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Il totalitarismo, dice ancora Desmet, può attecchire facilmente perché la gente ha paura e non sa neppure di che cosa. Di conseguenza, esse cercano oggetti a cui collegare queste loro paure. E se un leader promette di risolvere i problemi, le persone ci credono in massa.
Anche nella faccenda del Coronavirus questo meccanismo è stato evidente. Desmet in quell’occasione disse che la nostra paura sarebbe stata più dannosa del virus e fu subito additato come teorico della cospirazione. I media hanno orchestrato una pressione così forte sulle masse, rileva Desmet, da indurle il più possibile al pensiero unico. Lo studioso ha anche rivolto una critica alle statistiche per i morti di Covid. Il metodo quantitativo, infatti, sembra essere una delle sue specialità. Nella paura alimentata dai media, rileva ancora Desmet, è nato un legame di gruppo fortemente sentito: tutti erano uniti nella paura della malattia. Egli ha parlato di “ipnosi vaccinale di massa” ed in effetti ha solamente rimarcato un meccanismo antico quanto l’umanità: la caccia alle streghe e le crociate medievali concentravano la fobia collettiva solo su quel determinato oggetto, proprio come nell’ipnosi ci si concentra su un unico determinato punto. Durante la pandemia da Coronavirus, è successo che in breve tempo le persone hanno sostenuto le politiche che, de facto, le mettevano agli arresti domiciliari. Come nella caccia alle streghe, i non vaccinati sono stati resi, a tutti gli effetti, dei cittadini di seconda classe. Cioè, si spiega meglio Desmet, sono diventati un nuovo “capro espiatorio”. I cosiddetti “esperti” hanno promesso la libertà dopo due dosi di vaccinazione, poi ne è stata richiesta una terza. E poi una quarta. Ma, soprattutto, alcune regole hanno assunto il carattere di un rituale: lavaggio delle mani, mascherine, distanziamento. Lo scienziato chiarisce che il pensiero di gruppo, presente in tutti i secoli, da solo non porta al totalitarismo. Per verificarsi ciò, è necessario che siano soddisfatte molte altre condizioni e su larga scala.
Desmet aggiunge che lo spirito dei nostri tempi è che le decisioni vengano prese dai tecnocrati. Alla base delle decisioni politiche, aggiunge ancora, vi è un’ideologia: il mondo e le persone sono un meccanismo che puoi migliorare o controllare, basta connettere tutto e tutti in un internet delle cose e un internet dei corpi. Ogni sistema totalitario sogna il transumanesimo.