l'ultima frontiera: il clan offre soldi ​contro il caro bollette

Forum di discussione sulla politica italiana, i partiti e le istituzioni.
Connesso
Avatar utente
ereticamente
Connesso: Sì
Messaggi: 5459
Iscritto il: 20 ott 2021, 18:03
Ha Assegnato: 657 Mi Piace
Ha Ricevuto: 1503 Mi Piace
Contatta:

l'ultima frontiera: il clan offre soldi ​contro il caro bollette

Messaggio da leggere da ereticamente »

https://www.ilmattino.it/napoli/cronaca ... 40172.html

Hanno iniziato alla fine di agosto, con una sorta di servizio porta a porta. Si sono mossi come se avessero tra le mani una lista, perfettamente a conoscenza delle difficoltà emerse in questi mesi sul territorio. Hanno bussato alle porte di negozi e esercizi commerciali, in alcuni casi si sono anche proposti a casa, con un messaggio chiaro e subdolo al tempo stesso: «Sappiamo che c’è la crisi, siete in difficoltà, ma non siete soli... vi aiutiamo a superare la crisi». Rione Mercato, zona piazza del Carmine, non sono passate inosservate le ronde tra commercianti, artigiani e piccoli imprenditori. Tutto è avvenuto sotto traccia, almeno sulle prime, senza usare modi plateali o vistosi. Una richiesta di aiuto, niente più, bussando alle botteghe di chi era orientato a esporre bollette con costi raddoppiati rispetto allo scorso anno.

Poi, a lungo andare, c’è chi ha deciso di denunciare, chi ha chiesto un consulto alla rete antiracket, quella coordinata da anni da Luigi Cuomo, che al Mattino spiega: «Non fate scelte azzardate, bisogna fare rete contro questo tipo di pressioni».

È la trappola dell’usura - secondo quanto sta emergendo da una primissima ricostruzione -, parliamo della morsa dei cravattari, gente che ha un piano ben preciso. Prima la carezza, poi l’anima. Prima gli aiuti economici, per sostenere le spese di questo avvio di anno, poi gli interessi. E non solo. Stando a quanto appreso dal Mattino, alla luce di alcune testimonianze rese in anonimo da alcuni commercianti, non c’è solo il tipico schema usuraio. Chi si è fatto avanti in questo periodo ha un piano ben preciso: non basta taglieggiare i singoli commercianti, per altro già da tempo in difficoltà, ma si punta alle quote societarie. Dopo l’aiuto economico di settembre, si punta ad inserire i propri prestanome nell’asset societario dell’impresa presa di mira. Si tratta di operazioni lente, graduali e a bassa intensità, anche alla luce del fatto che gli esercizi presi di mira sono quasi sempre piccoli negozi.

LEGGI ANCHE «Fatture triplicate, non ce la faccio più»

Una frontiera dell’usura, che - come emerso anche in altre vicende giudiziarie - rappresenta un tentativo da parte di gruppi criminali di entrare nella cosiddetta economia pulita. Prima si prestano soldi a commercianti in difficoltà, poi - di fronte all’impossibilità delle vittime di “onorare” il debito - si arriva a un accordo. Niente violenza, niente incendi o atti ritorsivi. Zero minacce, nulla che possa insospettire gli inquirenti o allarmare l’opinione pubblica. Basta una semplice stretta di mano, una firma su un pezzo di carta, che amplia formalmente l’asset societario del bar, del ristorante, del negozio di coiffeur che aveva ricevuto il prestito. Doverose a questo punto le verifiche da parte delle forze dell’ordine, in uno scenario in cui risulta decisivo il gioco di squadra. Mai come in questo caso, in campo c’è Sos Impresa Rete per la Legalità coordinata sul nostro territorio da Luigi Cuomo, che - tramite il suo legale di fiducia, il penalista Alessandro Motta - segue chi ha il coraggio di denunciare fin dentro un’aula di giustizia. Si raccolgono casi, si lavora sulle segnalazioni, spesso anche non formalizzate attraverso una denuncia in Procura. Si analizzano suggestioni, mezze frasi, di semplici impressioni. Testimonianze che hanno alcuni aspetti in comune: fanno riferimento alla stessa area geografica, quella a ridosso della parte bassa di corso Umberto, all’altezza di piazza Mercato e piazza del Carmine; e allo stessa strategia: «Niente pressioni, ma sostegni economici a chi sta soffrendo gli effetti del caro energia.
Da ragazzo ero anarchico, adesso mi accorgo che si può essere sovversivi soltanto chiedendo che le leggi dello Stato vengano rispettate da chi ci governa. (Ennio Flaiano)
Connesso
Avatar utente
porterrockwell
Connesso: Sì
Messaggi: 3704
Iscritto il: 9 giu 2019, 11:47
Ha Assegnato: 453 Mi Piace
Ha Ricevuto: 2387 Mi Piace

Re: l'ultima frontiera: il clan offre soldi ​contro il caro bollette

Messaggio da leggere da porterrockwell »

In sostanza le sanzioni alla Russia danno modo alle mafie di prosperare. Un ulteriore gradino della coglioneria della nostra politica estera
Scorra come acqua il diritto e la giustizia come un torrente perenne. Amos 5,24
Connesso
Avatar utente
ereticamente
Connesso: Sì
Messaggi: 5459
Iscritto il: 20 ott 2021, 18:03
Ha Assegnato: 657 Mi Piace
Ha Ricevuto: 1503 Mi Piace
Contatta:

Re: l'ultima frontiera: il clan offre soldi ​contro il caro bollette

Messaggio da leggere da ereticamente »

la ristorazione italiana ormai appesantite da chiusure degli scorsi anni e carobollette di quest'anno sta venendo risucchiata da mafie, cinesi e multinazionali ancora più in fretta.
Io conosco personalmente un grosso ristoratore originario delle mie parti che ha avuto successo qui al nord che, dopo tutte le chiusure degli anni scorsi e con il costo della vita aumentato, quest'anno si è rotto le balle e ha dato in gestione il proprio locale (lui ha anche altre attività). Uno dei tanti. Ho visto ovunque, a partire dal covid, manifestini sui locali che annunciavano la chiusura dell'attività.
Vero che spesso viene rilevata da altri ma comunque non è un buon segnale.
Non so da voi ma da me, i bar cinesi sono una bella fetta del totale dei bar e i market, catene a parte, sono gestiti dai cinesi (se roba per casa o da pakistani se frutta e verdura).
Resistono, gestiti da italiana, ancora scarpe e vestiti.
Da ragazzo ero anarchico, adesso mi accorgo che si può essere sovversivi soltanto chiedendo che le leggi dello Stato vengano rispettate da chi ci governa. (Ennio Flaiano)
Rispondi