COVID, alla prima settimana di gennaio

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ereticamente
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COVID, alla prima settimana di gennaio

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Nella settimana dal 30 dicembre al 5 gennaio salgono i decessi (+9,8%), stabili le terapie intensive (+1,6%). Ricoveri ordinari in discesa (-6,9%). Cartabellotta: «Dubbi sull'efficacia dei test in aeroporto»

Risale la curva dei contagi di Covid-19: i nuovi casi registrati in tutta Italia sono aumentati del +11,4% nella settimana di Capodanno (dal 30 dicembre al 5 gennaio) rispetto alla precedente. Cresce anche il numero dei decessi (+9,8%), che ormai da quattro settimane resta fisso sopra i 100 morti al giorno. Nel suo monitoraggio indipendente, la Fondazione Gimbe rileva anche un aumento del 6% dei tamponi. E proprio sui test obbligatori per viaggiatori in arrivo dalla Cina il presidente della Fondazione, Nino Cartabellotta, esprime «dubbi sull'efficacia» per arginare la circolazione del virus. E spiega: «Innanzitutto, meno del 10% di passeggeri arriva con voli diretti; in secondo luogo perché l'estrema contagiosità di Omicron riduce l'efficacia già modesta degli screening; infine, perché la gestione dei positivi sarebbe comunque affidata all'isolamento fiduciario. L'unica reale utilità di questi screening è quella di identificare precocemente nuove varianti».

I numeri dell'epidemia
Dal 30 dicembre al 5 gennaio i contagi sono aumentati da 122.099 a 135.977 con una media di oltre 19mila casi al giorno. In salita anche i decessi da 706 a 775, con una media di 111 vittime al giorno rispetto ai 101 della settimana precedente. Scendono, invece, del -2,7% gli attualmente positivi (406.182 contro 417.661), e le persone in isolamento domiciliare (da 409.059 a 398.147). Migliora la situazione negli ospedali: diminuiscono del -6,9% i ricoveri nei reparti ordinari (da 8.288 a 7.716) e quelli nelle terapie intensive restano stabili, con un aumento dell'1,6% (da 314 a 319). Il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 12,1% in area medica e del 3,2% in area critica (dallo 0% di Molise e Valle D'Aosta al 6,9% della Calabria). Sono 14 le Regioni nelle quali i casi sono in aumento, in sette registrano invece un calo. In nessuna Provincia l'incidenza supera 500 casi per 100.000 abitanti. Il monitoraggio segnala infine un aumento complessivo del 6% dei tamponi ( in totale 855.823) con il tasso di positività che sale al 12,3% per i molecolari e al 16,5% per gli antigenici rapidi.

Quarta dose
I nuovi vaccinati nella settimana in esame sono stati 614, in aumento del +6,4% rispetto alla precedente. sono 614. Sono però 6,78 milioni le persone di età superiore a 5 anni che non hanno nemmeno una dose del vaccino (e, di questi, solo circa l'1% è temporaneamente protetto perché guarito da meno di 6 mesi). Ben 11,7 milioni gli over 60 che non hanno ricevuto la quarta dose del vaccino anti Covid. Finora sono state somministrate 5.675.250 di quarte dosi, con una media mobile di 9.550 somministrazioni al giorno, in aumento rispetto alle 6.275 della settimana precedente (52,2%). Il tasso di copertura nazionale è del 29,7% con nette differenze regionali, dal 13,4% della Calabria al 43,6% del Piemonte. Per la quinta dose non sono disponibile dati ufficiali sulle somministrazioni.

Le nuove varianti
Attualmente in Italia la circolazione del virus SarsCoV2 è «ampiamente sottostimata», ma è comunque sotto controllo. Eppure, sottolinea Gimbe, «gli scenari epidemiologici internazionali e il rilevante impatto dell'epidemia influenzale sui servizi sanitari, unitamente all'aggiornamento delle modalità di gestione dei casi e dei contatti stretti di casi Covid-19, richiedono il potenziamento delle attività di sequenziamento, sia in termini quantitativi, sia con indagini più ravvicinate nel tempo» e «l'aumento delle coperture vaccinali». Infine la quinta dose: «Occorre somministrare un'ulteriore dose di richiamo ad over 80, ospiti Rsa e over 60 con fragilità per patologie concomitanti o preesistenti, su cui purtroppo non disponiamo di alcun dato per valutare la copertura» spiega Cartabellotta. Resta «sempre valida la raccomandazione di utilizzare le mascherine nei luoghi chiusi e affollati e, come previsto dall'aggiornamento della circolare del Ministero della Salute del primo gennaio 2023, in caso di rilevante incremento della circolazione virale valutare l'adozione temporanea di altre misure, come il lavoro da casa o la limitazione delle dimensioni di eventi che prevedono assembramenti».
Da ragazzo ero anarchico, adesso mi accorgo che si può essere sovversivi soltanto chiedendo che le leggi dello Stato vengano rispettate da chi ci governa. (Ennio Flaiano)
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