Le "femministe" italiane un po' si un po' no

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Leno Lazzari
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Le "femministe" italiane un po' si un po' no

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ImmagineSono delle femministe a corrente alternata, e anche un po' meretrici della politica di SX.

Se Gnappetta sospira, o peggio, a qualche domanda risponde senza perifrasi, premesse ne preamboli ma alla "parla come magni" subito scattano le reazioni di biasimo .

Fatta la premessa, in Turchia durante una delle manifestazioni di protesta delle donne turche é stata arrestata un'italiana che li era andata (non so per conto di chi o cosa) a solidarizzare con le donne turche . Una scelta che non condivido (fosse stata figlia mia l'avrei legata per di impedirle di partire) ma che denota partecipazione, solidarietà e in generale generosità umana .

Ma le meretrici nostrane, essendo troppo impegnate a svendere la loro credibilità alle cause di quel che resta del PD no n hanno il tempo per andare a mettere il loro culo in prima linea .

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La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro

.........ma andare oltre no ?
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porterrockwell
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Re: Le "femministe" italiane un po' si un po' no

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Il bello è che attualmente per la legge italiana è reato andare a combattere in un paese straniero. Invece una sgallettata viene arrestata chissà dove e poi liberata trova magari il presidente della repubblica ad accoglierla all'aeroporto.
Scorra come acqua il diritto e la giustizia come un torrente perenne. Amos 5,24
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Crossfire
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Re: Le "femministe" italiane un po' si un po' no

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porterrockwell ha scritto: 30 nov 2022, 10:09 Il bello è che attualmente per la legge italiana è reato andare a combattere in un paese straniero. Invece una sgallettata viene arrestata chissà dove e poi liberata trova magari il presidente della repubblica ad accoglierla all'aeroporto.
C'è differenza tra andare in un paese straniero da turista, o andarci da combattente armato in una formazione di guerra, guerriglia o altro.
Per intenderci, per quanto io disapprovi entrambe le cose, trovo molto più grave, ma molto più grave, andare in Ucraina a fare la guerra contro la Russia che andare in Iran ad osservare ciò che succede.
E ripeto, le disapprovo entrambe perché penso che prima di andare a fare le pulci negli altri paesi, sarebbe il caso di sistemare il nostro. Un po' come a lavoro in cui prima di fare le pulci agli altri uffici, prima fai funzionare il tuo come un orologio.
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Sayon
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Re: Le "femministe" italiane un po' si un po' no

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Crossfire ha scritto: 30 nov 2022, 10:39
porterrockwell ha scritto: 30 nov 2022, 10:09 Il bello è che attualmente per la legge italiana è reato andare a combattere in un paese straniero. Invece una sgallettata viene arrestata chissà dove e poi liberata trova magari il presidente della repubblica ad accoglierla all'aeroporto.
C'è differenza tra andare in un paese straniero da turista, o andarci da combattente armato in una formazione di guerra, guerriglia o altro.
Per intenderci, per quanto io disapprovi entrambe le cose, trovo molto più grave, ma molto più grave, andare in Ucraina a fare la guerra contro la Russia che andare in Iran ad osservare ciò che succede.
E ripeto, le disapprovo entrambe perché penso che prima di andare a fare le pulci negli altri paesi, sarebbe il caso di sistemare il nostro. Un po' come a lavoro in cui prima di fare le pulci agli altri uffici, prima fai funzionare il tuo come un orologio.
Sono entrambe azioni individuali. Chi va a combattere generalmente lo fa per soldi (mercenario) e perche gli piace "fare la guerra". Puo' pagare con la sua vita. Chi va a protestare, sta anck' essa andando alla guerra. La protesta e' una guerra civile, con tanto di mrto (vedi Iran. Pero NON paga in quanto lo Stato interviene, paga e la riporta a casa come una eroina nazionale. Per questo che le "sgallettate" danno molto piu fastidio di un mercenario. Si mettono nei pasticci. , ma non vogliono riconoscere la loro responsabilita. Se vai in Iran, devi accettare che ti mettano in carcere e l' Italia le dovrebbe lasciare li a scontare la pena.
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Crossfire
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Re: Le "femministe" italiane un po' si un po' no

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Sayon ha scritto: 30 nov 2022, 14:19
Crossfire ha scritto: 30 nov 2022, 10:39 C'è differenza tra andare in un paese straniero da turista, o andarci da combattente armato in una formazione di guerra, guerriglia o altro.
Per intenderci, per quanto io disapprovi entrambe le cose, trovo molto più grave, ma molto più grave, andare in Ucraina a fare la guerra contro la Russia che andare in Iran ad osservare ciò che succede.
E ripeto, le disapprovo entrambe perché penso che prima di andare a fare le pulci negli altri paesi, sarebbe il caso di sistemare il nostro. Un po' come a lavoro in cui prima di fare le pulci agli altri uffici, prima fai funzionare il tuo come un orologio.
Sono entrambe azioni individuali. Chi va a combattere generalmente lo fa per soldi (mercenario) e perche gli piace "fare la guerra". Puo' pagare con la sua vita. Chi va a protestare, sta anck' essa andando alla guerra. La protesta e' una guerra civile, con tanto di mrto (vedi Iran. Pero NON paga in quanto lo Stato interviene, paga e la riporta a casa come una eroina nazionale. Per questo che le "sgallettate" danno molto piu fastidio di un mercenario. Si mettono nei pasticci. , ma non vogliono riconoscere la loro responsabilita. Se vai in Iran, devi accettare che ti mettano in carcere e l' Italia le dovrebbe lasciare li a scontare la pena.
Se lei non vede la differenza tra una persona in una squadra armata e che va gratis a combattere la guerra (cosa successa in Ucraina, che le piaccia o meno), e chi invece va pacificamente in uno stato. Beh, non so che dirLe. Buona vita.
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Sayon
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Re: Le "femministe" italiane un po' si un po' no

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Crossfire ha scritto: 30 nov 2022, 14:41
Sayon ha scritto: 30 nov 2022, 14:19
Sono entrambe azioni individuali. Chi va a combattere generalmente lo fa per soldi (mercenario) e perche gli piace "fare la guerra". Puo' pagare con la sua vita. Chi va a protestare, sta anck' essa andando alla guerra. La protesta e' una guerra civile, con tanto di mrto (vedi Iran. Pero NON paga in quanto lo Stato interviene, paga e la riporta a casa come una eroina nazionale. Per questo che le "sgallettate" danno molto piu fastidio di un mercenario. Si mettono nei pasticci. , ma non vogliono riconoscere la loro responsabilita. Se vai in Iran, devi accettare che ti mettano in carcere e l' Italia le dovrebbe lasciare li a scontare la pena.
Se lei non vede la differenza tra una persona in una squadra armata e che va gratis a combattere la guerra (cosa successa in Ucraina, che le piaccia o meno), e chi invece va pacificamente in uno stato. Beh, non so che dirLe. Buona vita.
Infatti non stai dicendo NULLA. Non e' vero che queste ragazze vanno "pacificamente" in un altro Paese. In Iran c'e' la Sharia che detta la legge nazionale. La ragazza , agli occhi dell' autorita' sta commettendo un reato, schierandosi con i protestanti. La sua PRESUNZIONE da occidentale e' che lei ha il diritto di manifestare perche la SUA opinione e' quella che conta. Potrebbe fare lo stesso in Ucraina, dicharandosi pro-liberta' di difendersi, o in Russia proclamndosi amica del popolo filo-russo e (ancora)della liberta', o iin Francia dichiarandosi amica dei poveri immigrati o viceversa amica del popolo francese e contraria all'immigrazione forsennaa. Ovvero e' la sua PRESUNZIONE di verita' assoluta che da fastidi, anche perche poi vorra' essere "salvato" dall' Italia . Ovvero fanno le eroine a priori, ma non amna il richio di essere contrddette e fermate da chi (Stato straniero) non la pensa come loro. Il soldato invece, anche lui segue le sue idee di chi ha ragione, e se ne rende TUTTE LE RESPONSABILITA. in ckuso quello di lasciarci le penne.Spero, in poche parole, che queste eroine se ne stiano a casa e protestino solo in Italia, o, se proprio vogliono andare all' ester, lo faccian, capendo che ci sono rischi ad andare in un Paese dove le autorita' non la pensano come lei. Peche' in fondo , CHI E" LEI per decidere chi ha ragione?
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Re: Le "femministe" italiane un po' si un po' no

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Sayon ha scritto: 30 nov 2022, 15:50
Crossfire ha scritto: 30 nov 2022, 14:41 Se lei non vede la differenza tra una persona in una squadra armata e che va gratis a combattere la guerra (cosa successa in Ucraina, che le piaccia o meno), e chi invece va pacificamente in uno stato. Beh, non so che dirLe. Buona vita.
Infatti non stai dicendo NULLA.
Mi fermo qua. Mi basta questo. Buona vita.
Come detto in altri luoghi, a me la violenza, anche verbale, non piace. Ad altri si quindi lascio ad altri il gusto di questo scontro tutto fuorché moderato, nei termini e nelle urla usate.
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