Scattano le multe ai No-vax over 50: in tutto 1,9 milioni di sanzioni

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Scattano le multe ai No-vax over 50: in tutto 1,9 milioni di sanzioni

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Scattano le multe ai No-vax over 50: in tutto 1,9 milioni di sanzioni
Scaduti i 180 giorni per giustificare il mancato adempimento all'obbligo

catteranno a partire da dicembre - ovvero da oggi - le sanzioni, complessivamente 1,9 milioni, per gli over 50 e tutte le categorie sottoposte ad obbligo vaccinale che non hanno fatto il vaccino anti-Covid.

La multa di 100 euro scatta per tutti gli ultracinquantenni e le varie categorie professionali, tra cui forze dell'ordine e personale sanitario, che dall'8 gennaio al 15 giugno (data in cui scadeva la misura) non si erano vaccinati.

Scaduti il 30 novembre i termini fissati per giustificare il mancato adempimento all'obbligo vaccinale, dovuto a motivi sanitari, come ad esempio l'aver contratto il Covid in quel periodo.

Le regioni con le maggiore percentuali di over 50 che non hanno adempiuto all'obbligo vaccinale, rispetto alla popolazione del proprio territorio, sono Friuli, Calabria e Abruzzo.



La nuova stretta per chi ha rifiutato l'iniezione arriva proprio mentre la Corte Costituzionale si appresta a decidere sulla legittimità dell'obbligo vaccinale e la sospensione dal lavoro e dalla retribuzione per chi non lo ha rispettato, introdotti dal governo Draghi. E mentre i no vax tornano a far sentire la loro voce con una protesta proprio davanti alla Consulta in nome della libertà di autodeterminazione: si ritrovano in una cinquantina da tutta Italia, con cartelli e tricolori stretti al collo; tra di loro anche un uomo in carrozzina, Andrea, di 44 anni, che racconta di essere finito sulla sedia a rotelle a causa del vaccino.

Mentre loro manifestano in una piazza blindata dalle forze dell'ordine, dentro il Palazzo della Consulta va in scena la maxi udienza, con una quarantina di avvocati decisi a fare a pezzi il decreto 44 del 2021 che ha introdotto il vincolo. I loro assistiti, dicono, sono stati "privati della possibilità di lavorare e sopravvivere" e "traditi" dallo Stato che ha imposto un "ricatto: o ti vaccini o sei fuori dalla società" . Ma così , sostengono, sono stati violati principi fondamentali su cui si fonda la Repubblica, a partire dal diritto al lavoro, ed è stata calpestata la loro dignità sociale, visto che i no vax non sono stati più in condizione di "assicurare il pane ai propri figli".



Confermare la legittimità dell'obbligo vaccinale per il Covid, una misura disposta "nel pieno rispetto degli insegnamenti della Corte costituzionale" è invece la richiesta dei rappresentanti dell'Avvocatura dello Stato, secondo cui il legislatore ha rispettato tutte le condizioni poste dalla Consulta con le sue sentenze sui trattamenti sanitari obbligatori: lo ha fatto dicendo sì all'obbligo del vaccino se migliora la salute dell'individuo e della collettività, se le conseguenze sono tollerabili e se, in caso di danni ulteriori e non prevedibili, è previsto un equo indennizzo.
Da ragazzo ero anarchico, adesso mi accorgo che si può essere sovversivi soltanto chiedendo che le leggi dello Stato vengano rispettate da chi ci governa. (Ennio Flaiano)
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