costretti ad essere femministi

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ihealyou
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Re: costretti ad essere femministi

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Sayon ha scritto: 30 nov 2022, 12:51
Shamash ha scritto: 30 nov 2022, 12:01
Mi riferivo alla questione da un punto di vista squisitamente sociale (e non dunque come devianza sessuale) di accettazione di tale fenomeno che riguardava soggetti giovani. Oggi, non solo la legge tutela i minori, ma anche la società stessa non vede di buon occhio questi fatti.
Nelle epoche più recenti, come giustamente citi il Medioevo, vi era anche un'esigenza dettata da un'aspettativa di vita molto più breve rispetto a quella odierna e quindi anche il matrimonio e tutto ciò che ne consegue veniva necessariamente considerato il prima possibile.
E, comunque sia, stiamo parlando sempre di un contesto occidentale, seppure in epoche lontane. Altrove sussistono ancora profonde differenze rispetto al nostro modo di vedere.
Un esempio è l'India, dove il matrimonio è ancora visto come un importante passo per la società, combinato dalle famiglie (con l'introduzione della sposa nella famiglia dello sposo) e in un sistema rigoroso di caste. Le manifestazioni di affetto in pubblico sono vietate (mentre sono accettate quelle fra uomini, che dimostrano vicinanza, legame o amicizia). Ne scaturisce che tale sistema rende di fatto meno libere le persone di vivere sentimenti e sessualità in modo più disinvolto. In India è emergenza stupri.
Tutto questo dimostra che l'evoluzione sociale ha portato a cambiamenti spesso drastici nell'accetazione o meno dei fenomeni caratterizzanti la società.
Colgo l'occasione per ribadire con forza il concetto dell'influenza della religione in tale visione del mondo, che in talune culture appare davvero estremamente influente, così come la cultura stessa della società in esame, che condiziona in modi più o meno intensi la vita delle persone.
Torniamo alle donne ma anche al perche' si e' poi passato a parlare degli omosessuali. E comiciamo a smentire i "miti" che alcuni vogliono introdurre per farci convincere che in altre ere ed in altre societa', siano esistiti l' equivalente dei matrimoni gay dell' Italia moderna. E allora diciamolo subito: il matrimonio e' sempre stato fra due persone di sesso diverso anche se in qualche periodo di decadenza morale o di necessita sessuale (prigione, guerre), di Roma o Atene per esempio, ma anche in tante altrenazioni quali l' Afganistan,si e' arivato anche a quello e all' uso dei giovanetti per il divertimento sessuale degli adulti (ad esempio i "paggi" dei cavalieri. Il matrimonio serviva soprattuto a proteggere la donna, oltre che procreare figli,che non e mai stata considerata una "schiava" anche perche protetta dalla sua famiglia. Anche dove a noi sembra che la donna sia trattata malissimo (vedi Saudi Arabia) , in realta' e' lei che comanda in casa e la famiglia originale le resta vicina. Negli anni 80 a Riyad una donna data in sposa costava circa 300,000$ (pagata con prestiti bancari). Nn mi risulta che in alcuno dei Paesi che io ho visitato (olre 110) ci fosse qualcuno che pagasse 1 euro per un matrimonio omosessuale, che anche nell'antichita', sono sempre state eccezioni. Varia solo il grado di tolleranza che puo' essere alto (vedi Filippine) o infimo (vedi Paesi islamici). La conclusione e' semplice: siamo sulla strada sbagliata. L' abbassamento del grado di rispetto verso la donna sta andando in parallelo sull' accettazione della valorizzazine dell' unioni omosessuali come "naturali". Non e' una pratica "moderna" E' gia' successa prima, anticipando il decadimento di un popolo. La modernita infatti non garantisce il progresso di un popolo, puo' anche significare i suo sfacelo. Anche l' uso delle droghe come moda sociale fa parte della nostra "modernita', e ne stiamo vedendo le conseguenze
Tralasciando la grammatica di questa approfonditissima analisi sulla quale non mi soffermerò dato che ogni volta che l'ho fatto ho scatenato il putiferio, mi soffermerò sulla questione originale, ovvero la condizione della donna nella società odierna e - più ampiamente - i diritti degli omosessuali. Innanzitutto ci tengo a precisare che le relazioni omosessuale sono sempre esistite; semplicemente in alcuni periodi della storia dell'umanità viene documentata in modo più dettagliato e in altre meno, per il semplice fatto che col passare del tempo ci sono stati momenti in cui l'omosessualità veniva largamente accettata e diffusa e in altre (soprattutto dopo Nerone con l'avvento del cristianesimo a Roma) meno, giusto per chiarire questa parte. Per quanto riguarda la questione "è naturale/non è naturale", non so più cos'altro aggiungere... continuate a usare sempre le stesse argomentazioni nonostante io le confuti di volta in volta. Allora, se per naturale intendiamo strettamente legato alla natura, allora l'omosessualità è assolutamente normale; innanzitutto è un comportamento spontaneo dell'essere umano (che può verificarsi o meno), e non "indotto", pertanto già questa parte è congrua con la definizione stessa di "naturale". Possiamo poi osservare innumerevoli specie animali (oltre a quella umana) le quali praticano l'omosessualità, partendo dagli organismi più miseri e infimi fino ad arrivare ai mammiferi di ogni genere. E' un comportamento anche questo che è sempre stato presente in natura. Sempre per quanto riguarda questo campo della definizione di "natura", se tanto insistete sul fatto che l'omosessualità è innaturale in quanto va contro ciò che la natura ha stabilito, allora anche guidare una macchine è innaturale, costruire case con i mattoni e innaturale, prendere l'aereo e fare Roma - New York in 10 ore è innaturale (non mi sembra che 3000 anni fa esistessero gli aeroplani, eppure l'omosessualità eccome se esisteva!). Quindi ripeto (per l'ennesima volta), il ragionamento che fate è completamente fine a sé stesso e non ha nient'altro di caratteristico se non quello di uno sfondo palesemente omofobo. Ah, e comunque dire che l'abbassamento del grado di rispetto verso la donna è causa dell'accettazione delle unioni omosessuali nella nostra società mi sembra a dir poco ridicolo ma anche sconvolgente. Capisco che siete persone di una certa età cresciuti con certi """valori""" e desiderate mantenere il paraocchi su qualsiasi ideologia che non sia la vostra, però per piacere non diciamo sciocchezze. Guardando qualsiasi grafico possiamo vedere come in generale l'uguaglianza tra uomo e donna e il rispetto verso quest'ultima è cresciuto nei secoli (e onestamente non penso ci sia davvero bisogno di un grafico, è semplicemente stupido dire che una donna nel 1600 viveva meglio nella rispettiva società rispetto a una donna del 2022). Sempre per quanto riguarda la crescita dell'omosessualità negli anni e l'influenza di quest'ultima sulla società, il grafico che rappresenta l'accettazione dei valori dell'omosessualità negli anni non è assolutamente costante, bensì è completamente parallelo a quelli che sono i diritti e l'accettazione introdotti negli anni. Per farla breve: la percentuale di persone omosessuali nel tempo teoricamente è rimasta più o meno invariata, semplicemente sta crescendo di più oggigiorno in quanto le persone si sentono più libere di esprimersi per quello che sono senza dover badare al particolare astio della società che li circonda. Non a caso con l'arrivo del cristianesimo a Roma le fonti sull'omosessualità sono drasticamente calate (e tranquilli, non vi era nessuna censura); semplicemente perché chiunque fosse stato omosessuale all'epoca, sapendo che sarebbe stato imprigionato o persino ucciso se avesse anche solo baciato un uomo, avrebbe (ovviamente) deciso di nascondere la propria natura e "fingersi" eterosessuale. E ripeto, il grafico non è costante, il che prova ciò che ho appena detto. Ah, e comunque no: le unioni omosessuali nell'Antica Grecia e nell'Antica Roma raramente avvenivano per "mancanza di donne" (?) e/o problemi di carattere strategico-militare ed economico. Prendendo come esempio l'Antica Grecia (ma lo stesso discorso si potrebbe tranquillamente fare con l'Antica Roma), possiamo notare come moltissime tra le relazioni omosessuali documentate sono state frutto o di un semplice amore scaturito dall'attrazione fisica, oppure da una forma di "tutoring" (pederastia) presente all'epoca. Esempi? L'amore tra Agatone e Pausania (documentato nel "Simposio", uno tra i dialoghi più conosciuti di Platone), la relazione tra Alessandro Magno e l'amico d'infanzia Efestione (in questo caso una delle rare eccezioni per la quale l'amore tra due generali macedoni non era solo a sfondo politico-militare), Temistocle e Aristide che durante la loro gioventù "combattero" entrambi per conquistarsi l'amore di un uomo (Plut., Them. 3.2; Arist. 2.3-4), etc. Insomma, hai semplicemente raccontato un sacco di fandonie basate su nient'altro che la tua omofobia.

Per quanto riguarda la questione delle donne, c'è ben poco da dire: come ho già menzionato prima, dire che oggigiorno la donna viene rispettata meno che in passato fa soltanto ridere. Diciamo che è autoesplicativa la cosa.

P.S.: Vorrei tanto vedere questo famigerato "link" secondo il quale gli uomini che provano disgusto nel vedere altri due uomini che si baciano lo provano effettivamente e non soltanto per odio.

P.S. 2: In Italia i matrimoni gay non sono legali, non so perché tu l'abbia detto.
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Re: costretti ad essere femministi

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L'argomento in questione è molto complicato e lo dimostra anche questa discussione.
Ha ragione chi afferma che l'omosessualità ha radici antiche ma è altrettanto vero che da sempre la società si basa sull'Unione tra uomo e donna
Un conto è accettare le pulsioni sessuali altrui (avevo in cagnolino che in mancanza d'altro cercava di fottersi i gatti)
Un altro impostare la società su coppie che di fatto non possono procreare nuove generazioni
Cercate di immaginare quante nuove pensioni di reversibilità verrebbero di fatto inventate per scroccare soldi allo stato
P.S purtroppo oggi si viene definiti omofobi solo per il fatto di pensarla come me
Se un uomo è uno stupido, non lo emancipi dalla sua stupidità col mandarlo all'università. Semplicemente lo trasformi in uno stupido addestrato, dieci volte più pericoloso
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Re: costretti ad essere femministi

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Gasiot ha scritto: 30 nov 2022, 17:47 L'argomento in questione è molto complicato e lo dimostra anche questa discussione.
Ha ragione chi afferma che l'omosessualità ha radici antiche ma è altrettanto vero che da sempre la società si basa sull'Unione tra uomo e donna
Un conto è accettare le pulsioni sessuali altrui (avevo in cagnolino che in mancanza d'altro cercava di fottersi i gatti)
Un altro impostare la società su coppie che di fatto non possono procreare nuove generazioni
Cercate di immaginare quante nuove pensioni di reversibilità verrebbero di fatto inventate per scroccare soldi allo stato
P.S purtroppo oggi si viene definiti omofobi solo per il fatto di pensarla come me
Ecco l'altro.

Non si può "impostare" la società sull'omosessualità semplicemente perché è una cosa naturale, che non può essere decisa. Uno o lo è o non lo è. Punto. L'importante è il rispetto verso il prossimo e la tolleranza (e "tollerare" è anche il minimo indispensabile a mio avviso). Tutto il resto è omofobia, che vi piaccia o meno.
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Re: costretti ad essere femministi

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Non ci siamo proprio capiti
Se per secoli la società è stata impostata sul rapporto uomo e donna e non sul rapporto su persone dello stesso sesso ci sarà pure un motivo
Non saranno mica stati tutti omofobi in passato?
Questo appellativo" omofobo" è come "razzista" ormai c'è un abuso del termine
Omofobo casomai saranno quelli che rifiutano addirittura l'amicizia ad un /una omosessuale non certo quelli che rifiutano matrimoni ed annessi aiuti specifici
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Re: costretti ad essere femministi

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ihealyou ha scritto: 30 nov 2022, 16:06 ovvero la condizione della donna nella società odierna e - più ampiamente - i diritti degli omosessuali.
ma perchè?
che ogni tanto, anzi spesso, le discussioni deraglino dal tema iniziale, è evidente,
so che non dovrei, ma ogni tanto lo faccio anch'io, tuttavia di solito cerco di restare in tema.

ma se vuoi parlare per forza degli omosessuali apri una discussione apposita.
ce ne sono state tante e tante in futuro ce ne saranno, una piu una meno fa poca differenza.
verrò volentieri a discutere (probabilmente litigare) sul tema con tè,
ma questa discussione mi sembra tratti di altro.
"Non avrete nulla e sarete felici". e se non fossi felice? "non ti preoccupare, ti cureremo"
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Re: costretti ad essere femministi

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RedWine ha scritto: 30 nov 2022, 18:54
ihealyou ha scritto: 30 nov 2022, 16:06 ovvero la condizione della donna nella società odierna e - più ampiamente - i diritti degli omosessuali.
ma perchè?
che ogni tanto, anzi spesso, le discussioni deraglino dal tema iniziale, è evidente,
so che non dovrei, ma ogni tanto lo faccio anch'io, tuttavia di solito cerco di restare in tema.

ma se vuoi parlare per forza degli omosessuali apri una discussione apposita.
ce ne sono state tante e tante in futuro ce ne saranno, una piu una meno fa poca differenza.
verrò volentieri a discutere (probabilmente litigare) sul tema con tè,
ma questa discussione mi sembra tratti di altro.
Sull'argomento originale ho già parlato abbastanza, il "secondario" mi tocca più da vicino. E comunque onestamente non so cos'altro aggiungere, né per quanto riguarda la parte dei diritti delle donne e né quello degli omosessuali... mi sembra di aver detto tutto. Poi se si vuole rimanere convinti che le donne nel 1400 venivano trattate meglio che nel 2022 e che gli omosessuali sono "innaturali" e che pertanto non dovrebbero avere diritti, allora il problema non è più mio Smiling
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Shamash
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Re: costretti ad essere femministi

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Sayon ha scritto: 30 nov 2022, 12:51 L' abbassamento del grado di rispetto verso la donna sta andando in parallelo sull' accettazione della valorizzazine dell' unioni omosessuali come "naturali". Non e' una pratica "moderna" E' gia' successa prima, anticipando il decadimento di un popolo. La modernita infatti non garantisce il progresso di un popolo, puo' anche significare i suo sfacelo. Anche l' uso delle droghe come moda sociale fa parte della nostra "modernita', e ne stiamo vedendo le conseguenze
Sono affermazioni un po' forti, di cui non trovo fondamento scientifico.
Ossia che vi sia relazione diretta causa-effetto fra abbassamento del grado di rispetto verso la donna e l'accettazione dell'omosessualità.
In pratica, nella società si picchiano o uccidono di più le donne perché via via si accettano sempre più le relazioni omosessuali? :shock:
Il discorso sulle droghe mi trova d'accordo, che sono un elemento devastante del nostro tempo, un cancro della società. Ma, permettimi, in tale contesto non c'entra.

Analizziamo le cose in termini oggettivi.
Da un punto di vista sociologico, la società stessa è qualcosa di estremamente fluido che cambia in continuazione ed evolve (la medesima nel corso del tempo e le altre, perché ogni cultura progredisce a modo suo, pur considerando le varie influenze). Come detto in precedenza, ciò che poteva essere accettato o ben visto in altre epoche (o altrove), oggi non lo è più e viceversa. In futuro potrebbe cambiare ancora tutto, chissà.
Il rispetto della donna, vista da sempre come figura più debole dell'uomo (tranne nelle culture squisitamente impostate su una caratterizzazione matriarcale, ma anche lì vi sono accezioni da analizzare), vede l'uomo come principale aggressore (inteso in termini ampi, ossia violenza psicologica, verbale e fisica). Ora, giunti nel XXI secolo, dovremmo ritenerci capaci di comprendere che la società debba basarsi sul rispetto e la considerazione degli altri. Oggi non ci sono più "scuse" né ignoranza di altre epoche passate.
La violenza è qualcosa di profondamente stupido, ancor più quando avviene con persone che abbiamo accanto perché contrasta con i sentimenti che invece ci hanno portato ad avere quelle persone nella nostra vita.

A tal proposito, ti ricordo che in Italia vigeva sino alla fine del XX secolo (abrogazione nel 1981) il delitto d'onore, secondo il quale i reati perpetrati a seguito di profonda offesa alla reputazione (come un adulterio, o comunque una condotta disonorevole) venivano sanzionati in modo "più lieve".
Siamo arrivati, grazie al cielo, a superare tutto ciò con l'abrogazione dell'adulterio, il divorzio, l'importante riforma del diritto di famiglia (1975) e infine con l'aborto.
Questo per far capire che in un periodo non così lontano c'era ancora una mentalità che in qualche misura "giustificava" un reato nei confronti di una donna, solo perché era adultera. Inoltre, dovremmo considerare anche il suffragio femminile, passo storico non così scontato. Infine, è solo con la Convenzione sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione della donna del 1979 che anche in molti Paesi viene sottoscritto tale impegno.

Da un punto di vista psicologico, la violenza (di tutti i tipi) affonda le radici in problematiche irrisolte, insicurezza, limitatezza intellettiva, poca considerazione dell'altro, mancanza di empatia e così via.
Pur non essendo oggetto di discussione, per cui sarebbe opportuno aprire una discussione a parte, è la tematica dell'omosessualità che è stata addirittura considerata una malattia mentale nel DSM (che è la "Bibbia" delle malattie psichiatriche) per una buona fetta del XX secolo. Finalmente si è compreso che non è così e quindi è corretto che ogni individuo possa trovare la felicità seguendo le proprie inclinazioni. Che poi tale fattispecie possa aprire dibattiti etici per quanto concerne le adozioni di minori, l'equiparazione del matrimonio (e, giuridicamente, di tutto il resto) è ancora un'altra questione.
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Re: costretti ad essere femministi

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Shamash ha scritto: 30 nov 2022, 22:14
Sayon ha scritto: 30 nov 2022, 12:51 L' abbassamento del grado di rispetto verso la donna sta andando in parallelo sull' accettazione della valorizzazine dell' unioni omosessuali come "naturali". Non e' una pratica "moderna" E' gia' successa prima, anticipando il decadimento di un popolo. La modernita infatti non garantisce il progresso di un popolo, puo' anche significare i suo sfacelo. Anche l' uso delle droghe come moda sociale fa parte della nostra "modernita', e ne stiamo vedendo le conseguenze
Sono affermazioni un po' forti, di cui non trovo fondamento scientifico.
Ossia che vi sia relazione diretta causa-effetto fra abbassamento del grado di rispetto verso la donna e l'accettazione dell'omosessualità.
In pratica, nella società si picchiano o uccidono di più le donne perché via via si accettano sempre più le relazioni omosessuali? :shock:
Il discorso sulle droghe mi trova d'accordo, che sono un elemento devastante del nostro tempo, un cancro della società. Ma, permettimi, in tale contesto non c'entra.

Analizziamo le cose in termini oggettivi.
Da un punto di vista sociologico, la società stessa è qualcosa di estremamente fluido che cambia in continuazione ed evolve (la medesima nel corso del tempo e le altre, perché ogni cultura progredisce a modo suo, pur considerando le varie influenze). Come detto in precedenza, ciò che poteva essere accettato o ben visto in altre epoche (o altrove), oggi non lo è più e viceversa. In futuro potrebbe cambiare ancora tutto, chissà.
Il rispetto della donna, vista da sempre come figura più debole dell'uomo (tranne nelle culture squisitamente impostate su una caratterizzazione matriarcale, ma anche lì vi sono accezioni da analizzare), vede l'uomo come principale aggressore (inteso in termini ampi, ossia violenza psicologica, verbale e fisica). Ora, giunti nel XXI secolo, dovremmo ritenerci capaci di comprendere che la società debba basarsi sul rispetto e la considerazione degli altri. Oggi non ci sono più "scuse" né ignoranza di altre epoche passate.
La violenza è qualcosa di profondamente stupido, ancor più quando avviene con persone che abbiamo accanto perché contrasta con i sentimenti che invece ci hanno portato ad avere quelle persone nella nostra vita.

A tal proposito, ti ricordo che in Italia vigeva sino alla fine del XX secolo (abrogazione nel 1981) il delitto d'onore, secondo il quale i reati perpetrati a seguito di profonda offesa alla reputazione (come un adulterio, o comunque una condotta disonorevole) venivano sanzionati in modo "più lieve".
Siamo arrivati, grazie al cielo, a superare tutto ciò con l'abrogazione dell'adulterio, il divorzio, l'importante riforma del diritto di famiglia (1975) e infine con l'aborto.
Questo per far capire che in un periodo non così lontano c'era ancora una mentalità che in qualche misura "giustificava" un reato nei confronti di una donna, solo perché era adultera. Inoltre, dovremmo considerare anche il suffragio femminile, passo storico non così scontato. Infine, è solo con la Convenzione sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione della donna del 1979 che anche in molti Paesi viene sottoscritto tale impegno.

Da un punto di vista psicologico, la violenza (di tutti i tipi) affonda le radici in problematiche irrisolte, insicurezza, limitatezza intellettiva, poca considerazione dell'altro, mancanza di empatia e così via.
Pur non essendo oggetto di discussione, per cui sarebbe opportuno aprire una discussione a parte, è la tematica dell'omosessualità che è stata addirittura considerata una malattia mentale nel DSM (che è la "Bibbia" delle malattie psichiatriche) per una buona fetta del XX secolo. Finalmente si è compreso che non è così e quindi è corretto che ogni individuo possa trovare la felicità seguendo le proprie inclinazioni. Che poi tale fattispecie possa aprire dibattiti etici per quanto concerne le adozioni di minori, l'equiparazione del matrimonio (e, giuridicamente, di tutto il resto) è ancora un'altra questione.
Purtroppo si desvia sempre dalle affermazioni fatte dagli altri. Ma almeno voglio chiarire la mia. NESSUNA OPPOSIZIONE all' omosessalita. anzi grande rispetto e la considero perfettamente naturale. Capito questo?
Passiamo al secondo punto: FORTE opposizione invece al concetto dei "matrimoni" omosessuali e all'adozione di minori da parte di una coppia omosessuale spacciata per una mamma e papa. Questa si che io considero una forte forzatura INNATURALE e nociva persino dolorosa per i bambini che diverranno grandcellie e adolescenti e che hanno il diritto di avere una mamna femmina e un padre maschio come il 95% degli altri bambini.

Qanto alle donne, sono sempre state AMATE in ogni epoca anche preistorica semplicemente perche' non solo consorti ma anche MADRI. E' certo che non avevano "diritti" sociali quali il voto o un lavoro indipendente,ma erano ugualmente perfettamente realizzate nel loro ruolo. Se hanno PERSO qualcosa , lo hanno perso adesso proprio perche l' istituzione stessa del matrimonio e' stata messa in discussione. Crescono i matrimoni omosessuali e diminuiscono quelli fra i due sessi, forse proprio perche l' idea del matrimonio stesso e' divenuto scadente.
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Re: costretti ad essere femministi

Messaggio da leggere da Shamash »

Sayon ha scritto: 1 dic 2022, 16:38 Se hanno PERSO qualcosa , lo hanno perso adesso proprio perche l' istituzione stessa del matrimonio e' stata messa in discussione. Crescono i matrimoni omosessuali e diminuiscono quelli fra i due sessi, forse proprio perche l' idea del matrimonio stesso e' divenuto scadente.
La società cambia, evolve e ciò che poteva essere un'istituzione molto importante e sentita (a livello sociale e religioso), oggi non è più così. Inoltre, comporta costi elevati, altro fatto che non aiuta in un'epoca di crisi. Oggi, forse, i rapporti e le relazioni sono più svincolati da questi istituti, meno rigidi e soprattutto scevri da condizionamenti sociali.
50 anni fa, una donna che arrivava nubile a 30 anni sarebbe stata vista male dalla gente, come un'appestata. Oggi è assolutamente abituale e frequente.
Tuttavia, questo depauperamento del matrimonio non può essere causa né giustificazione della minor considerazione della donna, delle violenze perpetrate e di ciò che ne ruota attorno. La società è piena di coppie che semplicemente convivono ma non si massacrano. Credo dunque che le cause siano da ricercarsi altrove e, come detto in precedenza, in elementi di debolezza degli uomini che cadono preda di atteggiamenti violenti e incontrollati, irrispettosi del prossimo.
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Re: costretti ad essere femministi

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Ho ritrovato l'articolo ed il link. Eccolo qui:
https://www.psypost.org/2017/06/straigh ... gots-49217
Quindi provare ribrezzo verso due uominiche si baciano, non e' affatto omofobia ma una vera emozione dettata dalla nostra coscienza. Ecco cosa dice l' articolo:
n heterosexual men, pictures of rotting flesh, maggots and spoiled food induce the same physiological stress response as pictures of two men kissing each other. That is the surprising finding that was recently published in the peer-reviewed scientific journal Psychology & Sexuality.
Agli uomini eterosessuali le immagini di carne putrefatta, vermi e cibo avariato provocano la stessa reazione fisiologica di una immagine di due uomini che si baciano. Questa e' la sorprendente scoperta descritta nel giornale scientifico Psicologia e Sensualita.
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Re: costretti ad essere femministi

Messaggio da leggere da RedWine »

Sayon ha scritto: 2 dic 2022, 22:45 Ho ritrovato l'articolo ed il link. Eccolo qui:
https://www.psypost.org/2017/06/straigh ... gots-49217
Quindi provare ribrezzo verso due uominiche si baciano, non e' affatto omofobia ma una vera emozione dettata dalla nostra coscienza. Ecco cosa dice l' articolo:
n heterosexual men, pictures of rotting flesh, maggots and spoiled food induce the same physiological stress response as pictures of two men kissing each other. That is the surprising finding that was recently published in the peer-reviewed scientific journal Psychology & Sexuality.
Agli uomini eterosessuali le immagini di carne putrefatta, vermi e cibo avariato provocano la stessa reazione fisiologica di una immagine di due uomini che si baciano. Questa e' la sorprendente scoperta descritta nel giornale scientifico Psicologia e Sensualita.
si e no.
non è il bacio che provoca una reazione avversa, ma l'implicazione sessuale sottointesa al bacio stesso.
naturalmente anch'io reagisco negativamente nel vedere uomini che si baciano sulla bocca, pensare di fare sesso con un uomo mi provoca ribrezzo, ma limitatamente al bacio, se fossimo in russia prima degli anni cinquanta sarebbe una cosa normale, se fossimo culturalemte abituati a vedere uomini che si baciano non ci farebbero ne caldo ne freddo, anzi probabilmente anche noi baceremmo semza problemi altri uomini.
https://www.focus.it/cultura/storia/qua ... n-un-bacio
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Re: costretti ad essere femministi

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RedWine ha scritto: 2 dic 2022, 23:18
Sayon ha scritto: 2 dic 2022, 22:45 Ho ritrovato l'articolo ed il link. Eccolo qui:
https://www.psypost.org/2017/06/straigh ... gots-49217
Quindi provare ribrezzo verso due uominiche si baciano, non e' affatto omofobia ma una vera emozione dettata dalla nostra coscienza. Ecco cosa dice l' articolo:
n heterosexual men, pictures of rotting flesh, maggots and spoiled food induce the same physiological stress response as pictures of two men kissing each other. That is the surprising finding that was recently published in the peer-reviewed scientific journal Psychology & Sexuality.
Agli uomini eterosessuali le immagini di carne putrefatta, vermi e cibo avariato provocano la stessa reazione fisiologica di una immagine di due uomini che si baciano. Questa e' la sorprendente scoperta descritta nel giornale scientifico Psicologia e Sensualita.
si e no.
non è il bacio che provoca una reazione avversa, ma l'implicazione sessuale sottointesa al bacio stesso.
naturalmente anch'io reagisco negativamente nel vedere uomini che si baciano sulla bocca, pensare di fare sesso con un uomo mi provoca ribrezzo, ma limitatamente al bacio, se fossimo in russia prima degli anni cinquanta sarebbe una cosa normale, se fossimo culturalemte abituati a vedere uomini che si baciano non ci farebbero ne caldo ne freddo, anzi probabilmente anche noi baceremmo semza problemi altri uomini.
https://www.focus.it/cultura/storia/qua ... n-un-bacio
La politica sessuale moderna ha rovinato anche la manifestazione d' amicizia fra persone dello stesso sesso. Io ricordo che da giovane andavo a braccetto con alcuni dei miei amici: era una manifestazione di amicizia e nulla piu. Spontanea, sincera, asessuata. Adesso sarebbe impossibile: le effusioni "gay" sui periodici e riviste sottolineano l' aspetto sessuale dei baci e degli abbracci, rendendole revulsive. E se prima, a vedere immagini di amici a braccetto provavo allegria, adesso provo una sensazione di marcio, proprio come descritto nello studio scientifico del link.
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Re: costretti ad essere femministi

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Sayon ha scritto: 3 dic 2022, 16:13
RedWine ha scritto: 2 dic 2022, 23:18 si e no.
non è il bacio che provoca una reazione avversa, ma l'implicazione sessuale sottointesa al bacio stesso.
naturalmente anch'io reagisco negativamente nel vedere uomini che si baciano sulla bocca, pensare di fare sesso con un uomo mi provoca ribrezzo, ma limitatamente al bacio, se fossimo in russia prima degli anni cinquanta sarebbe una cosa normale, se fossimo culturalemte abituati a vedere uomini che si baciano non ci farebbero ne caldo ne freddo, anzi probabilmente anche noi baceremmo semza problemi altri uomini.
https://www.focus.it/cultura/storia/qua ... n-un-bacio
La politica sessuale moderna ha rovinato anche la manifestazione d' amicizia fra persone dello stesso sesso. Io ricordo che da giovane andavo a braccetto con alcuni dei miei amici: era una manifestazione di amicizia e nulla piu. Spontanea, sincera, asessuata. Adesso sarebbe impossibile: le effusioni "gay" sui periodici e riviste sottolineano l' aspetto sessuale dei baci e degli abbracci, rendendole revulsive. E se prima, a vedere immagini di amici a braccetto provavo allegria, adesso provo una sensazione di marcio, proprio come descritto nello studio scientifico del link.
Ho trovato un'altra interessante statistica, La chiamo interessante perche' la campagna PRO-matrimoniomosessuali e' incessante, e , quando possibile si cerca di evitare ogni commento o studio negativ. Proprio come quello del link di sopra, che dfficilmente troverete in altri pst , articoli o stadi.
Eccone uno , serio, che dice:
A 2019 study using three large samples from the United States and Canada found the divorce rate of same-sex couples to be larger than that of heterosexual couples. They found a larger difference among the subset of couples with children. Same-sex couples in this category divorced at a rate of 43% over the study period, as opposed to 8% for heterosexual couples with children. [27]
ovvero che le coppie omosessuali con figli divorziano nello stesso periodo di studio MOLTO DI PIU (43%) che non le coppie etero (solo l 8%). E la societa' ci spinge ad accettare questi matrimoni, e a fargli adottare figli? E' evidente che c'e' qualcosa di molto sbagliato in questa insistenza a favore delle politiche piu gay, malgrado l' evidenza al contrario..
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Re: costretti ad essere femministi

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Sayon ha scritto: 3 dic 2022, 16:13 La politica sessuale moderna ha rovinato anche la manifestazione d' amicizia fra persone dello stesso sesso. Io ricordo che da giovane andavo a braccetto con alcuni dei miei amici: era una manifestazione di amicizia e nulla piu. Spontanea, sincera, asessuata. Adesso sarebbe impossibile: le effusioni "gay" sui periodici e riviste sottolineano l' aspetto sessuale dei baci e degli abbracci, rendendole revulsive. E se prima, a vedere immagini di amici a braccetto provavo allegria, adesso provo una sensazione di marcio, proprio come descritto nello studio scientifico del link.
Anche oggi puoi tranquillamente manifestare affetto con i tuoi amici senza sentirti fuori luogo. A me non è mai capitato di percepire astio da parte di terzi.
Semmai, potrei rifarmi ad una trattazione più orientata all'ambiente sociale frequentato. In altri termini, se tu dimostrassi affetto ad un tuo amico del tuo stesso sesso in un contesto dove vi è maggiore apertura mentale, ad esempio una grande città, ciò sarebbe del tutto normale.
Viceversa, se lo facessi in un paesino di campagna o di montagna o in zone comunque con un'impostazione sociale ancora molto tradizionale, verresti visto male.
Persone come i signori oggetto dell'articolo ne ho viste in giro per il mondo e anche nelle nostre grandi città italiane e nessuno ha mai mostrato fastidio o commentato il loro modus vivendi. Viceversa se venissero nel mio paesino di 5mila anime, riceverebbero occhiate di disapprovazione, commenti e comportamenti discriminatori.
Lo stesso si può estendere alle persone di colore. Insomma, è sempre il concetto del "diverso" che in certi ambienti viene visto ancora molto male, solo per il suo abbigliamento, inclinazioni, colore della pelle.
Credo dunque che, al di là della libertà di ognuno di cercare e vivere la propria felicità, dipenda molto dal contesto in cui essa si sviluppa.
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«Dove regna la saggezza, non vi è alcun conflitto tra pensiero e sentimento» [Carl Gustav Jung]
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Re: costretti ad essere femministi

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Shamash ha scritto: 3 dic 2022, 20:08
Sayon ha scritto: 3 dic 2022, 16:13 La politica sessuale moderna ha rovinato anche la manifestazione d' amicizia fra persone dello stesso sesso. Io ricordo che da giovane andavo a braccetto con alcuni dei miei amici: era una manifestazione di amicizia e nulla piu. Spontanea, sincera, asessuata. Adesso sarebbe impossibile: le effusioni "gay" sui periodici e riviste sottolineano l' aspetto sessuale dei baci e degli abbracci, rendendole revulsive. E se prima, a vedere immagini di amici a braccetto provavo allegria, adesso provo una sensazione di marcio, proprio come descritto nello studio scientifico del link.
Anche oggi puoi tranquillamente manifestare affetto con i tuoi amici senza sentirti fuori luogo. A me non è mai capitato di percepire astio da parte di terzi.
Semmai, potrei rifarmi ad una trattazione più orientata all'ambiente sociale frequentato. In altri termini, se tu dimostrassi affetto ad un tuo amico del tuo stesso sesso in un contesto dove vi è maggiore apertura mentale, ad esempio una grande città, ciò sarebbe del tutto normale.
Viceversa, se lo facessi in un paesino di campagna o di montagna o in zone comunque con un'impostazione sociale ancora molto tradizionale, verresti visto male.
Persone come i signori oggetto dell'articolo ne ho viste in giro per il mondo e anche nelle nostre grandi città italiane e nessuno ha mai mostrato fastidio o commentato il loro modus vivendi. Viceversa se venissero nel mio paesino di 5mila anime, riceverebbero occhiate di disapprovazione, commenti e comportamenti discriminatori.
Lo stesso si può estendere alle persone di colore. Insomma, è sempre il concetto del "diverso" che in certi ambienti viene visto ancora molto male, solo per il suo abbigliamento, inclinazioni, colore della pelle.
Credo dunque che, al di là della libertà di ognuno di cercare e vivere la propria felicità, dipenda molto dal contesto in cui essa si sviluppa.
Puo'anche essere il contrario. Forse nei paesini sono ancora in grado di capire cosa sia la verita' , mentre nelle citta' si ascoltano troppo le voci che parlano di liberta' (artificiale), famiglie "diverse" (che si sfaldano dopo pochi anni) e matrimoni (senza un futuro). Stiamo seguendo un percorso dettato dalla decadente California, e non da una logica umana, e la pagheremo con il caos sociale.
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