FORUM POLITICO - Forum di Politica - Discussioni politiche

E non solo lo si snobba...ma invece e' avvilito come volgarita' della peggiore maleducazione .

Caro dialetto...tu sei ed eri la vera identita' degli italiani DOC...

.

Beh io amo il mio dialetto ,anzi,la mia lingua madre ad essere precisi e non posso che essere d'accordo con te
Però la lingua italiana è tutt'altra cosa e non va confusa con la lingua locale ,anzi quando la lingua locale imbastardisce la lingua italiana, il risultato diventa addirittura sgradevole per me

Gasiot ha scritto: ↑18 ago 2022, 18:10 Beh io amo il mio dialetto ,anzi,la mia lingua madre ad essere precisi e non posso che essere d'accordo con te
Però la lingua italiana è tutt'altra cosa e non va confusa con la lingua locale ,anzi quando la lingua locale imbastardisce la lingua italiana, il risultato diventa addirittura sgradevole per me

La lingua italiana è quello che ci unifica, e il servizio militare serviva anche a quello.

Io personalmente sono italofono, perché con me me hanno sempre parlato solo italiano. I miei genitori tra loro parlavano italiano, anche se entrambi parlavano il torinese al di fuori della famiglia, ma l'abitudine era quella. Del resto la famiglia di mio padre era lombarda di origine, e si trasferirono a Torino dopo la guerra, con due figli piccoli che crebbero in una città ancora molto "torinese", dove impararono il dialetto come mia nonno del resto. Mia nonna casalinga mantenne invece sempre la sua cadenza monzese.

Per me la parlata torinese è una seconda lingua, che parlo con qualche difficoltà, ma che quando ne ho l'occasione parlo volentieri. Purtroppo con mia madre, che è la persona con la quale vorrei veramente farlo, non ci riesco…

Il torinese.....pulito .....chiaro e signorile , lo capisco ma non lo parlo, adesso è tardi per rimediare.

Quando ancora lavoravo parlavo soltanto italiano (assieme a spagnolo e tedesco) ma timbrato il cartellino parlavo il romanesco che é cosa ben diversa da quello che avviene oggi giorno nelle nostre borgate .

Ho grossi problemi persino a capire il veneto, il calabrese e il siciliano e anche pugliese ma il sardo per me é cispadano puro .

Ma i nostri dialetti li considero capitoli locali della nostra storia passata .

Leno Lazzari ha scritto: ↑19 ago 2022, 6:18 Quando ancora lavoravo parlavo soltanto italiano (assieme a spagnolo e tedesco) ma timbrato il cartellino parlavo il romanesco che é cosa ben diversa da quello che avviene oggi giorno nelle nostre borgate .

Ho grossi problemi persino a capire il veneto, il calabrese e il siciliano e anche pugliese ma il sardo per me é cispadano puro .

Ma i nostri dialetti li considero capitoli locali della nostra storia passata .

I dialetti sono "lingue" e vanno conservati il piu' possibile. A volte, si tratta solo di "accenti" che possono essere troppo pesanti (il romanesco) o molto gentili. La mia prima ragazza era di Jesi (Marche) e quello che me la rese attraente era il suo accento gentile. Lgicamente, nel caso ci si incontri fra persone di luoghi diversi, si parla Italiano, la nostra lingua comune. Ma, per favore, voi che potete, (*) continuate ad usare il dialetto (=lingua locale) che si adatta 100% al vostro carattere. Sono "lingue" bellissime da essere mantenute e addirittura sviluppate per il futuro. Non esiste infatti una lingua o dialetto "fisso" . Entrambi cambiano con il tempo.

(*) Ho vissuto troppo tempo fuori di Roma per parlarne il dialetto. Peo' riacquisto l' accento all' istante ogni volta che ci ritorno.

Quasipreciso ha scritto: ↑18 ago 2022, 17:47 E non solo lo si snobba...ma invece e' avvilito come volgarita' della peggiore maleducazione .

Caro dialetto...tu sei ed eri la vera identita' degli italiani DOC...

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Amo la Madre lingua Sarda e amo il mio dialetto.
Nella Lingua di un popolo si racchiude la sua storia, la sua identità, il suo credo, la sua cultura, la sua religione, il suo stile.

La comunione identitaria ?? , oggi piu' che mai , deve a dove ciascuno di noi ha acquisito e appreso con e nelle le sue origini...e cio' avviene solo col e nel dialetto...ossia ??...l'italianita' locale tramite il parlato dialetto e' una indiscussa identita' originaria e appunto appresa (almeno cosi' dovrebbe avvenire) nelle piu' giovani esistenze...e cio' se nel piu' recente passato di ieri era trascurato , oggi invece dovrebbe solo trovare un indiscusso orgoglio della nostra origine e...identita' .

Io ??...ho vissuto e girato per mezzo mondo...ma conservando sempre la mia residenza mantovana...e maturando , nei miei gia' compiuti 81 anni...avverto quanto mi piacerebbe nei prossimi mesi , quando tornero' a Mantova...parlare usando il dialetto...perche' oggi , come non mai , sono orgoglioso della mia identita'...e della mia origine .

Un tempo nel passato esistevano libri scritti coi dialetti...oggi invece sono snobbati e...ignorati .

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Leggere la NInna nanna di Trilussa senza conoscere il romanesco ?


Niente paura, oggi c'é You Tube

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Leno Lazzari ha scritto: ↑19 ago 2022, 12:01 Leggere la NInna nanna di Trilussa senza conoscere il romanesco ?


Niente paura, oggi c'é You Tube

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A Roma (Liceo E. Q. Visconti, detto anche Collegio Romano) io ho avuto un breve "flirt" con la nipote di Trilussa, ovvero Sxxxxxx Salustri, ma lei non mi ha mai parlato di questa terribile Ninna Nanna che letteralmente... non fa dormire. E che solo fa capire che il mondo non cambia mai. E' inutile lamentarsi dei tempi nostri, quando anche prima non era poi tanto diverso.

Sayon ha scritto: ↑19 ago 2022, 17:49

Leno Lazzari ha scritto: ↑19 ago 2022, 12:01 Leggere la NInna nanna di Trilussa senza conoscere il romanesco ?


Niente paura, oggi c'é You Tube

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A Roma (Liceo E. Q. Visconti, detto anche Collegio Romano) io ho avuto un breve "flirt" con la nipote di Trilussa, ovvero Sxxxxxx Salustri, ma lei non mi ha mai parlato di questa terribile Ninna Nanna che letteralmente... non fa dormire. E che solo fa capire che il mondo non cambia mai. E' inutile lamentarsi dei tempi nostri, quando anche prima non era poi tanto diverso.

Direi che non l'abbia scritta per far dormire, meno che mai dei bambini, ma probabilmente per far riflettere gli adulti .

Sayon ha scritto: ↑19 ago 2022, 8:49

Leno Lazzari ha scritto: ↑19 ago 2022, 6:18 Quando ancora lavoravo parlavo soltanto italiano (assieme a spagnolo e tedesco) ma timbrato il cartellino parlavo il romanesco che é cosa ben diversa da quello che avviene oggi giorno nelle nostre borgate .

Ho grossi problemi persino a capire il veneto, il calabrese e il siciliano e anche pugliese ma il sardo per me é cispadano puro .

Ma i nostri dialetti li considero capitoli locali della nostra storia passata .

I dialetti sono "lingue" e vanno conservati il piu' possibile. A volte, si tratta solo di "accenti" che possono essere troppo pesanti (il romanesco) o molto gentili. La mia prima ragazza era di Jesi (Marche) e quello che me la rese attraente era il suo accento gentile. Lgicamente, nel caso ci si incontri fra persone di luoghi diversi, si parla Italiano, la nostra lingua comune. Ma, per favore, voi che potete, (*) continuate ad usare il dialetto (=lingua locale) che si adatta 100% al vostro carattere. Sono "lingue" bellissime da essere mantenute e addirittura sviluppate per il futuro. Non esiste infatti una lingua o dialetto "fisso" . Entrambi cambiano con il tempo.

(*) Ho vissuto troppo tempo fuori di Roma per parlarne il dialetto. Peo' riacquisto l' accento all' istante ogni volta che ci ritorno.