Se fossi un dipendente chissà quante volte mi avrebbero licenziato!!!
Inviato: 3 dic 2022, 19:59
https://www.sportmediaset.mediaset.it/c ... 202k.shtml
Per me sin da quando andavo a scuola la parola negro ha il significato di persona di origine africana. Adesso non si può più dire perchè la cultura made in USA ce lo proibisce ( belli gli yankee che prima applicano la schiavitù, poi insegnano agli altri come si deve chiamare chi è di origine africana perchè dicono che i "neri" si offendono se li chiami negri ). Senza considerare che la parola nero nei modi di dire della lingua italiana è usata sempre con significati negativi: "una giornata nera ", "sono nero di rabbia", i lavoratori non in regola sono "in nero" così come la contabilità nera è quella che maschera l'evasione fiscale, Nel medioevo la peste era la "morte nera". Nero poi è il colore del lutto e la Boldrini mi suggerisce che il nero è il colore del fascismo.
Adesso invece la parola nero scintilla di correttezza politica e chi si esprime come si è sempre espresso anche a scuola e a catechismo viene pure licenziato.
I Padri missionari comboniani, refrattari a simili coglionerie, invece pibblicano:
Da 140 anni raccontiamo le Afriche
La Nigrizia. Questo il titolo del mensile dei missionari comboniani fondato nel gennaio del 1883. Sostituì gli Annali, pubblicazione bimestrale fondata a sua volta nel 1872 dall’associazione del Buon Pastore. Dal 1895 la rivista fu pubblicata con cadenza mensile, accompagnò lo sviluppo delle missioni comboniane e cominciò a segnalarsi come uno strumento per comprendere più a fondo le realtà africane. Dal 1958 il direttore Enrico Bartolucci e il redattore Raffaele Gagliardi modificarono la struttura editoriale di Nigrizia. L’immagine dell’Africa presentata dal nuovo rotocalco diventò più completa, analizzando il continente nei suoi aspetti sociopolitici, economici, culturali e religiosi. Il resto è storia di oggi.
Che facciamo? Licenziamo tutti pure loro ?
Per me sin da quando andavo a scuola la parola negro ha il significato di persona di origine africana. Adesso non si può più dire perchè la cultura made in USA ce lo proibisce ( belli gli yankee che prima applicano la schiavitù, poi insegnano agli altri come si deve chiamare chi è di origine africana perchè dicono che i "neri" si offendono se li chiami negri ). Senza considerare che la parola nero nei modi di dire della lingua italiana è usata sempre con significati negativi: "una giornata nera ", "sono nero di rabbia", i lavoratori non in regola sono "in nero" così come la contabilità nera è quella che maschera l'evasione fiscale, Nel medioevo la peste era la "morte nera". Nero poi è il colore del lutto e la Boldrini mi suggerisce che il nero è il colore del fascismo.
Adesso invece la parola nero scintilla di correttezza politica e chi si esprime come si è sempre espresso anche a scuola e a catechismo viene pure licenziato.
I Padri missionari comboniani, refrattari a simili coglionerie, invece pibblicano:
Da 140 anni raccontiamo le Afriche
La Nigrizia. Questo il titolo del mensile dei missionari comboniani fondato nel gennaio del 1883. Sostituì gli Annali, pubblicazione bimestrale fondata a sua volta nel 1872 dall’associazione del Buon Pastore. Dal 1895 la rivista fu pubblicata con cadenza mensile, accompagnò lo sviluppo delle missioni comboniane e cominciò a segnalarsi come uno strumento per comprendere più a fondo le realtà africane. Dal 1958 il direttore Enrico Bartolucci e il redattore Raffaele Gagliardi modificarono la struttura editoriale di Nigrizia. L’immagine dell’Africa presentata dal nuovo rotocalco diventò più completa, analizzando il continente nei suoi aspetti sociopolitici, economici, culturali e religiosi. Il resto è storia di oggi.
Che facciamo? Licenziamo tutti pure loro ?