E’ proprio vero: per fare carriera servono le conoscenze giuste, sin da piccoli
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E’ proprio vero: per fare carriera servono le conoscenze giuste, sin da piccoli
Da ragazzo ero anarchico, adesso mi accorgo che si può essere sovversivi soltanto chiedendo che le leggi dello Stato vengano rispettate da chi ci governa. (Ennio Flaiano)
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Troverei però interessante, magari facendo un confronto proprio fra gli USA e noi, Italia, sulle possibilità che un giovane senza amicizie "qualificate" si possa affermare rispetto a uno con le amicizie giuste .
Due esempi a me vicini:
Danilo, figlio d'un fratello é architetto . A Roma, dopo quattro anni a lavorare per studi e a fare sostanzialmente il garzone di bottega prende su e con l'attuale moglie (tedesca) vanno a Monaco e li, dopo neanche un anno e con un piccolo aiuto dei genitori di entrambe mette su la SUA attività (a Roma mancavano le premesse per fare la stessa cosa) che oggi dopo dodici anni é un'attività affermatissima .
Marco, scienze politiche, figlio di un amico romano e di Iris (danese) dopo tre anni di tempo perso scappa a Copenhagen e dopo ricerca e un paio di colloqui risponde a una ricerca di personale di una banca danese . Alla fine del colloquio il dirigente gli fa una domanda che (disse lui) lo lasciò di stucco..........."Lei quanto vorrebbe guadagnare" ?
E non sono certo i soli figli di amici-parenti che quì non sfondavano ma che all'estero sono andati "a ruba" .
- Leno Lazzari
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Re: E’ proprio vero: per fare carriera servono le conoscenze giuste, sin da piccoli
Sono dati che non mi sorprendono per nulla .
Troverei però interessante, magari facendo un confronto proprio fra gli USA e noi, Italia, sulle possibilità che un giovane senza amicizie "qualificate" si possa affermare rispetto a uno con le amicizie giuste .
Due esempi a me vicini:
Danilo, figlio d'un fratello é architetto . A Roma, dopo quattro anni a lavorare per studi e a fare sostanzialmente il garzone di bottega prende su e con l'attuale moglie (tedesca) vanno a Monaco e li, dopo neanche un anno e con un piccolo aiuto dei genitori di entrambe mette su la SUA attività (a Roma mancavano le premesse per fare la stessa cosa) che oggi dopo dodici anni é un'attività affermatissima .
Marco, scienze politiche, figlio di un amico romano e di Iris (danese) dopo tre anni di tempo perso scappa a Copenhagen e dopo ricerca e un paio di colloqui risponde a una ricerca di personale di una banca danese . Alla fine del colloquio il dirigente gli fa una domanda che (disse lui) lo lasciò di stucco..........."Lei quanto vorrebbe guadagnare" ?
E non sono certo i soli figli di amici-parenti che quì non sfondavano ma che all'estero sono andati "a ruba" .
La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro
.........ma andare oltre no ?
.........ma andare oltre no ?