.
"Ora - aggiunge - dobbiamo essere ambiziosi e rapidi nei negoziati con i governi: 450 milioni di consumatori ci stanno aspettando". (ANSA).
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Davos agenda 2030.
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- Leno Lazzari
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Re: UE stop osolescenza programmata.
Questa sarebbe una battaglia di vera giustizia !
E oggi, con l'elettronica che ormai mettono persino nello spazzolino da denti elettrico, hanno mille modi per costringerti a cambiare un oggetto prima del necessario .
E oggi, con l'elettronica che ormai mettono persino nello spazzolino da denti elettrico, hanno mille modi per costringerti a cambiare un oggetto prima del necessario .
La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro
.........ma andare oltre no ?
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- Shamash
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Re: UE stop osolescenza programmata.
La situazione è complessa, anche se le affermazioni di fondo sono corrette.
Il problema è duplice: da una parte bisogna porre un freno all'obsolescenza programmata dal lato aziende, che devono impegnarsi affinché producano prodotti che durino di più, offrano miglior assistenza post-vendita e soprattutto che i beni siano riparabili con costi onesti. Qui subentra anche la legislazione (in EU e soprattutto in Italia più severa che altrove, specie rispetto alla Cina), che deve vigilare in un contesto di più ampio respiro.
Dall'altra bisogna sensibilizzare la gente ad acquisti più responsabili, tuttavia essi non sono spinti da scelte razionali, bensì primariamente emotive.
Gli studi dimostrano inequivocabilmente che non siamo esseri razionali, bensì emotivi. E, visto che le emozioni agiscono prima della razionalità, viene da sé che qualsivoglia attività volta a far capire alle persone - in termini logici - che sia preferibile evitare acquisti compulsivi o di beni futili, è spesso inefficace. Il desiderio è qualcosa di molto più potente della volontà.
Ecco dunque che l'azione necessaria è alla fonte: tornare all'ideologia produttiva dei decenni scorsi, dove si realizzavano beni di migliore qualità intrinseca e fatti per durare nel tempo. Un buon passo è quello della stretta sull'utilizzo della plastica, che ormai ha invaso il mondo in modo assurdo e dall'altro far capire ai consumatori che è meglio spendere qualcosa in più e avere qualità. Tuttavia, la strada è ardua, perché tale strategia è controproducente per le aziende. Bisogna quindi dar loro elementi di maggior guadagno sul lungo termine, fidelizzando i clienti, senza quindi cercare di acquisirne in continuazione e perderli con la stessa velocità.
Ecco dunque che ci sono due strade: colpire l'obsolescenza programmata (quando è volutamente messa in atto) e adoperarsi affinché venga il più possibile arginata (quando non è voluta, se non indirettamente con materie di scarsa qualità, ecc).
Il problema è duplice: da una parte bisogna porre un freno all'obsolescenza programmata dal lato aziende, che devono impegnarsi affinché producano prodotti che durino di più, offrano miglior assistenza post-vendita e soprattutto che i beni siano riparabili con costi onesti. Qui subentra anche la legislazione (in EU e soprattutto in Italia più severa che altrove, specie rispetto alla Cina), che deve vigilare in un contesto di più ampio respiro.
Dall'altra bisogna sensibilizzare la gente ad acquisti più responsabili, tuttavia essi non sono spinti da scelte razionali, bensì primariamente emotive.
Gli studi dimostrano inequivocabilmente che non siamo esseri razionali, bensì emotivi. E, visto che le emozioni agiscono prima della razionalità, viene da sé che qualsivoglia attività volta a far capire alle persone - in termini logici - che sia preferibile evitare acquisti compulsivi o di beni futili, è spesso inefficace. Il desiderio è qualcosa di molto più potente della volontà.
Ecco dunque che l'azione necessaria è alla fonte: tornare all'ideologia produttiva dei decenni scorsi, dove si realizzavano beni di migliore qualità intrinseca e fatti per durare nel tempo. Un buon passo è quello della stretta sull'utilizzo della plastica, che ormai ha invaso il mondo in modo assurdo e dall'altro far capire ai consumatori che è meglio spendere qualcosa in più e avere qualità. Tuttavia, la strada è ardua, perché tale strategia è controproducente per le aziende. Bisogna quindi dar loro elementi di maggior guadagno sul lungo termine, fidelizzando i clienti, senza quindi cercare di acquisirne in continuazione e perderli con la stessa velocità.
Ecco dunque che ci sono due strade: colpire l'obsolescenza programmata (quando è volutamente messa in atto) e adoperarsi affinché venga il più possibile arginata (quando non è voluta, se non indirettamente con materie di scarsa qualità, ecc).
«Siate il meglio di qualunque cosa siate» [Martin Luther King]
«Dove regna la saggezza, non vi è alcun conflitto tra pensiero e sentimento» [Carl Gustav Jung]
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- Sayon
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Re: UE stop osolescenza programmata.
Belle parole, ma al momento la EU e' nelle mani dei nordici che sono capaci di dichiarare i prodotti italiani come "nocivi" e la polvere di pidocchi come " naturale",anzi e' da li che proviene l'idea di mettere etichette verdi e rosse sui prodotti per dichiarare la loro genuinita e effetti benefici. In quel caso la polvere avrebbe etichetta verde, e il parmigiano l' etichetta rossa.Non ci si puo' assolutamente fidare, e gli Italiani dovrebbero fare la voce grossa e partecipare alle proposte.RedWine ha scritto: ↑11 mag 2023, 19:45 incredibile, l'UE farà finalmente qualcosa di giusto?
porrà davvero fine alla TRUFFA dell'obsolescenza programmata?
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"Il nostro obiettivo è consentire ai consumatori di prendere decisioni rispettose dell'ambiente e incoraggiare le imprese a offrire loro prodotti sostenibili, combattendo allo stesso tempo il greenwashing. Mettiamo fine all'obsolescenza precoce e programmata dei prodotti e lottiamo contro le affermazioni ingannevoli che incoraggiano subdolamente i consumatori a fare acquisti inutili. Garantiamo il diritto alla riparazione, che deve diventare una prassi comune. Assicuriamo una migliore informazione ai consumatori e incoraggiamo le iniziative di sostenibilità delle piccole imprese. In concreto, ridurremo drasticamente il numero di etichette fasulle che promuovono i prodotti come 'sostenibili' quando non lo sono", spiega Gozi.
"Ora - aggiunge - dobbiamo essere ambiziosi e rapidi nei negoziati con i governi: 450 milioni di consumatori ci stanno aspettando". (ANSA).
https://www.ansa.it/europa/notizie/rubr ... 19a3f.html
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Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
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ci sono anche anedotti storici famosi, tipo l'accordo tra i produttori di lampadine per non farle durare troppo,
https://www.wired.it/scienza/ecologia/2 ... a-phoebus/
o le prime calze di nailon che vennero ritirate dal mercato perchè troppo robuste e non si rompevano in modo soddisfacente (per il produttore)
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Re: UE stop osolescenza programmata.
non è la stessa cosa, l'obsolescenza programmata è quando un prodotto è fatto in modo da guastarsi dopo un tempo d'uso predefinito dal costruttore in modo da costringerti a comprarne uno nuovo. oggi il fenomeno è piu contenuto rispetto a quanto succedeva in passato in quanto il consumatore dopo un paio di fregature decideva di non comprare piu un determinato marchio che "per caso" si era guastato proprio allo scadere della garanzia, in questo modo la fregatura si ritorceva sul truffatore.Sayon ha scritto: ↑11 mag 2023, 21:36Belle parole, ma al momento la EU e' nelle mani dei nordici che sono capaci di dichiarare i prodotti italiani come "nocivi" e la polvere di pidocchi come " naturale",anzi e' da li che proviene l'idea di mettere etichette verdi e rosse sui prodotti per dichiarare la loro genuinita e effetti benefici. In quel caso la polvere avrebbe etichetta verde, e il parmigiano l' etichetta rossa.Non ci si puo' assolutamente fidare, e gli Italiani dovrebbero fare la voce grossa e partecipare alle proposte.RedWine ha scritto: ↑11 mag 2023, 19:45 incredibile, l'UE farà finalmente qualcosa di giusto?
porrà davvero fine alla TRUFFA dell'obsolescenza programmata?
Gozi (Renew), stop all'obsolescenza programmata
'Affermazioni ingannevoli manipolano le scelte dei consumatori"
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"Il nostro obiettivo è consentire ai consumatori di prendere decisioni rispettose dell'ambiente e incoraggiare le imprese a offrire loro prodotti sostenibili, combattendo allo stesso tempo il greenwashing. Mettiamo fine all'obsolescenza precoce e programmata dei prodotti e lottiamo contro le affermazioni ingannevoli che incoraggiano subdolamente i consumatori a fare acquisti inutili. Garantiamo il diritto alla riparazione, che deve diventare una prassi comune. Assicuriamo una migliore informazione ai consumatori e incoraggiamo le iniziative di sostenibilità delle piccole imprese. In concreto, ridurremo drasticamente il numero di etichette fasulle che promuovono i prodotti come 'sostenibili' quando non lo sono", spiega Gozi.
"Ora - aggiunge - dobbiamo essere ambiziosi e rapidi nei negoziati con i governi: 450 milioni di consumatori ci stanno aspettando". (ANSA).
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Vangelo (Gv 20, 24-29)
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
ci sono anche anedotti storici famosi, tipo l'accordo tra i produttori di lampadine per non farle durare troppo,
https://www.wired.it/scienza/ecologia/2 ... a-phoebus/
o le prime calze di nailon che vennero ritirate dal mercato perchè troppo robuste e non si rompevano in modo soddisfacente (per il produttore)
"Non avrete nulla e sarete felici". e se non fossi felice? "non ti preoccupare, ti cureremo"
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