Sull'egemonia culturale delle classi abbienti

Forum spazio di discussioni politiche, forum di discussioni di politica italiana. Post e commenti aperti agli utenti registrati a Forum Politico.
Connesso
Avatar utente
porterrockwell
Messaggi: 4228
Iscritto il: 9 giu 2019, 11:47
Mi Piace Inviati: 72 volte
Mi Piace Ricevuti: 222 volte

Sull'egemonia culturale delle classi abbienti

Messaggio da leggere da porterrockwell »

«Se non tutti gli imprenditori, almeno una élite di essi deve avere la capacità di organizzatore della società in generale, in tutto il suo complesso organismo di servizi, fino all’organismo statale, per la necessità di creare le condizioni più favorevoli all’espansione della propria classe; o deve possedere la capacità di scegliere i “commessi” (impiegati specializzati) cui affidare questa attività organizzatrice dei rapporti generali esterni all’azienda.» (A. Gramsci, Quaderni dal carcere)

Ora, se assumiamo che la classe sociale con maggiore potere politico cerca di mantenerlo e di espanderlo, dobbiamo domandarci: non è forse molto conveniente convincere che alimentando gli interessi della classe sociale più abbiente, si faranno anche gli interessi della classe sociale più indigente? Questa è proprio quell’egemonia culturale di cui Gramsci ha approfonditamente parlato: l’élite dei più abbienti che dirige culturalmente (intellettualmente e moralmente), attraverso televisione, giornali e così via, i più svantaggiati in modo da mantenere la loro condizione di privilegio.

Attenzione Gramsci parlava di "imprenditori", ma oggi parliamo di classi abbienti dal momento che è la finanza che predomina sulla produzione. Nelle classi abbienti possiamo poi tranquillamente far rientrare tutta la "nomenklatura" di sinistra.
SCORRA COME ACQUA IL DIRITTO E LA GIUSTIZIA COME UN TORRENTE PERENNE. AMOS 5,24
Rispondi